<<< back Me

Tema

 

Fai le tue riflessioni sul seguente testo e parla delle tue aspettative: "Che cosa mi sarebbe / piaciuto diventare / se non avessi / fatto il musicista? / Forse un ricercatore / del linguaggio, / o delle abitudini / delle tartarughe. Adoro / il mare: avrei potuto / studiare le alghe del / Mediterraneo." (Iggy Pop)

 

Capita molte volte, in varie fasi della tua vita, di fermarti a pensare. Tutto intorno a te non ha più un senso, quasi come se si congelasse il tempo. Ti ritrovi a pensare (da solo) con la tua coscienza. Infiniti dilemmi e angosce prendono il sopravvento. E' da lì che iniziano i ripensamenti. "Se io...", l'unica frase che la tua mente in quel momento è capace di produrre, provocarti mille emozioni contemporaneamente. Talvolta ti sembra che il Destino sia stato proprio strano: una minima cosa non prevista avrebbe cambiato per sempre la tua vita.

Iggy Pop, compositore del testo "riflessivo", ha sentito il bisogno di far uscire il suo urlo interiore componendo tale testo. Arrivato ormai al culmine della sua carriera, del suo lavoro, si è fermato a pensare: "Che cosa mi sarebbe piaciuto diventare se non avessi fatto il musicista?". Dal ricercatore sulle abitudini delle tartarughe all'oceanografo... Esistono mestieri ancora più strani, ma ognuno nasce per un'esigenza diversa. Non bisogna però farsi tanti problemi: anche il mestiere più misero, se fatto con passione, può farti sentire soddisfatto!

Tutta una vita (o quasi) rivista in flashback. Secondo me l'importante è non pentirsi mai, non avere rimorsi, ma affermare con entusiasmo: "Sono fiero delle mie scelte!".

"Che cosa vorrei fare da grande". Mi sembra ovvio che, arrivato a questo punto, debba dire i miei sogni, le mie aspirazione, ma soprattutto ... le mie paure.

Dagli ultimi due anni, mi sento portato per il giornalismo. Credo sia l'unico mestiere che soddisfi le mie aspirazioni. La cosa mi fa anche un po' ridere: alle scuole medie inferiori non sapevo creare alcun tipo di testo, e arrivare alla sufficienza nei compiti in classe era già molto. Adesso, grazie ad un biennio "ben fatto", mi sento me stesso quando scrivo e ho capito che scrivendo posso dare qualcosa.

Questo era un po' il passato dell'aspirante giornalista..

Cercherò di sfruttare al massimo questi anni, costruendomi una buona base, comporre delle mie idee non condizionate e facendo più esperienze possibili: dal giornalino scolastico alla "Webrivista", giornale virtuale di cui sono membro. Non si diventa giornalista in un anno.

Il mio più grande sogno è di poter andare a lavorare in America per un famoso giornale, ma lavorare per famose riviste italiane, quali "TV, Sorrisi & Canzoni", "TUTTO musica" o "Il Mattino" (diverso nei generi) sarebbe una soddisfazione.

Ho paura, certo, di ritrovarmi tra dieci anni a fare il fruttivendolo o il professore... Mestieri molto belli, redditizi, ma ... non potranno mai farmi esprimere come io desidero.

Non resta che dare "tempo al tempo", e che davvero non mi venga in mente di scrivere, un giorno, una poesia come quella di Iggy Pop.

 

Nino