CLIMATOLOGIA: VERSO IL CALDO O IL FREDDO?

 

I valori in campo sono tanti e la partita è incerta. Si va verso il caldo e secco, o verso il freddo e piovoso? Premetto che siamo tutti influenzati dalle TV che enfatizza il tutto e che molte informazioni che oggi abbiamo, una volta erano per lo più sconosciute e che quindi sembra che ci siano più fenomeni estremi di una volta. Come per esempio il fenomeno del "El nino" che si è conosciuto da poco, ma che si suppone che è da sempre che esiste e che non sia dovuto ad un riscaldamento della Terra. Bisogna poi considerare, come saprete di certo, che nel corso dei secoli periodi più freddi ma anche più caldi di questo, anche di 3°c rispetto alla temperatura media d’oggi e con un livello dei mari più alto di circa 2 metri, si sono alternati. Periodi di freddo ci furono (nel periodo dopo Cristo) dal 1430 circa sino al 1900 con intermezzi caldi soprattutto tra il 1650 al 1800 e altre piccole fluttuazioni. La temperatura poi iniziò la sua salita per raggiungere attorno agli anni ’40 il punto più caldo. Dopo questa data la temperatura eclissò sino agli anni ’80 per poi riprendersi. Ecco perché tanti affermano che una volta era più freddo, il fattore fu una normale fluttuazione delle temperature che in quel periodo toccò un minimo… ed ecco mio fratello raccontarmi dei 2 mesi di neve al suolo col sole, le nevicate anche di 40-50cm e così via… Un periodo freddo come quello degli anni ’80 era da secoli che non si registrava se non sbaglio, ecco quindi forse qualcosa che ci dice di non allarmarsi. Inoltre bisogna prendere in considerazione decine d’anni e non circa 15 anni soli! Ancora tanti climatologi sono convinti che sia ancora in atto la piccola era glaciale e che questa sia un normale ritorno momentaneo alla normalità e basta.

Le cause: dunque, non bisogna addossare tutta la colpa all’effetto serra. Questo è certo un responsabile del riscaldamento ma le previsioni fatte anni fa non hanno avuto riscontri effettivi da parte delle temperature. Cioè, si era previsto un aumento che in realtà si è avuto in maniera minore con una tendenza intermedia alla diminuzione. Questo per affermare che anche le previsioni odierne sono ancora un po’ "campate in aria". Infatti, chi prevede un raddoppio dell’anidride carbonica fra 50 anni, chi fra 100, chi fra 200, chi fra…ecc, ecco quindi i climatologi stessi sono dubbiosi. Inoltre, oltre che l’effetto serra ci sono varie altre questioni. L’inclinazione dell’asse terrestre e l’orbita sono in continuo cambiamento ed ora (soprattutto per quanto riguarda il cambiamento dell’orbita) sembra che ci aiutino per entrare nell’era glaciale. Ricordo che per entrare in un’era glaciale basta poco, 7-8 anni con inverni freddi e il meccanismo se non è bruscamente interrotto può prendere vita grazie alla proprietà riflettente della neve. Inoltre questo veloce raffreddamento, se avviene in concomitanza di grandi eruzioni vulcaniche, è certamente favorito. Non bisogna scordarsi che oltre che anidride carbonica noi immettiamo nell’atmosfera polveri che funzionano come nuclei di condensazioni per la formazione delle nubi. Inoltre non fanno entrare l’energia del sole mentre fanno uscire il calore terrestre, il contrario dunque dell’effetto serra! Il climatologo Dansgaard ha individuato due cicli di fluttuazioni della temperatura. Questi (80 e 180 anni) stanno contemporaneamente puntando verso il freddo facendoci sperare nella continuazione della piccola era glaciale. Altro fattore. Si hanno sempre più alte di blocco e le correnti delle zone temperate, che sono di solito occidentali, ormai più volte ultimamente hanno ondulamenti sempre più marcati con ovvi e conseguenti trasporti d’aria calda dai tropici al polo e d’aria fredda dai poli ai tropici aumentando l’instabilità. Questa particolare situazione secondo i climatologi sarebbe indizio dell’inizio di una piccola era glaciale.

Altre cause sono l’alternanza dei cicli delle macchie solari, circa 11 anni, e ad una minore presenza di macchie solari, corrisponde un minore "calore" del sole. Un altro fattore da me già citato nel forum è l’alterazione del campo magnetico che si sta "spostando" dal polo nord al polo sud diminuendo d’intensità e quindi non schermando la Terra dai raggi cosmici e favorendo un raffreddamento. Un'altra causa che può portare alla speranza (almeno per quanto mi riguarda) di una piccola era glaciale è il sinodo. In poche parole, anche perché si conoscono poco le cause, questo avviene quando tutti i pianeti esclusa la Terra si posizionano nella parte opposta del Sole rispetto al nostro pianeta. Questo porterebbe un raffreddamento del clima in quanto la Terra verrebbe allontanata di 1,5 milioni di chilometri dal Sole, cosa che favorirebbe una diminuzione della quantità d’energia solare in arrivo verso la Terra. Un ultimo argomento: il buco nell’ozono è stato sempre un dubbio e un fenomeno studiato e forse sempre esistito. Infatti, esso attorno agli anni ’90 o fine degli ’80 sparì anche se prima c’era in maniera considerevole e si è pensato anche ad un fenomeno naturale anche derivato dalla variazione delle radiazioni solari.  Infine non è da dimenticare che la corrente del Golfo è in attenuazione, per effetto dello scioglimento dei ghiacciai artici e la modificazione diretta della salinità dell’acqua e il blocco quindi del ciclo.

Voglio fare capire quindi che non esiste solo l’effetto serra nel campo da gioco per determinare il vincitore tra il freddo e il caldo. A favore del caldo giocano più che altro l’effetto serra e l’inquinamento delle acque che determina anche un abbassamento delle precipitazioni delle coste con le acque inquinate, a favore del ritorno del freddo ci sono invece tante cause che spingono climatologi e meteorologi a decretare la piccola era glaciale ancora in atto e che quest’aumento sia solo una normale fluttuazione del clima, ma che l’era glaciale sia in atto. Questa comunque è una previsione forse troppo ottimistica e che comunque non deve farci smettere di impegnarci a contenere l'inquinamento per preservare il grandissimo dono della natura.

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