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Si fa presto a dire RACING... - 1.Mercury
In Italia, e più in generale nel Vecchio Continente, le gare di motonautica da circuito non sono mai state molto popolari ...
Se si esclude qualche episodio di (contenuto) entusiasmo sull'onda dei successi di qualche pilota di gran classe (cito non a caso Renato Molinari e Guido Cappellini), la motonautica rimane sport di nicchia, e difficilmente si trova qualcuno che sappia correttamente spiegare cosa sono le classi ON, OE, SE etc. Come come? Non è vero? Bene .... allora ditemi chi ha vinto la scorsa edizione della Pavia Venezia ... Vi sfugge, vero? ... lo immaginavo.

In America, invece, patria del fuoribordo e ricca di acque interne, la motonautica è molto più sentita, ed anche le gare delle categorie "minori " o "storiche" sono sempre ben popolate. E' quindi normale che lì siano state rese disponibili a listino, in tempi diversi, versioni "racing" o kit di preparazione corsa destinati a motori da noi ritenuti tranquillissimi...

Iniziamo da quello che fu il principale marchio a fornire in gran quantità kit di preparazione sin dagli anni '50 , ovvero la Kiekhaefer Mercury .

Inizialmente venne allestito uno speciale gambale extracorto in due versioni " Quicksilver" da 15" e "QH" da 12" ( H sta per da Hydroplane), disponibile come ricambio originale ed adattabile a numerosi motori a mezzo di flange.

Poi vennero direttamente fornite versioni già pronte corsa dei principali modelli, dapprima del Lightning 10, poi i MK 25H, 30H e 55H ed il raro e bellissimo MK75 H della foto a fianco, realizzato in pochi esemplari e di cui Alterscale ha recentemente messo sul mercato una realistica riproduzione, in scala 1:9

Negli anni '60 le potenze crebbero, e dal Mk 75H del 1957, sempre sulla base dei monoblocchi 6 in linea da 1400 e 1600 cc, si giunse sino alla fortunata serie dei TWISTER per i catamarani delle classi OI (1500 cc) e ON (2000 cc) con i quali piloti del calibro di Molinari, Hering, Pellolio e Spalding spopolarono nella prima metà degli anni '70 ....

... per poi proseguire con i successivi modelli sviluppati su base V6 da 2.0, 2.5 e 3.5 lt , i Twister T-3 e T-4 per le gare in circuito e la serie dei PRO MAX, destinati principalmente agli off-shore di classe 3.

Più "umani" furono invece gli XS ad alte prestazioni del 77-79, che differivano dai corrispondenti modelli standard per il gambale corto, le prese d'acqua ribassate ed il rapporto di trasmissione ottimizzato per l'uso con elica di superficie.

Faceva eccezione l'XS 650 tricilindrico le cui caratteristiche esclusive (sospensioni rigide, gambale e piede fusi in terra, tre carburatori con airbox accordati che gli permettevano di frullare oltre i 7000 giri erogando ben 90 hp...) non erano proprio roba per signorine

Chiudo la carrellata Mercury con tre modelli destinati alle gare club:

 

il 402 XS , a destra, ottenuto montando il blocco del noto bicilindrico da 550 cc su un gambale "Quicky H ". Praticamente un terzo di TWISTER

Sotto invece ecco il Merc 1250 BP del 1969 ed il Merc 60J , derivato dal monoblocco da 110 cc del motore di serie. (foto da www.oldmercs.com)

 

Bye

Camillo

 

2- Gli altri marchi

 

Last update 26.04.07

 

 

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