Libero

Grafici e diagrammi

In questo capitolo si apprenderà come si inseriscono grafici e diagrammi nelle diapositive, come si disegnano gli oggetti, come si utilizzano le linee e le forme geometriche, come si applica un'ombreggiatura e come si importano immagini e oggetti da altri file.

Inoltre, verranno spiegate le modalità per cambiare le dimensioni di un'immagine e spostarla in una diapositiva e come si creano gli organigrammi.

Disegnare oggetti

I programmi di grafica di presentazione permettono di realizzare con grande facilità pagine grafiche di grande effetto.

Gli strumenti di disegno disponibili rendono molto semplice inserire linee , rettangoli, cerchi, frecce e altri oggetti grafici che possono in seguito essere colorati, spostati e variati nelle dimensioni.

I programmi rendono semplici inserire in una diapositiva elementi apparentemente complessi da realizzare, quali gli organigrammi e i diagrammi generati da una tabella.

Gli oggetti grafici che fanno parte di una diapositiva possono essere estratti dagli archivi forniti con i programmi e inseriti direttamente nell’area di lavoro, ma anche costruiti con gli strumenti di grafica disponibili.

Questi sono utilizzabili sotto forma di icone e fanno parte solitamente della Barra degli strumenti di Disegno.

Il numero di icone raccolte nella barra è veramente notevole.

Buona parte di esse è rappresentata da pulsanti che, una volta premuti, danno luogo all’apertura di sottomenu con gli elementi grafici tra cui scegliere.

Ci sono strumenti per creare linee, forme geometriche o effetti tridimensionali, sui quali si può agire variandone le dimensioni, ruotandoli, rovesciandoli.

Di ogni oggetto vanno definite le proprietà , come il tipo e lo spessore della linea, il colore, gli effetti grafici applicati.

Se per caso si sovrappongono, si dovrà decidere quale debba risultare in primo piano rispetto agli altri.

Le varianti operative sono quasi infinite.

Utilizzare differenti stili di linee

Nei programmi di grafica di presentazione , con il nome linea si intende, in realtà, sempre un segmento.

Per inserire una linea in una diapositiva , è necessario visualizzarla in modalità modifica.

La sequenza operativa da seguire è:

  1. Fare clic sull’icona Linea.
  1. Spostare il mouse per portare il puntatore sulla diapositiva (deve assumere la forma in un crocetta) nel punto da dove partirà il tratto di linea.
  2. Fare clic e tenere premuto il tasto sinistro.
  3. Portare il puntatore all’estremo opposto della linea.
  4. Lasciare il tasto sinistro.

La linea verrà visualizzata con le proprietà predefinite e selezionata: è possibile capire quando essa è evidenziata dal fatto che all’estremità compaiano due manigliette, sotto forma di quadratini bianchi.

Una linea nasce con un colore, uno stile, un tratteggio e uno spessore predefiniti: tipica è quella continua di colore nero e spessore sottile.

Queste caratteristiche possono essere completamente modificate.

In Microsoft PowerPoint , si può intervenire su ogni singolo elemento grazie a una serie di icone presenti nella Barra degli strumenti Disegno.

Perciò che riguarda l’aspetto Stile, esse sono:

Se si fa clic sul pulsante Stili linea, si apre un sottomenu nel quale sono elencate sia linee di diversi spessori (in numero di punti tipografici), sia linee di varia tipologia.


L’icona Stile tratteggio permette di scegliere il tipo di tratteggio da assegnare alla linea selezionata.

Nel sottomenu grafico che si apre ne vengono visualizzati diversi tipi, tra cui trattini delle stesse dimensioni posti alla stessa distanza, un trattino lungo e uno breve, tutti puntini piccoli, tutti trattini lunghi e cosi via.


L'icona Stile freccia apre un sottomenu grafico nel quale si può scegliere se includere la punta solo a un estremo o ad entrambi gli estremi della linea.

Il segno grafico può essere di diversi tipi: piccoli segmenti, pallini o piccoli rombi. E' opportuno valutare personalmente quale elemento grafico sia più indicato.

Lo strumento Freccia esiste anche come icona autonoma per inserire l’elemento grafico cosi come si fa per una linea.

I programmi però considerano i due elementi come variante uno dell’altro, per cui permettono di convertire una freccia in linea e viceversa.

In Microsoft PowerPoint, gli elementi modificabili singolarmente con le icone descritte si trovano tutti nella finestra di dialogo Formato forme, che può essere attivata con questa sequenza operativa:

  1. Portare la punta del puntatore esattamente sulla linea, finché non assume la forma di una piccola croce con frecce agli estremi.

  2. Fare clic con il tasto destro del mouse.
  3. Fare clic sulla voce Formato forme.

Un’alternativa è selezionare la freccia facendo clic su di essa, quindi fare clic su Formato e poi su Formato forme.

Infine, è possibile accedere alla stessa finestra di dialogo facendo clic su uno dei pulsanti Altre Linee o Altre frecce, presenti nei sottomenu grafici rispettivamente dalle icone Stile linea e Stile Freccia.

Spostare le linee di una diapositiva

Nella costruzione di una diapositiva vengono inseriti oggetti di vario tipo e dimensioni.

A un certo punto si potrebbe essere costretti a spostarne alcuni per ottenere un migliore equilibrio dal punto di vista estetico, oppure potrebbe capitare di non avere più la corrispondenza tra la freccia e l’oggetto che puntava.

Per spostare la linea da una posizione a un’altra, bisogna selezionarla facendo clic sul tasto sinistro quando il puntatore è in corrispondenza con essa: la zona selezionata apparirà delimitata da quadratini bianchi e il cursore si trasformerà in una croce.

Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, la si può prendere e trascinare fino alla posizione desiderata.

Lasciando il tasto, la linea risulterà spostata come si desiderava.

Modificare il colore delle linee e degli oggetti

Il colore è un elemento importante nella costruzione di una diapositiva .

Differenziare gli oggetti presenti, assegnando loro tinte calde oppure brillanti in base al contenuto informativo che si intende trasmettere agli spettatori, è un elemento fondamentale delle tecniche di comunicazione.

Una linea o un oggetto grafico inserito con gli strumenti di disegno hanno caratteristiche estetiche ben precise, tra le quali ovviamente anche il colore.

Per modificare il colore delle linee e degli altri oggetti presenti nella diapositiva, un metodo valido e rapido in Microsoft PowerPoint è quello di selezionare la linea o l'oggetto e poi agire per mezzo dell' icona Colore linea.

L'icona Colore linea, in realtà, è divisa in due parti: l'icona vera e propria, che permette di applicare all'oggetto selezionato il colore impostato in quel momento e visualizzato sotto la punta di un pennello; alla sua destra si trova un piccolo pulsante che provoca l'apertura di un sottomenu grafico dove scegliere uno dei colori standard oppure fare clic su Altri colori o su Linee con motivi.

Facendo clic su Altri colori, si può definire un colore personalizzato, combinando i tre primari (rosso, verde e blu).

Facendo clic su Linee con motivi, si assegna alla linea un motivo grafico artistico tra quelli disponibili nel programma.

Per modificare il colore di una linea si può anche eseguire la seguente sequenza operativa:

  1. Fare clic sull'oggetto con il tasto destro del mouse.
  2. Fare clic sulla voce Formato forme.
  3. Nella finestra di dialogo, fare clic sulla linguetta Colori e linee.

All'interno della zona Linea c'è la casella Colore affiancata dal pulsante con la freccia in giù: un clic fa apparire un sottomenu grafico attraverso cui effettuare diversi tipi di scelte; nella zona centrale ci sono tutti i colori predefiniti, ma in aggiunta si può scegliere una qualsiasi altra tinta o motivo.

Utilizzare forme geometriche (rettangoli, cerchi e così via)

Sulla Barra degli Strumenti Disegno oltre agli strumenti per creare linee ci sono anche strumenti per realizzare diverse forme geometriche: rettangoli, ovali, stelle, e così via.

Per inserire un rettangolo, in PowerPoint si esegue questa sequenza operativa:

  1. Si fa clic sull' icona Rettangolo.
  1. Si porta il puntatore (che come sempre cambia forma in quella di una crocetta) sulla diapositiva, nel punto dove verrà posizionato un vertice del rettangolo.

  2. Si fa clic e si tiene premuto il tasto sinistro.

  3. Si porta il puntatore nel punto del vertice opposto.

  4. Si lascia il tasto sinistro.

Mentre si trascina il mouse, il programma visualizza il bordo del rettangolo in modo da seguire l'operazione.

L'inserimento di un oggetto grafico di forma ovale avviene nello stesso modo, facendo però un primo clic sull'icona Ovale.

Se la forma deve essere esattamente un quadrato oppure un cerchio, in PowerPoint si può tenere premuto il tasto Shift mentre si trascina il mouse.

Se l'elemento grafico da inserire ha una forma particolare, per esempio una stella o un rombo, in Microsoft PowerPoint può essere incluso nella diapositiva facendo clic sull'icona Forme nella Barra degli strumenti Disegno e selezionando quindi una delle voci che appaiono nel menu a discesa:

  • Linee
  • Connettori
  • Forme
  • Frecce
  • Diagrammi di flusso
  • Stelle e decorazioni
  • Callout
  • Pulsanti di azioni
  • Altre forme

Per ognuna di esse viene visualizzato un ulteriore sottomenu, che contiene numerose forme del tipo specificato dalla descrizione.

Una volta scelta quella più opportuna, si opera come già visto in precedenza: si trascina il puntatore da un punto all'estremo opposto della zona da ricoprire.

La dizione Altre Forme sta a indicare che se tra decine di forme geometriche messe a disposizione non si trova quella giusta, si può fare clic su di essa per cercarne altre.

Viene aperta la finestra di dialogo ClipArt , da cui prelevare un elemento grafico colorato e inserirlo con la medesima tecnica.

Per tutte le forme elencate valgono le possibilità di intervento su tipo, tratteggio, spessore e colore della linea descritte in precedenza.

Poiché questi oggetti occupano spazio nel piano, è possibile intervenire anche sulla proprietà colore
di riempimento
e la relativa tinta può essere piena oppure semitrasparente.

Ruotare o traslare un oggetto in una diapositiva

Quasi mai un oggetto rimane nello stesso punto in cui è stato inserito all'inizio.

Funzioni che non vengono utilizzate di frequente sono la rotazione o il capovolgimento dell'oggetto, ma in alcuni casi si rivelano fondamentali per portare l'oggetto nella posizione definitiva.

Ruotare un oggetto significa fargli compiere uno spostamento in senso orario oppure antiorario rispetto a un punto considerato centrale.

La rotazione avviene inserendo il relativo numerico in un 'apposita casella della finestra di dialogo Formato forme, nella pagina Dimensioni.

Se però si desidera ruotare l'oggetto valutandone contemporaneamente l'effetto, in Microsoft PowePoint lo si può selezionare e poi fare clic sul pulsante Ruota per gradi nella Barra degli strumenti Disegno.

Davanti alla freccia del puntatore ne appare un'altra circolare di colore nero e le manigliette diventano verdi; portando il puntatore su una di esse e trascinando il mouse, si vede ruotare l'oggetto sino a che non si interrompe l'operazione.

Il movimento è guidato dalla mano e reso visibile grazie al tratteggio del bordo dell'oggetto, che mostra di quanto lo si stia spostando.

Quando si ritiene di aver concluso le variazioni, per tornare alle condizioni di base è sufficiente fare clic in un qualsiasi punto lontano dalle manigliette.

Non sempre un oggetto deve essere ruotato un grado alla volta; potrebbe essere di maggiore utilità eseguire la rotazione a passi di novanta gradi, in senso orario oppure in quello opposto.

La sequenza in Microsoft PowerPoint è:

  1. Fare clic sull'icona Disegno.
  2. Nel menu a discesa, selezionare la voce Ruota o capovolgi.

Nel relativo sottomenu appaiono due voci:

Ogni clic provoca una rotazione corrispondente a quella indicata.

Nel sottomenu appaiono altre due voci:

Capovolgere un oggetto significa scambiare gli elementi dei due lati opposti.

Il capovolgimento può avvenire in senso orizzontale oppure verticale. Nel primo caso vengono scambiati gli elementi di destra con quelli di sinistra, mentre nel secondo si agisce sul sopra e sul sotto.

Modificare gli attributi di un disegno (colore, spessore delle linee)

Un oggetto grafico inserito in una diapositiva è un elemento che ha vita autonoma rispetto a tutti gli altri.

Può essere composto da figure geometriche, da un disegno colorato o da combinazioni di essi; di ogni oggetto è possibile modificare gli attributi intervenendo su più caratteristiche.

Se si fa clic con il tasto destro del mouse, in PowerPoint viene visualizzato il menu contestuale che include la voce Formato immagine.

Un clic su di essa apre la relativa finestra di dialogo, composta da pagine che controllano le caratteristiche del disegno selezionato.

All’interno della pagina Colori e Linee è possibile agire su colore, tipo, tratteggio e spessore della linea del riquadro di selezione attorno al disegno.

Facendo clic sulla linguetta Dimensioni, si variano l’altezza e la larghezza dell’oggetto, impostandole anche in percentuale: attivando la casella di controllo Blocca proporzioni si impedirà che cambino le proporzioni delle due dimensioni.

La variazione può essere riferita sia a quelle originali sia a quelle attuali e anche questa scelta può essere impostata attivando o disattivando una casella di controllo.

Nella pagina Posizione, si possono controllare i valori della posizione dell’oggetto sia in orizzontale, sia in verticale.

Le misure vengono riportate in centimetri e possono essere variate direttamente, selezionando il numero e riscrivendolo, oppure facendo clic sui due pulsanti delle caselle a scorrimento.

Sotto la linguetta Immagine, le voci vengono raggruppate in due riquadri.

Il primo è Ritaglia e comprende quattro caselle nelle quali indicare lo spazio che si desidera ritagliare da uno dei quattro lati dell’oggetto rispetto alle dimensioni originali; il secondo è Controllo immagine, da dove controllare il colore, la luminosità e il contrasto.

Facendo clic sul pulsante Ricolora viene visualizzata una finestra con all’interno una tabella composta da due colonne: quella di sinistra riporta i colori attuali dell’immagine, quella di destra le caselle dove sceglierne altri con esclusione di quelli del tratto, dello sfondo e del riempimento.

Il risultato può essere visualizzato facendo clic sul pulsante Anteprima.

Applicare l'ombreggiatura a un disegno

Ai disegni inseriti all’interno di una diapositiva possono essere applicati effetti di ombreggiatura , per dare loro profondità e renderli tridimensionali.

Un’ombreggiatura è l’ombra dell’oggetto su uno sfondo provocata da una fonte di luce proveniente da una certa direzione e si realizza applicando un disegno con lo stesso profilo di quello al quale si riferisce, con un dato colore (per esempio grigio scuro) e leggermente sfalsato rispetto a esso.

Per eseguire l’ombreggiatura, la sequenza operativa è:

  1. Selezionare il disegno.
  2. Fare clic sull’icona Ombreggiatura, nella Barra degli strumenti Disegno.
  3. Fare clic sul simbolo che rappresenta l’effetto da applicare.

Nel menu grafico visualizzato non sono attive tutte le opzioni e, tra quelle che lo sono, solo in alcuni casi si tratta di ombre vere e proprie applicate al disegno.

Altre icone permettono di realizzare effetti particolari, per esempio riprodurre il disegno come se fosse “incassato” nel foglio oppure “rialzato” rispetto alla pagina.

Se si desidera lavorare con l’ombreggiatura in relazione alla fonte di luce, gli elementi sui quali far cadere l’attenzione sono due:

La fonte è sempre frontale (ossia l’ombra viene proiettata dietro il disegno), ma può provenire da uno qualsiasi dei quattro angoli del video.

Facendo clic sul pulsante Impostazioni ombreggiatura, viene visualizzata una barra di strumenti con alcune icone che permettono di lavorare in maniera più accurata.

La prima attiva o disattiva l’ombreggiatura, mentre le quattro che seguono consentono di fare piccoli spostamenti verso sinistra, destra, in alto oppure in basso, per ottenere la massima precisione possibile.

L’ultimo pulsante sulla destra agisce sul colore. Normalmente si pensa all’ombra come al classico grigio scuro che si staglia dietro un oggetto, ma nelle diapositive questa può assumere invece qualsiasi colore.

<

Facendo clic sul piccolo pulsante con la freccia in basso accanto all’icona Colore ombreggiatura, si apre un menu che include colori predefiniti e un pulsante che permette di scegliere quello che si desidera.

Diagrammi

Un diagramma è un elemento che espone dati sotto forma di grafico.

Se si tratta di valori numerici, questo può assumere diverse forme, per esempio:

In genere, i valori per creare il diagramma sono numeri contenuti in tabelle.

I programmi basati sull’uso di fogli elettronici sono i migliori per costruire tabelle e relativi grafici.

Solitamente i diagrammi vengono copiati da un foglio di lavoro e incollati nella diapositiva .

I programmi di grafica di presentazione , comunque, sono dotati di componenti che permettono la generazione autonoma di diagrammi, senza dover ricorrere ad altre applicazioni da cui importarli.

Un organigramma è un particolare diagramma nel quale i dati sono i diversi livelli di una struttura gerarchica.

All’interno di un’azienda, una struttura tipica ha una direzione centrale, con un dirigente che gestisce più reparti.

Ogni reparto a sua volta ha un titolare ed è diviso in segmenti di livello sottostante, ognuno dei quali riveste una specifica funzione nell’azienda.

La visualizzazione di un organigramma non è limitata solo alla rappresentazione di realtà aziendali, ma può essere estesa a qualsiasi gruppo di dati ordinati in sequenza gerarchica.

Creare un organigramma

Per inserire un organigramma in una diapositiva , in Microsoft PowerPoint la sequenza operativa è:

  1. Fare clic su Inserisci, nella Barra dei menu.

  2. Fare clic su Oggetto per aprire la relativa finestra di dialogo.

  1. Attivare la casella di selezione Crea un nuovo oggetto.

  2. Scegliere nella finestra a scorrimento centrale il riferimento al programma Microsoft Organization Chart.

  3. Confermare con un clic sul pulsante OK.

A questo punto non viene inserito immediatamente un nuovo organigramma, ma viene lanciato in esecuzione, in una nuova finestra separata, il programma Organization Chart fornito con PowerPoint.

Si presenta come un normale programma in ambiente Windows. La finestra di lavoro ha la Barra del titolo in alto , subito sotto, la Barra dei menu e al di sotto di questa la Barra degli strumenti.

All’interno della finestra di lavoro di Microsoft Organization Chart, vengono presentate una serie di caselle rettangolari, ognuna delle quali contiene quattro righe.

L’ipotesi presentata dal programma è di inserire sulla prima riga un nome, sulla seconda il titolo (Presidente, Direttore, Ingegnere o simili), mentre la terza e la quarta potrebbero essere utilizzate per indicare il nome dell’azienda e il numero di telefono diretto.

Il programma permette di costruire strutture anche complesse, con l’aggiunta di nuove caselle sulla sinistra, sulla destra o al di sotto, la cui larghezza viene dimensionata automaticamente in base al testo digitato.

Dopo averne completato la struttura e compilato il contenuto, si può chiudere il lavoro e il programma: il nuovo oggetto verrà visualizzato all’interno della diapositiva attiva al momento in cui si era richiesto l’inserimento dell’organigramma.

Modificare la struttura di un organigramma

Dopo aver inserito un organigramma in una diapositiva , possono capitare diverse cose.

Ci si può accorgere di aver sbagliato a scrivere un nome o un numero di telefono; possono essere state invertite due caselle oppure, più banalmente, può essere cambiata la struttura gerarchica dalla quale è stato generato l'intero organigramma.

In situazioni come queste, è necessario apportare modifiche.

I programmi di grafica di presentazione offrono questa possibilità con modalità piuttosto semplici.

In Microsoft PowerPoint è sufficiente visualizzare la diapositiva che contiene l'oggetto e fare doppio clic su di esso per lanciare in esecuzione il programma Microsoft Organization Chart e aprire l'organigramma.

Ci si può posizionare rapidamente nel punto nel quale si desidera intervenire facendo clic con il mouse.

Se deve essere corretta una scritta, piò essere cancellata e digitata nuovamente, oppure ci si può comportare come se se trattasse di un normale inserimento o variazione di testo.

Nel caso si debba aggiungere una casella alla scrittura dell'organigramma, è sufficiente fare clic su una delle icone sotto la Barra dei menu, secondo il tipo di inserimento che occorre: ci sono icone per aggiungere caselle lateralmente, come livello sottostante e anche per il livello superiore.

Si può intervenire sull'organigramma anche per cambiarne stili , spessore delle linee , formati grafici per lo sfondo, colori e tipo di struttura.

Dopo aver completato le operazioni necessarie si può chiudere il documento organigramma, che apparirà modificato nella diapositiva.

Creare differenti tipi di diagrammi (a barre, a torta e così via)

L'inserimento di un diagramma in una diapositiva è simile a quello di un oggetto.

Per inserire un nuovo diagramma in una diapositiva, la sequenza operativa è:

  1. Fare clic su Inserisci, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Grafico.

Subito dopo viene visualizzato un istogramma a barre all'interno dell'area di lavoro e, contemporaneamente, appare una piccola tabella nella finestra di lavoro del programma.

I due elementi sono collegati, poiché il grafico è generato a partire dai numeri presenti nelle celle della tabella.

Si possono modificare le descrizioni e i valori inseriti nelle celle, creare altre righe e colonne o eliminarne qualcuna: a ogni variazione, il diagramma inserito nella diapositiva viene modificato di conseguenza.

Chiudendo la piccola finestra della tabella, rimane visualizzato l'oggetto definito all'interno della diapositiva.

Il diagramma assume la forma di istogramma perché si ipotizza che questo sia il tipo di grafico più gradito, ma ovviamente non è l'unico a disposizione.

Per esempio, se si volesse cambiare l'istogramma in un grafico a torta, la sequenza operativa sarebbe:

  1. Fare doppio clic sul grafico, per aprirlo in modalità modifica.

  2. Fare clic con il tasto destro del mouse su una delle colonne dell'istogramma.

  3. Nel menu contestuale, fare clic sulla voce Tipo di grafico.

Verrà visualizzata una finestra di dialogo composta da diverse pagine, delle quali la prima (Tipi standard) contiene numerose tipologie di grafico e, se questo non fosse sufficiente, PowerPoint ne mette a disposizione altre da personalizzare.

Nello stesso menu contestuale compare la voce Formato serie dati: aprendo la relativa finestra di dialogo, si ha la possibilità di cambiare le caratteristiche estetiche dell'interno del grafico, per esempio i colori assegnati a ogni area, la scala e la distanza tra i singoli valori.

E' molto importante fare clic su una delle colonne del grafico, perché il menu contestuale contiene voci diverse in relazione al componente selezionato.

Così come si cambiano formato e colori delle colonne dell'istogramma, si possono prima selezionare e poi attivare i menu contestuali sugli altri elementi.

Per esempio, si possono modificare il tipo e il colore dello sfondo, la dimensione e gli effetti tridimensionali dei dati, le descrizioni, la disposizione e i colori della legenda e dei titoli dell'intero diagramma.

Immagini e altri oggetti

Le immagini in una diapositiva sono quelle che attirano maggiormente l'attenzione.

Per esempio, un disegno gradevole e colorato rende piacevole la diapositiva e facilita la presentazione del relatore.

E' possibile inserire diversi oggetti, non solo disegni, ma anche organigrammi , tabelle di fogli elettronici , diagrammi e foto.

Alcuni possono essere creati internamente al programma di grafica di presentazione , mentre per gli altri esiste la funzione di importazione, che permette di leggere file creati con differenti programmi applicativi.

Una volta inseriti nella diapositiva, essi equivalgono a un qualsiasi oggetto nativo del programma e possono essere spostati, copiati o variati di dimensioni.

A essi è possibile inoltre applicare i comandi per aggiungere ombreggiature o altri effetti e adattarli così alle esigenze della presentazione.

Non bisogna inoltre dimenticare che si ha sempre la possibilità di cancellare le immagini semplicemente selezionandole e premendo Canc.

Nel caso poi si volesse ripristinarle, basterà utilizzare il comando Annulla del menu Modifica.

Importare immagini da altri file

L'importazione di un file da un altro programma è un'operazione simile a quella di apertura. In effetti si chiede di leggere un file da un supporto di memoria.

La sequenza operativa eseguita in Microsoft PowerPoint per importare un'immagine generata con un altro programma è:

  1. Fare clic su Inserisci, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Oggetto.
  1. Nella finestra di dialogo che si apre, fare clic su Crea da file.

  2. Attraverso il pulsante Sfoglia, scegliere il file con l'immagine da inserire.

  3. Fare clic sul pulsante di conferma OK.

E' importante, prima di completare l'importazione del file, definire se l'oggetto debba essere collegato alla presentazione oppure no.

Se si attiva la casella di selezione Collega, si indica al programma che l'immagine non deve essere inserita fiscalmente nel file della presentazione, ma è un riferimento: non viene quindi importata una copia del file con l'immagine, ma solo inserito un comando che indica un collegamento a esso.

I vantaggi sono diversi:

  • Si risparmia spazio, perché un collegamento è molto più piccolo dell'intero file di un'immagine.
  • Si evita di duplicare l'immagine più volte, se essa va importata in più di una presentazione.
  • Se si dovesse presentare la necessità di modificarla, alla sua apertura verrebbe associata automaticamente anche quella dell'applicazione che ha generata, e a ogni modifica seguirà l'immediato aggiornamento in tutti i documenti nei quali è stata importata.

Questa funzione sfrutta la tecnologia OLE (Object Linking and Embedding, ossia collegamento e incorporamento di oggetti) di Windows.

Cambiare le dimensioni di un'immagine e spostarla in una diapositiva

Una volta importata e inserita l'immagine, essa diventa un oggetto autonomo del tutto identico a quelli già presenti e si può intervenire con normali comandi messi a disposizione dai programmi di grafica di presentazione .

Per cambiare le dimensioni dell'immagine, la sequenza operativa è:

  1. Fare clic sull'immagine per selezionarla.
  2. Portare il puntatore su una delle otto manigliette visualizzate sul riquadro di selezione intorno all'immagine.

  3. Trascinare il mouse per portare l'immagine alle dimensioni desiderate.

  4. Lasciare il tasto sinistro del mouse.

Se si trascina una delle quattro manigliette poste sui vertici del riquadro di selezione, si varieranno contemporaneamente la larghezza e l'altezza dell'immagine; se invece si volesse agire solo sulla larghezza, si deve trascinare una delle due al centro del lato sinistro o destro.

Se l'immagine non è nella posizione corretta, la si può spostare in un punto diverso utilizzando la tecnica del drag and drop , portando il puntatore in una zona qualsiasi della superficie e verificando che assuma la forma di una piccola croce con quattro frecce agli estremi: premendo ora il tasto sinistro del mouse e trascinando, l'immagine verrà spostata sulla diapositiva .

L'operazione è identica a quella dello spostamento di un' icona sul Desktop di Windows.

Una volta lasciato il tasto sinistro del mouse, l'immagine verrà visualizzata nella nuova posizione.

Importare altri oggetti: testi, fogli elettronici, tabelle, diagrammi o grafici

In una presentazione potrebbe tornare utile recuperare un testo, una tabella, o un diagramma già elaborato e, quindi già pronto per essere inserito.

L'importazione di oggettti evita di dover copiare manualmente risultati di elaborazioni e permette di utilizzare al meglio il lavoro già svolto e, quindi, va sfruttata il più possibile.

Il modo per importare una tabella, un testo o un qualsiasi oggetto inteso come file creato con altri programmi è del tutto simile all'importazione di immagini.

Se, per esempio, si dovesse importare una tabella generata con Microsoft Excel, si dovrebbero eseguire queste operazioni:

  1. Visualizzare la diapositiva dove si vuole inserire la tabella.
  1. Fare clic su Inserisci, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Oggetto.
  3. Nella finestra di dialogo che si sarà aperta, fare clic su Crea da file.

  4. Fare clic sul pulsante Sfoglia per cercare il file che contiene la tabella da inserire.

  5. Scegliere se si intende attivare il collegamento al file, nella casella di selezione Collega.
  6. Fare clic sul pulsante di conferma OK.

Al termine della sequenza, il programma visualizzerà la tabella nella diapositiva attiva.

Se si è scelto di attivare il collegamento, il file della presentazione non aumenterà eccessivamente di dimensioni e inoltre, facendo doppio clic sull'oggetto tabella, il sistema operativo lancierà in esecuzione Microsoft Excel in modalità modifica sulla tabella stessa.

Disattivando la casella di selezione Collega, viene importata tabella, senza effettuare il collegamento.

A tutti gli effetti pratici, è come se la tabella fosse stata copiata nella diapositiva, pur mantenendo la sua natura di oggetto esterno alla presentazione.

Infatti, se si fa doppio clic su di essa, viene lanciato in esecuzione il programma di foglio elettronico associato e si possono modificare i dati e le formule presenti nelle celle .

Quando verrà salvata, non sarà memorizzata in un file autonomo separato, ma verrà aggiornato l'oggetto tabella della presentazione dal quale si era partiti.

Eventuali modifiche all’oggetto di partenza non avranno conseguenze per la copia nel foglio.

Aggiungere effetti ai bordi di un oggetto

I bordi del riquadro intorno a un oggetto, normalmente non vengono visualizzati.

Per aggiungerli, in Microsoft PowerPoint la sequenza operativa è la seguente:
  1. Fare clic con il tasto destro del mouse sull’oggetto.

  2. Nel menu contestuale, fare clic su Formato immagine.

  3. Selezionare la pagina Colori e linee.

All’interno c’è la zona Linea, che contiene tre caselle di riepilogo e una di scorrimento.

Per visualizzare il bordo occorre fare clic sul pulsante con la freccia in giù accanto alla casella Colore: nel sottomenu grafico a discesa che si apre, si può scegliere un colore da assegnare.

Il tipo di linea, il tratteggio e la misura dello spessore vengono scelti nelle altre caselle vicine: Stile, Tratteggio e Spessore.

Il bordo può assumere anche un aspetto maggiormente artistico facendo clic sul pulsante Linee con motivi nel menu della casella Colore: appare così un’ulteriore finestra di dialogo, nella quale scegliere un motivo grafico tra oltre una ventina, per esempio esso può diventare una fila di piccoli mattoni oppure la trama di un tessuto scozzese.

Poiché gli effetti vengono realizzati con due colori, normalmente il bianco e il nero, nella parte inferiore della finestra il programma permette di scegliere una qualsiasi altra coppia con la quale comporre il motivo del bordo dell’oggetto.

Una volta visualizzato il bordo, sulla parte esterna possono essere applicati effetti di ombreggiatura e tridimensionali: dopo aver selezionato l’oggetto, è sufficiente fare clic sull’ Icona Ombreggiatura posta sulla Barra degli strumenti Disegno.

Si apre un menu grafico con i simboli di vari effetti di ombre da applicare dietro l’oggetto e relativi effetti ottici (per esempio: ombra a destra in basso, a sinistra in alto, come se l’oggetto fosse posto su un pulsante sopraelevato e così via).

Se questo non fosse sufficiente, facendo clic sul pulsante Impostazioni ombreggiatura si può spostare l’ombra in qualsiasi direzione e attribuirle il colore desiderato.

Aggiungere effetti ai bordi di un oggetto

Per quanto un’immagine importata in una diapositiva sia gradevole, qualche intervento per migliorarne l’inserimento nell’impianto grafico o informativo della presentazione e sempre necessario.

Le prime attenzioni, solitamente, vengono dedicate a un posizionante più corretto e ad una variazione delle sue dimensioni, troppo grandi o troppo piccole.

Per queste operazioni si possono utilizzare gli strumenti disponibili nel programma, esattamente come per gli altri componenti.

I bordi del riquadro intorno a un oggetto, per esempio, normalmente non vengono visualizzati.

Per aggiungerli, in Microsoft PowerPoint la sequenza operativa è la seguente:

  1. Fare clic con il tasto destro con il puntatore posizionato sull’oggetto.

  2. Nel menu contestuale, fare clic su Formato immagine.

  3. Selezionare la pagina Colori e linee .

All’interno c’è la zona Linea, che contiene tre caselle di riepilogo e una di scorrimento.

Per visualizzare il bordo occorre fare clic sul pulsante con la freccia in giù accanto alla casella Colore: nel sottomenu grafico a discesa che si apre, si può scegliere un colore da assegnare, mentre il tipo di linea, il tratteggio e la misura dello spessore vengono scelti nelle altre caselle vicine: Stile , tratteggio e Spessore.

Il bordo può assumere anche un aspetto maggiormente artistico facendo clic sul pulsante Linee con motivi nel menu della casella Colore: appare così un’ulteriore finestra di dialogo, nella quale scegliere un motivo grafico tra oltre una ventina, per esempio esso può diventare una fila di piccoli mattoni oppure la trama di un tessuto scozzese.

Poiché gli effetti vengono realizzati con due colori, normalmente il bianco e il nero, nella parte inferiore della finestra il programma permette di scegliere una qualsiasi altra coppia comporre il motivo del bordo dell’oggetto.

Una volta visualizzato il bordo, sulla parte esterna possono essere applicati effetti di ombreggiatura e tridimensionali: dopo aver selezionato l’oggetto, è sufficiente fare clic sull’ Icona Ombreggiatura posta sulla Barra degli strumenti Disegno.

Si apre un menu grafico con i simboli di vari effetti di ombre da applicare dietro l’oggetto e relativi effetti ottici (per esempio: ombra a destra in basso, a sinistra in alto, come se l’oggetto fosse posto su un pulsante sopraelevato e così via).

Se questo non fosse sufficiente, facendo clic sul pulsante Impostazioni ombreggiatura si può spostare l’ombra in qualsiasi direzione e attribuirle il colore desiderato.