LA DISPERSIONE DELLE STELLE

Un tempo molto molto lontano, quando ricominciò la vita dopo il diluvio, molta gente venne fuori dalla terra del nord. Nostra Madre disse ai vari popoli che essi erano fratelli e che tra di loro non doveva esserci separazione. Quando si diressero a sud, fu lasciata indietro una ragazzina. Nostra Madre la chiamò e le disse: "Kocimanyako, vieni qui". Le diede un sacchetto di cotone bianco lavorato a mano da portare in spalla. "Non aprire questo sacco, qualunque cosa accada". Essa promise che lo avrebbe tenuto legato con ogni cura e si mise subito in cammino. Non sapeva che cosa portava.

Strada facendo, cominciò a chiedersi perchè non potesse slegare il suo fagotto e perchéle fosse così rigorosamente vietato di guardarci dentro. Alla fine pensò di darci un'occhiatina e vedere cosa stava portando. Si fermò. Mise il fagotto in terra e ci si chinò sopra. Giunse all'ultimo nodo...Era pieno di stelle. Ma lei non sapeva cosa fossero. Così si spaventò e cercò di rimetterle dentro, ma quelle corsero su in cielo e si sparsero per tutto il firmamento. Tutte dovevano avere nomi diversi e dovevano essere collocate in certi posti: ma ora erano sparpagliate.

Riuscì solamente a rimetterne alcune nel sacco e, quando giunse alla fine del viaggio, tolse fuori le poche che erano rimaste, le quali furono collocate nei posti loro assegnati.

Per questo noi conosciamo per nome soltanto poche stelle: le Stelle della Fionda, le Stelle del Treppiede, le Stelle dello Scudo, e poche altre; queste sono le sole ad avere un proprio nome.

Pueblo Cochiti

PREGHIERA ALLA LUNA

Un vecchio non era più in grado di andare a caccia. Da giovane aveva sempre trovato di che cibarsi, fossero cervi o renne.Ora era inverno e la selvaggina se n'era andata. Accanto alla porta e attorno alla casa c'era ormai molta neve.

"Che faremo ora" diceva il vecchio. Disse alla sua vecchia di guardare se c'era la Luna là fuori. "Sì - disse la donna - Luna è là".

Il vecchio venne fuori e volgendosi a Luna disse: "Amico, come stai questa sera? Noi qui non stiamo molto bene. Siamo a corto di cibo. Vuoi aiutarmi? Da giovane ero cacciatore; potevo colpire renne e cervi e anche inseguirli. Vuoi aiutarmi? Fammi trovare un cervo accanto alla porta". La vecchia di dentro gridò: "Che stai dicendo lì fuori?" E il vecchio le rispose: "Stò parlando al mio amico Luna".

All'alba la vecchia si alzò e aprì la porta, e un gran cervo era disteso presso il banco di neve. Il vecchio dormiva e la donna lo svegliò. Egli prese l'arco e con una freccia colpì il cervo all'orecchio e con un'altra gli trafisse il cuore. Così Luna gli aveva fatto questa grazia.Tutti dicono che, se si chiede qualcosa a Luna nel giusto modo, si ottiene. Nel domandare, uno non deve pensare: "Voglio provare ad ottenere tal cosa"; non deve provare, deve sentire che dovrà ottenerla.

Gaspèsien (Micmac)

 

SOLE, LUNA E STELLE

Sole è una bella fanciulla che porta la sua fiaccola attraverso il cielo mentre è rincorsa da suo fratello, Luna.

Il nome dell'Uomo-della-Luna è Aningan. Ha una casa in cui riposa con sua cugina Irdlirvirisissong, un burlone che talvolta appare in cielo e danza per divertire la gente. Se però nelle sue vicinanze si trova qualche uomo, ad esempio un angakoq, uno sciamano, egli fa bene a distogliere lo sguardo, perchè se ride si prosciuga e divora i suoi stessi intestini.

Luna è un grande cacciatore e sta sempre davanti al suo igloo. La sua slitta è carica di molte pelli di foca, ha una muta di cani pezzati, che talvolta lasciano il cielo e corrono sulla terra.

La madre di Sole è Giove, che per gli sciamani rappresenta un pericolo. Essi devono infatti tenersi lontano da lei, affinchè non divori il loro fegato.

Un'antica storia narra di un orso che era inseguito dai cani: correvano così veloci che lasciarono la terra dietro di sè e arrivarono in cielo. Là ora formano le Pleiadi: Nanuq, l'orso con i sei cani. La costellazione del Grande Orso è un gigantesco Uomo-che-vive-di-rendita. di fronte a lui, obliquamente attraverso il cielo, si vedono dei sassi su cui si trova una bevanda ocra. Questa è la costellazione di Cassiopea. Tra le due costellazioni, sull'orlo del cielo, ci sono tre gradini scavati in un grande blocco di ghiaccio, che congiungono il cielo e la terra. E' la costellazione di Orione.

Talvolta nella notte scura gli antenati danzano e accedono fuochi lassù. E' il gioioso ponte dell'Aurora.

Inuit (Eskimo)

IL VECCHIO CAPO DI LASSU'

Un tempo il cielo non era cosi' in alto sopra la terra come oggi.

Perciò il Vecchio-Capo-di-Lassù si sentiva spesso disturbato dal chiasso dei bambini, dall'incessante rullo dei tamburi e dal grido di guerra lanciato di frequente dai guerrieri. Così non poteva trovare tranquillità.

Un giorno, stanco della situazione, decise di provocare frane e terremoti per colpire e spaventare gli uomini che non avevano rispetto per lui.

Tlingit