La Riforma Universitaria
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Gli obiettivi L’università italiana è stata caratterizzata negli ultimi decenni da una serie di tendenze che l’hanno connotata in modo fortemente negativo. In un’Europa in cui il capitale umano (l’istruzione) costituisce una risorsa importante per lo sviluppo economico e civile, e l’apertura dei mercati tende a creare un mercato del lavoro sempre più integrato, l’università Italiana produce il numero di laureati più basso d'Europa. Più elevato è il numero di studenti che si iscrivono all’università, ma, in media la metà abbandona gli studi nel corso dei primi due anni, con uno spreco considerevole di risorse umane ed economiche. Inoltre la durata effettiva degli studi non corrisponde al numero di anni previsto dagli ordinamenti didattici, dando luogo al fenomeno tipicamente italiano del numero eccessivo di studenti fuori-corso Scarsa inoltre la capacità dell’università di venire incontro ad una domanda di istruzione ormai fortemente differenziata. l’eccessiva rigidità dell’offerta formativa, si traduceva, infatti, nell’impossibilità di offrire di percorsi diversificati a seconda delle esigenze dello studente. Sempre più inadeguata, in questa situazione, la capacità del sistema universitario di interagire con il mondo del lavoro. La riforma si è quindi posta l’obiettivo di: 1 abbreviare i tempi di conseguimento del titolo di studio e ridurre gli abbandoni; 2 coniugare una preparazione metodologico-culturale, da sempre prerogativa della didattica universitaria con una formazione fortemente professionalizzante; 3 incrementare la flessibilità dei percorsi a tutti i livelli
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Gli strumenti: i nuovi percorsi formativi Per raggiungere questi obiettivi è stato necessario modificare in maniera sostanziale l’organizzazione della didattica universitaria.
E' stato creato un sistema di studi articolato su due livelli di laurea: una laurea di base (di tre anni) sufficiente per accedere ad un buon numero di posti e professioni e permettere agli studenti di arrivare all’acquisizione di questo titolo alla stessa età dei colleghi Europei; una laurea specialistica (due anni) per una formazione più avanzata.
Per permettere inoltre l’aggiornamento costante e la possibilità di seguire percorsi fortemente specializzati (rivolti sia a studenti che a professionisti) sono stati incentivati e regolamentati i master di primo e secondo livello (oltre a corsi di specializzazione e perfezionamento) e i Dottorati di Ricerca. Le lauree base e le lauree specialistiche sono raggruppate in classi, definite dal Ministero. Ogni laurea base o specialistica appartenente alla stessa classe dà un titolo con identico valore legale. Il numero di classi approvate dalla riforma è molto ampio, permettendo così di rendere l’offerta didattica molto più flessibile. |
LE LAUREE Laurea di I livello Il corso di Laurea è il primo livello degli studi universitari. La sua durata é di 3 anni e garantisce una preparazione teorica di base relativa alle discipline di studio, integrata con una formazione professionalizzante che permette un adeguato inserimento nel mondo del lavoro. I corsi di Laurea sono istituiti all'interno di 42 classi che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Il titolo di Laurea viene rilasciato con l'acquisizione di 180 crediti.
La Laurea specialistica di II livello La laurea specialistica è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla laurea ed è rivolto a coloro che intendono conseguire una formazione di livello avanzato per affrontare ruoli professionali maggiormente specialistici. La sua durata è di 2 anni. I corsi di Laurea Specialistica sono istituiti all'interno di 104 classi che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Viene rilasciato il titolo di Laurea Specialistica con l'acquisizione di 300 crediti, di cui 180 della laurea di I livello |
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I CFU crediti formativi universitari Per permettere una maggiore mobilità degli studenti, sia a livello locale che nazionale ed internazionale il percorso formativo degli studenti viene misurato in crediti formativi universitari (CFU). Il credito definisce quanta attività di lavoro di apprendimento è convenzionalmente richiesta ad uno studente per la preparazione di un esame. Un credito formativo universitario corrisponde a 25 ore di lavoro di apprendimento per lo studente, comprensive di ore di lezione, di esercitazioni e di studio individuale. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto. Sono preventivamente attribuiti un numero ben definito di crediti: agli insegnamenti di 30 ore di lezione corrispondono 4,5 crediti; a quelli di 60 ore corrispondono 9 crediti. Il credito non sostituisce il voto: il credito misura la quantità del lavoro di apprendimento svolto dallo studente mentre il voto misura la qualità dell’apprendimento. Il superamento dell’esame, oltre al conseguimento dei crediti, prevede pertanto anche una valutazione in trentesimi: l’esame si considera superato solo se si consegue una votazione tra il 18 e il 30. La laurea di primo livello lo studente deve acquisire un numero di crediti pari a 180. La laurea di secondo livello si consegue con l'acquisizione di 120 crediti che si sommano ai 180 della laurea (300 crediti in tutto). |
LE SPECIALIZZAZIONI Dottorato di ricerca Il Dottorato di Ricerca rappresenta il livello di formazione più elevato nei corsi di studio universitari. In esso si fondono ricerca e didattica, nel senso che esso si propone di insegnare ai partecipanti ai corsi a svolgere attività di ricerca avanzata; ciò avviene attraverso un percorso formativo che prevede l'acquisizione di strumenti metodologici, l'utilizzo delle più moderne tecnologie, la possibilità di soggiorno all'estero e di stage presso enti pubblici e privati e che vede il suo momento più importante nella stesura di una tesi con contenuti originali. Vi si accede con una Laurea Specialistica o un titolo straniero comparabile; l'ammissione è subordinata al superamento di un esame; la durata minima per l'acquisizione del titolo di Dottore di Ricerca dei corsi è di 3 anni.
Scuole di specializzazione Le Scuole di Specializzazione hanno lo scopo di fornire una base controllata di conoscenze e di esperienza a laureati al fine di formare professioni in specifiche attività. La specializzazione è una modalità di formazione post-laurea utilizzata quando l’esercizio di una professione richiede, per la particolare complessità delle conoscenze e delle tecnologie, una suddivisione delle competenze in distinti filoni specificatamente individuati. Per l’accesso alle Scuole di Specializzazione è richiesto il possesso del Diploma di Laurea e l’eventuale Diploma di abilitazione previsto dallo Statuto di ciascuna Scuola. A seconda della tipologia la durata legale delle Scuole di specializzazione va da un minimo di due ad un massimo di 6 anni. Master I Master sono corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione, della durata di 10-16 mesi (60 crediti) che le università possono attivare: 1. dopo la laurea triennale, Master di primo livello 2. dopo la laurea specialistica, Master di secondo livello. |