Quello che vedete quassù con la maglia blu sono io, l'altro signore intento a impastare la malta è mio padre. Stiamo lavorando (anche se nella foto sembra che lo faccia solo mio padre) al restauro della meridiana nel chiostro del convento dei frati Cappuccini di Taggia, mio paese natale. Il convento fu costruito nei primi decenni del '600, e nonostante la sua estrema povertà, custodisce alcune opere artistiche di grande rilievo. La "meridiana" si affaccia sul chiostro ed è dipinta sulla parete della chiesa. Prima dei lavori si presentava molto consunta con parti di intonaco sollevate. Dopo aver iniettato abbondante resina nei punti più deboli del sottofondo, sono stato costretto, mio malgrado, a ricostruire le zone di intonaco su cui non c'era più nulla da fare. Questa ricostruzione, però, è stata fatta con estremo rigore, utilizzando la stessa composizione di calce e sabbione di fiume che l'intonaco originale mostrava. Nell'intervento pittorico del quadro non ho voluto ricostruire nulla di ciò che non fosse almeno debolmente visibile. Ecco perché qualche numero delle ore manca nell'opera conclusa.

Lo gnomone, originale, si era rotto ma è stato risaldato e ricollocato al suo posto.