I Misteri di ObyWan:
EXCALIBUR: Il Mito di una Spada.

Raffaello Fiorini
mailto:ObyWan3@hotmail.com
25/04/03

"C'era una volta un Re..." Così cominciava la fiaba di Pinocchio, di Biancaneve, di Cenerentola e tante altre... Questa "fiaba" invece, potrebbe cominciare con quella frase di Giulio Cesare che, a quanto pare, riscuote molto successo nella politica internazionale...:
"SE VUOI LA PACE PREPARATI ALLA GUERRA"(dal "De Bello Gallico").
Nella storia antichissima, antica, moderna, contemporanea e post/moderna, di tanto in tanto appaiono armi di natura sconosciuta. Oggetti di origine non accertata che determinano capovolgimenti nelle dispute di vari popoli, scenari di guerra che vengono stravolti, destini che sembravano segnati dall'oblio diventano, improvvisamente, storia e futuro di intere nazioni...
Delle BOMBE ATOMICHE, i velivoli chiamati VIMANA e di altre "diavolerie" STELLARI presenti nell'INDIA e nell'AFRICA del 5000 a.C. narrerò in un altro capitolo de "I Misteri di ObyWan". Stavolta è il momento della spada, la cosiddetta "arma bianca".
La SPADA: per gli storici tradizionalisti è simbolo di guerra e civilizzazione, Alfa e Omega che si fondono, per i poeti è il simbolo delle SAGHE, storie di Vichinghi e Avventurieri... Per i Fondamentalisti è stato simbolo delle guerre"Sante"(la forma a Croce della spada Europea-Normanna e quella a Mezzaluna della spada Arabo-Turca, che fu anche Persiana e Celtica), triste connubbio di religione e violenza... Per Freud (forse quello che ci ha visto più chiaro) solo un altro dei tanti, infiniti simboli fallici, simboli di POTERE.
Ma, alcune volte nella storia umana è stato necessario "menar le mani" per poter sopravvivere. Ci sono stati tempi in cui saper usare la spada voleva dire salvarsi dagli errori commessi. Commessi a volte dai PADRI.
Più o meno all'epoca in cui ULISSE tentava di ritrovare la sua ITACA, in IRLANDA naque il mito di CUCHULAIN. Come i Semidei dell'antica Grecia, Cuchulain nacque da un padre "celeste" ed una madre terrestre. Venne comunque adottato da una MAGA, forse una Sacerdotessa DRUIDA della cultura celtica, una certa SCARZAC'H. Questa durante un duello con una Strega Nemica si trovò in gravissima difficoltà e soltanto l'intervento del suo figlio adottivo riuscì a salvarla. Per ringraziarlo Ella fece dono a Cuchulain di una SPADA (o LANCIA) capace di allungarsi a volontà e di POLVERIZZARE i nemici appena sfiorandoli... Grazie a quest'arma prodigiosa l'eroe Irlandese guidò il suo popolo contro degli invasori. Invasori che in quei Tempi Mitici furono i FOMORI: esseri da un occhio solo(!), provenienti da "Nonsisabenedove"...che si muovevano su vascelli volanti e uccidevano con raggi di luce. Tutto questo avveniva all'incirca 2000 anni prima dei tempi di Re Artù.
Chi era il tanto celebrato da SAGHE e POEMI, Re Artù? ...Arthur King of Britons. Era un uomo selvaggio e gentile, che sudava e faticava per tenere unito il suo popolo sotto l'orda degli invasori Barbari? Come appare nel serial inglese di Noel Treewarthan (anni'70, con Oliver Tobias), oppure era il Re amletico dalle profonde crisi esistenziali? Come appare in quasi tutte le versioni di Holliwood?
Nell'anno Domini 476 (anno della fine dell'Impero di Roma) la Britannia, odierna Inghilterra, era già da qualche anno teatro di scontri fra invasori Sassoni provenienti dalla Scandinavia e Britanni-Romani: un popolo forte della Cultura CROCE CELTICACeltica e Latina insieme ma privo ormai dell'appoggio delle Legioni che, richiamate in varie fasi nel Continente, nel corso di un secolo vennero decimate dalle guerre contro Unni e Goti.
Città popolate da persone non più avvezze alla guerra vennero prese d'assedio e saccheggiate da chi della guerra aveva un culto.
Per chi voglia tentare di capire l'atmosfera che si respirava a quei tempi nell'antica Europa: anni di carestie, pestilenze, deportazioni in massa e guerre infinite, consiglio la lettura de "LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO" di Gibbon, romanzo del XVIII°sec. ancora molto attuale.
Un mondo ordinato COLLASSAVA trascinando nel NULLA gli stessi uomini che ne avevano decretato la rovina.
Avvenne così, come in Italia la Repubblica di Amalfi e quella di Venezia, anche nella Britannia Romana una comunità di Veterani, Patrizi e Plebei, figli di Roma, fondarono, probabilmente aiutati da un generale chiamato Arthur, la Città Stato di Camulod, meglio nota col nome di CAMELOT. Il nome di Arthur potrebbe derivare dall'associazione di nomi latini: ARA, altare+TURRIS, torre oppure ARCUS, arco+TAURUS, toro oppure ancora ARCTURIUS, colui che nasce sotto le stelle dell'ORSA: "ARTH" nella lingua Celto-Britannica significa ORSO. Addirittura la battaglia di Mons Badonicus, che fermò per circa un secolo l'avanzata dei Sassoni in Britannia è una vittoria notoriamente attribuita ad Arthur, che allo stesso tempo è nominato da diverse fonti, come AURELIANO AMBROSIO, ultimo dei Romani...insomma "più romano de così se more"!
Il mito delle patria perduta e l'orgoglio degli ideali culturali e morali che, dopo 4 secoli di presenza romana, erano parte integrante della Britannia, generarono dapprima l'impresa di uno dei figli di Costantino il Grande (quello che legalizzò il Cristianesimo come religione di Stato), COSTANTINO II°. Egli si era autoproclamato Imperatore d'Occidente al Posto dell'Imbelle Onorio. Romantico (forse) ed incompreso dagli stessi Romani, tentò riconquistare ai Goti l'Impero, in un momento nel quale la Britannia era rimasta tagliata fuori e i generali romani non volevano dividere con una provincia ribelle la gloria delle guerre contro i Barbari. Difatti i suoi stessi Luogotenenti finirono per far fallire il suo nobile tentativo.
Qualche decennio dopo fu la volta di Magnus Maximus. Generale al pari di Ezio (il vincitore di Attila ai Campi Catalunici), Magnus combattè al fianco dei Celti Britanni contro gli invasori SCOTI ed IBERNI (Da Scozia e Irlanda) e grazie alle sue imprese cementò definitivamente la civiltà romana con quella celtica di Britannia e, praticamente, fondò l'antico Galles. le leggende lo fanno bis o trisnonno di Re Kustennin (Costantino), parente di Arthur. Infine, ci fu la fondazione di Camelot da Parte di Re Artù, il quale riuscì a salvare dal caos almeno la patria dove era nato, la sua Britannia Romana.
La spada di Re Artù, che sembra finì anche tra le mani di Carlo Magno, aldilà delle leggende che la fanno invincibile, doveva essere particolarmente resistente e tagliente. EXCALIBUR: il nome pare derivante forse dal latino EX-CALIBRIS cioè formata da un unico stampo oppure, come dal Romanzo L'ULTIMA LEGIONE di Valerio M.Manfredi (speriamo che non debba aspettare 20 anni come David Franzoni de"Il Gladiatore" per vederne il Film), "cai.iul.caES.ensis.CALIBURnus" ossia Merlinoderivante dalla deformazione dell'incisione che esisteva sulla spada di CESARE, forgiata nel ferro di un meteorite dal misterioso popolo dei Calibi, pronipoti degli Ittiti, i primi utilizzatori delle spade in ferro. Come se non bastasse, gli antichi Curdi veneravano una Spada piantata nel terreno, Attila si sentì in favore agli Dei per aver scoperto una spada fuoriuscire da una roccia, San Galgano, invece, decise di farsi monaco piantandola in un'altra roccia (N.d.A.).
Dunque "caduta dal Cielo".
Essendo caduta dal cielo, per la gente comune era con tutta probabilità un dono degli Dei o di Dio, a seconda che si guardi la storia con gli occhi dei Celti o dei Cristiani. Ed ecco perchè essa emerge da un Lago: laghi fiumi ed acquitrini secondo i miti celtici sono porte d'ingresso verso i mondi degli Dei (ricordate la porta di MORIA nel SIGNORE DEGLI ANELLI?...un nome preso in prestito dalla Bibbia, dalla storia di ABRAMO, N.d.A.).
In ogni caso, i cavalieri Goti e Sàrmati, di religione cristiana, le spade le piantavano nel terreno delle loro tombe...
CHRETIEN de TROYES (l'autore de LA CHANSON DE ROLAND), sui cui poemi cavallereschi si basa il 99% di tutta la filmografia e letteratura sul tema, era solo un Franco-Normanno che scrisse di Re Arthur nel XII°secolo, cioè più di un secolo dopo la conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni. Inghilterra che già da quattro secoli era dominio assoluto dei Sassoni: i famosi avversari di Re Arthur...Ordunque, se la storia normalmente la scrivono i vincitori e i miti vengono assimilati e riadattati all'utile del momento, noi ci troveremo sempre di fronte un Re Arthur che da Romano Antico diventa Sassone, poi Normanno e poi...Texano!
E poi c'è Merlino. Alias Myriddin, alias Emreys, alias forse anche Meridius Ambrosinus, noto come il tutore ed amico consigliere di Artù rimane il VERO mistero: sua è la Spada o comunque ne è l'origine. Druido? Mago?...Rispettoso del Cristianesimo ma cultore di una civiltà diversa che poco ha in comune con la civilà romana. Come si spiega la sua presenza nell'Europa in disfacimento del V°sec.? Una sola cosa certa: la sua influenza aiutò i Britanni a difendersi per un paio di secoli dai Sassoni e, in qualche caso, ad integrarsi a loro...
Merlino forse apparteneva a quella categoria di Messaggeri Celesti che accompagnano, nei passaggi epocali e attraverso le catastrofi naturali, la civiltà umana. Il suo nome Celtico, Myriddin, significa "Figlio di una Monaca"...Ma in realtà il senso esatto dovrebbe essere "Figlio di una Donna consacrata al culto della Dea Madre", sennon "Figlio della stessa Dea Madre" che per gli antichi Druidi vuol dire NATO DALLA TERRA.
Secondo altre fonti Merlino, figlio del "Drago Rosso"(simbolo di Artù, Pendragone), il cui nome significa in lingua Gallese "Saggezza" e "Cavallino Rampante"(!), era anche figlio di un console romano morto al seguito di Magnus Maximus, nell'ultimo tentativo compiuto dai Romano-Britanni di restaurare l'impero. Tentativo frustrato da TEODOSIO in favore di quello che fu il nuovo Ordine Imperiale, dominato dai Goti e da Costantinopoli.
Le nuove scoperte che da pochi anni si stanno facendo in Galles stanno evidenziando quella che, senza ombra di dubbio, è una SAGA ignorata e Bistrattata da Secoli.
Appena ObyWan ne saprà abbastanza da trarne un unico filo conduttore Ve lo esporrà, con piacere, in questa Sede... Un Cordiale Saluto!..
[Aggiornamento, Ottobre 2003]
Ulteriori sviluppi delle indagini archeologiche sulla storia di Artù, re dei Britanni, conducono sempre più ad avvalorare le tesi sopra esposte.
I Britanni erano un popolo non propriamente Celta anche se, in buona misura, imparentato con i Celti.
Essi vantavano un origine comune agli stessi Antichi Romani, in quanto discendenti di BRUTO, a sua volta discendente di ENEA.
Gli stessi Romani nel 55 a.C., con Cesare, una volta attraversato lo Stretto della Manica, constatarono ben presto di aver a che fare con loro Pari, Degni Eredi dei TROIANI.
Per ben due volte le Legioni di Cesare vennero fermate sotto le mura di Londra, che allora si chiamava TRINOVANTUM. Quì lo stesso Cesare perse la sua SPADA...
I Britanni furono sconfitti solo un secolo dopo ma con l'onore delle armi. Grazie anche all'imperatore CLAUDIO, furono sempre tra i più indipendenti cittadini dell'Impero, ebbero pertanto il raro privilegio di continuare ad avere le proprie leggi, i propri Re per governarsi, dovendo soltanto pagare un tributo annuale a Roma.
Quella di Arthur fu, quindi, non l'epopea di un sol uomo ma di una dinastia di sovrani cristiani, che riuscirono a fermare nel loro territorio le invasioni barbariche.
Nel 1091, Il Galles, ormai spopolato a causa di una pestilenza che aveva spinto i Britanni ad emigrare in massa nell'odierna Bretagna (Francia del Nord) era teatro di una guerra civile e, solo a causa di essa, i Normanni ne ebbero ragione. Guglielmo il Conquistatore nel 1066 aveva definitivamente sconfitto i Sassoni ad Hastings ed aveva appena cominciato a riscrivere la Storia d'Inghilterra...

P.S.: Il SANTO GRAAL?..Beh, quella è un'altra storia...

----------------------ObyWan.


Su questa Pagina dal 15 Luglio 2007 sei il visitatore N°

Sito nato il
3 Marzo 2003