Guerriero
cosa fai lì, guerriero?
sempre impavido, saldo, contro la furia delle avversità?
tu che sei sempre pronto ad imbracciare le tue armi,
per combattere battaglie impossibili
sempre il primo a sollevare il braccio in favore di chiunque ne abbia bisogno
a porre il tuo stesso corpo contro la tempesta della follia
Saldo e forte,
il cuore generoso
Una roccia, forse l'ultima ancora di salvezza per chi ti invoca
per chi ti incontra, e si lascia guidare dal tuo sguardo imperioso.
Cosa fai lì guerriero?
Solo nella tua dimora, nella quale così di rado fai ritorno?
La spada appoggiata al muro,
la corazza rovinata gettata in un angolo
ed il volto severo fra le mani
La tua casa vuota e fredda
possibile?
Tu che ne hai costruite tante
I tuoi occhi stanchi inziano a piangere in silenzio
Tu che hai asciugato tante
E' tutto questo reale?
Osservi le crepe che segnano l'intonaco,
il focolare spento e freddo
la dispensa piena solo si razioni essiccate.
Scorte preparate con cura per resistere nel tempo.
Per i periodi di carestia.
Ma non hai voglia di mangiare tu,
tu che tante volte hai generosamente fatto dono della tua ricca selvaggina?
Possibile che questa sia davvero la tua dimora?
Quella cui tante volte pensi per farti forza, e per farne agli altri?
Perchè ogni volta che vi fai ritorno
la senti sempre meno tua
sempre più distante
e rimpiangi una patria
una casa
che non sai bene cosa sia, dove sia realmente?
Gli occhi ormai appannati dalle lacrime,
la tua voce ricorda il pianto di
un bimbo che si è perso nella selva
e si è rassegnato a non uscirne
E' la tua voce questa?
Quella che ha consolato, intimorito, minacciato, insegnato
La voce che tanti cercano nel bisogno.
Possibile?
Dov'è ora la tua forza
il tuo coraggio
le tue virtù tanto ammirate?
E' davvero questa la tua casa?
E' forse questo dunque quello che ti spinge ad uscirne,
sempre di più
e sempre più impegnarti
in lunghi scontri
e lavori faticosi?
Una credenza con qualche ceramica rovinata
Una ragnatela in un angolo
e la maledetta polvere grigia
che come un velo copre ogni cosa
e sembra coprire anche te.
Vecchio e stanco appari,
i tuo corvini capelli color della cenere
il volto invecchiato
le mani tremolanti
E' questa polvere infame la causa di tutto?
Il mantello sulle spalle, l'armatura sottobraccio
e fuori di qui
senza guardarti attorno
Il sole tiepido
Il vento pungente
ed un'invocazione di aiuto
ti richiamano a nuova vita.