Sono una giovane elfa. Ho circa 150
anni, anche se non posso esserne certa non conoscendo la mia vera data
di nascita. Abbandonata dai miei genitori, sin da piccola ho imparato ad
affrontare la vita da sola. Cresciuta in una foresta sono stata accudita
dalle creature del bosco. Questo ha determinato sicuramente la mia capacità
di comunicare con gli animali.
Sono alta 1,91m , ho un
corpo piuttosto esile ma resistente.
La mia caratteristica peculiare sono
i capelli azzurro argentati e la mia bocca larga (tanto da contenere 46
dentini....i 4 del giudizio li ho persi a seguito di una botta).
Spesso mi sono trovata a
nuotare in grandi laghi e ho sempre trovato curioso il mio stato di
benessere a contatto con l'acqua. Dopo aver conosciuto altri elfi dei boschi
circostanti mi sono resa conto che la mia capacità di respirare sott'acqua
non fosse naturale, ma non me ne sono mai preoccupata troppo.
Ho un carattere molto allegro, amo
socializzare con tutti e sono molto tollerante verso le altre razze.
Cresciuta tra gli alberi, ho
sviluppato una buona capacità di mantenere l'equilibrio nei posti più
instabili ed una grande agilità.Ho imparato a lavorare il legno e ad
utilizzare foglie e rami per costruire gli oggetti di utilizzo quotidiano.
Conosco le proprietà di alcune
piante, ma essendo immune dalle malattie, non saprei curarle. Dopo una lunga
serie di esperimenti ed inconvenienti ho formulato un unguento per curare le
ferite ed alleviare il dolore delle contusioni.
Ho vissuto nella foresta fino a
quando gli alberi subirono l'influenza di un oscuro male
lasciandosi morire... questo evento ha toccato molto il mio cuore
segnandolo con una ferita indelebile.
In seguito ho vagato
molto per le terre emerse non trovando pace fino a quando sono arrivata
alle porte di Lot.
Entrando nella taverna ho chiesto di
poter dormire lì "solo per una notte.....e poi riparto" ma non
sono mai ripartita.
Sin dal primo giorno ho amato
la piazza di Lot, ho imparato ad amare i suoi abitanti. Qui ho trovato una famiglia
numerosa ed ha incontrato l'angelo che ha conquistato il mio cuore:
Icarus.
Spinta da un elfo conosciuto in città,
ho iniziato a fare indagini sulle mie origini.
Non avendo elementi per risalire alla
mia famiglia , ho cercato di scoprire qualcosa riguardo l'anello che ho sempre posseduto.
Si tratta di un anello di
mithril con una pietra verde acqua che si illumina nelle vicinanze di una
sorgente d'acqua.
Scoprii che l'anello era di fattura
elfica, e probabilmente appartente al popolo degli elfi acquatici.
Ho sempre saputo che l'anello era
legato a me; ogni volta che mi toglievo l'anello, esso si rimpiccioliva
e cambiava colore diventando nero e perdendo la sua lucentezza. Inoltre, esso
stesso impediva a chiunque di indossarlo.
Fino a quando ho incontrato
Estro.
Estro è un ladro appartenente
alla stirpe degli elfi acquatici . L'ho incontrato in piazza ed era
visibilmente interessato al mio anello. Lo pretendeva dicendo che apparteneva
alla sua famiglia. Naturalmente non potevo cedere il mio unico legame con
il passato ad un ladro, ma era tanto sicuro di sé da farmi
sorgere il dubbio che fosse vero.
Estro diceva che l'anello
apparteneva alla sua famiglia, ma l'unico modo per provarlo era quello di
fargli indossare l'anello. Se si fosse adattato al suo dito come faceva con il
mio, non ci sarebbe stato bisogno di altre prove.
Estro promise che non avrebbe
rubato l'anello nel caso in cui gli fosse calzato perfettamente e così
me lo sfilai, l'anello divenne nero e piccolo come sempre, ma al contatto
della mano di Estro riprese lucentezza e forma adattandosi perfettamente alla
sua mano.
Nonostante Estro appartenesse alla
Gilda dei ladri, mi riconsegnò l'anello.
Oggi l'anello è in mio possesso,
ma appartiene anche ad Estro in quanto mio fratello.
Felice di aver ritrovato le
mie origini e di essere stata accolta nella stirpe acquatica, oggi
vivo a Lot serenamente tutte le avventure alle quali il fato vorrà
destinarmi.