LA BAMBINA PIÙ DOLCE DEL MONDO

 

C’era una volta una bambina che non credeva nei sogni.

Diceva sempre: “ Non voglio volare perché se si vola si può cadere ed io ho paura di farmi male ”.

Ma non sapeva che così dicendo faceva soffrire il suo cuore.

Ed il suo cuore piangeva per il dolore, ma ormai piangeva in silenzio perché sapeva che la bambina non lo ascoltava più.

Nonostante tutto era la bambina più dolce del mondo.

Era dolce il suo visino ed i suoi occhietti rispecchiavano la vita.

Era dolcissima la sua voce e la sua risata poteva restituire la gioia di vivere.

Era dolce per il suo modo di essere timida ed aveva la pancia più buffa e tenera che si fosse mai vista.

Viveva chiusa in se stessa e non aveva bisogno di nessuno.

Così continuava a ripetere a tutti quanti : “ Io non voglio nessuno Io sto bene da sola Io non posso amare ”,

ma sapeva benissimo che lo diceva a se stessa solo per cercare di convincersene.

Ma una notte successe qualcosa.

Era lì da sola come al solito, quando qualcuno le parlò.

Si girò intorno, ma non poteva vedere nessuno, riusciva solo a sentirne le parole e quelle parole avevano il gusto dei sogni e le parlavano di Magia.

Ebbe una strana sensazione ma non ci fece poi tanto caso.

Ma accadde che la notte seguente quelle parole tornarono e così tutte le notti a seguire.

A lei piacevano quelle parole e le piaceva la voce che le pronunciava ma non voleva dirlo.

Accadde però che una notte sognò e sognò ancora ed ancora, ma non voleva crederci.

Perché i sogni fanno male e lei voleva rimanere con i piedi ben piantati per terra.

Così accadde un’altra cosa.

Quella che era sempre stata solo una voce un giorno prese vita ed ebbe un corpo ed un volto.

Era un pulcino.

Un piccolo pulcino tutto nero nero dalla testa alle zampe, con le piume tutte arruffate e scompigliate ed i suoi occhi erano grandi e belli, ma erano tanto tristi.

Quando la bambina vide quegli occhi così tristi per un attimo riuscì a sentire la voce del suo cuore, così prese tra la mani il piccolo pulcino nero e gli diede tre bacini, poi se lo strinse forte forte sul cuore, finché il pulcino non si addormentò.

Quella notte il cuore della bimba smise di piangere.

Quando il pulcino si svegliò non aveva più gli occhi tristi, anzi erano due scintille di gioia.

Così iniziò a correre per tutta la stanza.

Inventava i giochi più buffi e divertenti, imitava le voci di tutti gli animali ed urlava e sbatteva il becco contro tutti i mobili.

La bambina voleva far finta di essere offesa per quei suoi strani giochi ma, non potendo più  trattenersi, iniziò a ridere ed a ridere e non riusciva a credere che un pulcino potesse essere tanto pazzo.

Così per un po’ il cuore della bimba smise di piangere e gli occhi del pulcino non furono più tristi.

All’improvviso però la bambina ricordò che i sogni non esistono e che lei non poteva amare nessuno, così smise di ridere e quella notte il pulcino non dormì sul suo cuore.

Quando al mattino la bimba si svegliò, vide che il piccolo pulcino nero era ancora lì che dormiva,

lo prese tra la mani per svegliarlo e dirgli che le sarebbe piaciuto vedergli fare ancora le sue pazzie,

ma il pazzo pulcino nero non si svegliò mai più.

Così la bambina pianse per l’ultima volta in vita sua ed il suo cuore morì per il dolore.

Da quel giorno lei non fu più la bambina più dolce del mondo, ma divenne una delle tante persone senza cuore.

 

 

 FINE