Formattazione

In questo capitolo si parlerà del concetto di formattazione e di come viene eseguita; verrà spiegato il concetto di font, i tipi di formattazione che è possibile effettuare sui caratteri e quelle sui paragrafi.

Inoltre, verrà spiegato il concetto di elenchi, di tabulazione e di modelli e le relative modalità per effettuarli.

Formattare un testo

La parola formattazione deriva da "formato", inteso come "forma" o "aspetto estetico". Formattare un testo significa, dunque, disporlo nella pagina in modo che sia esteticamente gradevole o conforme ai propri obiettivi grafici. La formattazione del testo è l'insieme degli interventi che si eseguono sugli attributi della pagina, dei caratteri e dei paragrafi. Si comincia dal fissare le dimensioni della pagina e i suoi quattro margini (sinistra, destra, alto e basso). Il margine è lo spazio che separa il testo contenuto nel documento dal bordo del foglio.

Stabilito lo spazio che rimane disponibile per l'inserimento dei caratteri, si inizia a digitare testo e lo si corregge dal punto di vista ortografico e sintattico. Si possono formattare i caratteri, modificando singolarmente ognuna delle loro proprietà. Tra le proprietà principali, ci sono:

Gli attributi che riguardano i paragrafi sono, invece:

In un documento possono essere inseriti anche disegni, immagini, tabelle, grafici e altri tipi di oggetti.

Le scritte possono essere disposte su più colonne e fare parte di elementi particolari del documento, come le intestazioni, i piè di pagina e le note.

Formattare un documento significa dunque equilibrarne tutte le componenti, in modo che il risultato estetico finale risponda ai criteri per cui il documento stesso è stato redatto.

  Cambiare i font e le dimensioni dei caratteri

Per cambiare gli attributi come il font e la dimensione dei caratteri, in Microsoft Word 2000 esistono diversi modi.

Quello più comune parte come al solito dalla
Barra dei menu.

Prima si selezionano i caratteri da formattare, in seguito:

Si aprirà la relativa finestra di dialogo.

 
 

 

Per valutare come sarà il testo selezionato con il nuovo tipo e la nuova dimensione del carattere, nella parte centrale della finestra di dialogo si trova un riquadro di anteprima, che visualizza un gruppo di caratteri così come risulteranno.

Invece di utilizzare la Barra dei menu, si può attivare il menu contestuale facendo clic con il tasto destro del mouse sul testo selezionato, quindi sulla voce Carattere.

Un altro modo per cambiare font e dimensione dei caratteri, sempre dopo averli selezionati, è quello di utilizzare le icone che sono nella Barra degli Strumenti Formattazione. Si tratta di due menu a discesa, con il tipico pulsante con la freccia in giù per visualizzare le varie opzioni disponibili.

Facendo clic sul pulsante con la freccia in giù accanto al menu a discesa Tipo di carattere, i font vengono visualizzati con il loro nome nell'aspetto reale, in modo da facilitare la scelta.

 

Facendo clic sul pulsante con la freccia in giù accanto al menu a discesa Dimensione, vengono elencate le diverse grandezze possibili per il carattere selezionato, in numero di punti tipografici.

Nota: Quando si vuole realizzare un impaginazione del proprio documento ricercata ed evocativa si possono utilizzare capolettera grafici, che mettono in risalto l'inizio della composizione.

Il capolettera, infatti, permette di ingrandire e mettere in risalto la prima lettera del paragrafo, ricalcando le forme di scrittura dei manoscritti medioevali o dei primi periodi della stampa.

Per modificare il capolettera in modo da dargli maggiore risalto, selezionate il menu Formato e scegliete la voce Capolettera.

Word apre una finestra nella quale è possibile specificare il carattere che si vuole utilizzare per il capolettera, la grandezza rispetto agli altri e il posizionamento nell'area di testo.

Usare corsivo, grassetto, sottolineato

Gli attributi che prendono i nomi di corsivo, grassetto e sottolineato vengono utilizzati per evidenziare alcune particolari parole del testo. Il corsivo, detto anche in italico, determina la caratteristica inclinazione verso destra della parte superiore dei caratteri. Il grassetto rende lo spessore dei singoli caratteri maggiore di quello normale, provocandone una visualizzazione più marcata rispetto agli altri. Viene detto anche neretto, proprio perchè i caratteri risultano più neri e, quindi, maggiormente visibili.Il sottolineato traccia una linea sotto i caratteri. Per impostare uno dei tre attributi elencati, bisogna prima selezionare i caratteri, poi si può agire tramite la finestra di dialogo Carattere.

Il sistema più immediato, però, è quello di fare clic sulle icone Grassetto, Corsivo o Sottolineato presenti nella Barra degli strumenti Formattazione, sempre dopo aver selezionato i caratteri di cui si vogliono modificare gli attributi.

I tre attributi sono combinabili tra loro.
Per esempio, un gruppo di caratteri può essere anche grassetto e corsivo oppure grassetto e sottolineato o grassetto,corsivo e sottolineato insieme.

Mentre il grassetto e il corsivo sono tipi di attributi univoci, molte sono le sottolineature possibili.

Quella classica è una linea normale, ma si possono anche scegliere altre varianti: con riga singola tratteggiata, punteggiata, a ondina, con riga doppia, sottolineando tutta la riga oppure parola per parola, saltando gli spazi.

In questi casi, non si può agire tramite icona, ma è necessario scegliere il tipo di sottolineatura nella finestra di dialogo Carattere.

Inserire caratteri colorati in un testo

Anche il colore è attributo del carattere , proprio come il grassetto e il font . Il colore è comunque un po' particolare, perchè non viene utilizzato spesso, soprattutto nella corrispondenza aziendale.

Con il diffondersi di stampanti a getto d'inchiostro, però, non è raro vedere stampe con caratteri colorati, di maggiore impatto se si utilizzano colori appropriati. Per inserire caratteri colorati in un documento , li si può selezionare tramite la sequenza Formato/Carattere oppure facendo clic sulla voce Carattere, presente nel menu contestuale.

In Microsoft Word 2000, nella finestra Colore solitamente appare la scritta Automatico, con la quale si intende che è il programma a decidere quale colore assegnare al testo, in base al tipo di sfondo nero, il programma cambierebbe automaticamente in bianco il colore della scritta.

Volendo assegnare un colore specifico, è sufficiente fare clic sul pulsante accanto al menu a discesa per aprire una finestra con i colori disponibili, affiancati da un quadratino di prova della tinta.

Selezionando quello desiderato e facendo clic sul pulsante di conferma, i caratteri selezionati assumeranno il colore scelto e manterranno, indipendentemente dalle altre caratteristiche grafiche del documento.

Comandi di allineamento e di giustificazione del testo

L'attributo più utilizzato del paragrafo è l' allineamento . Quando di legge una lettera, un giornale o un libro, si nota facilmente che i lati del testo risultano allineati sia a sinistra sia a destra, con un effetto di estremo ordine.

Questo tipo di allineamento viene indicato con il nome di giustificazione. Alcune volte però può essere utile avere il testo allineato solo sulla sinistra del margine; altre volte (più rare, solo per ottenere effetti particolari) l'allineamento è solo a destra. L'allineamento centrato viene impiegato per i titoli e per mettere in risalto alcune parti del documento .

In Microsoft Word 2000, impostare l'allineamento significa prima selezionare i paragrafi e poi eseguire questa sequenza operativa:

  1. Fare clic su Formato, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Paragrafo per aprire l'omonima finestra di dialogo.
  3. Fare clic sul pulsante con la freccia in giù accanto al menu a discesa Allineamento.
  4. Selezionare l'allineamento desiderato.
  5. Fare clic sul pulsante di conferma OK.

Più in generale, nei programmi di gestione testi si possono allineare paragrafi con un clic su una delle icone di allineamento.

Sono contenute nella Barra degli strumenti Formattazione e recano il disegno di una serie di lineette, allineate su un lato, su entrambi o centrate, in base al tipo di comando che attiviamo.

Se occorre allineare più paragrafi insieme, è necessario prima selezionarli.
Se, invece, il paragrafo da allineare è solo, è sufficiente portare il cursore in un punto qualsiasi al suo interno: dando un comando di allineamento, il programma lo applicherà automaticamente all'interno del paragrafo.

La sillabazione

Giustificare il testo, ossia allinearlo su entrambi i lati, può creare qualche difficoltà di natura estetica.

Il programma infatti distanzia forzatamente tra loro le parole per allineare i margini e possono rimanere spazi troppo grandi, per esempio quando in corrispondenza della fine della riga ci sono parole troppo lunghe.

Il problema risulta tanto più evidente quanto più strette sono le righe del testo.

Se l'effetto risulta particolarmente fastidioso, per aumentare la densità del rigo si può attivare la sillabazione delle parole: se l'ultimo termine a destra è troppo lungo e si trova alla fine della riga, viene diviso in sillabe.

Accanto alla prima parte viene aggiunto un trattino e la parte rimanente viene portata all'inizio del rigo successivo.

Il concetto di sillabazione è strettamente legato alla lingua utilizzata. Per poter effettuare correttamente la sillabazione, quindi, i programmi di gestione testi devono conoscere in quale lingua è redatta la parte di testo che si desidera controllare.

In Microsoft Word 2000, la sequenza operativa per impostare una sillabazione del testo automatica è:

  1. Nella Barra dei menu, fare clic su Strumenti.
  2. Fare clic su Lingua.
  3. Nel sottomenu che appare, selezionare Sillabazione.
  4. A questo punto apparirà una finestra di dialogo, nella quale è sufficiente fare clic sulla casella di controllo Sillabazione automatica e confermare.
 
 

Se si desidera controllare più accuratamente la funzione di sillabazione, si può agire su diversi elementi.

Normalmente la divisione in sillabe inizia alla fine della riga, ma in quale punto? In Microsoft Word 2000, per esempio, il valore predefinito è 0,5 cm.

Lo si può modificare a piacere, aumentandolo o diminuendolo, e verificare cosa succede.

Dato che una parola spezzata su due righe non risulta ben leggibile come quella intera, si può evitare che la sillabazione sia presente su più di un certo numero di righe consecutive: anche questo parametro può essere controllato mediante un apposito menu a discesa.

Allo stesso modo, si può stabilire se una parola formata da lettere maiuscole debba essere divisa in sillabe oppure no.

La finestra di dialogo Sillaba parole maiuscole attiva o disattiva questa opzione.

La sillabazione viene eseguita in modo automatico dal programma, ma in fase di redazione del testo è possibile anche controllarla in modo manuale.

Attivando questa opzione, il programma scorre il testo e si ferma in corrispondenza delle parole da dividere in sillabe.

A quel punto si apre una finestra dialogo, nella quale l'utente può confermare o meno, per ogni parola, la sillabazione proposta e decidere in quale punto mettere il trattino.

Rientri nel testo

Per dare leggerezza alla lettura del testo, e anche per spezzare la monotonia provocata da paragrafi sempre uniformi, si utilizzano i rientri, che impostano una maggiore distanza degli estremi delle righe di testo rispetto ai margini.

Il rientro è una proprietà del paragrafo.

Esistono vari tipi di rientri:

Il rientro sinistro distanzia i paragrafi dal margine sinistro verso il centro pagina.

Il rientro destro distanzia i paragrafi dal margine destro verso il centro pagina.

Il rientro di prima riga provoca un'indentazione della prima riga di un paragrafo, mentre le righe successive continuano a partire dal margine sinistro.

Il rientro sporgente provoca un'indentazione solo per le righe successive alla prima.

Con l'insieme delle varianti possibili, si riesce a controllare completamente l'impaginazione dei paragrafi rispetto ai margini.

Per fissare i rientri del paragrafo, in Microsoft Word 2000 si può agire con una sequenza operativa che passa per la Barra dei menu:

  1. Si seleziona il paragrafo.
  2. Si fa clic su Formato.
  3. Si fa clic su Paragrafo: si apre la finestra di dialogo.
  4. Si impostano i valori dei rientri.
  5. Si conferma con un clic sul pulsante OK.

 

I valori dei rientri sono misurati in centimetri e si impostano separatamente per il rientro a sinistra e quello a destra.

I rientri di prima riga e i rientri sporgenti si impostano nel menu a discesa Speciale.

 

I rientri possono essere impostati spostando gli appositi segnali presenti sul Righello .

Sulla sinistra del righello ci sono tre piccoli oggetti: in alto un piccolo triangolo con la punta in giù, in basso un altro triangolino sovrapposto a un piccolo pulsante a forma di rettangolo.

I due pulsanti triangolari rappresentano, rispettivamente, il rientro di prima riga e quello sporgente.

Il pulsante rettangolare rappresenta il rientro a sinistra.

Entrambi sono trascinabili con il mouse, per fissare in modo manuale il valore dei rientri.

Facendo clic su un pulsante, viene visualizzata una linea tratteggiata verticale per l'intera altezza del documento, che mostra in quale punto del foglio cade il rientro.

Sulla destra, alla base del righello c'è un altro pulsante triangolare con la punta rivolta verso l'alto.

E' il segnalino che rappresenta il rientro a destra e può essere trascinato esattamente come gli altri.

Se i rientri non sono impostati, tutti i segnalini sono centrati in un punto del righello a cavallo tra una zona in grigio scuro e una bianca.

Tali zone rappresentano lo spazio destinato al margine e quello dove viene inserito il testo.

Poichè i rientri sono valori relativi alla distanza dai margini, se si variamo questi ultimi, i rientri varieranno di conseguenza.

Il rientro può assumere anche valori negativi.

In questo caso, l'estremità sinistra o destra del rigo verrà spostata verso i bordi del foglio, ossia all'interno del margine.

L'interlinea

L' interlinea è un altro attributo del paragrafo : è lo spazio esistente tra una riga e l'altra di testo.

Esistono vari tipi di interlinea:

L'interlinea può essere relativa o assoluta. L'interlinea singola, infatti, è pari a uno, che per il programma equivale a mettere uno sull'altro tutti i righi di testo.

Un'interlinea doppia, causerebbe la visualizzazione di una riga sì e una no, lasciando una riga di spazio alternata a una di testo.

Con l'interlinea 1,5 il programma di gestione testi deve lasciare lo spazio pari a quello che occuperebbe la metà di un rigo.

Con l'interlinea multipla si impostano valori superiori come tre, quattro, e oltre.

I valori uno, uno e mezzo e due sono relativi alle dimensioni del carattere utilizzato.

Così, se la dimensione fosse di 10 punti si avrebbe una distanza, se fosse invece di 24 punti la distanza in millimetri tra una riga e quella successiva sarebbe sensibilmente maggiore.

In alcune occasioni, potrebbe essere più comodo usare un valore assoluto cioè un valore di interlinea definito con precisione dall'utente.

In questo caso, con l'interlinea esatta si può fissare la distanza tra le righe in numero di punti tipografici .

L 'impostazione dell'interlinea può essere effettuata facendo clic su alcune icone presenti nella Barra degli strumenti Formattazione, ma solo per i valori relativi (1, 1,5 e 2).

Per avere il ventaglio di tutte le possibilità previste dal programma, in Microsoft Word 2000 prima si selezionano i paragrafi e poi si esegue le sequenza operativa:

  1. Fare clic su Formato, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Paragrafo e si aprirà la relativa finestra di dialogo.
  3. Fare clic sul pulsante con la freccia in basso accanto al menu a discesa Interlinea.
  4. Selezionare il tipo di interlinea desiderato.
  5. Impostare il valore numerico, se si è scelta l'interlinea esatta (ossia in valore assoluto).
  6. Fare clic sul pulsante OK, per eseguire il comando di applicazione dell'interlinea scelta.

Copiare la formattazione esistente

La formattazione è l'insieme degli interventi operati sugli attributi dei caratteri e dei paragrafi .

Una volta messe a punto le caratteristiche estetiche di un paragrafo, ripetere tutte le operazioni su un altro è possibile ma è indubbiamente un'operazione che richiede molto tempo.

I programmi di gestione testi forniscono comandi che permettono di copiare la formattazione di una certa parte di testo (non il testo stesso) e di incollarla su un'altra in una diversa zona del documento.

L'operazione, in Microsoft Word 2000, è semplicissima:

  1. Si seleziona la parte di testo da cui si intende copiare la formattazione.

  1. Si fa clic sull'icona Copia formato: il puntatore assume l'aspetto di un pennello, pronto a ricopiare altre parti di testo.
  2. Si porta il puntatore/pennello all'inizio del testo da riformattare.
  3. Si tiene premuto il tasto sinistro del mouse e si trascina il puntatore/pennello sul testo.
  4. Si lascia il tasto sinistro del mouse.

In questo modo il testo sul quale è passato il pennello ha la stessa formattazione di quello originario e il puntatore assume nuovamente la forma di freccia con la punta in alto a sinistra.

Altre funzionalità

Quando si impagina un paragrafo possono presentarsi situazioni che gli attributi elencati finora ( interlinea , allineamento e rientri ) non riescono a risolvere: i programmi forniscono allora altre funzionalità, ognuna sfruttabile per affrontare problemi specifici.

Per esempio, è a disposizione un attributo del paragrafo che prende il nome di Spazio prima e dopo.

I termini prima e dopo si riferiscono a "prima del primo rigo" e "dopo l'ultimo rigo" del paragrafo.

Con questo attributo si può indicare al programma di lasciare prima e dopo il paragrafo uno spazio di un dato numero di punti, molto utile per staccare, anche visivamente, parti del testo che hanno contenuti sostanzialmente diversi.

Lo Spazio prima e dopo è del tutto indipendente dagli altri attributi. Può essere impostato nella finestra di dialogo Paragrafo.

Tra le altre funzionalità di formattazione disponibili nei programmi di gestione testi ci sono le tabulazioni, i bordi e la disposizione del testo in elenchi .

Impostare la tabulazione

Per risolvere i problemi che riguardano l' allineamento su più colonne orizzontali, ci sono i tabulati.

Il carattere tabulatore si ottiene premendo il tasto con due frecce che vanno in direzione opposte, nella zona a sinistra in alto della parete alfanumerica della tastiera.

La pressione di questo tasto provoca uno spostamento del cursore fino alla successiva (andando verso destra) posizione di tabulazione : cosa accade al testo da quel punto in poi dipende dal tipo di tabulazione.

Per il paragrafo selezionato con i tabulatori si opera con questa sequenza: prima si stabilisce il tipo di tabulazione, poi si importa la posizione di tabulazione, durante la digitazione del testo, si prema il tabulatore per portare il cursore nella posizione di tabulazione più vicina.

I tipi di tabulazione normalmente disponibili nei programmi di gestione testi sono:

Impostando una tabulazione a sinistra, i caratteri digitati partono da quel punto e proseguono verso destra. E' il tipo di tabulazione da utilizzare per scrivere, per esempio, un elenco di cognomi e nomi.

Impostando una tabulazione a destra, i caratteri scritti si allontanano verso sinistra della pagina, come se andassero all'indietro. Questo tipo di tabulazione è utile per l'incolonnamento di numeri interi.

Impostando una tabulazione centrata i caratteri si apriranno un po' a destra e un po'a sinistra rispetto ad essa. La tabulazione centrata viene utilizzata, per esempio, per le firme.

In calce a una lettera, spesso si mette la qualifica della persona che firma e, sul rigo successivo, il nome e il cognome.

Se nei paragrafi corrispondenti a queste due linee si imposta una posizione di tabulazione centrata, aggiungere le due scritte e centrarle una rispetto all'altra diventa molto semplice.

Indipendentemente dalla lunghezza delle due scritte, esse risulteranno esattamente centrate l'una rispetto all'altra, con un effetto molto gradevole per chi legge la lettera.

Impostando una tabulazione decimale si riescono ad allineare i numeri che, oltre all'eventuale parte intera, hanno anche una parte decimale.

A quel punto tutte le cifre digitate si allontanano verso sinistra, lasciando quella meno significativa adiacente alla posizione di tabulazione.

Quando si digita la virgola per introdurre i decimali, tutte le cifre successive appariranno sulla destra della posizione di tabulazione, cosi come deve essere correttamente.

Per impostare in un paragrafo le tabulazioni, si può agire con una sequenza operativa piuttosto articolata, valutando prima a quale distanza dal margine sinistro debba essere, la posizione di tabulazione.

Occorre posizionare il cursore nel paragrafo interessato e poi:

  1. Fare clic su Formato, nella Barra dei menu.
  2. Fare clic su Paragrafo.
  3. Nella finestra di dialogo che appare, fare clic sul pulsante Tabulazioni.

Appare un'altra finestra di dialogo, al cui interno si trova la casella di testo Posizione tabulazione: scrivere il numero di centimetri della posizione di tabulazione.
Sulla destra appare un elenco di caselle tra le quali fare clic su quella corrispondente al tipo di tabulazione desiderata.
Per aggiungere la tabulazione al paragrafo fare clic sul pulsante Aggiungi.

Fare clic sul pulsante di conferma OK per chiudere la finestra di dialogo.

Nelle caselle di scelta Carattere di riempimento si può impostare di riempire la zona della riga con puntini o sottolineature o trattini, il che è utile nella realizzazione di moduli o schede da compilare.

I programmi di gestione testi moderni, hanno un piccolo pulsante sulla sinistra del righello orizzontale che permette di impostare le tabulazioni in modo molto più rapido e intuitivo.

Il pulsante contiene dei simboli che rappresentano i diversi tipi di tabulazioni:

per la tabulazione a sinistra
per la tabulazione a destra
per la tabulazione centrata
per la tabulazione decimale

Facendo clic più volte sul pulsante , si cambia il tipo di tabulazione.

Fatta la scelta, si porta il puntatore del mouse sul righello e si fa clic nel punto corrispondente a quello per l'impostazione della posizione di tabulazione.

Tenendo premuto il pulsante del mouse, il programma visualizza una linea verticale tratteggiata per l'intera altezza del foglio, che mostra il punto nel quale è stata fissata la posizione di tabulazione.

Sollevando il tasto sinistro del mouse, sul righello resta un simbolo nero, che mostra la tabulazione impostata.

Per spostare la tabulazione, sarà sufficiente prendere il simbolo nero e trascinarlo in orizzontale fino a destinazione.

Per eliminare la tabulazione, basta trascinare il simbolo della tabulazione fuori dal righello orizzontale, portando per esempio in direzione della pagina, e poi lasciare il tasto sinistro del mouse.

 Aggiungere bordi al documento

Per rendere ancora più accattivante l'aspetto di una pagina, si possono aggiungere degli elementi grafici come i bordi, applicati all'intero foglio o a porzioni di testo. Su tutti e quattro il lati, i bordi diventano una cornice che racchiude il testo.

Si può pensare, per esempio, di aggiungerli sui quattro lati a un paragrafo, per evidenziarne il contenuto agli occhi del lettore.

I bordi possono essere applicati anche singolarmente. Si può inserire un bordo a sinistra, a destra, in alto o in basso, in qualsiasi combinazione. In più, per ogni lato si può utilizzare un tipo di linea diversa.

In Microsoft Word 2000, le linee possono essere singole, doppie, tratteggiate, punteggiate, un trattino e un puntino alternati, una linea spessa e una sottile e così via, in un insieme di scelte molto ampio.

Per applicare i bordi a parti di un documento, in Microsoft Word 2000 si esegue questa sequenza operativa, ricordando che se occorre applicarli a paragrafi, questi devono essere prima selezionati:

  1. Clic su Formato, nella Barra dei menu

  2. Clic su Bordi e sfondo

Nella finestra di dialogo corrispondente appaiono tre pagine, individuate da linguette che prendono i nomi di:

Per applicare le opzioni desiderate, al termine delle scelte, come al solito occorrerà fare clic sul pulsante di conferma OK.

Le pagine Bordi e Bordo pagina sono divise in tre colonne. Nella colonna a sinistra si impostano bordi predefiniti su tutti e quattro i lati del testo o del paragrafo selezionato.

Nella colonna centrale si impostano lo stile, il colore e lo spessore delle linee.

In quella di destra viene visualizzata schematicamente la pagina con i bordi.
Facendo clic su uno dei lati, appare la linea del bordo.
Se la linea è già presente, facendo clic su di essa il bordo verrà tolto.

In tutte e tre le pagine, nella parte inferiore della finestra di dialogo viene visualizzato un pulsante che prende il nome di Linea orizzontale.
Una linea orizzontale è un elemento di divisione tra zone di testo che hanno argomenti del tutto diversi.

Se si fa clic sul pulsante, appare una finestra di dialogo al cui interno si trova ClipArt : qui ci sono linee di varie forme e colori.

Selezionandone una e inserendola nel documento, apparirà come oggetto grafico nel punto dov'era il cursore, a dividere una zona di testo dalla successiva.

Elenchi puntati e numerati

Un elenco è un insieme di voci simili tra loro e riportate una dopo l'altra.

Una caratteristica tipica di un elenco in un documento è che il testo di ogni singolo rigo è rientrato rispetto all'inizio del paragrafo .

Ogni voce è evidenziata con un elemento grafico distanziato dal testo, legato al tipo di elenco.

Nei programmi di gestione testi gli elenchi sono di due tipi:

Gli elenchi puntati sono insiemi di voci la cui sequenza non è importante ai fini della lettura del documento.

Ogni elemento è individuato con un segno grafico che può essere un grosso punto nero, un trattino oppure un qualsiasi altro oggetto grafico.

Proprio perchè la sequenza non è significativa, la caratteristica di questi segni (detti punto elenco) è che sono identici per tutte le voci dell'elenco.

Per esempio, i prodotti su uno scontrino possono essere disposti in qualsiasi modo, senza che questo cambi il contenuto informativo del documento.

In una lista di portate che formano un menu, invece, la sequenza dei cibi è molto importante.

Si elencano nell'ordine il primo piatto, il secondo, il contorno e, infine, eventuali frutta e dessert.

In questo tipo di elenco, ogni elemento può essere indicato con un numero (da cui il nome di elenco numerato) o una lettera dell'alfabeto, proprio a indicare che viene rispettato un ordine ben preciso.

I numeri possono essere arabi o romani e possono avere segni grafici aggiuntivi, come una parentesi, una doppia parentesi o un punto.

Le lettere, a loro volta, possono essere maiuscole e avere anch'esse parentesi o altri caratteri accanto.

Impostare una serie di righe di testo sotto forma di elenco con il programma di gestione testi rende il lavoro più rapido e semplice.

Per esempio, vengono gestiti automaticamente i rientri, sia del primo rigo, sia degli eventuali righi successivi, se la voce è descrittiva e molto lunga.

Nel caso dell'elenco numerato, vengono gestiti i rientri e i numeri (vale lo stesso per le lettere) sono incrementati automaticamente.

Per esempio, in un elenco numerato con numeri arabi può capitare di dover inserire una nuova voce tra la seconda e la terza: il programma numera la nuova voce con tre, quella che era terza diventerebbe la numero quattro, la vecchia quattro diventerebbe la cinque e così via.

Si ottiene questa comodità semplicemente impostando una serie di righe come elenco numerato.

In Microsoft Word 2000, la sequenza operativa più rapida per indicare che una parte di testo va gestita come elenco è la seguente:

  • Prima si selezionano tutte le righe che costituiscono l'elenco.
  • Poi si fa clic sull'icona Elenco puntato oppure su quella Elenco numerato.

Nel primo caso, accanto a ogni elemento appare un punto elenco abbastanza grande e nero.

Se, invece, si è fatto clic sull'icona Elenco numerato, le voci vengono numerate con numeri romani seguiti da un punto.

Ognuna delle due impostazioni può essere variata per assegnare caratteristiche estetiche diverse.

Per intervenire in modo corretto, occorre:

  1. Selezionare l'elenco.
  2. Fare clic su Formato, nella Barra dei menu.
  3. Fare clic su Elenchi puntati e numerati.

Apparirà la finestra di dialogo omonima, che comprende tre pagine:

Nella prima pagina si può scegliere il simbolo grafico del punto elenco da affiancare alla voce.

Nella pagina Numeri o lettere vengono gestiti gli elenchi numerati e si può scegliere se attribuirgli cifre arabe, numeri romani, lettere maiuscole o minuscole.
Per ogni scelta, si può impostare anche un carattere da premettere o posticipare al segno che numera le voci.

Gli elenchi non sono tutti a un solo livello.

Nel caso dell'elenco dei prodotti venduti per area geografica da più rappresentanti, si può ipotizzare di mettere su righe diverse:

Si ottiene un elenco che ha tre livelli distinti di voci e relative sottovoci.

Se si impostasse tutto come un solo elenco, le diverse voci verrebbero disposte esattamente una sull'altra, senza essere sufficientemente chiare al momento della lettura.

Per impostare più livelli, sarà necessario selezionare ogni voce o gruppo di voci che si intende portare a un livello inferiore e fare clic sull'icona Aumenta rientro.

Ogni volta che si aumenta il rientro, le voci selezionate vengono indentate maggiormente, spostandosi un pò più a destra.

Nella finestra di dialogo Elenchi puntati e numerati l'utente può intervenire tramite la pagina Struttura per gestire la formattazione dei singoli livelli.

Modelli

Ogni documento di un programma di gestione testi si basa su un modello.

Il modello è l'insieme di tutte le caratteristiche che riguardano elementi predefiniti per un documento come pagina, caratteri, paragrafi, stili , voci di glossario ed eventuali macro .

In Microsoft Word, il modello standard predefinito per i documenti viene chiamato "Normal.dot" e fa parte di quelli che vengono chiamati modelli generali, usati per i documenti di qualsiasi genere.

L'altro tipo di modello è costituito dalla categoria detta modelli documenti.

Sono specifici per tipologie di documenti che vanno dai fax ai curriculum, dalle pagine Web alle lettere commerciali.

Anche i file di tipo modello hanno un formato specifico, diverso da quello dei file documenti.

La loro estensione, infatti, non è la stessa.
In Microsoft Word, per esempio, l'estensione per i documenti è .DOC, mentre quella per i file di modelli è .DOT.

Scegliere un modello adatto a una specifica applicazione

I modelli consentono di lavorare più comodamente.

Quelli per i documenti generici rendono disponibile un gruppo di caratteristiche pronte per la creazione o la modifica, per esempio, di una lettere o di una relazione.

Utilizzando un modello specifico, invece, si otterrà il documento finito in brevissimo tempo, evitando errori di impostazione e risparmiando tempo.

Non ci sono solo i modelli da utilizzare da parte dell'utente: ne esistono altri che, in aggiunta, hanno anche funzioni che rendono il più automatica possibile la creazione di un documento.

Vengono chiamati Creazioni guidate, che in inglese prendono il nome di Wizard , ossia mago: guidano l'utente passo dopo passo nella creazione del documento già pronto, senza sforzo.

Creando un nuovo file, il programma di gestione testi chiede se si intende lavorare con un documento che nasce vuoto oppure con uno basato su un modello già esistente.

In Microsoft Word, chi non conosce o non intende utilizzare i modelli inizierà con il modello Documento vuoto.

Esso fa riferimento a una pagina completamente bianca e al modello "Normal.dot", che contiene impostazioni predefinite per la pagina, carattere, paragrafo e altri elementi particolari.

Guardando gli altri modelli che i programmi mettono a disposizione, si può scoprire che diversi di loro contengono già le impostazioni per specifiche applicazioni.

Un esempio classico e anche uno dei più utilizzati è il modello del fax.

In Microsoft Word 2000, i modelli per fax prendono il nome di Fax contemporaneo, Fax Elegante e Fax Professionale.

Sono raccolti con i modelli di lettere: nella stessa pagina della finestra di dialogo Nuovo.

Sempre nella finestra di dialogo Nuovo si trovano modelli per:

Scegliendo quello più vicino all'obiettivo che si intende raggiungere, o magari quello specifico, la redazione del documento ne guadagnerà in tempo, qualità e immagine professionale.

Anche se sono disponibili modelli, se ne possono aggiungere altri o anche crearne di propri.

Se, per esempio, si creasse un modello per la convocazione a un'assemblea, si potrebbe indicare già dove e come scrivere data, ora e ordine del giorno.

Aprendo il modello, sarà sufficiente scrivere questi pochi dati nelle zone appositamente predisposte, e si potrà quindi stampare una lettera di convocazione senza preoccuparsi di doverne curare l'aspetto, già impostato fin dall'inizio.

Lavorare con un modello

Dal punto di vista dell'operatività, si potrebbero dividere i modelli in due gruppi: quelli statici e quelli dinamici. Con il termine statici si intendono i modelli che vanno compilati dall'utente spostando il cursore, con il mouse o con la tastiera, nel punto dove si decide di scrivere.

 

I modelli possono invece essere considerati dinamici quando sono loro a guidare l'utente, passo dopo passo, interagendo con le sue azioni.
Questo secondo gruppo è quello delle Creazioni guidate.

Facendo clic su File e poi su Nuovo, si apre la finestra di dialogo nella quale scegliere il modello di documento desiderato.

Per esempio, per scegliere il Promemoria si fa clic sull'icona che reca quel nome come descrizione di modello.

In Microsoft Word 2000, la scelta può essere fatta tra tre tipi di Promemoria: contemporaneo, elegante e professionale.

Se si fa clic su Promemoria professionale, si ottiene immediatamente un documento tipo, già impostato.

Sono fissate le dimensioni della pagina, i tipi di caratteri per le diverse zone del documento, le impostazioni per i paragrafi e gli elementi grafici che caratterizzano l'aspetto finale del promemoria.

L'utente deve solo fare clic su Data, per esempio, e scrivere la data.

Poi selezionerà i caratteri dove è scritto Nome della società e scriverà lì il nome dell'azienda o dell'ente per il quale viene creato il promemoria.

In questo modo si realizzerà un documento completo su misura.
Lo si potrà ancora correggere, memorizzare e, naturalmente, stampare.

Invece del modello Promemoria professionale, si può scegliere la Creazione guidata Promemoria.

La logica di lavoro con una creazione guidata è la seguente: il programma mostra una serie di finestre di dialogo, in sequenza.

Ognuna di esse può contenere caselle di testo da riempire con dati, e caselle di controllo con le quali operare delle scelte.

Nella zona in basso, appaiono alcuni pulsanti, tra i quali Avanti, Indietro e Annulla.

Se si intende continuare con la creazione guidata, sarà sufficiente scrivere nelle caselle di testo, scegliere e fare clic sul pulsante Avanti, finché non si arriva all'ultima finestra di dialogo.

Per completare il lavoro, si fa clic sul pulsante di conferma finale che reca il nome Fine.