VITTORE CARPACCIO (1472 - 1526)
Sant'Agostino nello studio - Scuola degli Schiavoni, Venezia.

 

SANT'AGOSTINO NELLO STUDIO

Anno 1502, tempera su tela, misure 141 x 210 cm, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, Venezia.

Il più bel dipinto della serie di San Giorgio degli Schiavoni, illustra l'episodio del Santo che riceve dal cielo l'annuncio della morte di San Gerolamo. Lo studio è un perfetto modello di ambiente rinascimentale veneziano.

da: I MAESTRI DEL COLORE, fratelli Fabbri ed.

Sulla mensola vicino al Santo si può vedere una bella sfera armillare, e in fondo allo studio, sulla sinistra, in un piccolo stanzino sono visibili alcuni strumenti gnomonici (un quadrante, un astrolabio o due, forse un notturnale)

Pittore italiano i cui dipinti illustrano in modo incomparabile la vita a Venezia durante il primo Rinascimento.
Nato a Venezia, Carpaccio fu grandemente influenzato dai pittori veneziani Gentile e Giovanni Bellini. Egli ha eseguito quattro cicli di dipinti narrativi, dei quali soltanto i primi due sono veramente importanti. Il primo, eseguito tra il 1490 e il 1495, è un ciclo di 9 grandi dipinti , La Leggenda di S. Orsola (Accademia di Belle Arti a Venezia) considerato la sua opera più bella. Particolarmente originale il dipinto Il Sogno di S. Orsola. Il secondo ciclo, dipinto fra il 1502 e il 1507, consiste di nove scene tratte dalle vite di S. Giorgio e di S. Girolamo (Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, Venezia). I due dipinti più noti sono S. Giorgio che uccide il drago e S. Agostino nel suo studio. Fra gli altri numerosi dipinti del Carpaccio sono da segnalare La Vergine che legge e La Vergine con il bambino (entrambi alla National Gallery of Art, Washington). Carpaccio fu uno dei migliori del primo Rinascimento a Venezia: il suo uso del colore è chiaro ed armonioso e tratta la luce e l’atmosfera con grande effetto.

Quadranti e astrolabii appesi nello stanzino in fondo allo studio

Il capolavoro di questa serie è certamente la Visione di S. Agostino. Il Santo è sorpreso nel momento in cui la voce di S. Girolamo distrae la sua attenzione da una lettera che sta scrivendo, per avvisarlo della sua imminente morte ed ascesa al cielo. Il luogo di questo annuncio miracoloso è una versione ideale dello studio di un umanista di quel periodo, un colto uomo di lettere versato anche nello studio dell’astronomia, nella scultura e nella musica. Ci appare chiaro dall'organizzazione razionale dello spazio, dal mobilio e dai numerosi oggetti disposti ovunque. Colpito dalla forte luce che entra dalle finestre, ogni singolo oggetto acquista una pura forma: i libri, le miniature sui libri di preghiera e le pagine con composizioni musicali, le piccole sculture rinascimentali e la statua di bronzo del Salvatore sull’altare, gli astrolabi e la sfera armillare, il piccolo cane maltese che ascolta la voce misteriosa, e che colpito dai brillanti raggi del sole proietta una ombra chiara e netta.

Si ringrazia Gianni Ferrari per la segnalazione

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