La Magia delle Streghe
(prima parte)
Herbane
Metamorfisti
Elementaristi
Combinazione
Unire la propria energia
Il Cerchio
Durata della magia
Incantesimi Falliti
Dissolvere gli incantesimi
Il Cobra
Gli esbath - i canti
Simboli, vesti e fasi lunari
Divinazione
Divinazione del Cobra
Divinazione con gli animali
Divinazione con le erbe
Divinazione della Terra
Divinazione dell'Aria
Divinazione del Fuoco
Divinazione dell'Acqua
Nel caso in cui una persona che si trovi all’interno
del cerchio agisca su qualcuno di esterno, magari attaccandolo, aprirà un varco
che indebolisce il cerchio e potrebbe permettere di vanificare il suo potere.
In casi particolari le streghe possono chiamare attorno a
se un cerchio di vento o di fuoco, di grandine, per proteggersi sia magicamente
che fisicamente, ma costa molta energia e spesso lascia stremati.
Durata della magia
Raramente gli incantesimi di una strega hanno lunga
durata.
Quelli di una apprendista variano dalle poche ore alla
giornata (nel caso di magie molto semplici), quelli di una strega dal giorno
alla settimana (in rarissimi casi), la strega maestra, oppure una combinazione
di più streghe, potrebbero ottenere effetti della durata anche di un mese.
Poniamo il caso che due metamorfisti ed un apprendista
del fuoco che donino ad una persona pelle di salamandra e alcune propaggini di
penne di fenice.
queste ultime svaniranno nell’arco della giornata,
mentre il resto potrebbe durare anche un paio di giorni.
Sono permanenti solo i filtri e le trasformazioni di
animali in altri animali, mentre anche eventuali incantesimi fatti su pietre o
oggetti hanno una durata molto limitata.
Incantesimi Falliti
Il fatto stesso che la magia di una strega si basi sulle
sue pulsioni interne e sul suo personale rapporto con la Natura e la Dea,
comporta delle buone possibilità di fallimento.
Una distrazione, una rima sbagliata, possono portare
bizzarri inconvenienti.
Spesso gli incantesimi sono creati dalla strega stessa e
questo comporta quasi sempre lievi effetti indesiderati.
Perfino il tentare qualcosa che sia nettamente al di
sopra delle proprie capacità può comportare imprevedibili conseguenze.
Se una magia eseguita correttamente è facilmente scioglibile da chi l’ha
tentata, oppure da qualcuno di maggiore esperienza, gli effetti di un errore
sono quasi impossibili da eliminare (di solito solo con molta fatica si arriva a
minimizzarli) ed hanno durata nettamente superiore a quello che potrebbe fare un
incantesimo normale, rasentando alle volte la permanenza.
Dissolvere gli
incantesimi
Acqua e sale, sorbo selvatico legato con filo rosso, in
alcuni casi oggetti di ferro, hanno il dono di disperdere la magia (non a caso
gli ultimi due rimedi erano usati per tenere alla larga il piccolo popolo) Non
è detto che funzioni sempre, ma adoperando questi strumenti ed un buon
incantesimo è possibile dissolvere la maggior parte degli effetti magici di
intensità debole o media.
Liberare qualcuno dal malocchio o da una maledizione, o
rimediare ad un errore di qualche confratello (leggi sopra) richiede molto più
impegno ed energia, spesso complessi rituali, e non è detto che sia possibile
riuscire nel proprio intento.
Il Cobra
Tutte le streghe il giorno dell’iniziazione ricevono un
cobra. La pelle di questi rettili è pelle color dell’argento, gli occhi
assomigliano a pietre preziose, e variano di colore da esemplare ad esemplare,
anche se nella maggior parte dei casi sono blu o rossi.
Questi particolarissimi animali vengono allevati nella
fossa dei serpenti sacri appositamente per diventare i compagni di Vita delle
neo-streghe.
La loro intelligenza è superiore a quella di qualunque
altro animale, la loro prospettiva di vita, secolare.
I Cobra trascorrono la maggior parte del tempo immobili
attorno al polso, al collo dei loro possessori, oppure arrotolati fra i capelli,
difficilmente distinguibili da monili d’argento, ma pronti a scattare in
difesa del loro possessore.
Possono collaborare nella vita quotidiana, nello studio
dell’Arte, ma soprattutto diventano compagni di vita, in grado di instaurare
un legame empatico coi loro padroni, percependo le loro emozioni e trasmettendo
ad essi le proprie.
Non di rado si sente di cobra che si sono lasciati morire
quando strappati ai loro compagni di vita, o quando questi ultimi fossero stati
uccisi (è ben raro che una strega muoia di vecchiaia o si uccida da sola.....)
Abbandonano il loro padrone solo quando questi decida di
abbandonare la via della stregoneria, rinnegando tutto ciò che loro rappresentano.
Da ricordare che i cobra sono animali magici e
soprattutto sacri.
Sanno riconoscere per istinto una persona ostile o
qualcuno che secondo il loro canone sia “malvagio” (si tratta di una persona
fortemente squilibrata, verso il bene o verso il male) e probabilmente
reagiranno in modo violento alla sua presenza (dipenderà ovviamente da quali
siano i suoi intenti verso la strega al quale sono stati affidati e da quanto
dimostrerà il suo non essere in armonia con L’Ordine Naturale delle cose!)
Non gradiranno l’entrare in luoghi sconsacrati o
maledetti, ed avvertono la presenza di qualunque tipo di energia, agendo di
conseguenza.
Valuteranno anche attentamente l’operato del loro
compagno di vita, cercando di correggerlo se troveranno il suo lavoro inadatto
all’etica delle streghe.
I serpenti sono il simbolo della ciclicità della luna, e
quindi anche del suo dominio sulla vita e sulla morte.
Questi cobra sacri sono il simbolo più alto di tutto
questo, e di conseguenza anche il loro veleno ha alcune particolarità.
Se un esemplare molto giovane possiede un veleno debole,
che può al massimo addormentare chi viene morso, i cobra adulti hanno un veleno
che agisce a seconda di chi sia stato morso.
Può essere un veleno letale, incurabile, che uccide
quasi istantaneamente, può paralizzare, e può essere un antidoto miracoloso,
in grado di fermare qualunque veleno e curare qualsiasi malattia.
L’effetto dipende sia da quanto il cobra senta la
persona in armonia con la Dea, sia da quanto questa lo sia effettivamente. (ad
esempio, ammesso che accetti di farlo, un cobra potrebbe salvare qualcuno solo
se una strega provvederà a portarlo con canti preghiere, parole dolci ed altro
in uno stato di pace e fiducia assoluta)
Infine un cobra adulto può rendersi invisibile,
fondendosi con l’ambiente circostante (a meno che non si tratti di un
contenitore artificiale o di un luogo la cui energia sia talmente forte e
lontana da quella da lui rappresentata da impedirgli di operare) e non ha
difficoltà di sorta a parlare con gli altri animali ed in generale con ogni
essere che sia in armonia con la Dea e gli elementi.
Da quanto detto risulta che un cobra potrebbe parlare a
suo piacimento anche con un drago e probabilmente convincerlo ad aiutarlo.
E’ certamente vero, bisogna però considerare alcune
cose.
Come serpenti, come animali sacri, e soprattutto in virtù
del loro costante rapporto con la divinità, i cobra argentei sono infinitamente
saggi. per quanto possano apparire giocherelloni e vanesi, il loro agire non è
mai volto a turbare l’equilibrio delle cose, e segue sempre ciò che la Dea ha
deciso.
Consigliano il loro compagno di vita, possono aiutarlo in
alcuni rituali e durante la divinazione, ma
raramente decidono di aiutarlo coi loro poteri, ed i casi in cui accettino di
donare la vita o la morte si contano sulla punta delle dita di una mano.
[mentre potrebbero facilmente mordere e paralizzare
qualcuno che assalga di sorpresa il loro padrone, magari cercando di soffocarlo]
Per fare un esempio, un cobra potrebbe diventare
invisibile per poter seguire il suo padrone preso prigioniero, ma non lo farebbe
mai per permettergli di scoprire qualcosa. Al limite lo aiuterebbe a trovare un incantesimo con cui
ottenere ciò che desidera.
Gli esbath –
i canti
Nelle notti di luna piena spesso le streghe danzano e cantano per rendere onore
alla Grande Madre. I loro poteri e la loro forza si fonde con quella della
Natura creando semplici eppur toccanti effetti (brezze improvvise, danze di
lucciole, canto di uccelli, comparsa di rettili e così via).
Questi balli gioiosi e liberi sono importanti per
rafforzare il legame con la Dea e la Natura, e nel loro svolgersi spesso vengono
rivolte alla Madre parole di ringraziamento, richieste di aiuto, promesse e
quant’altro, proprio come si farebbe ad un genitore che si senta assai vicino.
Ma non è solo questa la loro importanza. Sono infatti un
ottimo “esercizio” per le giovani streghe che si abituano a lasciarsi
andare, a far sì che il proprio corpo esprima liberamente le pulsioni del loro
animo, sia tempio della Magia.
Simboli, vesti
e fasi lunari
Una situazione interiore spesso viene rappresentata ed
accentuata con simboli esteriori.
Per questo le streghe curano che vestiti, gioielli, ed
ogni cosa adoperata nella vita quotidiana come nei rituali sia in accordo con il
periodo, l’umore, lo scopo da ottenere.
Solitamente le streghe prediligono abiti semplici,
comodi, ma curati, in colori adatti alla stagione o legati al loro elemento;
abbondante è l’uso di viola, verde e blu.
Ci sono occasioni nelle quali i colori diventano
più o meno obbligati.
Il Bianco e l’Argento sono i colori della luna
crescente e piena, e saranno indicati, ad esempio, per celebrare un matrimonio.
Un rito di divinazione potrebbe richiedere una tunica viola, colore che
rafforzala spiritualità, uno atto a donare fertilità o fortuna negli affari
vorrà il verde, e così via...
I simboli della Luna sono quattro. Crescente, piena,
calante e novilunio.
Le streghe usano disegnarli sulla fronte, con colori
preparati appositamente per lo scopo, durante i rituali per evidenziare che
“volto” della Dea incarnano in quel momento.
Capita che li dipingano sulla loro pelle (o che indossino
diademi e ciondoli con quelli raffigurati) anche nella vita quotidiana, quando
qualcosa è intervenuto a sbilanciare il loro umore (o quando per un qualche
motivo vogliono per qualche tempo accentuare quell’aspetto in sè stesse)
In questo caso però raramente si utilizzano i due
simboli più estremi, ovvero plenilunio e novilunio, perchè questo vorrebbe
dire rappresentare ed incarnare la Dea della Vita e quella della Morte.
E se Il plenilunio viene tracciato ad esempio sulla
fronte di una strega che stia per partorire; una donna in quel momento è la Dea
stessa, la Dea della Vita.
Il Novilunio non può essere indossato al di fuori dei
riti e degli incantesimi, non a lungo, perchè porta conseguenze non certo
leggere.
In generale, per gioielli ed altro, è meglio ricorrere
al simbolo della triplice luna )O( che ne sottintende l’equilibrio
(rappresentando tutte e quattro le sue fasi: crescente, piena, calante e
novilunio, che è sottintesa in quanto invisibile)
Divinazione
Questo è il campo di azione più antico e conosciuto
delle streghe.
le tecniche sono molteplici, e quasi ogni
specializzazione ne ha almeno una.
Molti infusi delle herbane servono a questo scopo ed il
loro aiuto è prezioso, qualunque tecnica si stia adoperando.
I più portati alla divinazione sono forse gli
elmentalisti di acqua ed aria.
Questi due elementi, opposti e complementari, presiedono
alle due più importanti “scuole” di divinazione, anch’esse opposte eppur
complementari.
L’una basata più sugli stati di trance, sul contatto
con la divinità, sul far emergere dentro di sè la verità, nascosta e
custodita come negli abissi marini, l’altra basata sullo studio, sul portare
chiarezza grazie alla luce della conoscenza su simboli e segni.
In ogni caso nella divinazione sono importanti alcuni
fattori:
per divinare occorre infatti entrare in uno stato di
coscienza alterato, in modo più o meno profondo, a seconda della tecnica
utilizzata. Anche se si sta semplicemente leggendo delle carte occorre che scatti qualcosa che
va oltre la sterile conoscenza dei simboli.
In generale poi occorrono sempre dei catalizzatori
(incensi, cristalli, oggetti di vari metalli e forme) che aiutino.
Infine se non si sta lavorando per sé stessi possono
risultare necessari ulteriori oggetti.
Se si sta
cercando di scoprire qualcosa circa un
nascituro occorrerà il sangue dei genitori, se si sta divinando per una persona
non presente, occorrerà qualcosa di suo che lo rappresenti (cose da essa usata,
capelli, unghie, un ritratto..) e così via.
Se il richiedente è una persona diversa
dalla strega, potrebbe servirle avere qualcosa di suo per poter dire: io te lo chiedo in nome
di *****
Tutte queste cose che rappresentano una persona
all’interno di un rituale o della divinazione, sono dette testimonianze.
Divinazione del Cobra
Ogni strega o apprendista può provare questo tipo di
divinazione (ammesso e non concesso che il suo cobra sia d’accordo)
Occorre pulire una zona di terreno circolare (oppure
procurarsi un vassoio abbastanza grande) se la zona non ha un terreno
sufficientemente friabile (oppure ha piovuto) disporre della sabbia.
Dopo di che a seconda del caso gettare oggetti, cristalli
erbe o “testimonianze” su questa superficie.
Infine la strega si sistema presso questa superficie in
modo da poterla osservare rimanendo comoda, ed inizia a cantilenare le parole
dell’incantesimo, nelle quali chiede brevemente l’aiuto del Cobra e della
Madre, ed espone la sua richiesta.
Mentre la strega fa ciò, iniziando ad estraniarsi dalla
realtà circostante, il suo cobra scivola dal suo corpo nel cerchio così
preparato, iniziando a muoversi, ipnotico, sulla sabbia.
Al termine dei suoi movimenti la strega può essere
rimasta più o meno cosciente, spesso viene quasi ipnotizzata cadendo in un
leggero stato di trance, durante il quale i movimenti del rettile hanno fatto
nascere immagini e scene.
Ciò che ha visto, e l’esame dei segni lasciati
effettivamente sulla sabbia permettono alla strega di ottenere il responso.
E’ una divinazione molto adatta ai semplici
interrogativi, ma permette anche di avere anche brevi visioni allegoriche ma
abbastanza dettagliate.
Divinazione con gli animali
Solo i metamorfisti ricorrono a questa tecnica, i cui
risultati sono abbastanza vaghi ed imprecisi.
Si basa sull’osservare il comportamento di alcuni
animali, i loro movimenti.
Dopo aver recitato una lunga invocazione all’animale
prescelto (solitamente rettili uccelli o pesci) a strega (che si sarà sistemata
presso un monte, una tana di rettili o un laghetto) osserva, se la sua richiesta
è stata esaudita presto un gruppo consistente di questi animali apparirà, ed
interpretando i loro movimenti potrà trovare una risposta alle sue domande.
Chiaramente è una forma di divinazione che fornisce
risposte abbastanza semplici.
In compenso un metamorfista, acquisendo maggiore
sensibilità degli altri prevede facilmente i cambi di tempo, ed anche quelli di
energia, quindi sciagure naturali.
Infine spesso sono gli animali stessi a portare
informazioni circa improvvisi cambiamenti (ad esempio l’energia anomala che
preannuncia un attacco magico o l’apertura di un varco, simile a quella che
precede un uragano) o addirittura circa cose da loro visite (movimenti di
eserciti e simili)
Inoltre il fatto che queste streghe possano cogliere i
segnali di allarme che ogni razza lancia all’avvicinarsi di un nemico fa’ si
che spesso molti credano sia lei a prevedere un attacco, mentre sono gli animali
a darle il preavviso così come farebbero con un rappresentante della loro
specie.
Divinazione
con le erbe
Esistono vari tipi di divinazione tramite le erbe,
solitamente utilizzati da esperte herbane, alcuni di essi vengono adoperati
anche dagli elmentaristi della terra.
Da ricordare che solo e herbane sanno quando e come
raccogliere le piante necessarie ai seguenti incantesimi.
Per trovare un oggetto
Tenendo in mano uno stelo di “verga d’oro” questa
si orienta in direzione di oggetti smarriti o tesori nascosti.
per quest’ultimo scopo è utile anche un ramo di
melograno.
Per avere delle visioni
la radice di
dente di leone essiccata tostata e macinata permette di ottenere un infuso che
aumenta i poteri psichici
Analogamente un infuso di assenzio selvatico, addolcito
col miele, bevuto prima di una divinazione aumenta i poteri psichici
Anche un infuso di Ginestra dei carbonai aumenta i poteri
divinatori, ma è blandamente velenosa, per cui spesso le herbane preferiscono
preparare sacchettini con questa pianta.
Alcune piante (come l’alloro o il sorbo selvatico)
brucate procurano visioni.
Esiste infine un preparato a base di amanita muscaria ed
altre erbe, estremamente complesso e pericoloso, che induce in uno stato di
trance necessario per alcuni rituali, fra cui quelli divinatori, ma viene
adoperato solo in casi particolari (vista anche la sua pericolosità) ragion per
cui evitiamo di parlarne.
E’ per lo più impiegato per ragioni personali (ad
esempio per ricevere consigli ed indicazioni sul proprio Cammino)
In generale la strega si fa aiutare, e mentre le altre
cantano o cantilenano le parole dell’incantesimo lascia che la sua mente venga
guidata dalla Dea, dalle erbe che ha ingerito. Le cose che vedrà saranno la
risposta alla sua domanda. Ricorderà più o meno particolari a seconda della
sua abilità.
Sogni profetici
Dormire con un cuscino imbottito di assenzio selvatico o
in una stanza nella quale siano stati bruciati fiori di gelsomino ( e magari
nella quale se ne trovino anche dei mazzi) favorisce questo tipo di sogni,
attraverso i quali una strega può trovare avvertimenti o risposte alle sue
domande.
Anche un thè di boccioli di rosa bevuto prima di andare
a letto ha lo stesso effetto.
Visione con le erbe
questa tecnica è solitamente prediletta dagli
elmentaristi della terra.
Gettando in un recipiente colmo d’acqua dei fiori di
carcadè (e spesso iniziando a muovere leggermente con le braccia il recipiente
in modo il contenuto ruoti piano) cantano una lenta litania fino a che i petali
compongono per i loro occhi immagini sfocate, che via via si prendono una forma sempre più definita,
si animano, mutano e si
trasformano, fornendo una risposta alla richiesta della strega.
Divinazione
della Terra
Oltre la visione con le erbe alle volte questi
elmentaristi adoperano quella tramite cristalli.
Dopo essersi procurati dei grossi cristalli di quarzo
bianco abbastanza trasparente (o cristallo di rocca) occorre purificarli e
caricarli alla luce della luna piena o crescente. Per tale scopo può risultare
utile anche lo sciacquarli con un infuso di assenzio selvatico.
La strega posiziona il cristallo dinanzi a sè in un
luogo buio, accende dietro di esso una candela bianca e canta a bassa voce le
parole dell’incantesimo.
Sotto di esso può porre foglie di assenzio e/o le
testimonianze necessarie per il rito, o scrivere nel terreno il nome della
persona a cui si riferisce la divinazione.
Dopo di che continua ad osservare i riflessi della fiamma
nel cristallo, cantilenando, cadendo
così in un leggero stato di trance durante il quale le visioni nei riflessi del
cristallo comporranno nella sua mente le risposte che cerca.
Divinazione
dell’Aria
Come abbiamo già detto appartengono a questa scuola di
divinazione tutte quelle tecniche che si basano sulla conoscenza.
L’uso dei tarocchi, delle rune, delle carte della
sibilla, questi i mezzi più comunemente usati dagli elementaristi dell’aria,
naturalmente portati a sfidare e risolvere con la loro ragione i messaggi
lanciati dagli antichi simboli di questi oggetti.
La sensibilità personale di queste streghe, spesso
aiutata con infusi preparati dalle herbane (vedi sopra)
aiuta ad aprire una comunicazione diretta coi loro strumenti
divinatori.
Molto usato anche il pendolo, in quarzo bianco o in
radice di giaggiolo.
Altre tecniche sono usate da queste streghe (come la
divinazione con la sfera o tramite specchio magico) molto affini a quella
dell’acqua (di cui parlerò più avanti) degli elementaristi a loro opposti, e
con essi condivise.
Divinazione
del Fuoco
Della candela
La strega “veste” la candela (solitamente bianca
oppure rossa) con olii ed essenze appropriate.
Indi si siede e la sistema dinanzi a sè e la accende,
recitando il suo incantesimo.
Poi inizia a fissare la fiamma, lasciando che la sua
mente si allontani, guidata dalla luce della candela.
Quando torna perfettamente cosciente di sè il Fuoco avrà
comunicato alla strega il suo responso, sotto forma di sensazione. Osservare la
forma assunta dalla cera sciolta
aiuta a comprendere il parere ottenuto con la divinazione.
E’ una forma abbastanza semplice e serve di solito per
avere conferme o smentite a dubbi o circa il proprio operato. In generale è
usata a scopo personale.
Della cera
La preparazione è analoga a quella precedente, ma può
anche non esserci. In questo caso la strega canta o cantilena la richiesta ,
attende poi che la cera inizi a
colare. In base alla forma assunta dalla cera la strega ottiene una indicazione,
un responso (a patto che sia semplice).
Di solito questo tipo di divinazione non viene usato da
solo, proprio per la difficoltà di interpretare la cera e la vaghezza delle
risposte. Può essere comodo ad esempio accendere una candela [senza farsi
accorgere mentre si recita l’incantesimo] mentre si parla con qualcuno e poi
valutare tramite la cera se questa persona ci ha detto il vero oppure mentiva, o
ancora, durante i rituali, esaminando i resti delle candele si può capire se la
magia è andata a buon fine o se la Dea e gli elementi hanno gradito il rito e
le offerte.
Del braciere
Dopo aver disposto il carbone nel braciere (o aver
preparato un fuoco di legna) la strega rivolge la sua invocazione al Fuoco. Vi
getta delle foglie d’alloro, il cui fumo aiuta ad avere delle visioni, e le
testimonianze inerenti alla divinazione che intende fare, recitando ora il suo
incantesimo.
Dopo di che rilassa il suo corpo, osservando le fiamme,
finchè la sua mente non diviene Fuoco essa stessa, le volute di fumo ed il
danzare delle lingue di fuoco incantano i suoi occhi e la guidano a trovare la
risposta da lei cercata. In alcuni casi può avere la netta impressione che nel
fuoco compaia un volto che le parla, rispondendo alle sue domande, ma nessun
altro potrà percepirlo. Forse un’altra elmentarista del fuoco potrebbe udire
come un bisbiglio.
Un osservatore avvento vedrà solo questa forma inusuale
del fuoco e dei movimenti quasi innaturali delle fiamme e delle volute di fumo.
Divinazione
dell’Acqua
Assieme alle forme di divinazione legate all’Aria
queste sono le più usate e soprattutto quelle che offrono la possibilità di
spaziare maggiormente, e di ottenere responsi più precisi e dettagliati.
La divinazione dell’acqua si basa fondamentalmente sul
leggere nel riflesso le immagini cercate, arrivando in alcuni casi ad usare la
superficie (specie se di uno specchio) come punto di contatto per far viaggiare
la mente nel luogo o dalla persona cercata, ricreando una sorta di viaggio
astrale.
Gli oggetti adoperati per questo tipo di divinazione
vengono spesso sciacquati con un infuso di assenzio prima della divinazione.
Sfera di Cristallo
Dopo averla preparata la strega accende una o tre candele
blu e/o bianche dietro ed attorno ad essa, si siede dinanzi alla sua superficie
e libera la mente da ogni pensiero, cantilenando il suo incantesimo, fino ad
ammutolirsi, quando le fiamme danzanti compongono l’immagine cercata, che
cambierà e si trasformerà fornendo varie visioni seppur statiche come responso
alla domanda rivolta.
Lo Specchio Magico :
Lo specchio magico solitamente è d’argento purissimo,
oppure di onice nera; può essere sciacquato anch’esso con infuso di assenzio
selvatico per prepararlo alla divinazione.
Lo specchio viene sistemato al centro del cerchio, in una
notte di plenilunio, e la strega recita la sua invocazione all’elemento.
Si dispongono le testimonianze su di esso (purchè non ne
coprano troppo la superficie) e, se occorre (in caso di cielo nuvoloso ad
esempio) viene accesa una candela bianca o viola.
La strega si posiziona in modo da poter vedere la luce
della luna o della fiamma riflessa nello specchio, e recita il suo incantesimo,
e la domanda cui cerca risposta, mentre i suoi confratelli nel cerchio iniziano
a cantare una invocazione.
Solitamente a chi opera la divinazione viene fatto bere
qualche preparato che l’aiuti nell’impresa, si adoperano incensi
appropriati, insomma, l’aiuto delle herbane è indispensabile.
Una strega della congrega, se vuole, prima del viaggio può
dargli una Pietra di Luna (pietra
della Luna, dell’Acqua e dei viaggiatori!) da tenere nella mano ricettiva
(sinistra)
La divinazione vera e propria ha inizio quando la strega
traccia tre volte con l’indice della mano del potere un pentacolo di
evocazione dell’acqua sullo specchio. poi si ferma, immobile, a scrutare il
riflesso nello specchio, fino a che le immagini non prendono forma.
Può fermarsi ad osservare ciò che lo specchio mostra, o
lasciare che la sua mente vi penetri, raggiungendo il luogo osservato e
muovendosi in esso.
In questo caso è importante ricordare che, ovunque
questo luogo sia (nel piano reale in quello dei sogni o in un piano astrale) il
viaggio è molto faticoso, e non è raro, se ci si trattiene troppo a lungo, non
riuscire più a tornare indietro.
Per questo occorre tutta la forza che i confratelli sanno
trasmettere, ed il loro canto, che possa fare da continuo tramite, quasi un filo
di Arianna, fra anima e corpo della strega.
Il Catino
Il catino
usato per la divinazione deve essere poco profondo e di forma perfettamente
circolare, in argento purissimo e lucido. Vi verrà versata acqua di rugiada o
di fonte purissima.
In una notte di luna piena viene esposto alla luce
dell’astro, al centro del cerchio.
Possono esservi accese intorno nove candele di colore
bianco , viola oppure blu.
La strega recita l’invocazione all’Acqua mentre lo
riempie.
Poi il più anziano del cerchio gli posiziona sotto la
lingua una pietra di luna, perchè possa guidarlo.
Il più giovane gli lega al polso destro (o gli dà un
anello - bracciale per la mano destra) un cristallo di quarzo bianco perchè gli
dia la forza necessaria, ed al sinistro uno di quarzo rosa perchè la sua anima
sia aperta alla voce della Dea e delle Acque.
Viene infine acceso dell’incenso di diosma.
Quindi la strega recita il suo incantesimo, immergendo
nel catino una piccola pergamena sulla quale sia stata scritta con inchiostro
blu ed argento la domanda, le testimonianze necessarie (possibilmente un
immagine di ciò che si cerca o comunque circa cui si sta ponendo la domanda) ed
una manciata di fiori di gelsomino. Pone la mano destra nel catino e gira tre
volte in senso orario l’acqua, mormorando ancora il suo incantesimo, poi si
ammutolisce, ed inizia a scrutare i riflessi sul fondo d’argento, mentre i
confratelli nel cerchio intonano il loro canto (possibilmente accompagnandosi
con lenti colpi su strumenti a percussione)
Ben presto ai suoi occhi (ed in alcuni casi anche a
quelli dei presenti) le ombre ed i riflessi assumono la forma di persone e
luoghi, susseguendosi, muovendosi, fornendo un responso molto dettagliato.
In alcuni casi invece la danza dei riflessi guida la sua
mente in una specie di sogno, sospeso fra realtà e visione vivido eppur dai
contorni sfumati.
Con questa tecnica è facile anche apparire nei sogni di
una persona lontana.
Rispetto alla tecnica precedente è più difficile che
l’anima perda i contatti col corpo, ma è ugualmente pericoloso che la strega
rimanga in questo stato (potrebbe sembrare addirittura addormentata!) troppo a
lungo ed è anche più facile che entità non amichevoli riescano ad attaccarlo,
sostituendosi ad esso (e lasciandolo intrappolato in questa sorta di dimensione)
o cercando di danneggiare la sua anima.
Una emozione troppo forte o un risveglio brusco (questo
anche nel caso dello specchio) possono causare la morte per arresto cardiaco
della strega.