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Capitolo III° di 5


...C'Era una Volta:


(di Raffaello Fiorini, in Arte ObyWan)


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SERGIO SOLLIMA, La Tigre della Malesia
…C’Era una volta Sandokan

Càpita…o meglio, capitava un tempo che la RAI, attraverso i suoi dirigenti, non disdegnasse di investire cospicue somme di denaro in produzioni di genere fantascientifico o avventuroso, una tendenza che, al momento pare lontana “anni luce” dai nostri schermi. Grandi nomi del Teatro Italiano, tra la fine degli anni ’60, tutti i ’70 e gli ’80, hanno impersonato personaggi della più classica letteratura di Fantascienza o dell’Avventura: Titoli come EXTRA (Regia di Daniele D’Anza, sui rapimenti Alieni), E.S.P. con Paolo STOPPA, o “A”COME ANDROMEDA,di Vittorio COTTAFAVI, nei quali si parla per la prima volta di Paranormale, di DNA e Clonazione, il grandguignolesco JEKILL , con Giorgio ALBERTAZZI, l’intrigante GAMMA con Giulio BROGI, di Salvatore NOCITA, il metafisico IL SEGNO DEL COMANDO, reso leggendario dalla canzone di Lando FIORINI, oppure grandi avventure Epiche come LA FRECCIA NERA (Riduzione, fedelissima, del romanzo di J.L.Stevenson, per la regia di ANTON GIULIO MAJANO), l’ODISSEA (AA.VV.tra i quali Mario BAVA), SCARAMOUCHE, con Domenico MODUGNO, per la regia di Bruno CORBUCCI, Daniele DANZA e Giovanni GRIMALDI…Una breve scarrellata,
Giusto per nominare alcuni tra i Titoli più ricordati ed amati.















Eravamo nell'inverno del 1989 quando, insieme al mio socio di allora, Roberto LEOFRIGIO, mi stavo appropinquando agli Studios della RAI di Piazza Dei Navigatori in Roma, fantasticando su quello che era stato, in fondo, l’ultimo sceneggiato di genere avventuroso-fantastico, ossia IL SEGRETO DEL SAHARA (ispirato ad un racconto di Emilio SALGARI) di Alberto NEGRIN, e di come questo evento, pur di notevole successo, non avesse lasciato particolari strascichi emotivi nel grande pubblico, a parte, forse, legati alla bella colonna sonora, cantata da Amy STEWART su musica di Ennio MORRICONE. Nel giro di appena un quinquennio il nostro Paese era cambiato. Quasi a parafrasare una canzone di JOVANNOTTI, da “Ombelico del Mondo a periferia di un Impero” (Ovviamente l’Impero di Hollywood)…
Cordialissimo, SERGIO SOLLIMA, ci accolse in un camerino degli studios, mentre supervisionava la fase di montaggio di PASSI D’AMORE, una fiction con Alessandra MARTINES.
Maestro del Cinema Western e Poliziesco, o meglio “Poliziottesco”, all’italiana, fu protagonista di un fenomeno da lui stesso provocato:
tra il 1975 e il 1977, l’Italia degli avventurofili “impazzì letteralmente”. Fu la prima, forse l’ultima volta che ciò accadde per una saga cinematografica totalmente nostrana…SANDOKAN…! Il leggendario personaggio nato dalla “fantasia” di EMILIO SALGARI.
Oby:…Lei è stato uno dei pochi registi, forse l’unico, che qui in Italia sia riuscito a provocare l’Effetto HOLLYWOOD. In pratica ciò che accadde per Guerre Stellari e Batman (quello di Michael KEATON n.d.a.), vale a dire: maglie, magliettine, cappellini, bambolotti, fumetti, fotoromanzi, dischi, con la leggendaria colonna sonora dei Fratelli De Angelis...etc.etc.
In che modo tutto ciò ha influito sulla sua carriera?
S.SOLLIMA:Beh, non moltissimo. Dal momento che siamo in Italia, un Paese non ancora industrializzato completamente, checchè ne dicano i signori dell’alta finanza, un fenomeno di questo genere non ha avuto un’immediata ripercussione. In qualunque altro paese, un successo di questo tipo, proprio da un punto di vista di mercato, avrebbe prodotto una serie di cose, un seguito economico…
Oby:Dopo il genere WESTERN, lei racconta, tentò di portare sul grande schermo una nuova versione de LE TIGRI DI MOMPRACEM (dopo le versioni di ENRICO GUAZZONI e GIORGIO SIMONELLI, con Massimo Girotti nel ruolo di Tremal Naik (1941),UMBERTO LENZI (1963)e MARIO SEQUI (1970) n.d.a.), nella quale avrebbe dovuto essere protagonista TOSHIRO MIFUNE.
Cosa ne è stato di quel progetto?
S.SOLLIMA:Nel Cinema su dieci progetti, di solito, ne riesce un undicesimo, che nessuno aveva immaginato e poi, in quel momento mi capitò di girare anche un altro film…insomma…và così.
Oby:Ma è vero che c’è in cantiere un altro seguito di SANDOKAN?
S.SOLLIMA:Credo che stai parlando de I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA. In effetti è stato realizzato su di un mio progetto originale, sempre basato sui racconti di Salgari, ma è un lavoro tutto inglese, cast inglese ed anche la produzione.
In Italia non abbiamo potuto farlo proprio per quel ragionamento che ti facevo: nel nostro Paese manca l’industria adatta…e forse anche il pubblico…
Oby:Per quanto riguarda lo sceneggiato di Sandokan, in pratica lei è riuscito in un’impresa rivelatasi grandiosa, ma per gente come SERGIO LEONE,DUCCIO TESSARI e SUSO CECCHI D’AMICO, solo un esperienza fallimentare…
S.SOLLIMA:Mah, si erano soltanto “arenati” prima, non avendo trovato la giusta chiave di lettura dei personaggi. Continuavano, credo, a sviscerare le vecchie sceneggiature, ormai datate ed economicamente irrealizzabili…in quanto al mio Sandokan, l’ultima volta che lo hanno replicato su RAI3 ha fatto tre milioni e mezzo di spettatori, il che è tutto dire…
[Sull’onda del grande successo ottenuto, fu realizzato, sempre con la coppia KABIR BEDY e la bellissima CAROLE ANDRE’un altro film basato sulla tradizione letteraria Salgariana: IL CORSARO NERO, un Budget enorme, una grande avventura....compresa di naufragio, con l’affondamento del galeone pirata FOLGORE, interamente ricostruito dalle nostre maestranze, quando lo scafo urtò sui bassi fondali dei CARAIBI, contro la punta di una misteriosa PIRAMIDE che affiorava dalla sabbia degli abissi… “Ma che jè famo noi a JACK SPARROW????” n.d.a.]
Oby:Secondo lei perché, quando uscì nei Cinema il secondo episodio delle avventure dell’eroe indiano “SANDOKAN ALLA RISCOSSA:LA TIGRE è ANCORA VIVA” non ebbe tutto il successo che meritava?
S.SOLLIMA:All’epoca il pubblico, credo, non capì subito che si trattava di una novità in quanto, a breve distanza di tempo, era stata riproposta, in due film separati, la riduzione cinematografica dello sceneggiato, che per’altro avevano avuto un buon successo.
Oby:Forse , altri due buoni motivi che causarono il ritardo nel successo dell’ultimo capitolo della saga furono, da un lato l’anomala distribuzione (fenomeno tipico n.d.a.) e poi, non lo si può ignorare, nel Natale del 1977 insieme a SANDOKAN II° usci nelle sale il “ciclone” GUERRE STELLARI…Cosa ne pensa?
S.SOLLIMA:E’ sicuramente uno dei motivi…
Oby:Cosa pensa del Cinema Fantastico Americano? …Di tipi come LUCAS e SPIELBERG?
S.SOLLIMA:Beh, loro sono dei grossi industriali. Straordinari, perché possiedono quel tanto di fantasia che, la loro abilità di manager, li porta ad enfatizzare enormemente le loro opere. Se a me dessero la metà dei mezzi che hanno questi, non mi riferisco però al “soldo” quanto all’organizzazione della quale usufruiscono loro, non mi spaventerei di certo, anzi…
Se poi cosideri che Lucas e Spielberg, quando andarono a girare in SRY LANKA il loro INDIANA JONES e IL TEMPIO MALEDETTO, utilizzarono manodopera, maestranze, comparse e tecnici che erano stati addestrati tutti da me, già per le riprese del Sandokan televisivo, allora ti rendi conto che a noi Italiani non mancano mezzi o le persone giuste, ma soltanto la mentalità, l’organizzazione.
Per fare, ad esempio, una scena di caduta in una pozza d’acqua nella giungla hanno, un mese prima delle riprese, inviato a Londra un campione dell’acqua per farla analizzare e vedere ose c’erano o no virus o schifezze del genere. Se pensi a come giriamo noi, a malapena con l’assicurazione sulla vita, capisci tutto.
Oby:…Quindi, come ricorda la lapide del Sacrario della battaglia di El Alamein “Ci mancò la Fortuna e non il Valore”…?
S.SOLLIMA:…In un certo senso si, Il Valore, come la Gloria, non ci è mai mancata, se consideri il NEOREALISMO, l’EPICO, il WESTERN… Se pensi poi ad Alessandro BLASETTI, i suoi films anteguerra, non puoi non immaginare che se se ne fosse andato a Hollywood sarebbe stato come Spielberg, anzi molto meglio di lui…!
Oby:Progetti per il futuro? ..C’è un prossimo ritorno al Cinema?
S.SOLLIMA:Fare programmi non è nel mio stile e, in quanto al Cinema, è una situazione talmente critica e ingarbugliata a tutt’oggi…e non ho molta voglia di buttar mici ancora dentro. La RAI mi da già a sufficienza tutto lo spazio di cui ho bisogno…

Oby:Non c’è molto da aggiungere sulla figura di Sergio SOLLIMA. Come avete potuto leggere, egli è un uomo tutto sommato tranquillo e potrebbe fare molto di più di quanto faccia tutt’ora, se solo gliene venisse offerta la possibilità e l’occasione.


Oggi:
Al momento in cui facevamo l’intervista, il buon Sollima non poteva immaginare che, nel 1993, causa del cambio dei vertici alla RAI, a seguito delle note vicende politiche dell'epoca,il progetto IL RITORNO DI SANDOKAN,venisse poi realizzato da Mediaset, ovviamente a budget fortemente ridimensionato. Il lavoro sarebbe stato affidato a ENZO G.CASTELLARI, come pure la parte di YANEZ DE GOMERA, che era stata riconfermata anche a PHILIP LEROY (che rifiutò perché il suo personaggio era stato ridotto a poco più di una comparsa), venne affidata a FABIO TESTI, con grande disappunto del protagonista KABIR BEDY che avrebbe preferito tornare a lavorare con la stessa squadra di un tempo.
Nel “cassetto Salgariano” del Maestro, a tutt’oggi, sono rimasti la sceneggiatura del non realizzato film su TREMAL NAIK e le “pizze” de IL FIGLIO DI SANDOKAN (protagonista ancora una volta KABIR BEDI), effettivamente girato nel 1998 e, causa vicissitudini della produzione che non sono state rese note, mai presentato in TV e dimenticato negli archivi RAI, che comincio a credere debbano essere all’incirca come quelli della CIA che si vedono nel finale de I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA…
















Per ulteriori notizie su Sergio SOLLIMA Vi rimando alle pagine del WEB,
partendo magari da Wkypedia:
Sergio SOLLIMA, la Tigre della Malesia




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Raffaello Fiorini
mailto:obywan@otmail.com
10/05/13



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