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I Misteri di ObyWan:
C'ERA UNA VOLTA...
(Appunti sulla GENESI)
(...Cosa eravamo, chi siamo, dove andiamo...)

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16/11/07


<< L'unica differenza tra la fantasia e la realtà è
che la fantasia deve essere credibile...>>
________________________________(Mark Twain)

"...Ecco perchè la realtà supera sempre la fantasia..."
_______________(Raffaello Fiorini, in arte ObyWan)

"...Loro sono qui da tempo immemorabile
e se ne infischiano delle nostre dispute..."
1.>UFO alle Twin Towers (1998)<
2.>UFO a Pordenone (2003)<
3.>UFO sul Rio delle Amazzoni (Brasile 2005)<
4.>UFO sul villaggio di Haiti (2007 parteI°)<
5.>UFO sul villaggio di Haiti (2007 parteII°)<
6.>UFO sul quartiere dell'EUR di ROMA (Febbraio 2008)<


Raffaello Fiorini,
in arte ObyWanLuciano di Samosata,
V°Sec.a.C. L'Ipotesi che la vita umana, prima che sulla Terra, sia nata altrove..."LONTANO, MOLTO LONTANO" non è affatto nuova al mondo della Fantascienza storica (La fantascienza moderna è nata negli anni'20 e, a parte Jules Verne del secolo precedente, quella antica si può dire iniziata nel V°sec.a.C. con Luciano di Samosata N.d.ObyWan).
L'Idea che altri esseri intelligenti di altri mondi, e non una sola entità divina, abbiano potuto decidere di creare, qui sulla Terra, dei loro simili, benchè sostenuta da alcune leggende e miti, difficilmente potrà mai fare molta strada, certo non in questo secolo. Anche se scienziati, artisti e gente di cultura in genere, potrebbero, magari non senza qualche difficoltà, accettare una simile verità.
Il nostro Pianeta sta vivendo un periodo assai caotico ultimamente:
ben pochi pensatori del secolo scorso e di quello prima avrebbero mai potuto immaginare che, dopo la conquista della Luna, della Pennicillina e la caduta dell'Impero Sovietico, la cultura umana avrebbe fatto un salto all'indietro di circa mille anni in tema di RELIGIONE.
Quando ci stavamo preparando per il "Salto nell'Iperspazio" qualcuno si è messo in testa di tornare a dividere l'umanità in fazioni, incompatibili tra loro per il diverso modo di pregare Dio. Un Dio che è sicuramente lo stesso per tutti, sicuramente da oltre 15 miliardi di anni, su miliardi di mondi in tutto l'universo, o se preferite, il Multiverso quantico pluridimensionale...
Lo strano fenomeno che si manifestò sotto la TORRE DI BABELE torna a ripresentarsi: ancora una volta la gente non si capisce più, ma spesso non comunica neanche più, ventilando una pretesa superiorità di cultura e tradizioni...e spesso non ha più neanche la memoria di una PROPRIA cultura o una PROPRIA tradizione.
Ma andiamo con ordine. Nessuno potrebbe mai, in perfetta salute mentale, dubitare della validità e giustizia di un CREDO, basato sull'AMORE per il prossimo, sull'AMORE per tutti e tutte le cose create, vive o non vive come noi intendiamo. Ecco perchè non abbiamo nulla da temere dalle nuove scoperte archeologiche che, oserei dire, solo per pochi "eletti" hanno gettato nuova luce sulle vicende narrate nel VECCHIO TESTAMENTO.
Un tentativo di insabbiamento fu operato in un primo momento, da chi, probabilmente in buona "fede", temeva uno SHOCK-CULTURALE dalla traduzione dei ROTOLI di QUMRAN, nei pressi del Mar Morto. Una semplice e trascurata sottovalutazione invece è alla base della tardiva traduzione integrale delle TAVOLETTE di SUMER e di UR (ad opera del buon Zecharia Sitchin N.d.ObyWan).
Cosa, in realtà è davvero accaduto nella "notte dei Tempi"? Cosa lessero anche i Crociati, poi divenuti TEMPLARI, nei rotoli scoperti sotto le rovine del Tempio di Gerusalemme?
Per quanto riguarda Qumran, grande importanza hanno avuto i nuovi dettagli scoperti sulla vita di GESU', sul periodo di monachesimo che egli trascorse presso gli ESSENI ed altri aspetti del mondo nel quale visse, un arricchimento che nulla toglie a quanto già ci avevano tramandato i Vangeli, sia i 4 Canonici che gli altri Apocrifi. Ma c'era dell'altro...
Andando indietro nel tempo, con le varie traduzioni, alcuni dei Rotoli più antichi, o almeno quanto ne è sopravvissuto, arrivano a narrare di un'Epoca e di un luogo che pare coincidere con quello descritto nelle tavolette di SUMER e va a confermare, in modo indiretto, quanto è narrato anche nel poema epico indiano RAMAYANA, a riguardo della civiltà della VALLE DELL'INDO. Tre mondi, tre civiltà che conservano una memoria di oltre 7000 anni fa...



...Come già sanno coloro che mi seguono attraverso i miei MYSTERI, amo ricostruire una narrazione ideale e personale su quanto viene riproposto dai vari divulgatori letterari.
Alcuni tasselli dei resoconti dei vari ricercatori, infatti, paiono coincidere perfettamente, quando vengono presi in esame da un occhio distaccato.
Spesso il mosaico che risulta è ancor più sorprendente, di quanto già non sia apparso in precedenza, in quanto è del tutto plausibile...

[1)...TRACCE...]
L'Anno in cui qualcuno arrivò sulla Terra, per la prima volta, è praticamente impossibile da stabilire.
Basti pensare che, se il pianeta ha un'età media stimata di ben 5 miliardi di anni, di certo, sulla sua superficie, la vita prospera almeno da un paio di miliardi...
Foto tratta da 'L'ATLANTE dei MISTERI' DeA
In un miliardo di anni anche il più duro dei metalli si trasforma in polvere, figuriamoci un messaggio scritto in chissà quali codici.
Ma dall'esterno è certo che qualche viaggiatore passò di quà, se non altro per via delle tracce che lasciò, come l'impronta di una scarpa, rinvenuta nel Giugno del 1968 da William J.Meinster in una roccia fossile risalente ad uno strato di oltre 500 milioni di anni fa. Erano visibili tracce di trilobiti, tanto a dimostrarne l'età effettiva, con segni di cucitura estremamente raffinate (Nel 1927, nel Nevada ne era stata trovata un altra con caratteristiche analoghe). Oppure come la candela di motore a scoppio rinvenuta all'interno di un geode nel 1961 sul monte "Coso" nei pressi del lago Owens, in California, età stimata all'incira mezzo milione di anni. L'elenco sarebbe lunghissimo.
Foto tratta da 'L'ATLANTE dei MISTERI' DeA
Ma si tratta di reperti troppo antichi, arrivati a noi per puro caso perchè preservati in una "trappola di roccia" praticamente eterna, a cui sarà sempre impossibile dare una genealogia, a meno di non possedere una macchina del tempo.
Esiste però la possibilità di approfondire la conoscenza degli ultimi 30'000 anni, tale sembra infatti l'arco di tempo che paiono ricoprire le vicende narrate nelle tavolette sumere di UR, come ci racconta il buon Zecharia Sitchin (nel suo "Il 12°Pianeta").
Una storia affascinante, incredibilmente confermata in alcuni passi da sparuti frammenti di un testo, tra i tanti, rinvenuto a Qumran.
E ancora confermato, sempre in talune parti, anche dal RAMAYANA, sacro poema epico dell'Antica INDIA, la cui prima stesura, probabilmente è del V°millennio a.C....

[2)...I COLONIZZATORI...]
Il Dottor Sitchin, circa 30 anni fa, si mise di buon grado a tradurre sistematicamente tutte le tavolette sumere, scoperte, fra il Tigri e l'Eufrate in oltre un secolo di scavi archeologici, evitando nel modo più assoluto di attribuire significati o interpretazioni accademiche a quanto avrebbe scoperto. Ecco, in sintesi, cosa rivelò:
Intorno al 50.000 a.C. un planetoide di natura sconosciuta, forse un'immensa nave stellare, entrò nel Sistema Solare.
Da esso si distaccò un'immensa flotta di "shuttle", che si diresse verso il nostro pianeta, appena uscito dall'ultima Era Glaciale, detta di WORM.
E già questo è "tosto" da mandar giù per i dogmi classici, ma è ciò che sta scritto in quei pezzi di creta vecchi di oltre 7000 anni! Con corredo di mappe stellari e libri di bordo, presenti nelle navicelle di quei temerari colonizzatori.
I NEFILIM, come anche si definivano (Gli Angeli) in alcuni passi della Bibbia, furono accolti da un mondo selvaggio, maestosamente bello e ricco di risorse. Una Terra Promessa.
Curiosamente, pare che l'Uomo di CRO-Magnon, il primo Homo Sapiens, sembra risalire proprio a 50.000 anni fa. Quando il pianeta era ancora popolato dagli scimmieschi Uomini di Neanderthal...
Una delle vicende più emblematiche, tra quelle riscoperte nelle tavolette, è la CREAZIONE dell'UOMO.

[3)...ADAMO...]
I Nefilim costruirono Città, colonie, nazioni che ben presto divennero fiorenti e fecero della Terra un vero "EDEN", che risplendeva come un faro nel cosmo...
Ma questo richiedeva sforzi immani.
Esisteva una categoria di operai, chiamati nel testo ANNUNAKI, addetti ai lavori pesanti, nelle miniere e sulle montagne e, dopo una vita tra le stelle, si erano stancati di quella nuova realtà.
Un giorno essi si rivoltarono contro il potere supremo, contestando tale situazione e proponendo una soluzione.
Sul pianeta esisteva una primitiva razza ominide: era sufficiente riadattarla geneticamente per renderla docile al comando, addestrandola poi per i lavori pesanti.
Il Comando Supremo della missione, anche per evitare una rivoluzione planetaria, decise di assecondare gli Annunaki e incaricò uno staff di Biologi e Genetisti di risolvere il problema.
Ben presto venne creato in laboratorio un ominide, robusto e docile, che avrebbe preso il posto degli operai. Nel suo codice genetico si era tentato di inserire anche una sorta di comando alla sterilità e ad una vita breve, che poi, attraverso successive clonazioni finì per perdersi, e questi furono i "LULU AMELU", gli schiavi.
Due degli Scienziati che avevano collaborato al progetto, ne furono particolarmente coinvolti, essi sono ricordati come ENKI e NINHURSANG (Padre e Madre, gli Dei della GENESI SUMERA): probabilmente disgustati dalle implicazioni di ordine morale, decisero di creare un essere ad "IMMAGINE E SOMIGLIANZA" dei Nefilim e particolarmente adatto a vivere sul Pianeta Terra, ma senza il "GIOGO" imposto ai Lulu Amelu. Quindi liberi di evolversi e procreare.
Il primo uomo fu infatti L'ADAMO, che in Sumero significa "Colui ch'è fatto di Terra" o meglio "Quello fatto di terra Rossa Scura", "Il Terrestre". I Due scienziati portarono avanti il progetto all'insaputa dei loro "CAPI", nascosti in una zona isolata, almeno fino alla maturità dell'uomo ADAMO e della sua compagna EVA. Ma poi un giorno, per non far scoprire quello che avevano fatto ed evitare che venissero soppressi, dovettero abbandonarli al loro destino, pur continuando ad assisterli nella loro "GENESI"...
Millenni dopo, i discendenti di ENKI e NINHURSANG avrebbero instaurato un'alleanza fraterna con i discendenti delle loro due creature, guidandoli ad ogni passo della loro evoluzione e, spesso, difendendoli dai loro stessi simili Nefilim, che intuivano nella nuova "entità terrestre", così generata, un potenziale avversario, anche se di un futuro lontanissimo, nel controllo della galassia (eh eh eh!..No, non è Star Wars, bensì "la Genesi della Genesi" della Razza UMANA, narrata dagli antenati dei SUMERI N.d.ObyWan).
Dal seme dei Nefilim "buoni" sarebbero poi nati i GIGANTI, che avrebbero lottato contro gli DEI. Ricordate la scalata dei TITANI all'OLIMPO? Zeus-Giove che li scaraventa in basso?..Efesto-Vulcano che fu tra i pochi sopravvissuti, e divenne il Fabbro alla corte degli EX-Nemici...? I Miti non sono altro che STORIA narrata da/a un'Umanità ancora Bambina. E da quel seme nacquero anche i grandi Saggi e Profeti che avrebbero salvato l'Umanità dal Diluvio,
<<...In quel Tempo vi furono Giganti sulla Terra e ve ne furono anche dopo che i figli di Dio si erano uniti con le figlie degli Uomini, e da queste nacquero loro dei figli. Sono essi quegli eroi famosi dei Tempi Antichi...>> GENESI:6.4

[4)...Un BAMBINO DI NOME GILGAMESH...]
...Una tersa mattina di 50 secoli fa.
Distesa piatta e sabbiosa, spazzata dal vento del deserto.
Nel cielo scie di luce segnano l'azzurro. In basso creature meccaniche come formiche intorno ad alte colonne d'acciaio...
Ad un tratto una di queste colonne, circondata da una nuvola di fuoco, discende dal cielo con un boato immenso. Appena il fumo e la polvere si dirada, ecco apparire un essere umano. Tuta, scafandro, guanti dorati... Si leva il copricapo, lasciando apparire il caldo sorriso di una donna. Ovale bianco, occhi grandi e vispi, che tradiscono appena un po'di maturità e saggezza...capelli bianchi, arruffati dal vento. Con la sinistra sorregge il casco e con la destra fa un cenno a due figure in lontanaza.
"...Principe!...Ma non hai paura ad avvicinarti così tanto a lui?"
Enkidu chiese preoccupato al suo compagno di mille avventure. Il ragazzo, di circa dieci anni, portava una tunica da cacciatore coperta da un manto di pelle di cervo. un corto pugnale in bronzo pendeva dal suo cinturone. Il suo interlocutore e coetaneo vestiva invece di un peplo rosso vivo. Entrambi indossavano, sulle loro teste rasate, due coroncine anch'esse di bronzo:
"Quant'è vero che sono Principe di queste terre, stavolta mi sentirà!" Mugugnò nervosamente il piccolo Gilgamesh.
I due quindi si trovarono di fronte alla donna, che continuava a sfoderare un sorriso disarmante. Il ragazzo continuò, tutto impettito, la sua rimostranza:
"...Ebbene, Figlia del Tuono, queste sono le terre di mio Padre, il Re di ERESH!..."Continuando, si schiarì la voce,
tentando di assumere un tono imperativo, da monarca, ma che convinceva a malapena se stesso, per via del timore reverenziale che provava verso quella che, comunque, egli considerava un Dea:
"E' lo stesso Re, mio padre che ti ...ehm! Comanda di condurmi al cospetto degli DEI sempiterni, tuoi fratelli, per essere a loro presentato...!"
Enkidu, preoccupato, gli diede una gomitata sotto la cintura;"Ma sei pazzo a parlare cosi alla figlia del Tuono Celeste?!" Sibilò a denti stretti. Poi aggiunse rivolgendosi alla donna, sorridendo:
"...Cerca, se puoi, di perdonarlo Oh mia Signora, è ancora un bambino e si crede già Imperatore del Mondo...! In realtà ci sarebbe almeno piaciuto contemplare da più vicino la Vostra...ehm! Sacrale bellezza..."
Lei, continuando a sorridere, accarezzò sulla testa il fanciullo:
"...Ragazzo mio, sei molto giovane ma sai già come trattare con un donna, eh?...Non abbiate paura!...Ho alcune ore di pausa, vi porterò a fare un bel giro sul mio...beh! Si...Sul mio Carro di Fuoco: vi assicuro che ve lo ricorderete per tutta la vita!...Anzi, lo racconterete ai vostri nipoti e loro continueranno a raccontarlo ad altri...per secoli!"
...
La faccenda era andato ben oltre le loro più rosee aspettative ma, guardando dal grande oblò della nave astrale, Gilgamesh era triste. Il suo volto scuro osservava a migliaia di chilometri sotto i suoi piedi la candida ed azzurra superficie del suo pianeta d'origine.
La Signora delle stelle, sua anfitrione, gli mise una mano sulla spalla: "...Cosa ti turba mio piccolo principe? Perchè non sei felice come il tuo amico Enkidu?...Guardalo, è tanto contento di saper volare che fa le capriole come i delfini..."
Ed in effetti, la gioia di ritrovasi senza peso, a gravità zero nell'orbita alta della Terra, doveva essere meraviglioso...ma:
"Mia Signora, quello che ci hai donato quest'oggi è...incommensurabile e te ne sarò grato finchè vivrò, dovessi vivere mille anni...
Però ho imparato anche che siamo minuscoli come formiche...e anche voi, che volate su carri di fuoco, siete così...anche se accendiamo il fuoco in modo diverso, anche voi mangiate e respirate come noi..."
Enki e Ninhursang...?
(elaborazione da un'illustrazione di Jim Burns)
La donna si acquattò al suo fianco, per poterlo meglio guardare negli occhi: "...Figliolo, credo che tu oggi abbia imparato un grande lezione. E' verissimo ciò che tu dici. Ora sai che anche il più potente dei Re è soltanto un essere umano...
(Sospirando e stringendolo affettuosamente con un braccio) Bah, forse, nonostante tutto, per il tuo popolo sarai un grande Re..."

...E pensare che ci sono ancora Studiosi della Cività Sumera che preferiscono studiare, dalle famose tavolette di creta, solo le varie contabilità ed i catasti dei Re, trascurando deliberatamente storie come questa...




LA FANTASCIENZA, COME SPESSO ACCADE,
SE NON E' PROFEZIA DI CERTO E' CHIAROVEGGENZA:


“La vita qui è cominciata là fuori, tra le stelle:
sono le prime parole delle sacre pergamene
che ci sono state tramandate dai nostri antichi Padri di Kobol.
...Abbiamo deciso di giocare a fare Dio,
creare la vita, e quando quella vita si è rivoltata contro di noi ci siamo consolati
con la consapevolezza che non era veramente colpa nostra,
non veramente…
Ma non puoi pensare di essere Dio
e infischiartene delle cose che hai creato...”
____________________________________________(Tratto da GALACTICA 2002, Battlestar Galactica, remake del celeberrimo serial degli anni '80 ritrasmesso recentemente da RAI"4".
Il comandante Adama, nel suo discorso di commiato per la prevista dismissione della nave stellare Galactica, che dovrebbe diventare un pezzo da museo,
ricorda il suo passato in lotta contro androidi, creati dai suoi antenati, e riflette
sulle cause di quella guerra: cause individuate in ultima analisi nella hybris dell’uomo, nel suo anelito d’onnipotenza suprema separata da ogni responsabilità...)


Raffaello Fiorini
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