Tra
gli outsiders rivelatisi negli anni '70 capaci di ricavarsi piccole nicchie di
mercato e contenderle alle "quattro sorelle" va sicuramente ricordata
la Yugoslava Tomos ed il suo 4 hp.
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I
Tomos nascevano a Capodistria, a poca distanza dal confine italiano, e tecnicamente
assomigliavano in modo imbarazzante ai Crescent della stessa epoca. Ciò
si giustifica con il fatto che, al pari della
ditta svedese, la Tomos era specializzata nella produzione di ciclomotori, e nei
suoi fuoribordo si ritrovano pari pari molte delle soluzioni tipiche di questo
settore, quali l'architettura monocilindrica, il raffeddamento ad aria, il carburatore
Bing, lo scarico raffreddato ad acqua, la cui circolazione avveniva però
senza necessità di pompa.
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| Apriamo
l'album di famiglia di Tomos con questo vero e proprio dinosauro, peraltro perfettamente
restaurato... Le caratteristiche sono
comunque quelle dei Tomos successivi... 60 cc, unico cilindro a lavaggio Shurnle,
raffreddamento ad aria, consumi molto bassi...
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Negli
anni '70, attorno al medesimo blocco/gambale, venne ridisegnato un motore a serbatoio
separato, decisamente più aggraziato, ed il Tomos assunse il suo aspetto
a noi più noto... l'esemplare bianco
appartiene ad una delle prime serie, ed usa ancora lo spartano gambale/ piede
del predecessore... Quello nero invece
( a piede lungo) appartiene ad una delle ultime serie, e si distingue per il profilo
molto più elegante della parte immersa... | |
| In
entrambi i casi il Tomos si contraddistingue per la semplicità costruttiva
e.. la manetta di guida montata dal lato opposto rispetto a tutti gli altri concorrenti
sulla piazza.
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In
questa foto sono ben visibili la ventola centrifuga del raffreddamento ad aria
forzata ed il carburatore Bing posto sul lato del monoblocco. Tutta
la parte frontale è occupata da un voluminoso airbox che contribuiva attivamente
a mantenere molto basso il livello di rumorosità...
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| Nella
vista dal lato opposto si notano invece il condotto di scarico, esterno al blocco
motore, che va al gambale, e la citata barra di guida, completa di manopola rotante
dell'acceleratore, montata sul lato destro.
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| Oltre
che col suo marchio il Tomos è stato ampiamente commercializzato in Europa
anche con la livrea di altri produttori.... Ecco
la versione di Konig, molto diffusa in Germania... ...
Altro utilizzatore di Tomos fu il marchio "Ailsa-Craig", quasi sconosciuto
da noi.....
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Ed
eccone infine un esemplare che reca un ben noto marchio svedese...
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| Il
cruscotto è improntato alla massima semplicità... nonostante ciò,
il Tomos, a differenza di tutti i concorrenti più blasonati, era già
all'epoca dotato di pulsante di STOP... Altre
caratteristiche decisamente poco consuete in questa classe erano la presa di corrente
e la disponibilità di una completa gamma di eliche da spinta e da velocità.
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Alla
fine degli anni '70, la famiglia del Tomos cominciò ad allargarsi... al
4 hp si affiancò inizialmente il 3,5, versione semplificata con serbatoio
incorporato....
poi venne il 4,5 con accensione elettronica ed infine il 4,8 (nella foto a destra),
con cambio avanti/folle.. Si approfittò
delle nuove versioni anche per modificare la calandra superiore, anche se personalmente
il risultato non è che mi piaccia più di tanto...,
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| La
Casa Yugoslava provò anche ad uscire dalla propria nicchia di motori "minimi"
proponendo un 10 ed un 18hp di progettazione completamente nuova, bicilindrici
, raffreddati ad acqua e muniti di invertitore completo... qui ritratti nella
livrea Konig. Va detto che chi li disegnò
di certo non si prodigò per dar loro un'immagine estetica particolarmente
accattivante.... anche tenendo conto che negli anni '80 le linee squadrate andavano
di moda, quel che è troppo è troppo e una scatola da scarpe è
una scatola da scarpe...
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La
produzione di fuoribordo Tomos si interruppe nella prima metà degli anni
'90, quando la guerra civile sconvolse l'intera ex-Yugoslavia. La Tomos sopravvisse
come produttore di Mopeds e come tale è tuttora presente sul mercato. I
fuoribordo vennero invece inizialmente abbandonati al loro destino, interrompendo
completamente la produzione di ricambi. Solo
recentemente sono apparsi alcuni siti che propongono un parco ricambi abbastanza
completo, come questo ... e questo.... Bye Camilllo Last
update 25.07.08
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