Se
però ciò ci appare (oggi... la teoria dell'evoluzione non ebbe vita facile, inizialmente)
assodato per animali e piante, più arduo ci può sembrare applicarlo a mezzi meccanici
come il fuoribordo. In realtà, a pensarci
bene, gli esempi di estinzione per incapacità di adattamento si trovano
più tra le creazioni dell'uomo che tra quelle della Natura, se non altro per un
dato inconfutabile: la Natura, per nostra fortuna, non conosce il "marketing"
nè le crisi di settore , per cui non è così volubile nel cambiare le proprie leggi
quanto l'uomo... ed è anche molto più coerente nell'applicarle equamente ovunque.
Invece, nell'odierna società globale,
il fatto che ogni Paese o quasi abbia una propria legislazione distinta, unita
alla presenza di qualche orticello da difendere, fa sì che il medesimo soggetto
risulti un Best-seller in un luogo ed un flop nell'altro, o che lo stesso" individuo"
si debba presentare con caratteristiche differenti per svolgere il medesimo compito.
Nel caso del nostro soggetto, il fuoribordo,
le leggi in questione sono essenzialmente tre: -
La soglia per la guida senza patente. -
La soglia per la registrazione (targhe, libretti e revisioni) -
La soglia per avere l'onore di esser chiamati a pagare qualche salato balzello
(Assicurazioni, tassa di Stazionamento) Limitandoci
al Bel Paese, i valori di spartiacque (guida senza patente) sono stati in epoche
diverse: - 500 cc fino al 1972 -
20 hp fino al 1987 - 25 hp fino al 1994
- 40 hp in era contemporanea Altri
valori cospicui, sia pur di importanza tutto sommato secondaria, sono stati i
3 cavalli fiscali (esenzione dall'assicurazione), i 70 hp negli anni '90 ( tassa
di stazionamento) e, dal 2004, i 10 hp (esenzione dalle famigerate "targhette"
in Laguna) Allargando un pò i nostri
orizzonti, diremo che in Germania la soglia è ai 5 hp e in Francia "minore di
10 HP", il che, se per le regole di reciprocità, ci può non tangere minimamente,
almeno ci aiuta a capire da dove sbucano certi valori per noi assurdi come i "9.9"
proposti poi in versione "XP", "V-MAX", "SUPER",
"EXTRA", "ULTRA ". E'
evidente che, in ogni epoca, se il proporsi come il prodotto di volta in volta
più prossimo alla soglia magica, restando ovviamente dalla parte "giusta", è stato
garanzia di successo, i modelli che la oltrepassavano di poco sono stati sempre
pesantemente penalizzati, riservati a pochi masochisti che ne hanno azzardato
l'acquisto privilegiando le qualità alle comodità... Così
motori come i 33 e 40 hp OMC che in America erano considerati "perfetti", da noi
negli anni 60/70 si son venduti con il contagocce e peggio ancora è andata alla
famiglia dei 35/40 Mercury, sconosciuti ai più, ma da cui in Patria venne ricavata
persino una apprezzata versione "racing" (402 XS). In
tempi più recenti, per fortuna o per disgrazia, fate voi, è intervenuta la moda
del "depotenziato" a salvare dall'oblio unità come i 521cc OMC (35 hp), e gli
Yamaha 430cc (28 Hp) e 500 cc (30 Hp). Per
assurdo la situazione si è così ribaltata, nel senso che lo spirito da "eterno
furbo" che serpeggia in ogni italiano (ma non solo, persino gli integerrimi tedeschi
si lasciano sedurre dal malizioso fascino dei "5" derivati da 6 e 8 ) ha fatto
sì che ad essere maggiormente penalizzati dal mercato oggi siano i modelli "onesti",
ovvero quelli la cui potenza dichiarata è realmente quella espressa, senza possibilità
di ulteriori "taroccamenti". Ecco quindi
che ogni "40" per essere appetibile DEVE derivare almeno da un "50" e , per par
condicio, ogni "9.9" di successo è sicuramente parente stretto di un "15". Ci
siamo così abituati a vederci offrire motori con valori di peso e ingombro decisamente
spropositati per la potenza nominale espressa ...Nel 1965-1973 un 9.5 OMC pesava
27 kg contro i 34-35 del pari potenza e cilindrata attuale ...e per pura carità
di Patria taccio dei 4T... Del tutto
scomparsi sono purtroppo i vecchi "medi", ovvero quei motori di potenza intorno
ai 20 hp e peso intorno ai 35-40kg che hanno fatto la iniziale fortuna del gommone
smontabile, ancora movimentabili da soli ma soprattutto sufficienti a motorizzare
un 4.20 con quattro persone trasportato sul tetto dell'auto, come gli storici
18 OMC o il 20 "Golden series" Mercury... Oggi
il nostalgico che voglia un gommone intorno ai canonici 4 metri gestibile in proprio,
o si rassegna a spedire tutto l'equipaggio, cane incluso, a far peso a prua estrema
ad ogni tentativo di raggiungere una improbabile planata col 15 hp, o passa l'inverno
in palestra per misurarsi poi con un 20 ( ma, giura il concessionario, elaborabile
a 30 hp) da oltre mezzo quintale, almeno finchè esisteranno i 2t.. poi si farà
prima a varare il motore e ad aggiungerci il gommone...! Tutto
questo preambolo mi serve per segnalare una isolata ma significativa inversione
di tendenza di casa Honda, dove si offre oltre ad un "vero" 10 hp, un meraviglioso
20 HP ( potenza desueta da almeno vent'anni) "reali", dal peso decisamente umano
(46 kg) seppur non contenuto e per di più a 4T EPA 2006...!
Certo, la calandratura esterna quasi integralmente in plastica ed il piede piccolo
e poco slanciato fanno storcere un pò il naso, così come la forma a "tutto tondo"
priva di validi appigli e l'accessibilità ridotta al monoblocco pressochè interamente
rivestito di sovrastrutture di protezione, ma mette alla berlina i concorrenti
"king size", da tre quarti di quintale quando va bene .... Se
la fortuna commerciale arriderà copiosa a questo prodotto "no global", e non lo
relegherà al ruolo di "errore della natura" come fu per l'intelligente ma incompreso
25 Ligthning Mercury, la cui colpa principale fu quella di "non barare"
sulla reale potenza espressa, forse anche qualche altra filosofia commerciale
è destinata a cambiare... Il sasso è lanciato,
insomma ... e già Tohatsu ha messo in circolazione un 9.9 che pesa ed ingombra
come gli 8 concorrenti .... Camillo
© Last
revised 29/12/2005 |