Il
5
settembre 1972, l' ex Germania ovest è teatro di uno dei più
drammatici eventi dalla fine del secondo conflitto mondiale: un
commando di terroristi palestinesi appartenenti al gruppo Settembre
Nero irrompe nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera, città
delegata in quell' annata ad ospitare i giochi olimpici, uccidendo
due membri della squadra olimpica israeliana e rapendone altri nove. Le autorità, non avendo a disposizione alcun reparto
antiterrorismo, si trovano totalmente impreparate a fronteggiare la
crisi. I terroristi chiedono che siano messi a loro disposizione
due elicotteri all' aeroporto militare di Furstenfeldbruck con i
quali effettuare la fuga; proprio mentre questi si apprestano a
salire a bordo degli aviogetti con gli ostaggi, il comandante in
capo dell' operazione da ordine ai suoi uomini di aprire il fuoco
sui terroristi. Ha inizio una furibonda sparatoria al termine della
quale resteranno uccisi i nove ostaggi ed il commando palestinese. |
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Inutile
parlare delle polemiche cui seguirono al disastroso esito dell'
operazione e dell' imbarazzo di una nazione intera la quale, proprio
al fine di migliorare la propria reputazione agli occhi della
comunità internazionale, dopo il secondo conflitto mondiale aveva
scelto di non formare alcuna squadra speciale costituita da militari
ben sapendo che un reparto di tal tipo avrebbe potuto rievocare alla
memoria le SS della Germania nazista. Due settimane dopo il massacro
dell' aeroporto, posta di fronte alle proprie responsabilità, la
federazione decise di dare il via alla creazione di una propria unità antiterrorismo , affidando tale
compito all' allora ufficiale di collegamento della Polizia di
Frontiera Federale Ulrich K. Wegener (CONTINUA) |
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