ARTICOLO PER SEREGNO NEWS (NUMERO 48 - NOVEMBRE 2003)

Provincia, ferrovia, Iraq.

La Provincia di Monza e Brianza e la "torta brianzola".

La Camera dei Deputati ha approvato la costituzione della Provincia di Monza e Brianza ma, per accontentare il centro - destra milanese, timoroso di perdere le elezioni provinciali del 2004, l'autonomia sarà ottenuta solo con le elezioni del 2009. Ora, scampato il pericolo elezioni, tutti i partiti possono gridare vittoria contando sull'amnesia dell'elettorato. Per quanto riguarda Rifondazione Comunista è nota la propensione a privilegiare i contenuti piuttosto che le forme della rappresentanza. Perciò sarà poco importante che la nuova provincia sia più vicina in termini chilometrici ma che lo sia dal punto di vista sociale relativamente alla parte di popolazione della quale il PRC ritiene di rappresentare gli interessi. Miglioreranno le condizioni di lavoro? Ci sarà una maggiore cura dell'ambiente e del territorio? I trasporti pubblici saranno potenziati? Si troveranno case ad un affitto sostenibile?

Sarà la Provincia di Monza e Brianza a dare una risposta positiva ai problemi reali della popolazione oppure anche questa, come la Provincia di Milano, farà gli interessi dei poteri forti e le forze politiche avranno come unico obiettivo quello di "mangiare la parte brianzola della torta"?

Ferrovia si, ma come?

Rifondazione Comunista è per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie allo scopo di dirottare su queste il traffico merci che è ora la causa principale dell'intasamento della rete stradale. L'altra causa è l'inefficienza del trasporto pubblico specie nelle aree urbane come la provincia di Milano. Il progetto di quadruplicamento della linea Chiasso - Milano ed il potenziamento della trasversale Saronno - Seregno - Bergamo possono essere l'occasione buona per migliorare notevolmente il sistema di trasporti della Brianza. Il progetto delle FS, tuttavia, introduce sicure interferenze negative nel territorio brianzolo, che è densamente urbanizzato, con incerte ricadute positive. Riteniamo perciò che un intervento di questa portata, destinato a determinare la fisionomia di Seregno e dei comuni attraversati per decenni a venire, debba essere attentamente valutato non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto da quello sociale.

Strage di Al Nasiriya: basta con i guerrafondai umanitari.

L'eccidio di Al Nasiriya ripropone brutalmente la questione del ritiro del contingente italiano dall'Iraq al fine di evitare altre vittime della politica irresponsabile del nostro governo. Il dolore del popolo italiano non può essere usato per trasformare una guerra ingiusta e illegale in un'altra cosa e per giustificare un'occupazione militare di un altro Paese priva di qualsiasi legalità. Infatti la nostra presenza in Iraq è in appoggio alle truppe anglo-americane e non può reggere, agli occhi del mondo e della popolazione irachena, la scusa dell'intervento umanitario.

Così il nostro governo invia allo sbaraglio contingenti di truppa fidando nel "gli italiani sono brava gente" e mostrando di non considerare che il volto dei nostri uomini che sorridono ai bambini iracheni, i gesti di solidarietà che essi compiono non corrispondono alla vera immagine che appare di noi all'estero che è invece quella dell'amicizia politica tra Bush e Berlusconi, delle dichiarazioni xenofobe e razziste della Lega e della tradizione guerrafondaia ed autoritaria di AN, il tutto aggravato dall'alleanza politica con la destra israeliana di Sharon. È dunque naturale essere accomunati agli aggressori anglo - americani. Questo espone i nostri uomini alla reazione della popolazione irachena e, vista la situazione di insicurezza, confusione e precarietà dell'Iraq, agli attacchi delle organizzazioni terroristiche e/o criminali.

In aggiunta il nostro intervento avviene in contrasto con la Costituzione ed al di fuori della copertura delle Nazioni Unite.

Noi pensiamo che non ci siano vie d'uscita diverse dal ritiro del contingente italiano dall'Iraq, dalla condanna dell'aggressione anglo - americana e dal sostegno a tutte le iniziative di pace a partire dalla richiesta di un intervento diretto dell'ONU.

Come raggiungere Rifondazione?

Rifondazione Comunista pubblica direttamente un proprio sito web (http://digilander.libero.it/PRCseregno - dove potrete trovare circa 400 documenti riguardanti l'attività del PRC di Seregno dal 1995 ad oggi.

Per le notizie riguardanti la Brianza il PRC partecipa, con il Punto Rosso, al progetto informativo Brianza Popolare (http://www.brianzapopolare.it/), il sito è aggiornato frequentemente e ormai contiene circa 1.600 documenti e diverse centinaia di foto.

Giuseppina Minotti
Capogruppo del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 23 novembre 2003
da "Seregno News"