Notte Rosa
Notte rosa, culla la luna, chiudi gli occhi o mio tesoro, notte d'argento nel scintillio dell'onda la luna si perde in un sonno profondo e il vento raccoglie i suoi sospiri per farne una musica da portare oltremare il respiro profondo si chiude in un sogno
S'addormenta il mio bimbo, ascoltando la sua canzone in un sonno d'incanto lui sogna la luna che nella notte si lascia cullare dall'onda del mare
e la luna dorme di un sonno profondo e stesa sul mare e il cielo blu profondo le fa da coperta, una coperta trapuntata di stelle che la tiene dentro un tepore e piano piano scende lungo il sonno del mio bambino Dormi dormi o mio tesoro d'un sonno profondo mentre la luna si lascia cullare dalle onde del mare
la tua mamma Daniela
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LE FIABE DELA NOTTE RACCONTATE A LUCI SPENTE SPESSO IMPROVVISATE MA CHE NON RICORDO PIU'
UN PAIO DI QUESTE LE HO TRASCRITTE MA SOLO UNA METTERO QUI
I PUPAZZETTI RUBATI
C'era una volta un bambino che aveva tanti pupazzetti. Lui gli amava tutti e a tutti aveva messo un nome.,amava i particolare un pupazzetto che si chiamava Grillo e che gli era stato regalato da sua zia quand'era nato. Grillo aveva anche un etichetta fatta a cuore con l'indirizzo del piccolo proprietario, e con gli auguri della zia . Ne aveva così tanti che la sua mamma dovette comperare un baule dove sistemarli perché non prendessero troppa polvere . Successe che un giorno Guidino e i suoi genitori dovettero andare a teatro e tutti i pupazzi furono messi nel baule, e siccome il gatto di casa aveva le pulci, per evitare che riuscisse ad entrare dato che lui amava dormire tra i pupazzi il baule fu chiuso a chiave .E proprio quella sera.......Purtroppo un ladrone entrò in casa e prese tanti oggetti preziosi, e quando vide il baule chiuso si incuriosì "Chissà cosa ci sarà qua dentro se l'hanno chiuso ci sarà un tesoro " e così si portò via tutto il baule perché non aveva tempo di stare lì a guardarci dentro tanto era sicuro di avere trovato chissachè che lasciò lì tutto il resto si caricò sulle spalle il baule e scappò. Quando Guidino tornò dal teatro e non trovò più i suoi amici pupazzi pianse e si disperò,a nulla valsero i tentativi dei suoi genitori per consolarlo era talmente triste che non riusciva più a mangiare. Nel frattempo il ladrone aveva portato il baule in un vecchio edificio abbandonato che era il nascondiglio della sua refurtiva .Lì lo aprì e cosa trovò,non un tesoroma tanti pupazzi."Comincio a pendere a calci il baule tanto era arrabbiato,e poi pensò"Cosa me ne faccio adesso di questi così qui . Vado vedere cosa mi dannoal mercato nero se non riesco a darli via li dovrò bruciare non voglio rischiare di andare in prigione per questa roba qua." E se ne andò via. Quel magazzino era pieno di gatti randagi topi scarafaggi e ogni altro tipo di schifezza. Un gatto entròdentro al baule che il ladro aveva lasciato aperto e magia delle magie sentì unavocina che diceva "Come facciamo adesso " ,"Chi parla? " disse il gatto "Sono io"disse Grillo "Oh bella un pupazzo che parla! "rispose il gatto "Perché voi gatti parlate di solito?" certo tra di noi che parliamo "Anche noi pupazzi in caso d'emergenza " "Perché cosa è successo ?" disse il gatto "Ci hanno portato via Prima abitavamo con Guidino il nostro padroncino" Disse un grosso orso di pezza"Come ti chiami?" disse un pupazzetto a forma di fungo rivoltosi al gatto"Non ho un nome sono libero io" disse il micione Tutti i pupazzi si presentarono con i nomi che Guidino aveva dato loro "E raccontarono al pupazzo di Guidino della bontà del bambino della nostalgia che avevano delle sue coccole, e tanto ne parlarono bene che il gatto si commosse e disse"Voi siete stati fortunati avete conosciuto uno dei pochi esseri umani con un cuore pieno di sentimento. Non so ancora come ma troverò una maniera per aiutarvi" e si mise a andare su e giù per il magazzino finché disse"Forse ho trovato !" uscì e andò verso un cane grosso come una montagna che lo insegui ringhiando e dicendo"Adesso ti acchiappo stupido gattaccio!!" Quando entrò nel magazzino il gatto si nascose tra i pupazzi e questi dissero"Non fargli del male!!" e dopo lo stupore del cane gli spiegarono per filo e per segno tutta la storia che anche noi conosciamo .Anche il cane si commosse e decise di fare una tregua con il gatto cercando una soluzione."Bisogna fare presto"disse Grillo"Se il ladro ritorna o ci vende o ci brucia. Questo gli ho sentito dire prima che uscisse da qui(prima di partire Allora il gatto ed il cane cercarono tutti gli animali randagi e anche i topolini rassicurati di gatti che non sarebbe loro successo niente decisero di aiutare ogni animale prese un pupazzetto ogni uno della sua misura i topini presero quelli più piccoli i gatti quelli medi i cani quelli grossi, Così portati fuori erano almeno in salvo dal rischio di essere bruciati o venduti ."Ma dove abita Il bambino ?"disse un topino "L'indirizzo è sull' etichetta a forma di cuore legata a me "disse Grillo quello era un problema perchè nessuno sapeva capire dove fosse la casa di Guidino, e tutti erano molto tristi. "Ehi,perché siete così tristi "Disse un cavallo con un carro, legato ad un palo. Gli spiegarono tutto ."Ma io so leggere gli indirizzi . Fatemi un po' vedere?" "Si conosco questo posto!!" Allora si misero d'accordo un topino avrebbe rosicchiato la corda poi uno alla volta tutti gli animali avrebbero portato un pupazzo sopra il carro "Fate presto"disse il cavallo io devo essere qui prima che il mio padrone esca dalla trattoria altrimenti per me sono bastonate allora chi portava un pupazzo rimaneva sul carro per non intralciare gli altri animali e poi viaa...... Quando arrivarono sotto casa di Guidino si sentiva il suo Singhiozzare interrotto di tanto in tanto da qualche parola dolce . Tutti gli cani sul carro si misero ad abbaiare tutti i gatti a miagolare come quando erano in amore e tutti i topini a squittire "Cosa sta succedendo li fuori?"disse la mamma di Guidino e si affacciò alla finestra. E cosa vide!!Tutti i pupazzi su di un carro pieno di cani gatti e topi . Allora chiamò Guidino Anzi lo trascinò alla finestra perché questi non si sentiva voglia di niente e neppure di guardare fuori...."Ma cosa vide!!Tutti i suoi pupazzi pazzo di felicità Scese di corsa le scale e trovò tutti i suoi amici li sull'uscio perchè, gli animali dovevano riportare il cavallo con il carro vicino al palo,prima che il suo padrone si accorgesse che mancava e ad uno ad uno avevano scaricato il carro così come lo avevano riempito. Sarebbe piaciuto a tutti vedere la faccia felice di Guidino tuttavia era più importante aiutare il cavallo. Guidino e i suoi genitori presero i pupazzi e mentre il papà del bambino andò a comprare un nuovo baule il piccino riempì il suo letto con i suoi amici prendendo ora l'uno ora l'altro affondando le manine tra il pelo accarezzando le stoffe vellutate poi quando tutti furono sistemati in un baule ancora più grande (perché nel frattempo i suoi genitori gli avevano comperato degli altri pupazzi sperando lo aiutassero a superare quel brutto momento] Lui chiese Di potere dormire con Grillo .E quella sera finalmente dormì felice e sereno. E il Ladro......cosa successe dopo ... Successe che dato che gli animali sapevano che sarebbe tornato,gli prepararono una bella accoglienza i gatti si nascosero nel baule i cani e i topi dietro le casse Il ladro entrò dicendo"Meno male che sono riuscito a vendere questi pupazzi, non pensavo potessero valere così tanto" Così dicendo si chino nel baule per portarlo via ,e vide tanti occhi luminosi,fece un salto all'indietro e senti su di lui denti che mordevano unghie che graffiavano e a fatica riuscì a scappare e siccome era anche superstizioso pensò che fosse una punizione del signore per i suoi peccati perché nel buio non riuscì a capire che si trattava di animali. E quella lezione fu peggio della prigione,per molto molto tempo non poté più uscire di casa e potrete ben immaginare che gli passò la voglia di rubare e divenne onesto e non rubò mai più niente.
La tua mamma Daniela
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Poesia per Guido
Mi vogliono rubare il mio essere bambino, la gioia d'una risata del potere sognare dei mondi dipinti col pennello. della mia fantasia. La parola grande,divenire grande, mi spaventa,mi sembra un grosso macigno. Per fortuna che nell'abbraccio della mamma, mi posso ancora nascondere, posso sentirmi ancora libero d'essere cio' che sono.
Daniela
Ciliegina d'amore
Tenero il mio piccino, con il cuore grande come... come non lo sa nessuno Un universo sensibile e pieno d'amore lo stesso amore che io sento per il mio piccolo tesoro Io gli ho dato un frutto a forma di cuore. lui ha preso con il cucchianino un fruttino tolto da una montagna bianca di neve messo nella mia coppa con dolcezza Comossa allora ho aggiunto più cuore che potevo la sua montagna era or rossa mentre la mia sbiancava. Non pensate che io abbia tolto qualcosa di importante dalla mia coppa Perchè per me quel piccolo frutto era grande come le stelle che brillavano in cielo E poi era troppo buona quella ciliegina d'amore, che mi ha riempito il cuore Daniela
dedicata a mio figlio Guido
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