Questo modulo fornisce la conoscenza pratica delle funzioni di base di un
personal computer e del suo sistema operativo.
Illustra
le attività essenziali e più frequenti nel lavorare col computer:
PER INIZIARE
In questo capitolo si apprenderà il modo corretto di avviare e spegnere il computer, le caratteristiche di base del PC, come si formatta un dischetto e perchè si formatta, come e perchè si utilizzano le funzioni Help. Chi inizia il lavoro per la prima volta su un computer deve eseguire delle operazioni preliminari. La prima in assoluto non è quella di accendere la macchina, ma verificare che tutti i collegamenti tra le diverse periferiche e l'unita centrale siano state eseguite e che gli attacchi siano stabili.
Tra le condizioni più frequenti che impediscono di avviare correttamente un computer, infatti, c'è proprio la mancata connessione di una periferica. Se, per esempio, la tastiera non fosse collegata, il computer non permetterebbe addirittura l'avvio del sistema, bloccandosi. Se, invece, non fosse collegato il video, il computer si avvierebbe, ma non si vedrebbe nulla.
Collegare le periferiche all'unità centrale è un'operazione che per questioni di sicurezza è meglio eseguire a computer spento. Sicuramente non va mai staccata o riattaccata la tastiera quando il computer è acceso, perchè si potrebbe danneggiare qualche componente elettronico. Il collegamento delle diverse periferiche è facilitato dal fatto che ogni spina è fisicamente diversa dalle altre. Ogni porta di connessione (tastiera, mouse, video, seriali , parallele ) ha una propria forma, per cui bisogna soltanto verificare che gli attacchi siano ben connessi e che non siano stati mossi involontariamente. I computer più aggiornati montano le nuove porte seriali USB (Universal Serial Bus), che sono più versatili e più sicure:
Le prese si possono attaccare e staccare a computer acceso.
Sui fili viaggiano sia i segnali, sia l'alimentazione.
La velocità di passaggio dei dati è più alta.
Una volta effettuate le verifiche sui collegamenti, si può avviare il computer.
Avviare il computer
Per avviare il computer, si preme il pulsante dell'accensione.
A questa semplice azione seguono diverse fasi distinte tra loro, che portano all'avvio del sistema operativo.
La prima fase è quella del cosiddetto POST (Power On Self Test, test effettuato al momento dell'accensione).
Il computer effettua i controlli minimi iniziali per verificare che i componenti principali siano presenti e correttamente montati.
L'utente può verificare sul video quello che sta avvenendo, poichè vengono visualizzate righe che fanno riferimento ai diversi passi superati.
Per esempio, vengono controllate la connessione della tastiera, della RAM e della scheda video senza le quali non ha senso avviare alcuna attività.
Della memoria centrale, in particolare, viene visualizzata anche la quantità che risulta installata.
E' un dato utile per verificare, per esempio, che non ci sia qualche modulo di RAM guasto o non correttamente inserito nel connettore sulla piastra madre.
Superata la fase di POST, in memoria centrale vengono caricati i dati memorizzati nel BIOS (Basic Input Output System).
Sono fondamentali, perchè da essi il sistema operativo legge quali e che tipo di componenti sono montati nel computer.
Subito dopo viene avviato il sistema operativo.
All'accensione, è importante verificare che non ci sia un dischetto inserito nel drive a floppy principale (quello indicato in Windows con A:).
In caso contrario compare un messaggio di errore che segnala la presenza di un floppy disk senza il sistema operativo.
Per superare la difficoltà, occorre togliere il dischetto dal drive e far partire nuovamente il computer.
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Se il sistema operativo installato fosse ancora MS-DOS con Windows montato nella versione 3.1 o 3.11, alla fine comparirebbe il cosiddetto prompt, che si presenta solitamente nella forma C:/>- Per avviare in esecuzione Windows, è sufficiente scrivere Win e premere il tasto Invio. |
Se il sistema operativo invece è Windows 95/98/NT/2000, tutte le diverse fasi sono eseguite automaticamente dalla macchina.
Ci si accorge della partenza perchèsul video compaiono dei messaggi del tipo: avvio di Windows in corso.
Alla fine ci si ritrova con il Desktop sul video e la Barra di Start o delle applicazioni, pronte per essere utilizzate.
Impostazione del desktop
Isistemi operativi di tipo grafico basano la loro operatività sulla metafora della scrivania. Quando si lavora in ufficio, la scrivania è il posto sul quale vengono poggiati tutti gli oggetti che si utilizzano: carte, penne, calcolatrici, ecc.Windows è un sistema operativo grafico, una volta avviato, considera, mediante la sua interfaccia grafica, il video come se fosse il piano di una scrivania, detta desktop, su cui sono visualizzati vari oggetti che l'utente può utilizzare durante il suo lavoro. Sul desktop sono presenti:
La semplicità di utilizzo del sistema operativo con interfaccia grafica si basa sul mouse. Il mouse è dotato solitamente di due o tre tasti. Il tasto sinistro serve per:
Con il tasto destro del mouse si accede ai menu di scelta rapida, al menu generale per la gestione dell'oggetto puntato.
Ogni oggetto ha delle proprietà, che sono l'insieme degli attributi e delle impostazioni che ne caratterizzano lo stato.
Anche il Desktop, è un oggetto, e le sue proprietà sono:
Il tipo di salvaschermo da attivare dopo un certo numero di minuti di inattività (screen saver).
Il numero di punti assegnati all'area occupata dal video (pixel).
Per controllare le proprietà del Desktop, e/o modificare, è possibile fare clic con il tasto destro del mouse in un punto qualsiasi sul video che non sia coperto da una icona o da una finestra, oppure attraverso la finestra Pannello di controllo . Apparirà il menu contestuale: l'ultima voce in basso è Proprietà.
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Facendo clic su di essa, apparirà la finestra di dialogo Proprietà Schermo, nella quale sono presenti le informazioni riguardanti le impostazioni del Desktop.
Sono divise in più pagine, attivabili con un clic su una delle linguette in alto, tra le quali le voci principali sono:
In Windows si può intervenire su data e ora eseguendo questa sequenza operativa:
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Pannello di controllo
Pannello di controllo è una cartella di sistema accessibile sia con il menu Start (Avvio) sia da Risorse del computer che da Esplora risorse.
Le impostazioni che si possono modificare con il Pannello di controllo cambiano a seconda dei programmi e dei componenti hardware installati, quindi se sul Pannello di controllo di un altro PC ci sono icone differenti, non è il caso di preoccuparsi.Di seguito sono riportate le opzioni principali. Fare clic sulle icone per accedere alle schede.
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Accesso
Facilitato |
Data
Ora |
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Impostazioni Internazionali |
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Installazione Applicazioni |
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Internet |
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Modem |
Mouse |
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Multimedia |
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Nuovo Hardware |
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Password |
Periferiche di
Gioco |
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Posta Elettronica |
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Rete |
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Ricerca Rapida |
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Risparmio Energia |
Schermo |
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Sistema |
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Stampanti |
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Suoni |
Spegnere correttamente il computer
Nella fase di avvio essi eseguono procedure di inizializzazione per vari programmi applicativi e la configurazione delle risorse del computer.
Per spegnere un computer è necessario seguire correttamente la procedura di chiusura, per evitare di conservare informazioni inutili o di perdere informazioni non salvate.
Infatti durante l'uso del computer vengono creati sulla memoria centrale, o sul disco fisso, alcuni file d'appoggio detti file temporanei.
Questi file vengono creati dal sistema operativo o dai programmi applicativi, senza che l'utente ne sia a conoscenza, e sono utilizzati durante una sessione di lavoro e poi cancellati.
Quindi, prima di spegnere fisicamente il computer, il sistema operativo deve eliminare tutti i file temporanei presenti e chiudere tutte le applicazioni attive informando l'utente se desidera salvare eventuali lavori non salvati.
Un computer, dopo uno spegnimento non corretto, viene avviato in Modalità provvisoria.
Quando il sistema operativo viene avviato in Modalità provvisoria, vengono caricati solo i programmi essenziali e quindi molte attività non sono eseguibili.
Per utilizzare il sistema operativo nella modalità normale è pertanto necessario riavviare il sistema.
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Per chiudere il computer, in Windows occorre eseguire la sequenza operativa:
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Nella finestra di dialogo di chiusura, oltre ad Arresta il sistema, sono presenti altre voci:
Standby
Riavviare il sistema in modalità MS-DOS
Sono modalità che permettono il riavvio della macchina per diverse condizioni operative.
Standby
Standby consente di interrompere le attività del computer, per esempio, quando ci si deve allontanare dal posto di lavoro per un periodo di tempo piuttosto lungo senza dover chiudere le applicazioni e spegnerlo.
Il monitor e l'hard disk vengono disattivati per ridurre il consumo energetico.
I file e le applicazione aperti vengono salvati sul disco rigido, nello stato nel quale si trovano.
E' importante notare che il computer non deve essere spento mentre è in Standby, perchè questo potrebbe causare la perdita di dati.
Per riavviare il computer, è sufficiente muovere il mouse sul tappetino oppure premere un qualsiasi tasto della tastiera.
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Per scegliere la modalità Standby, in Windows occorre eseguire la sequenza operativa:
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Riavvia il sistema
La modalità Riavvia il sistema viene utilizzata in particolare quando si installano nuove applicazioni.
Nel corso dell'installazione vengono inserite una serie di informazioni di configurazione in alcuni file di sistema
Questi file vengono letti solo all'avvio del sistema operativo.
Di conseguenza, per essere sicuri che l'installazione del nuovo programma sia andata a buon fine nei computer con Windows 98/NT/2000 è importante chiudere e riavviare il sistema operativo.
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Per scegliere la modalità Riavvia il sistema, in Windows occorre eseguire la sequenza operativa:
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Riavvia il sistema in modalità MS-DOS
La scelta Riavvia il sistema in modalità MS-DOS viene sfruttata in situazioni operative particolari:
può servire in situazioni di sistema operativo corrotto, per cercare di recuperare gli archivi memorizzati sul disco.
può essere necessario per eseguire programmi realizzati per questo sistema operativo che potrebbero dare qualche problema se eseguiti in modalità Windows.
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Per scegliere la modalità Riavvia il sistema in modalità MS-DOS , in Windows occorre eseguire la sequenza operativa:
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Caratteristiche di base del computer
E' importanta conoscere quale versione del sistema operativo si sta utilizzando e quali siano le caratteristiche tecniche del computer o, quanto meno, del suo microprocessore. Può servire, per esempio, quando in caso di malfunzionamento, si chiedono informazioni telefoniche al proprio fornitore.
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Per verificare queste impostazioni, in Windows la sequenza operativa è:
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I dischetti sono dei supporti di memoria di massa removibili. Si inseriscono nel drive, in apposita fessura che contiene una testina di lettura/scrittura, in grado di leggere e scrivere dati organizzati in file sulle tracce del disco magnetico. |
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I tipi di dischetti utilizzati attualmente sono i microfloppy disk, detti comunemente floppy da tre pollici e mezzo; la loro capacità è di circa 1.440.000 byte, che viene indicata anche con 1,44 MB.
Copiare i file su un dischetto è utile in molte occasioni. Può essere fatto per trasferire archivi da un computer a un altro, oppure per effettuare delle copie di backup, importanti, per motivi di sicurezza.
Si possono fare copie su dischetti anche per avere un semplice archivio momentaneo, per tenere i documenti sempre disponibili.
Per copiare i file su floppy occorre che vengano formattati (in genere, essi sono venduti già formattati).
In Windows, si può formattare un
dischetto con questa sequenza operativa:
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Nota: Si ricorda che in sostituzione del clic destro si può usare il clic sinistro sulla voce "Formatta" Menu "File"
Appare la finestra di dialogo Formattazione
- floppy da 3,5 pollici (A:) nella quale si possono scegliere alcune
opzioni:
Per formattare direttamente il dischetto, è sufficiente fare clic sul pulsante Avvio e l'azione verrà eseguita. Occorre fare attenzione a due elementi.
Il primo è che l'operazione di formattazione cancella
completamente il contenuto attuale del dischetto, quindi se si sta formattando
un dischetto già utilizzato per ripulirlo, è preferibile prima controllare
che non contenga dati utili. Per evitare la segnalazione di un messaggio
di errore, occorre controllare che il dischetto non sia protetto da scrittura,
verificando che il piccolo quadrato di plastica posto nell'angolo del
dischetto chiuda l'apposito foro di protezione.
Al termine della formattazione, il sistema operativo riporta in una finestra una serie di informazioni, tra le quali la quantità totale di byte e quella realmente disponibile. Quest'ultima può essere minore di quella totale se sono state individuate tracce difettose sulla superficie del dischetto. |
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Prima o poi sorge sempre la necessità di chiedere un aiuto.
Si può avere bisogno di una indicazione su come ottenere un certo risultato, oppure sull' effetto provocato dall' utilizzo di una certa casella o pulsante.
Anche i più esperti possono avvalersi delle funzioni di Help, il termine inglese che in italiano significa proprio aiuto.
Può capitare, per esempio, che non si ricordi più come ottenere un certo effetto perchè non lo si è utilizzato per molto tempo.
I tipi di Help o di aiuto in linea possono riguardare sia il programma applicativo in uso sia funzioni del sistema operativo in generale.
Nei programmi applicativi, la funzione di Help viene attivata in due modi:
Appare la finestra di dialogo della Guida in linea, nella quale è possibile seguire lezioni sul programma, scorrere un elenco di voci ordinate in ordine alfabetico, oppure visualizzare gli argomenti desiderati tramite l' inserimento di una o più parole chiavi in un'apposita casella ti testo. |
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Nelle versioni più recenti di alcuni programmi, come quelli appartenenti a Microsoft Office 2000 oppure a Lotus SmartSuite Millenium, si può anche fare clic su un particolare pupazzetto che assiste l'utente,che nei programmi Microsoft prende il nome di Assistente di Office. |
Facendo clic su di esso, si può formulare una domanda in linguaggio naturale, proprio come se si stesse chiedendo qualcosa a un amico esperto lì vicino.
Per avere la Guida in linea su argomenti che riguardano il sistema operativo Windows, si può agire in due modi.
Il primo è:
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L'altro modo è:
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La finestra guida in Linea è divisa in tre schede:
Tutti gli argomenti possono essere sia visualizzati, sia stampati.
Controllare la salute dei dischi: le utility
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Con ScanDisk è possibile controllare accuratamente la superficie dei dischi alla ricerca di blocchi di dati danneggiati o inutilizzabili.
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Quando si esegue ScanDisk, Windows apre una finestra che chiede di specificare su quali unità disco bisogna effettuare il controllo e il tipo di controllo da eseguire:
Quello Standard è più veloce, ma si concentra soltanto su file e cartelle. Il controllo approfondito, invece, aggiunge allo Standard anche il controllo della superfice del disco (i cluster). Si pùo attivare la correzione automatica errori per far si che ScanDisk elimini automaticamente tutti gli errori rilevati.
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Alla fine del lavoro il programma presenta una finestra di riepilogo con i risultati del controllo. |
Le unità dischi, come una sorta di grande scacchiera, sono suddivise in tanti blocchi uguali, ognuno dei quali contiene la stessa quantità di dati.
I file molto grandi di solito vengono frammentati in più pezzi e posizionati in base alle esigenze di spazio del disco stesso.
Spesso su un disco ci sono spazi vuoti originati dalla cancellazione dei file precedenti. Può capitare che questi spazi vuoti siano utilizzati per memorizzare un nuovo file.
Se il file è di grandi dimensioni, viene suddiviso in più parti, tra loro non contigue.
Il computer è ancora in grado di recuperare le informazioni, ma può impiegarci più tempo, poichè la testina di lettura deve spostarsi da una zona all'altra del disco, senza poter seguire i percorsi abituali.
Grazie al programma Utilità di deframmentazione dischi (Defrag) è possibile riorganizzare tutte le informazioni e sistemarle su disco in modo contiguo.
Quando si avvia il programma, Windows visualizza la finestra Unità, nella quale occorre scegliere il disco da deframmentare: il processo di deframmmentazione parte automaticamente.
Durante la deframmentazione si può visualizzare una mappa del disco rigido facendo clic sul pulsante Dettagli: sullo schermo appare una griglia di rettangoli colorati, ognuno dei quali rappresenta un settore del disco rigido.
E' possibile sospendere in qualunque momento l'esecuzione del programma facendo clic sul pulsante Sospendi oppure interromperla facendo clic su Ferma.
Se si deve utilizzare il computer, è cosigliabile fermare il processo ed eseguirlo in un momento di inattività.
Un sistema in buona salute richiede anche operazioni di pulitura costanti: si tratta di cancellare tutti quei file detti temporanei (quelli con estensione .tmp) che non sono più utili al sistema, ma solo d'ingombro.
Windows e le applicazioni, infatti, di solito creano file provvisori per le loro esigenze di sistema che poi cancellano quando non servono più.
In realtà questi file molto spesso non vengono rimossi e continuano a occupare spazio inutile, con il rischio di confondere anche i programmi che li hanno creati.
Per questo è opportuno controllare regolarmente che vengano cancellati utilizzando il programma Pulitura disco.
Quando si avvia il programma, Windows chiede per prima cosa di specificare il disco da ripulire, quindi apre la finestra di Pulitura disco.
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Desktop
Windows e i sistemi operativi grafici utilizzano la similitudine con la scrivania. Il Desktop, che ne è la rappresentazione sul video, è l'oggetto principale con il quale l'utente lavora. Sul desktop sono contenute le icone che rappresentano le varie tipologie di oggetti del sistema operativo; qui si aziona il puntatore del mouse con i diversi tasti per aprire le finestre di lavoro dei programmi e quelle di dialogo in cui riempire caselle o scegliere opzioni per continuare con il lavoro. Conoscere ciò che si può trovare sul Desktop equivale a sapere quali oggetti stanno sulla propria scrivania.
Le icone hanno l'aspetto di piccoli riquadri con un disegno che ne ricorda il contenuto informativo.
Sotto il disegno c'è il nome dell'oggetto rappresentato, che, come tutte le proprietà, può essere modificato dall'utente. Le icone presenti in Windows sono di cinque tipi:
Cartella o directory | Programmi | File di dati | Collegamenti | Drive o dispositivi |
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Creare, selezionare, spostare, rimuovere icone e collegamenti sul Desktop
Sulle icone si può agire con il mouse o con la tastiera. Si possono creare, copiare o spostare da un posto all'altro e, ovviamente, anche cancellare.
Se ne possono modificare le proprietà, compreso il nome.
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Prima di eseguire un'azione, è necessario effettuare una selezione per indicare al sistema operativo qual' è l'oggetto sul quale eseguirla. Per selezionare un'icona è sufficiente fare clic su di essa: i suoi colori appariranno invertiti rispetto al normale. |
Dopo avere selezionato la prima, per selezionare altre si può tenere premuto il tasto Ctrl e fare un altro clic su una seconda icona, poi su una terza e così via.
Selezionare un gruppo di icone può essere utile per cancellarle tutte insieme, per esempio se non servono più. La cancellazione si ottiene facendo un clic con il tasto destro sulla selezione e poi su Elimina, nel menu contestuale. |
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Un metodo più veloce è premere il tasto Canc (Del, in inglese) sulla tastiera.
Se si intende spostare una o più icone, per esempio, da una cartella a un'altra, la sequenza operativa è:
Aprire le due cartelle.
Selezionare nella prima le icone da spostare.
Portare su una di esse il puntatore del mouse.
Premere il tasto sinistro.
Tenendolo premuto, spostare il mouse all'interno della cartella di destinazione.
Lasciare il tasto sinistro.
La tecnica sopra descritta, viene detta drag and drop (dall'inglese, letteralmente, trascina e lascia).
Prendendo e trascinando da un posto all'altro un gruppo di icone (o una sola di esse), queste vengono spostate.
Se durante il trascinamento si tiene premuto il tasto Ctrl, si esegue il comando di Copia.
Ci si accorge che si sta copiando un file perchè accanto all'icona che si sta trascinando appare un piccolo quadratino che contiene al suo interno un segno più (+).
La conseguenza è che al termine dell'operazione si sarà ottenuta una copia delle icone trascinate, mentre quelle originali verranno lasciate nel punto di partenza.
Con la tecnica del drag and drop, si può prendere un'icona da una cartella e spostarla, per esempio, su quella del Cestino.
Con questa operazione si cancella il file.
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Se si trascina l'icona che rappresenta un documento e la si posa su quella di una stampante, si invia il documento in stampa. |
Il drag and drop può essere utilizzato anche per copiare file da un supporto di memoria a un altro.
Per esempio, se si porta l'icona di un file su quella di un dischetto, se ne ottiene la copia sul dischetto.
![]() | Mentre l'icona del Cestino è sul desktop, quelle delle unità di memoria e delle cartelle in esse contenute sono accessibili tramite l'icona Risorse del computer. |
Facendo doppio clic su di essa, si aprirà la cartella con le unità di memoria e le altre risorse del sistema. Per vedere il contenuto di un'unità di memoria, si fa doppio clic su di essa per aprirla. |
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Se con il tasto destro del mouse si trascina un'icona quando viene lasciato appare un menu contestuale con le seguenti voci:
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Sposta e Copia eseguono gli omonimi comandi.
Facendo clic su Annulla, si rinuncia all'operazione che era stata avviata.
Lavorare con le finestre
Una finestra è un oggetto di forma rettangolare.
Ci sono più tipi di finestre:
Le finestre di lavoro (spesso indicate con il nome generico di finestre) sono quelle nelle quali si lavora con le applicazioni.
La finestra aperta all'inizio viene detta finestra principale. Al suo interno, ogni finestra aperta per un nuovo documento viene detta finestra secondaria. Le finestre di dialogo sono finestre che vengono aperte nell'ambito di un'applicazione, perchè l'utente possa fornire informazioni per proseguire il lavoro. Un esempio è la finestra di dialogo Apri, nella quale si indica al programma il nome del documento da aprire.
Nelle finestre di dialogo occorre scrivere notizie nelle caselle di testo o effettuare scelte con il mouse nelle caselle di controllo o nelle caselle di scelta. Al termine bisogna fare clic sul pulsante di conferma OK oppure rinunciare, facendo clic sul pulsante Annulla. Le finestre di informazione sono quelle che contengono un messaggio da leggere per potere andare avanti: di solito riguardano avvertenze per errori o situazioni anomale di cui occorre tenere conto.
Le dimensioni di una finestra possono essere variate per poter occupare più o meno spazio sul Desktop o per adattarle alle proprie esigenze.
Riconoscere le varie parti di una finestra
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Gli elementi elencati sono standard e hanno lo stesso significato per tutti i programmi lanciati nell'ambiente grafico.
Con il termine barra si indica una zona rettangolare stretta e lunga, che contiene al suo interno scritte, pulsanti e caselle di vario genere, secondo lo scopo cui sono destinate.
La Barra del titolo contiene essenzialmente tre componenti:
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Il pulsante di controllo è il primo nell'angolo in alto a sinistra. Facendo clic su di esso, si apre un menu con i comandi per spostare la finestra, variare le dimensioni, ridurla a icona e fare il cammino inverso, ampliarla a intero video e chiudere il programma. |
Subito alla sua destra c'è il nome del programma e quello del file di dati sul quale in quel momento sta lavorando.
In fondo a destra, infine, ci sono le tre icone che producono gli stessi effetti di alcuni comandi presenti nel menu di controllo della finestra:
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La Barra dei menu contiene i nomi sotto i quali sono raccolti i comandi per lavorare con il programma.
Per esempio, due nomi che vengono riportati in quasi tutti i programmi sono File e Modifica. Facendo clic su uno dei nomi presenti nella Barra dei menu, si apre un menu a discesa, nel quale sono elencate le azioni possibili in quel momento. |
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Alcuni nomi potrebbero apparire in un grigio più chiaro, a indicare che in quel momento sono inattivi. Per esempio, se non è aperto alcun file, il comando Stampa appare in grigio chiaro.
Alcune voci corrispondono a comandi che vengono eseguiti subito, mentre altre danno luogo all'apertura di un finestra di dialogo nella quale inserire informazioni.
Le voci che causano l'apertura di una finestra di dialogo hanno tre puntini di sospensione accanto.
La Barra degli strumenti contiene una serie di pulsanti e di casella di testo a discesa, che permettono di eseguire comandi in modo diretto.
Sono duplicati dei comandi presenti nei menu a discesa e utilizzarli rende il lavoro molto più veloce, perchè si evitano tutti i passaggi che partono dalla Barra dei menu.
La Barra di scorrimento verticale e quella orizzontale permettono di spostarsi all'interno del documento.
Per esempio, una lettera non sempre riesce a essere visualizzata interamente nella finestra di lavoro, e sarebbe ancora più difficoltoso visualizzare un intero libro.
Per spostarsi da una pagina all'altra, si può fare clic su uno dei due pulsanti alle estremità della Barra di scorrimento verticale, posta sulla destra della finestra di lavoro.
Se si fa clic solo una volta sul pulsante con la freccia in basso, il documento scende giù di una riga.
Se si tiene premuto il tasto sinistro del mouse quando il puntatore è sul pulsante, il documento scende veloce di più righe finchè non si decide di lasciare il pulsante.
Al centro di questa barra si trova un
quadratino che può essere trascinato.
Portandolo dalla cima alla fine, si arriva immediatamente al termine del
documento visualizzato.
Una cosa è spostarsi con il cursore (il punto dove appare un carattere premuto sulla tastiera) e un 'altra è spostare la visualizzazione del documento con le barre di scorrimento.
Nell'esempio appena citato, dopo aver portato il quadratino alla fine della Barra di scorrimento verticale, se si vuole scrivere è necessario fare clic nel punto del documento visualizzato.
In caso contrario, i caratteri digitati
appariranno in cima, dove è rimasto il cursore.
L a Barra di stato è una zona rettangolare nella
quale i programmi mostrano informazioni relative al documento sul quale
si sta lavorando.
Ridurre ampliare e chiudere una finestra
Quando si sta lavorando con un programma, difficilmente è necessario variare le dimensione della finestra di lavoro.
In genere questa è un'operazione che si imposta all'inizio.
La variazione delle dimensioni di una finestra di lavoro può essere eseguita in più modi.
Se la finestra non è impostata per occupare l'interno video, va applicata questa sequenza operativa:
Spostare il mouse per portare il puntatore in corrispondenza di uno dei quattro lati della finestra.
Quando il puntatore assume l'aspetto di una doppia freccia, premere il tasto sinistro del mouse, come se si volesse prendere il lato.
Tenendo premuto, trascinare il lato in modo da ingrandire o rimpicciolire la finestra, fino a raggiungere le dimensioni desiderate.
Lasciare il mouse.
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Questa sequenza permette di variare solo una delle dimensioni della finestra.
Per variare insieme altezza e larghezza, si porta il puntatore in corrispondenza di uno dei quattro vertici della finestra di lavoro finche non diventa una doppia freccia in direzione obliqua.
Trascinando l'angolo della finestra, si variano entrambe le dimensioni contemporaneamente, secondo il movimento che si imprime al mouse.
Le variazione frequenti delle dimensioni di una finestra di lavoro riguardano la loro riduzione ad icona, l'ingrandimento a intero video e il ripristino alle dimensioni precedenti l'ingrandimento.
Ridurre una finestra a icona è utile quando si vuole sospendere momentaneamente il lavoro per continuare un altro.
Lo si può fare attraverso il menu di controllo oppure sul pulsante Riduci a icona, in alto a destra nella Barra del titolo.
Quando la finestra è di dimensioni variabili, può essere portata a occupare l'intero video facendo clic sul penultimo pulsante in alto a destra nella Barra del titolo, Ingrandisci.
Il disegno sul pulsante passa da un quadrato a due, leggermente sovrapposti, assumendo ora il significato di Ripristina .
Facendo di nuovo clic su di esso, la finestra riprende le dimensioni che aveva prima di essere ingrandita.
L'ultimo pulsante in fondo a destra reca il disegno di una X. E' il pulsante Chiudi e permette la chiusura dell'applicazione in esecuzione nella finestra.
Non è però l'unico modo per chiudere un applicazione Windows e la relativa finestra.
Spostare le finestre sul Desktop
Può essere utilizzata anche per passare da finestra a dimensioni variabili a finestra che occupa l'intero video e viceversa.
Inoltre, può funzionare come una sorta di maniglia per spostare le finestre sul Desktop.
Se la finestra ha dimensioni variabili, il passaggio a intero video può essere eseguito con il mouse, facendo doppio clic in un punto qualsiasi della Barra del titolo (escluso ovviamente dove si trovano pulsanti).
Facendo nuovamente doppio clic, la finestra riporta le sue dimensioni a quelle precedenti, esattamente come se fosse stato fatto clic sul pulsante Ripristina.
Ogni volta che si esegue il doppio clic, si passa da uno stato all'altro.
Una finestra di dimensioni variabili può essere spostata da una zona all'altra del video: il modo più semplice è trascinarla, per mezzo della Barra del titolo.
La semplice sequenza operativa è:
Portare il puntatore in una zona vuota della Barra del titolo.
Premere il tasto sinistro del mouse.
Con il tasto premuto, trascinare le finestra nel punto del Desktop dove si desidera portarla.
Lasciare il tasto sinistro del mouse.
Variando opportunamente le dimensioni di una finestra di lavoro e spostandola sul video, si riesce ad avere un Desktop ordinato o comunque basato sulle proprie necessità operative.
Le finestre si possono spostare anche mediante tastiera.
In questo caso la sequenza operativa da eseguire è:
Premere i tasti Alt+Spazio.
Nel menu di controllo che appare in alto a sinistra scegliere Sposta e premere il tasto Invio; il puntatore diventerà simile a una croce con quattro frecce agli estremi.
Premere i tasti dei direzione per posizionare la finestra.
Un modo per spostare le finestre di lavoro facendole posizionare direttamente da Windows, è agire sulle proprietà della Barra delle Applicazioni.
Facendo clic con il tasto destro in un punto vuoto della barra, si apre il menu contestuale.
Tra le voci elencate, ci sono anche:
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Passare da una finestra aperta a un'altra
Ogni applicazione viene eseguita in una finestra di lavoro, per cui si può trovare con più finestre aperte contemporaneamente.
Gli schermi dei monitor però non sono enormi: si può riuscire a rendere visibili e a lavorare con due o al massimo tre finestre insieme.
In questo caso, per passare da una finestra all'altra si può semplicemente fare clic in un punto di quella che si vuole rendere attiva.
Solitamente uno solo dei programmi lasciati occupa l'intero video, mentre gli altri rimangono in esecuzione ma non sono attivi.
Nota: Anche se ci sono più programmi in esecuzione, quello attivo, ossia quello nel quale si opera con tastiera e mouse, è un solo. Se ci sono più finestre visibili contemporaneamente, si può riconoscere il programma attivo grazie alla sua Barra del titolo, di colore intenso, mentre le altre sono di colore grigio.
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Per passare da un'applicazione attiva a un'altra, si possono scegliere diverse opzioni:
Il primo metodo è quello più lento. La sequenza comporta ridurre a icona la finestra attiva e ingrandire quella dell'applicazione che si intende utilizzare.
Si possono visualizzare tutti i programmi in esecuzione premendo una volta i tasti Alt+Tab sulla tastiera e poi lasciando premuto Alt. Appare un riquadro al centro del Desktop nel sono presenti le icone di tutti i programmi.
Tutti i programmi hanno un pulsante su questa barra che serve a indicare se è in esecuzione.
Per scegliere un'altra applicazione rispetto a quella attiva, si può:
In questo capitolo si conosceranno i concetti di file e di cartelle.
Si apprenderanno le modalità per creare delle cartelle e sottocartelle e le proprietà ad esse relative.
Cartelle o directory
Un computer esegue programmi che operano su dati. Programmi e dati sono contenuti in file memorizzati nei supporti di memoria, per esempio il disco rigido. Un file è un insieme di dati memorizzati su un supporto magnetico e individuati da una serie di attributi. Proprio come si racchiudono i documenti in cartelle con un nome, per sapere che cosa contengono, anche ai file viene dato un nome, per poterli poi ritrovare più facilmente. Nei computer moderni, il numero complessivo di file memorizzati è molto elevato e sarebbe molto difficile trovare quello che interessa se fossero buttati tutti insieme senza un ordine.Anche a casa, se un armadio contenesse libri e altri documenti archiviati a caso in diversi contenitori, non sarebbe facile recuperare ciò di cui si ha bisogno. Questo è il motivo per cui i file vengono raccolti in appositi spazi detti cartelle o directory, cui è necessario dare un'organizzazione.
Struttura delle cartelle
Il file system di Windows è di tipo gerarchico, ad albero inverso.
I file sono contenuti in cartelle (directory), che a loro volta possono contenere sottocartelle (subdirectory).
Ciò è derivato dal DOS, che a sua volta deriva da UNIX, e infatti anche sistemi operativi come Linux, HP-UX, AIX e Sun Solaris utilizzano lo stesso schema di struttura gerarchica.
Tale sistema viene detto ad albero inverso, perchè la sua rappresentazione grafica è somigliante a un albero che ha la radice (in inglese: root) in alto e poi dirama le sue estensioni verso il basso.
Queste estensioni sono le cartelle, i rami dell'albero, al cui interno sono contenuti altre sottocartelle e i file.
Questi ultimi rappresentano le foglie dell'albero.Per visualizzare, lavorare, cancellare file nel file system, in Windows si utilizza il programma Esplora risorse.
Lasciandolo in esecuzione, la tipica finestra di lavoro si divide in due. Nella metà di sinistra vengono visualizzati l'albero e tutte le sottocartelle. In quella di destra, il sistema operativo mostra il contenuto della cartella selezionata in quel momento, una serie di file o sottocartelle.
Al suo interno si possono inserire altre cartelle, per avere una migliore organizzazione.
Se contiene sottocartelle, accanto all' icona appare un piccolo quadrato contenente un segno (+).
Creare cartelle e sottocartelle
La creazione, lo spostamento e la cancellazione di cartelle possono essere effettuati lasciando in esecuzione il programma Esplora risorse oppure aprendo l' icona Risorse del Computer.
Per lanciare Esplora risorse, si può fare doppio clic sulla sua icona, se è presente sul Desktop, oppure si può:
Una volta avviato in esecuzione, a sinistra si vedranno le diverse unità di memoria a dischi e cartelle esistenti, mentre a destra saranno visualizzati i file e le cartelle contenuti nel disco o nella cartella selezionata.
Le unità a dischi, in Windows, vengono individuate con le lettere dell'alfabeto seguite dal carattere due punti (:).
Con le lettere A e B si indicano le unità a dischetti rimovibili, i cosiddetti dischetti a microfloppy.
Con le lettere dalla C in poi si indicano o dischi rigidi e l'unità CD-ROM o DVD installata nel computer.
Se si deve creare una nuova cartella in un'unità a disco, per esempio la cartella Esempio nel drive indicato come C:, la sequenza operativa è la seguente:
Nella zona destra della finestra apparirà una cartella con accanto il nome "Nuova cartella", selezionato e pronto per accettare la modifica. |
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![]() | Scrivendo il nome della cartella destinazione, ossia Esempio, esso verrà sostituito alla dizione generica: questo è il nome con il quale verrà da ora in poi identificata la cartella. |
Per creare una sottocartella con Esplora risorse, la sequenza è del tutto simile. Anche in questo caso occorre selezionare a sinistra in cui si intende creare un livello sottostante.
Subito dopo si ripete la sequenza per la creazione di una nuova cartella, ricordandosi sempre di assegnarle al termine un nome preciso.
E' preferibile dare nomi chiari alle cartelle e ai file. Se si utilizzano termini generici come Cartella, Prova oppure il proprio nome di battesimo, dopo un po' di tempo non si riuscirà più a trovare il file cercato, nè ci si ricorderà il contenuto della cartella.
Per creare una nuova cartella si può agire anche tramite l'icona Risorse del computer.
Aprendo la relativa finestra, vengono visualizzate le icone del drive a dischi e le altre risorse installate nel computer. Si può entrare all'interno di un disco rigido facendo un doppio clic sull'icona.
A quel punto, per creare una nuova cartella, si esegue questa sequenza:
Nella finestra del drive apparirà l'icona di una cartella con la scritta "Nuova cartella".
Proprietà delle cartelle
Per conoscere quanti oggetti contiene e quanto spazio occupa nel disco, è necessario verificare le proprietà.
In Windows, infatti, tutti gli elementi dell'interfaccia grafica sono oggetti.
Ogni oggetto ha una serie di proprietà, come il nome e la data di creazione.
Per accedere alle proprietà di una cartella, la sequenza operativa è:
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La voce Proprietà solitamente è l'ultima in basso. Dopo aver fatto clic, appare una finestra di dialogo, nella quale sono riportate informazioni sulla cartella. |
Procedendo dall'alto verso il basso, puoi notare:
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Più in basso c'è il nome MS-DOS(otto caratteri per il nome, seguiti da un punto e tre caratteri per l'estensione) e la data di creazione della cartella. Mentre tutti i dati elencati possono essere letti ma non modificati, nella parte in basso ci sono alcune caselle di controllo che l'utente può decidere di attivare: riguardano alcuni attributi fondamentali per la gestione delle cartelle in esame, ma anche per i file in genere.
Si può chiedere che la cartella sia:
Proprietà di un file
Dopo aver aperto Esplora risorse o Risorse del computer, occorre selezionare la cartella che si intende esaminare. Nella metà a destra appare il contenuto della finestra, visualizzato in quattro modalità diverse:
Icone Grandi mostra il disegno dell'icona molto grande e la scritta del nome sotto rende la visualizzazione molto semplice ma chiede in cambio parecchio spazio nella finestra.
Icone piccole mostra il disegno dell'icona molto ridotto con la scritta posizionata in orizzontale accanto a ogni icona. Le icone si dispongono in orizzontale una dopo l'altra. Quando finisce il rigo, l'icona successiva viene visualizzata all'inizio di quello seguente e così via, da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso.
Elenco mostra il disegno dell'icona molto ridotto con la scritta posizionata in orizzontale accanto a ogni icona. Le icone si dispongono una sotto l'altra in un'unica colonna.
La visualizzazione in modalità dettagli, infine, è quella che mostra le proprietà di ogni file:
Per scegliere come visualizzare i file, si può fare clic su Visualizza nella Barra dei menu e poi, tra le quattro, scegliere la modalità che si desidera impostare.
In alternativa, si può fare clic con il tasto destro in un punto vuoto della finestra e selezionare la voce Visualizza e dal sottomenu che appare scegliera la modalità che si desidera impostare.
L'elenco dei file e delle sottocartelle può anche essere visualizzato in ordine alfabetico, di data di ultimo salvataggio, di tipo, di dimensione allo scopo di facilitarne la ricerca. Si può fare clic con il tasto destro in un punto vuoto della finestra e selezionare la voce Disponi Icone e dal sottomenu che appare scegliera la modalità che si desidera impostare.
Ogni oggetto contenuto nella cartella ha una serie di proprietà. Per accedere alle proprietà di un file, la sequenza operativa è:
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Dopo aver fatto clic, appare una finestra di dialogo, nella quale sono riportate informazioni sul file. |
Procedendo dall'alto verso il basso, puoi notare:
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Rinominare file e cartelle
Si può partire dal Desktop, da una finestra aperta con Risorse del computer oppure dalla finestra di lavoro del programma di sistema Esplora risorse. Con la tastiera, si esegue questa sequenza operativa:
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Copiare, spostare e cancellare
Le coppie di comandi Copia/Incolla e Taglia/Incolla sono ben note in Windows e possono essere applicate a tutti gli oggetti gestiti dal sistema.
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Sono talmente diffuse che le voci Taglia, Copia e Incolla sono presenti in qualsiasi menu contestuale che appare dopo un clic con il tasto destro del mouse. |
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La selezione di un file è un'operazione preliminare a qualunque attività su di esso: per farlo, è sufficiente fare clic sull' iconache lo rappresenta. |
Si possono anche selezionare più file insieme, per esempio da un gruppo di dieci icone: è sufficiente fare clic sulla prima e selezionarla. Per selezionarne altre, si tiene premuto il tasto Ctrl e quando si fa clic su un'icona questa rimane selezionata, aggiungendosi a quelle precedenti.
Con questo tasto è possibile anche selezionare solo la prima, la terza, la sesta e la settima icona, facendo clic su ognuna di esse.
L'operazione di selezione mediante il tasto Ctrl funziona come un interruttore: facendo clic la prima volta si seleziona l'icona; facendo nuovamente clic, si deseleziona. Questa funzionalità può essere sfruttata per correggere eventuali errori commessi spostandosi con il puntatore tra un icona e l'altra.
Il clic insieme con il tasto Ctrl è utile per effettuare più selezioni di file singoli, ma decisamente scomodo se dovesse eseguire la stessa operazione per tutti i file presenti in una Cartella, soprattutto se questi fossero numerosi.
Le tecniche disponibili sono almeno due. Per selezionare tutti i file visibili all'interno di una cartella, il sistema più semplice è:
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Si può ottenere lo stesso risultato con la tastiera, premendo la combinazione di tasti Ctrl+5(tn), tacendo attenzione a utilizzare il tasto con il numero 5 nel tastierino numerico della tastiera e non nella prima fila in alto della parte alfanumerica.
Un'altra necessità operativa è quella di dover selezionare una serie di file consecutivi da un gruppo più nutrito di essi.
In questo caso, si può utilizzare proficuamente una combinazione di azioni del mouse insieme con la pressione del tasto Shift sulla tastiera.
Per esempio, si potrebbe avere la necessità di copiare su dischetto tutti i documenti creati in una certa data .
Supponendo che siano solo venti in una cartella con centinaia di file, si può eseguire questa sequenza operativa:
Tutte le icone comprese tra la prima e l'ultima risulteranno selezionate. E se fosse necessario selezionare un intero gruppo di file consecutivi meno uno?
Si può selezionare il primo, premere Ctrl e diselezionare quello che non interessa.
Duplicare file all'interno di cartelle
L'operazione di copia può essere eseguita sia con il mouse sia con la tastiera, con le diverse tecniche valide per l'ambiente operativo Windows.
Supponendo di avere le due cartelle visualizzate sul Desktop , per copiare uno o più file da una cartella a un'altra occorre prima di tutto selezionarli nella cartella di origine.
Successivamente, la sequenza è:
Con il primo metodo, dopo aver selezionato i file da copiare si fa clic su Modifica e poi sulla voce Copia, nel menu a discesa.
Dopo aver fatto clic sulla cartella di arrivo, si fa di nuovo clic su Modifica e poi su Incolla.
Altr metodo è con il tasto destro del mouse quando il puntatore è su una delle iconeselezionate, appare il menu contestuale. All'interno si fa clic sulla voce Copia.
Successivamente si porta il puntatore sulla cartella di arrivo e si fa di nuovo clic sul tasto destro del mouse.
Nel menu contestuale, si fa clic sulla voce Incolla e i sistema operativo copia i file. Lavorare utilizzando il drag and drop è semplice. Si tiene premuto il tasto Ctrl e poi si trascinano le icone dei file selezionati dalla cartella di partenza a quella di arrivo.
Per verificare che si sta eseguendo un'azione di copia, accanto al puntatore Windows visualizza un piccolo quadrato che all'interno contiene un segno più(+).
La tastiera può sostituire tutte le operazioni che si eseguono con il mouse.A volte è necessario, perchè il mouse potrebbe essere momentaneamente inutilizzabile, mentre molti preferiscono utilizzare solo la tastiera per non dover spostare continuamente le mani da una periferica all'altra.
Una volta selezionato uno o più file da copiare, premendo Ctrl+C si esegue il comando di Copia.
Poi ci porta sulla cartella di destinazione e si preme Ctrl+V, che esegue il comando Incolla.
Anche questa sequenza, così come le altre, esegue la copia di file da una cartella a un'altra.
Non si può affermare che esiste una tecnica migliore in assoluto: la scelta dipende solo dall'utente, il quale può utilizzarle in modo combinato.
Per esempio, si potrebbe eseguire la copia facendo clic sulla voce nel menu contestuale e poi incollare i file premendo la combinazione di tasti Ctrl+V.
La copia di file dal disco rigido su un dischetto viene eseguita con le stesse sequenze operative già descritte per la copia di file tra cartelle: si può utilizzare il mouse o la tastiera. Prima di avviare la copia di archivi su un dischetto, è importante verificare quanto spazio libero sia ancora disponibile.
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Il controllo può avvenire, dopo aver inserito il dischetto, facendo clic con il tasto sull'icona del drive e leggendo la quantità di spazio nella finestra di dialogo che appare facendo clic su Proprietà. |
Copie di backup
L'unico modo per porre rimedio a una perdita di dati dal disco rigido è quella di eseguire copie periodiche di backup su supporti di memoria esterni.
Il floppy da 1,44 MB può essere utilizzato per questo scopo, ma sono preferibili supporti di memoria più capienti e veloci come i nastri in cartucce, i drive ZIP o i CD riscrivibili.
Per effettuare il backup, Windows dispone di un programma apposito, che comprende anche varie opzioni.
Per fare il backup di una serie di file in Windows, le operazioni da eseguire sono:
Verrà avviato in esecuzione il backup guidato, che conduce l'utente passo dopo passo.
Una volta indicato il drive a dischetti come unità di destinazione del backup, si sceglie Crea un nuovo processo di backup.
Taglia e Incolla per spostare file
Al termine dell'esecuzione, ci sono due esemplari identici dello stesso file uno nel punto di partenza, l'altro in quello di destinazione.
A volte, invece di copiare, può essere utile spostare i file, ovvero toglierli dalla cartella di partenza e portarli in quella di destinazione.
L'operazione viene eseguita con la coppia di comandi Taglia e Incolla.
Conviene avere visibili sul Desktop entrambe le catelle, ma l'operazione può essere eseguita anche in due momenti separati, visualizzando prima una cartella per tagliare e poi l'altra per incollare.
La sequenza operativa è analoga a quella della copia. Dopo aver selezionato i file di partenza, si opera con il comando Taglia e poi si porta il puntatore nella cartella di arrivo, dove verranno incollati.
Lo spostamento può avvenire tramite:
Per esempio, una sequenza operativa da eseguire rapidamente con il mouse dopo la selezione dei file da copiare è:
Con le due cartelle visibili sul Desktop, si possono spostare i file selezionati in modo immediato e intuitivo prendendoli (tenendo premuto il tasto sinistro del mouse) e trascinandoli direttamente sulla cartella di arrivo.
Lasciando il tasto sinistro del mouse, i file vengono spostati.
Il trascinamento, in realtà, può essere eseguito anche con il tasto destro. Quando però lo si lascia, viene visualizzato un piccolo menu di comandi:
La scelta Annulla, infine, permette di rinunciare all'operazione che si sta eseguendo.
Facendo clic su Annulla si possono evitare inutili ripetizioni e perdite di tempo.
Cancellare file
Alcuni potrebbero essere documenti di prova o versioni intermedie di archivi, già superate da altre.
Altri documenti potrebbero essere semplicemente duplicati che non si intende conservare.
Ogni tanto è utile fare pulizia e cancellare gli archivi inutilizzati. L'operazione è quella di cancellazione dei file. Per eseguirla, occorre visualizzare le icone dei file da eliminare e selezionarle.
Per cancellarli, l'azione più veloce è premere il tasto Canc (Del sulle tastiere americane).
Il sistema operativo visualizzerà una finestra di dialogo che chiede conferma dell'eliminazione.
Più precisamente, in Windows viene chiesto se si desidera spostare i file nel Cestino. Facendo clic sul pulsante Si, si risponde positivamente e il file viene tolto dalla cartella.
Il file verrà cancellato definitivamente dal disco rigido solo quando sarà eseguito il comando Svuota cestino, presente ne menu contestuale del Cestino.
Se si risponde No,si rinuncia all'operazione di cancellazione.
In Windows, si possono eliminare direttamente i file, senza farli passare per il Cestino.
E' sufficiente utilizzare la combinazione da tastiera Shift+Canc.
Il sistema operativo mostra comunque una finestra di dialogo quasi identica alla precedente: viene chiesto se si intende Eliminare il file e non se lo si vuole Spostare nel Cestino.
Cancellare cartelle
A volte è necessario eliminare intere cartelle per motivi di pulizia o per organizzare meglio il contenuto del disco. L`operazione di cancellazione di una cartella è simile all`eliminazione di un file. E'sufficiente selezionarla e poi procedere alla sua cancellazione, premendo il tasto Canc oppure scegliendo il tasto Elimina dal menu contestuale o tra le voci del menu File, esattamente come si è visto nel caso dei file. Una cartella però è un contenitore. Come tale può essere vuota, può contenere file di dati o di programmi e anche sottocartelle.Cancellando una cartella,tutto il suo contenuto verrà cancellato; tutti i file contenuti in essa e nelle eventuali sottocartelle verranno trasferiti nel cestino. Quando viene impartito il comando Elimina il sistema operativo mostra una finestra di dialogo in cui viene chiesto se si intende rimuovere la cartella e spostare tutto il suo contenuto nel Cestino.
Tutti i file hanno un nome e vengono distribuiti nelle unità di memoria, opportunamente raccolti in cartelle.
Una buona organizzazione degli archivi nel file system aiuta indubbiamente a ridurre i tempi quando si deve trovare un file sul disco. Dopo molto tempo, però, i file possono diventare talmente tanti che cercarne uno specifico può diventare un operazione lunga e laboriosa: ecco che risulta utile avere un programma di utilità come Trova, al quale affidare la ricerca.
Per aprire la finestra Trova, occorre eseguire la sequenza operativa:
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La finestra di lavoro Trova è divisa in pagine, accessibili tramite un clic sulle linguette in alto. Questi sono i loro nomi:
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La prima pagina contiene casella di testo di cui due a discesa , una casella di controllo e alcuni pulsanti.
Essenzialmente, il programma viene utilizzato scrivendo il nome del file che si cerca nella casella Nome e poi avviando la ricerca. Il programma cercherà tutti i file il cui nome contiene quei caratteri.
Li cercherà all'interno del disco indicato nella casella Cerca in, che come valore predefinito ha C:. Se si desidera cercare file in un disco diverso da C:, come per esempio in un CD-ROM, occorrerà scegliere la lettera che indica il drive relativo. Se sono installati più dischi (o sono configurate più partizioni, che equivale ad avere dischi logici diversi), Windows permette di eseguire la ricerca su tutti contemporaneamente, con la scelta Unità locali. Il risultato della ricerca viene mostrato sotto forma di elenco in un riquadro bianco che contiene nome, cartella di appartenenza, dimensione, tipo, data e ora dell'ultima modifica dei file trovati.
Subito sotto la casella Cerca in, ci sono la casella di controllo Ricerca nelle sottocartelle e il pulsante Sfoglia.
Attivando la casella di controllo Ricerca nelle sottocartelle, si chiede al sistema operativo di cercare i file nell'unità indicata e in tutte le sottocartelle.
Facendo clic sul pulsante Sfoglia, invece, si può circoscrivere la ricerca a una particolare cartella del file system, sempre con la possibilità di attivare la ricerca anche nelle cartelle sottostanti.
Invece del nome completo del file , si può scrivere un qualsiasi gruppo di caratteri, anche una parola o parte di essa. Per esempio, se non si conosce esattamente il nome del file ma si ricorda che contiene la parola "casa", la si può scrivere nella casella Nome.
Il programma troverà tutti i file che contengono i caratteri di "casa", indipendentemente se all'inizio, all'interno o alla fine del nome.
Si possono utilizzare inoltre i caratteri jolly, che sono l'asterisco(*) e il punto interrogativo (?).
Il primo significa qualsiasi gruppo di caratteri, il secondo significa un qualsiasi singolo carattere.
Per esempio se nella casella nome si scrive *.doc il programma troverebbe tutti i file che hanno un qualsiasi nome ma che finiscono con .doc.
Se, invece, si scrivesse bilancio199?.doc il programma troverebbe (se ci fossero nel disco) tutti i file i cui nome è bilancio 1991.doc, bilancio 1992.doc e così via. Per maggiore chiarezza, troverebbe anche un eventuale file di nome bilancio 199A.doc.
Un file può essere cercato per nome o per parte del nome. Si può affinare la ricerca fornendo altri criteri quali:
Non è detto che di un file si conosca il nome, totale o parziale. Magari si ricorda che era una lettera indirizzata a un amico di Buenos Aires, ma non come era stata chiamata.
In questo caso torna comodo poter inserire Buenos Aires nella casella di testo Testo contenuto.
Il programma Trova scorrerà il contenuto dei file che corrispondono ai criteri indicati dall'utente.
La ricerca di file che contengono
un certo testo può diventare molto laboriosa, perchè il programma
deve cercare in ogni byte dell'archivio. E' importante quindi inserire
altri criteri per delimitare la ricerca, per esempio cercare solo
nei file *.doc.
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Si può gestire il criterio di ricerca delle date entrando nella seconda pagina, opportunamente inserita sotto la linguetta di nome Data. |
Se è trascorso molto tempo dalla creazione di un file, può essere di aiuto cercare solo quelli la cui data di creazione e/o di modifica sia compresa tra due, specificate dall'utente.
Per esempio, indicare dal 01/07/1998 al 31/07/1998 permette di avere tutti i file creati nel mese di luglio dell'anno 1998.
Il criterio della data può essere utilizzato anche per chiedere solo gli ultimi file di un certo periodo di tempo. Per esempio, si possono cercare tutti i file creati e/o modificati negli ultimi tre giorni oppure i file di immagine creati negli ultimi due mesi.
In questo capitolo si conoscerà il concetto di text editor.
Inoltre, verranno spiegate le modalità per eseguire un programma di editing e per creare un file, come si salvano i file in una cartella o su un dischetto e come si chiude tale prograramma.
Per scrivere un documento (una lettera, una relazione, un libro) non è sufficiente il sistema operativo; è necessario utilizzare programma di gestione testi. Il motivo consiste nel fatto che un documento contiene testo, ma anche immagini, tabelle e altre componenti grafiche. Il testo inoltre non è uniforme, perchè si utilizzano tipi di caratteri diversi e anche grandezze differenti. Per ottenere questi effetti, i programmi di gestione testi devono aggiungere informazioni e sequenze di comandi al testo puro e semplice, che ne guidano la corretta impaginazione, a video su carta. Per scrivere programmi e per modificare particolari archivi che contengono dati di configurazione del sistema operativo, invece, è necessario scrivere solo sequenze di semplici caratteri. Un file di comandi per il sistema operativo non contiene caratteri più grandi e altri più piccoli, ne scritte allineate al centro. Per questo, occorre avere a disposizione programmi detti di editing oppure editor di testo (text editor in inglese).
Un editor di testo è un programma utilizzato per scrivere file che contengono semplici caratteri, cosi come si vedono sul video, ed è semplice incluso nella dotazione base di un sistema operativo.
Con un editor si possono creare file di testo, dare loro un nome e memorizzarli su disco. Successivamente si può aprire il file, modificarlo, aggiungervi altro testo e salvarlo nuovamente.
Sebbene non sia la stampa la destinazione naturale di un file di testo, un editor permette comunque di stamparlo.
L'utilizzo tipico di un editor è analogo a quello di un programma di gestione testi, seppure di funzionalità molto ridotte. Viene lanciato in esecuzione per creare o modificare file.
Di solito viene utilizzato su un solo file alla volta, se fosse necessario lavorare su due file contemporaneamente, si dovrebbe lanciare il programma due volte.
Eseguire un programma di editing e creare un file
L'editore classico di Windows è il Blocco note. Viene fornito da Microsoft sin dalle prime versioni Windows.
Appartiene a un gruppo di programmi detti di utilità, che aiutano l'utente in piccole cose come fare calcoli (Calcolatrici), registrare una serie di nomi (Rubrica) oppure eseguire disegni (Paint).
Sono tutti raccolti nella cartella Accessori.
Per lanciare in esecuzione Blocco note, la sequenza operativa da eseguire è:
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Si aprirà una finestra di lavoro semplice che comprende tre elementi:
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Una volta terminata la correzione del testo visualizzato nella finestra di lavoro di Blocco note, lo si può memorizzare sul disco, con la sequenza:
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Appare la finestra di dialogo nella quale il programma chiede tutte le informazioni necessarie al salvataggio.
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Nella casella di testo Nome file l'utente deve scrivere il nome del file. Nella casella Salva come compare la scritta Documenti di testo. |
Questo significa che il programma assegnerà automaticamente l'estensione TXT al nome del file. Se si volesse assegnare un'estensione diversa, si dovrebbe scegliere il tipo di file Tutti i file.
Nella casella Salva in si legge Documenti, la cartella utilizzata da Windows come contenitore standard dei file di dati memorizzati sul disco di sistema.
Per sceglierne un'altra, occorre fare clic sul pulsante con freccia verso il basso posto accanto, per vedere aprirsi una finestra a discesa. Qui sono visualizzate le unità di memoria installate nel sistema operativo e la cartella corrente.
Supponendo di voler salvare il file nella cartella C:\Archivi\Testo, è necessario fare doppio clic prima sull'icona del disco C:, poi su Archivi e infine sulla cartella Testo.
Al termine, nella casella in alto si dovrà leggere il nome e il percorso completo della cartella, dopo di che, facendo clic col pulsante Salva con nome, si otterrà la memorizzazione del file sul disco. Nella finestra di dialogo Salva con nome sono presenti anche alcuni pulsanti utili per la navigazione nel file system. Uno reca una freccia angolare con la punta verso l'alto e serve per salire alla cartella di livello superiore.
Un altro riporta la visualizzazione del file system a partire da Desktop: può essere utile per ritornare alle condizioni iniziali quando si naviga tra le cartelle di livello inferiore. Potrebbe capitare di voler salvare il file di testo nella cartella C:\Archivi\Testo, ma quella di nome Testo potrebbe non essere ancora disponibile. Per crearla, si fa clic su Archivi e poi sul pulsante Crea nuova cartella. Nel riquadro centrale della finestra di dialogo apparirà l'icona di una nuova cartella con il nome selezionato.
Salvare file su dischetto
Si fa clic su File, nella barra dei menu, e poi su Salva, dopo di che appare la finestra di dialogo Salva con nome.
Si scrive il nome del file e si lascia come tipo file Documenti di testo. Nella prima casella in alto, Salva in, viene visualizzata la cartella corrente, per cui il file verrebbe memorizzato in questa cartella del disco rigido. Occorre allora inserire il dischetto nel drive, verificando prima che non sia protetto da scrittura: è sufficiente controllare che il piccolo quadrato di plastica lasci chiuso il foro nell'angolo posteriore.
Per scegliere il drive a dischetti, si fa clic sull' icona indicata con A:.
Se ci fossero due drive, si dovrebbe fare clic su A: oppure su B:, in base a quello in cui è stato inserito il dischetto. Una volta selezionato il drive, facendo clic sul pulsante Salva si lancia il comando per memorizzare il file sul dischetto, dal quale potrà in seguito essere letto con il comando Apri. Se il dischetto non avesse spazio a sufficienza per contenere il file, il sistema operativo aprirebbe una finestra con un messaggio di errore, avvertendo che la memorizzazione non può avvenire.
Chiudere il programma di editing
Questa operazione equivale alla chiusura di una normale finestra di lavoro e, quindi, di un qualunque programma in Windows.
Può essere eseguita con più modalità:
Il pulsante di chiusura è l'ultima icona in alto a destra, nella Barra del titolo, con il segno di una x. Facendo clic sul pulsante, se il file era stato salvato, il programma viene chiuso immediatamente.
Se, invece, il file era stato modificato dopo l'ultimo salvataggio, il sistema operativo visualizza la finestra nella quale viene chiesto se si desidera salvare il file corrente, se si desidera uscire senza salvarlo oppure se si vuole rinunciare momentaneamente all'operazione di chiusura. |
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Per chiudere Blocco note, occorre fare clic su uno dei due pulsanti, Si oppure No.
La chiusura di un programma può avvenire anche in modo classico, attraverso i comandi della Barra dei menu.
In blocco note, le operazioni da eseguire sono:
La tastiera può sempre essere utilizzata per eseguire comandi in sostituzione del mouse.
Diversamente, chiede la conferma o la rinuncia all'operazione di chiusura.
Inoltre, verranno spiegate le modalità per istallare una stampante, per stampare da una stampante predefinita, per cambiare la stampante predefinita e come si visualizza sul desktop la coda di stampa.
Stampare è un'operazione semplice e naturale: molte elaborazioni eseguite con programmi applicativi producono archivi che si desidera avere su carta.
Documenti prodotti con un elaboratotre testi, dati contenuti in un database, tabelle di fogli di calcolo, listati di programmazione, tabulati di programmi di contabilità, certificati di anagrafe, elaborati grafici, immagini e disegni sono solo un piccolo campionario dei tipi di stampe di cui si può avere bisogno.
Per ottenere su carta ciò che è stato preparato a video occorre utilizzare le stampanti.
Per poter utilizzare una stampante è necessario
installarla, ossia, dopo averla collegata fisicamente al computer, bisogna
memorizzare i programmi che consentono di farla funzionare correttamente(driver
delle stampanti). In Windows, i driver delle stampanti vengono configurati
all'interno del sistema operativo. Una sequenza operativa per eseguire l'installazione
di una stampante in Windows è:
Il sistema operativo Windows fornisce all'utente una procedura di installazione guidata che, con una serie di domande e opzioni, lo guidano nel processo di installazione di una nuova stampante.
Il driver della stampante, può essere scelto tra quelli elencati oppure da un apposito supporto di memoria (dischetto o CD-ROM) fornito dal produttore. Le stampanti vanno configurate per essere collegate sulla porta parallela , o su una porta seriale , o su porte USB, o tramite porte a raggi infrarossi. Possono essere installate più stampanti. Ogni stampante è identificata da un'icona, dalla quale è possibile verificarne le proprietà e controllare lo stato di avanzamento delle stampe in corso. Una sola però è la stampante predefinita dal sistema, termine con il quale si intende che la stampa verrà inviata direttamente e unicamente a quella stampante. Si possono inviare stampe a una o a più stampanti, se al computer ne sono collegate diverse. Se al computer sono collegate una stampante a getto d'inchiostro e una laser, si possono inviare stampe a entrambe sulla base del tipo di documento. Un programma può inviare stampe consecutive alla stessa stampante. Anche più programmi possono inviare documenti contemporaneamente alla stessa stampante. Tutti i documenti inviati vengono memorizzati sul disco e "accodati" a quelli precedenti: è il sistema operativo a gestire la coda dei documenti, a inviare i dati alla stampante e a pilotarla correttamente, con un componente software detto spooler di stampa. Stampare su una stampante predefinita:
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L'invio di un documento a una stampante è un'operazione che viene eseguita, per esempio, facendo clic su File e poi sulla voce Stampa. |
Nella finestra di dialogo che appare, è sufficiente fare clic sul pulsante di conferma (solitamente indicato con Stampa oppure OK) per avere in pochi secondi il risultato su carta.
In questa sequenza non si è resa necessaria alcuna scelta e, soprattutto, non si è dovuto scegliere la stampante cui inviare il documento. Nella finestra di dialogo Stampa dei programmi applicativi in Windows, nella zona in alto, si trova sempre l'indicazione del tipo di stampante: è il driver di quella che il sistema operativo prevede come destinataria predefinita del file da stampare. Molti programmi rendono disponibile un'icona nella Barra degli strumenti Standard, che reca il disegno di una piccola stampante.
Facendo clic su quell' icona , il documento viene inviato direttamente alla stampante predefinita, senza ulteriori conferme e senza l'apertura di finestre di dialogo.
Questo crea però difficoltà se, per qualche motivo, la stampante predefinita non è quella desiderata. In questo caso, si potrebbero avere fogli con caratteri e segni incomprensibili, o strani salti di pagina. L'unica possibilità è fermare la stampa (per esempio spegnendo la stampante), sostituire il driver con quello corretto e ristampare, dopo aver eliminato il documento dalla coda. Altre piccole difficoltà possono sorgere se, banalmente, la stampante è spenta o non ha carta a disposizione. Il sistema operativo si accorge di questa situazione di errore, controllando sia lo stato del documento in stampa sia quello della stampante: se rileva anomalie, visualizza una finestra di informazione con un messaggio che chiede di riprovare la stampa o di annullarla.
Cambiare la stampante predefinita scegliendo tra quelle installate
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Per impostare una stampante come
predefinita in Windows, una sequenza operativa è la seguente:
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E' possibile accedere alla finestra Stampanti anche attraverso l'icona Risorse del computer.
Nella finestra di lavoro si notano due tipi di icone: una dal nome strettamente operativo, Aggiungi stampante, e altre che rappresentano diversi driver di stampanti, con le relative impostazioni già fissate.
Le icone delle stampanti sembrano tutte simili, nomi e contenuto a parte, ma accanto a una sola di esse appare un segno che la indica come predefinita: in Windows 98 è un circoletto nero con un segno di spunta.
Per sostituire la stampante predefinita, è sufficiente:
Visualizzare sul Desktop la coda di stampa
Una coda è composta da una serie si elementi (in questo caso i documenti in stampa) posti uno dietro l'altro. La caratteristica è naturalmente che il primo elemento che entra è anche quello che esce per primo. Il documento può richiedere tempi di stampa molto lunghi e la stessa stampante può incontrare problemi durante le varie fasi, per cui potrebbe essere necessario controllare ed eventualmente sospendere la stampa di un documento. Per affrontare al meglio le diverse situazioni esiste la possibilità di controllare la coda di stampa e potervi intervenire in caso di necessità. Per accedere a funzioni di controllo delle stampanti, si apre la finestra di lavoro Stampanti. Nella finestra di lavoro vengono visualizzate le icone delle stampanti installate in Windows. Su ognuna di esse è possibile fare clic con il tasto destro del mouse, per aprire il menu contestuale.
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In esso, le voci principali elencate sono:
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Dalla prima voce si accede a una finestra di lavoro che presenta uno spazio bianco sotto la Barra dei menu, nel quale viene visualizzata la coda di stampa, ossia tutti i documenti in corso di stampa o in attesa di essere stampati.
Di ognuno vengono visualizzati gli attributi:
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