Deir el Medina
Fu il villaggio dove vivevano gli
operai delle tombe dei faraoni, quindi sorgeva a Tebe Ovest e da lì partiva un sentiero
che li portava alla Valle dei Re.
Dei el Medina significa "Convento delle Città" perchè vi sorge un tempio
tolemaico molto ben conservato.
Il villaggio era cintato e al suo interno si trovavano le case, alcune delle quali avevano
anche la cantina e il terrazzo (dove dormire nelle calde notti).
Al di fuori del villaggio gli operai scavarono le loro tombe, quasi fossero tombe regali
in miniatura.
le loro tombe potevano avere una o più camere sotterranee, decorazioni e pitture;
esternamente vi era una cappella solitamente avente come tetto una piccola piramide.
Dendera
Località dove veniva celebrato il
culto della dea Hathor nella sua forma di vacca.
A lei era dedicato un tempio molto ben conservato, risalente al II secolo a.C. (il naos) ,
ad Augusto e Nerone (la sala ipostila).
All'interno c'è un corridoio dal quale si aprono undici cappelle, una di queste riporta
sulle pareti le ricette per preparare gli olii e i balsami coi quali ungere la statua
della dea.
Alcune cripte decorate servivano invece per nascondervi gli strumenti e le ricchezze
detinati al culto.
Sulla terrazza troviamo delle cappelle nelle quali sono raffigurati i funerali di Osiride
e la sua resurrezione.
Ma a Dendera non c'è solo il tempio di Hathor: un lago sacro nel quale i malati
s'immergevano, due mammisi, il tempio della nascita di Iside, mastabe dell'Antico e Medio
Regno, cimiteri degli animali.