No,
solo leggendo Wikipedia, il Corriere e guardando un paio di articoletti da libero.it,
il portale di tette e culi che per mostrarli li accusa. Così
ho scoperto che 400 americani posseggono più soldi dei 150
milioni di americani dei ceti più bassi messi insieme. Certo in mezzo esistono
moltissime persone con varietà di possedimenti monetari, ma è illuminante sapere
che 400 persone da una parte hanno 1,6 trilioni di dollari (Un trilione è il numero
naturale che equivale a un milione di bilioni, cioè un milione alla terza, cioè
la somma è 1.600.000.000.000.000.000 Dollari) e che 150 milioni di americani dall'altra,
tutti assieme, ne han meno. E'
illuminante al fine di scandalizzarsi? Di indignarsi? No,
è semplicemente fondamentale per rendersi conto che in un sistema come il nostro,
basato sull'accumulo di capitale, nonostante le sproporzioni bibliche, la prima
parte tenda a mungere denaro dalla seconda, ritenuta ancora una sacca sfruttabile
(son sempre poco meno di 1.6 trilioni....) Partono
così i mutui subprime (o "B-Paper", "near-prime" o "second chance") che sono quei
prestiti che vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di
interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di
debitore. I prestiti subprime sono rischiosi
sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti
tassi di interesse, cattiva storia creditizia e situazioni finanziarie poco chiare,
associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito. In pratica io banca
presto a te, straccione, del denaro... ma siccome sei parecchio straccione e c'hai
già avuto grane, ti applico un tasso di interesse che ti strozzo, e posso farlo
perchè c'ho una motivazione. I sub-prime
hanno ormai preso il 10%-13% del mercato... più di un decimo della torta americana!
Per gli Istituti che erogano il prestito è davvero un buon affare... devono a
questo punto reperire i capitali e l’operazione si concretizza con l’emissione
di prodotti finanziari simili alle obbligazioni legate a doppiofilo con un derivato...
realizzando pacchetti finanziari che vengono venduti in tutto il mondo (soprattutto
ad investitori istituzionali statunitensi ed europei). E'
come se Peppino_lo_strozzino trova Ivone_il_barbone che ha bisogno di soldi. Allora
Peppino chiede a te il denaro che serve a Ivone, e gli applica un interesse della
madonna che si spartisce con te. e se Ivone poi non paga? Allora Peppino, oltre
alle ampie garanzie dettate dal fatto che lui ci mette la faccia, fa una scommessa
con te, dicendoti scommettiamo che paga? Se non paga da X soldi a Y soldi, ti
do un bel po' di denaro io. Peccato che
il range da X a Y sia piuttosto risicato e improbabile di fronte all'invece alta
possibilità che, in generale, il barbone non ce la farà mai a restituire il tutto.
Tu ci metti i soldi, Peppino rischia solo fra X e Y, finchè Ivone paga Peppino
guadagna e pure te, quando Ivone non paga più, Peppino ha solo guadagnato mentre
te ci rimetti tutto il malloppo investito, a meno che non si verifichi un mezzo
miracolo. Io lo trovo affascinante! Questo
tipo di pacchetti sono stati spalmati in tutta Europa (in gergo si chiama "cartolarizzazione
dei crediti junk") coinvolgendo banche, piccoli privati, aziende, ma quello che
è peggio investitori istituzionali!!! Ci son finiti dentro la previdenza sociale,
le province e moltissimi Comuni Italiani! Io ci lavoro nel pubblico e posso assicurare
che quando qualcuno compra istuzionalmente un derivato mica sa che cavolo sta
combinando, si fa consigliare dalla banca che è la prima a volerti fregare...
d'altronde un derivato è un: “Titolo il cui valore è basato sul valore di mercato
di altri beni che possono essere utilizzati per copertura di un rischio (hedging),
utilizzando un derivato con effetto opposto all'operazione che si vuole coprire
(ad esempio, una opzione put può coprire il rischio di un acquisto long di uno
strumento finanziario)”.... e chi ci capisce qualcosa? Questa
immensa impalcatura è iniziata a crollare come annunciavano le sue fondamenta:
una percentuale molto elevata (molto più elevata che nella previsione dei modelli
matematici delle banche d'affari e delle agenzie di rating) dei sottoscrittori
dei mutui "sub-prime" ha smesso di pagare le rate dovute, mandando in crisi tutto
il sistema legato a questo settore. Effetto
domino: Le prime ad entrare in crisi
sono state le società specializzate nell'erogazione di questi mutui 'sub prime';
successivamente hanno cominciato ad entrare in crisi le banche d'affari statunitensi
che si occupavano dell''assemblaggio dei prodotti obbligazionari garantiti dai
mutui "sub prime". Infine sono entrati
in crisi tutti gli investitori istituzionali che avevano acquistato questi prodotti
attratti dai rendimenti elevati. Lo sconquasso
ha gettato una profonda sfiducia a livello economico. L'EURIBOR, il tasso che
le banche si applicano reciprocamente per prestarsi denaro, termometro dell'autostima
del sistema bancario, ha toccato un un nuovo record salendo al 5,35%. Peccato
che sia proprio il tasso direttamente coinvolto nei "Muti reali"... quelli Italiani,
quelli delle nostre case. Le rate dei mutui a interesse variabile o a interesse
misto sono destinate a un'impennata senza precedenti. Ed è proprio l'aumento di
questo tasso, termometro dell'autostima del sistema bancario, che ha fatto coseguire
lunedì un crollo totale, Asia compresa: Di
seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse mondiali: Tokyo
-4,25% | Hong kong -4,97% | Shanghai
-5,23% | Londra -7,85% | Parigi
-9,04% | Francoforte -7,07% | Madrid
-6,06% | Amsterdam -9,14% | Stoccolma
-7,24% | Zurigo -6,12% | Città
del Messico -6,42% | San Paolo -12,37% | Mosca
-19,10 | Dow Jones -7,04% | | |
... Un Macello. E
mentre l'andamento economico è un vero ottovolante in picchiata, in Italia i primi
comuni iniziano a fallire: CATANIA è
OUT.... e storicamente il fatto non ha precedenti. Taranto
ha un buco di 316 milioni di euro... e non sono affatto casi isolati. Milano
con i derivati è fuori di 300 milioni di Euro... torneranno?
L'emergenza è enorme e globalizzata, il Governo Americano ha preso una decisione
senza precedenti: la costituzione di un ente federale con a disposizione 700 miliardi
di dollari da destinare al riacquisto dei valori finanziari tossici che sono all’origine
del perpetuarsi del crollo dei listini finanziari mondiali. Secondo
gli analisti il piano Paulson sarebbe quantitativamente dieci volte superiore
al piano Marshall con cui si ricostruì l’Europa post-bellica e superiore al costo
della guerra del Vietnam. Si consideri poi che la Cina, detenendo metà del debito
estero Usa, detiene un importo di 500 miliardi di dollari in titoli statunitensi.
L’immissione di 700 miliardi di dollari
da parte del Tesoro, rappresenta di fatto una importante svalutazione del loro
debito verso la Cina, l'America per salvarsi ha dunque bisogno di zerbinizzarsi
nei suoi confronti. Ora, dovrebbe essere
ovvio anche a Paulson – forse non a Bush – che quel credito di 700 miliardi, corrisponde
ad una nuova immissione di liquidità nel sistema, che al pari dei circa 2-3 miliardi
che ogni giorno dal luglio-agosto 2007 fino alla scorsa settimana, le banche centrali
avevano cominciato ad iniettare nel mercato per sorreggere la maturanda crisi,
rifluirà sui prodotti finanziari speculativi che abbiano come sottostante oro,
petrolio, materie prime, generi alimentari. Ciò comporterà a breve una nuova ondata
iperinflazionistica sui beni di prima necessità. Ragazzi,
io la vedo così: siamo nella merda! Coccodrin NB:
stavolta la riflessione non è mia, ma di un utente di Oldribs,
ma mi è sembrata così chiara e cruda da meritare questa pagina. Se
qualcuno vuole partecipare alla discussione, il
thread sul forum è ancora aperto... Bye
Camillo
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