L’uso di peer to peer è potenzialmente illegale, infatti è possibile
immettere nei dati scambiabili anche mp3, programmi del tutto legali e
provvisti di copriright, ma spesso la mancanza di controlli facilita
Spesso i genitori non sono al corrente dell'utilizzo di questi programmi
da parte dei propri figli, e poiché i filtri non sono in grado di bloccare le
applicazioni file sharing, l'unica soluzione tutt'ora praticabile per contenere
rischi del genere, è l'installazione di un firewall per bloccare o controllare
l'accesso alla rete.
Rispetto al loro
progenitore, i sistemi di file sharing attualmente più diffusi permettono di
scambiare, oltre ai file audio, anche programmi, immagini,
documenti, video e interi film.
Alcuni di loro tuttavia vengono sempre più spesso definiti programmi spyware o
scumware, poiché installano sul programma dell’utente, talvolta
ignaro, dei plug in che permettono di monitorarne l’attività
in rete.
Il
giudice olandese Orobico De Castro ha emesso un'ordinanza che impone a Kazaa,
l'azienda produttrice del programma di file-sharing Kazaa Media Desktop,
di cancellare dalla Rete il proprio software entro 14 giorni. A detta
del giudice, Kazaa viola le leggi olandesi sul copyright poiché non dispone
di mezzi efficaci per impedire ai suoi utenti di condividere materiale protetto
da copyright. Il sistema di file sharing Fast Track, utilizzato da
Morpheus, Kazaa, e Gorkster, è diventato il reale erede di Napster e ha
conosciuto un successo strepitoso, al punto che ha raggiunto di recente il
picco massimo di un milione di utenti simultanei, segnando un nuovo
record di utenti per quanto riguarda i sistemi peer-to-peer. Qualora i responsabili
di Kazaa continuassero a rendere disponibile il proprio software, sarebbero
soggetti ad una multa piuttosto salata: fino a 40.000 dollari per ogni
giorno di utilizzo. Christiaan Alberdingk Thijm, uno dei responsabili di
Kazaa, ha ammesso la difficoltà in cui si trova la software house olandese, per
cui è impossibile fermare la distribuzione del proprio software.
"Per noi è impossibile far sparire dalla Rete il nostro software" –
ha dichiarato – "E' già disponibile da tempo e nel momento in cui cancellassimo
il nostro sito, nascerebbero centinaia di mirror". Se in Olanda una
singola applicazione di file-sharing è minacciata dalla legge, negli Stati
Uniti da qualche giorno è il sistema centralizzato di file-sharing Fast Track
ad essere sotto accusa. Fast Track Inc. e le aziende responsabili di
Morpheus, Kazaa e Grokster, infatti, sono state citate di fronte ad una corte
federale dalle principali label discografiche e cinematografiche per violazione
della legge americana sul copyright. Questa denuncia sembra molto più
pericolosa per il popolo del peer-to-peer di quanto non lo sia l'ordinanza che
cerca di chiudere Kazaa. Attaccare i singoli programmi di file-sharing,
infatti, serve ben poco, visto che si tratta di semplici client che, in caso di
chiusura, potrebbero essere facilmente sostituibili da altri software simili.
Per le case discografiche e per le major di Hollywood, invece, il nemico da
colpire è proprio il sistema centrale che permette la condivisione peer-to-peer
senza utilizzare server centrali per lo scambio tra utenti, e la recente
denuncia collettiva rischia di diventare una seria minaccia per il sistema più
diffuso di file-sharing.