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Concetti di base

Questo modulo fornisce la conoscenza di base della struttura e del funzionamento di un personal computer.

Illustra le reti informatiche e quale impatto hanno queste tecnologie nella società e nella vita di tutti i giorni.

Inoltre fa conoscere i criteri ergonomici da adottare quando si usa il computer, e rende consapevoli dei problemi riguardanti la sicurezza dei dati e gli aspetti legali. Le prime componenti che è necessario individuare e conoscere per approdare nel mondo dell'informatica sono l'hardware e il software. Oltre a questi due concetti si parlerà dell'IT (Information Technology), dei vari tipi di PC, dei componenti fondamentali di un personal computer (periferiche).

 

 

 

 

 

 

Hardware, software e Information Technology

L'Information Technology è la disciplina che si occupa dell'archiviazione, dell'elaborazione, della trasformazione e della rappresentazione delle informazioni con l'aiuto del computer e delle tecnologie a esso connesse. Il computer è un insieme di parti che collaborano armoniosamente. Le prime componenti che è necessario saper individuare e conoscere per approdare nel mondo dell'informatica sono l'hardware e il software .
E' di fondamentale importanza saper distinguere tra hardware e software.

Nel corso del primo esame verranno poste domande riguardanti gli elementi essenziali del PC: la componentistica interna (Processore , memorie, unità di massa, ecc.), i diversi tipi di periferiche (monitor , mouse , tastiera , stampanti), i sistemi operativi e le applicazioni.

L'hardware è costituito dalle componenti fisiche, elettroniche o meccaniche del computer, quali chip, il mouse, il lettore CD-ROM , il monitor, le schede, la tastiera, l'unità principale e così via.

L'hardware, quindi, è tutto ciò che si può vedere e toccare, tutto ciò che si può danneggiare dal punto di vista meccanico, l'insieme degli elementi fisici dell'elaboratore.

Le istruzioni che consentono al computer di funzionare e di svolgere il proprio lavoro costituiscono invece il software.

Il software è la "mente" del computer, è tutto ciò che viene elaborato e utilizzato dal computer per eseguire determinate funzioni. Tra i vari software possiamo distinguere i sistemi operativi, i programmi applicativi e quelli di utilità.

Tipi di computer

I computer si distinguono in diverse tipologie.
Il personal computer (PC) è il computer nella sua forma più comune, come siamo abituati generalmente a pensarlo: si tratta cioè dello strumento che può essere utilizzato da un solo utente alla volta, e quindi dotato di tutto il necessario per caricare programmi, elaborare dati e salvarli.

I computer multimediali sono dotati dell'hardware necessario per consentire la riproduzione simultanea di audio e filmati, consentendo all'utente, se necessario, di interagire con il programma.

Tutti i computer multimediali sono dotati di lettori CD-ROM , se non addirittura DVD (Digital Video Disc), supporti particolarmente indicati per contenere grandi quantità di dati, quali appunto quelli necessari per riprodurre immagini, filmati e suoni .
DVD

I SUPERCOMPUTER
Computer velocissimi e con elevatissime potenzialita',sono frutto di tecniche di costruzione e di ARCHITETTURE PARALLELE cioe'il lavoro e' suddiviso tra piu' processori coordinati e controllati da un altro microprocessore che provvede alla suddivisione del lavoro sugli altri.
Per questi sistemi non esistono sistemi operativi standardizzati, ogni casa costruttrice offre spesso un sistema operativo, soprattutto in quei casi (non infrequenti) dove il computer sia stato creato "su misura" per risolvere specifiche problemetiche di un centro di calcolo.
A questi computer sono collegati vari terminali cioe' una tastiera e un monitor per inserire i dati e controllare i risultati; qualora siano collegati terminali intelligenti, oltre al monitor e alla tastiera e' presente anche un computer dotato di un processore proprio che sovrintende alle operazioni locali.
Comprendiamo allora che i campi di applicazione di questi sistemi sono centri di calcolo di vario genere, infine ricordiamo che i piu' nominati supercomputer sono quelli fabbricati dalla Cray.

MAINFRAME
Come potenza di calcolo e velocita' si collocano subito dietro i SUPERCOMPUTER, spesso anche questi computer sono dotati di piu' processori che lavorano in parallelo, ma in numero minore, da 1 ai 4 o 16 dei sistemi piu' potenti.
Altra grande differenza dai precedenti e' essere dotati di sistemi operativi standard quali ad esempio lo UNIX; anche qui possiamo avere terminali che possono esser composti soltanto da tastiera e schermo oppure avere una certa "intelligenza locale".
In caso di terminali intelligenti e' difficile distinguere se si tratta di MAINFRAME o di una semplice rete di computer collegati fra loro.
Collegamenti ancor piu' complessi si hanno nel caso frequente, nel quale reti di MICRO e MINICOMPUTER siano collegate ad un centro di tipo MAINFRAME.
In questi casi e' compito del computer centrale archiviare e ricercare grossi quantitativi di dati sulle proprie memorie piu' veloci di quelle dei PC e soprattutto accessibili ad una grossa quantita' di terminali.
Quello che poi succede ai dati richiesti riguarda il terminale locale che elabora i dati per conto proprio, riversandoli poi sulle memorie del MAINFRAME rendendole "pubbliche".
Il compito piu' complicato svolto dai MAINFRAME in questi casi e' di controllare quali dati siano accessibili a determinati terminali rifiutando o concedendo l'accesso; cosi da creare una certa gerarchia tra i dati che rispetti una certa gerarchia degli accessi
I Mainframe , diversamente dai personal computer, sono di grandi dimensioni, assai costosi e sofisticati, e possono essere utilizzati da molti utenti simultaneamente mediante opportuni terminali; tipicamente vi fanno ricorso grandi organizzazioni che devono elaborare enormi quantità di dati.

MICROCOMPUTER
I microcomputer sono gli elaboratori che dal 1977/78 hanno avuto il maggiore successo tra il vasto pubblico in quanto furono i primi computer ad avere un costo accessibile, basti pensare al mitico COMMODORE C64.
I PERSONAL COMPUTER arrivano sul mercato nel 1981 quando la IBM presenta sul mercato il primo COMPUTER PERSONALE che diverra' una pietra miliare per la storia del computer, iniziava l'era dei PC e dei cosiddetti IBM-COMPATIBILI che si affermeranno in modo inaspettato fino a raggiungere l'odierna diffusione.
I computer APPLE hanno seguito sin dall'inizio un'altra strada tutta particolare come del resto ha fatto in parte anche la Commodore che accanto ai propri IBM-compatibili offre una linea di computer con caratteristiche tutte loro gli AMIGA.
I microcomputer sono caratterizzati da un'architettura a processore unico spesso case Intel o Motorola e da memorie di massa non eccessivamente grandi. Un limite del microcomputer fino a poco tempo fa era l'impossibilita' di sfruttare la multiutenza o il multitasking, caratteristiche che erano proprie dei computer piu' potenti.
Soltanto con la disponibilita' a partire dal 1986 di processori ad architettura a 32 bit come gli Inter 80386 e 80486 i Motorola 68030 e 68040, e' stato possibile l'accesso al multitasking o alla multiutenza anche ai microcomputer fino a quel momento troppo lenti per tali impieghi

MINICOMPUTER
Sono i sistemi che hanno subito maggiormente l'evoluzione dei MICROCOMPUTER, che come nel caso del 80486 sono arrivati ad eguagliarne le prestazioni.
Caratteristiche che li distinguono dai microcomputer sono il tipo di processore e il sistema operativo, inoltre in alcuni casi viene usato il parallelismo dei processori come per le categorie viste in precedenza.
Quando non sono presenti piu' processori che lavorano in parallelo si usano processori del tipo RISC piu' veloci dei comuni CISC, questa scelta comporta pero' il vincolo al sistema operativo che puo' essere soltanto lo Unix o uno dei suoi tanti dialetti. I sistemi di questo tipo vengono spesso usati come server nelle reti ai quali vengono collegati diversi microcomputer. I minicomputer sono computer di medio - alta potenza, in grado di gestire fino a un centinaio di terminali. Un terminale senza alcuna capacità di calcolo è detto "terminale stupido"; esso è costituito unicamente da tastiera e monitor. Il terminale stupido affida interamente i calcoli al minicomputer o al mainframe a cui è collegato. Un "terminale intelligente" è in grado di svolgere localmente una certa quantità di funzioni in modo da alleggerire i componenti del computer principale a cui è collegato.

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COMPUTER DA VIAGGIO
Chi viaggia ha bisogno di un computer piccolo che racchiuda in se' una tastiera, un monitor e l' alimentazione, il tutto ovviamente di dimensioni e peso tale da poter essere trasportati senza problemi.

Nel corso degli anni questi computer hanno subito molti cambiamenti diventando sempre piu' leggeri e potenti fino ad arrivare a poter competere con i piu' veloci computer "fissi".
L'evoluzione ha portato alla nascita di diverse categorie di computer da viaggio che andremo a scoprire qui di seguito...

I PORTABLE

Sono stati i primi computer da viaggio offerti, hanno dimensioni notevoli fino a 40x28x14 cm per un peso che sfiora gli 8 e 10 chili, non sono autonomi per quanto riguarda l' alimentazione e quindi sono legati alla rete elettrica.
Includono al loro interno sia una tastiera che un piccolo monitor che nel caso del Compaq (tuttora offerto) e uno schermo LCD a colori.
Si puo' dire che questi computer siano indicati per chi ha necessita' di portare con se' i propri dati ma che non ha necessita' di avere una completa autonomia.

I LAPTOP

Caratteristica principale e' la loro compattezza rispetto al Portable, LAPTOP significa infatti "sopra le ginocchia"; il peso si aggira di regola sui cinque chili e le dimensioni sono di circa 35x30x8 cm.
Altra importante innovazione e' l'autonomia derivante dalle batterie o accumulatori di cui sono dotati, si possono quindi usare anche in assenza di prese elettriche per circa 2 o 3 ore.
La tastiera di regola non e' di tipo esteso a 102 tasti ma comprende spesso un' ottantina di tasti ed e' priva di tastierino numerico separato, il monitor invece e' di regola del tipo LCD anche a colori , non mancano nella dotazione un floppy da 3,5 pollici e dischi fissi di varia capienza.
Per allungare la durata delle batterie e' importante che il computer sia dotato di alcuni accorgimenti quali: il cosiddetto POWER MANAGEMENT (gestione dell' energia) che comprende oltre allo spegnimento della retroilluminazione dopo alcuni minuti di inutilizzo della tastiera anche lo spegnimento del disco fisso quando non viene utilizzato per qualche tempo.
Altro accorgimento che viene impiegato nei piu' recenti laptop e soprattutto nei notenook e' la riduzione della velocita' del processore; un ulteriore risparmio si ottiene col MODO RESUME, STAND BY O HYBERNATION che e' simile al modo sleep soltanto che il computer si spegne completamente mantenendo in memoria tutti i dati in modo che riaccendendolo ci si ritrovi nuovamente nello stesso punto in cui si era spenta la macchina.

I NOTEBOOK

Sono nati soltanto recentemente come conseguenza della sempre maggiore miniaturizzazione dei componenti, il termine deriva dall'inglese e vuol dire agenda, per le loro caratteristiche si possono infatti sostituira ad una agenda.
In pratica sono simili ai Laptop solo che hanno dimensioni minori, che arrivano ad essere quelle di un foglio A4 e pesi ridotti fino ad un massimo di 3 chili per i piu' pesanti.
E' da aggiungere che anche la capacita' delle batterie e' sensibilmente aumentata.

I PALMTOP

Il termine deriva dall'inglese e significa sopra il palmo, infatti le loro dimensioni sono simili a quelle di una videocassetta e cioe' 22x11x3 cm con un peso che si aggira intorno ai 500gr.
Su questi computer si posssono trovare processori come i8088 o i8086, proces- sori cioe' a 8 bit a10MHz, la memoria arriva ad un massimo di 1MB ,ma rispetto ai Notebook ,i Palmtop sono di regola dotati di una maggiore memoria ROM nella quale vengono inseriti programmi di vario genere, dall'indispensabile sistema operativo ad un indirizzario, all'agenda, ad un programma per elaborare testi fino ad un foglio elettronico e varie calcolatrici.
Oltre alla grossa quantita' di memoria questi computer sono dotati di cosiddette memory card che somigliano come dimensione alle schede bancomat; in queste schede possono essere memorizzate informazioni in modo permanente, cio' vuol dire che togliendole dal computer i dati memorizzati non vanno persi.
Le capacita' di queste schede vanno da 1MB ad un massimo di 4MB, ma si stanno progettando anche memory card da 8 MB.
Altre differenze riguardano il monitor di dimensioni necessariamente ridotte e privo di retroilluminazione e la tastiera anch'essa di dimensioni molto piccole. Una caratteristica positiva di questi computer e' la lunghissima durata delle batterie che va da 20 a 100 ore di completa autonomia.
Come potenza di calcolo possiamo paragonare questi computer ad un XT anni '80 con la differenza che sono dotati di una maggiore memoria RAM e ROM e di una frequenza di clock piu' elevata.
Inoltre sono dotati di sistemi operativi piu' moderni quindi piu' potenti.

"Network computer" è un terminale di recente introduzione (coniato da Sun Microsystems), che indica un terminale di rete intelligente, senza memoria di massa. Lo scopo del network computer non è quello di centralizzare le operazioni di calcolo, ma piuttosto quello di condividere le risorse disponibili in rete(in particolare sulla "rete delle reti" Internet), tanto a livello di dati, quanto di applicazioni.

Componenti essenziali di un personal computer

Una delle principali componenti di un personal computer è la CPU (Central Processing Unit, unità centrale di elaborazione), generalmente costituita da un microprocessore.

Intuitivamente si può immaginare il microprocessore come il "cervello" che dirige qualunque operazione del computer.

La CPU è costituita da due parti principali:

l'unità aritmetico-logica (ALU = Arithmetic Logic Unit)
l'unità di controllo (CU = Control unit).
I dati su cui opera il computer e i programmi che utilizza devono essere archiviati su appositi supporti di memoria interni al computer o rimovibili.

La maggior parte dei computer possiede al suo interno un hard disk (disco fisso o disco rigido), la principale unità di archiviazione di dati.
Nell' Hard disk vengono installati il sistema operativo , i programmi applicativi, e spesso vi vengono archiviati anche i documenti dell'utente(ossia i dati su cui questi lavora), nonché tutti i dati di configurazione.
L'hard disk è caratterizzato da una velocità di accesso ai dati superiore rispetto ai supporti di memoria rimovibii, quali CD-ROM ,Masterizzatori, floppy disk , zip e drive a cartucce.


Altre componenti del personal computer sono:


Il mouse .

E' un dispositivo manuale di puntamento che viene utilizzato per indicare sullo schermo svariate azioni che il PC deve eseguire.

La tastiera


Assomiglia alla vecchia macchina da scrivere; esso è il principale strumento dicomunicazione con il computer, tramite cui l'utente può "dialogare" con la macchina e impartire istruzione attraverso la digitazione dei tasti.

Il video .

Si presenta in genere come un comune televisore, può avere dimensioni diverse a seconda delle esigenze dell'utente ed è in grado di visualizzare le informazioni sotto forma di testo o elaborazioni grafiche, permettendo di controllare i risultato del lavoro svolto senza utilizzare nessun altro tipo di supporto oltre al computer stesso.

La stampante .

Consente la stampa su carta dei dati elaborati.

Nota: Questi dispositivi esterni connessi al computer si chiamano periferiche ; mouse e tastiera sono dette periferiche di input (poichè il loro compito è di inserire dati che il computer dovrà elaborare), video e stampante sono dette periferiche di output (poichè servono a presentare all'esterno i risultati delle elaborazioni).

Unità centrale di elaborazione

Analizziamo brevemente le componenti principali di un personal computer, prendendo in considerazione una configurazione media, diffusa tra il maggior numero di utenti. L’unità centrale è costituita dal contenitore, detto comunemente case o cabinet,che racchiude le componenti indispensabili per il funzionamento del PC. Tutti gli strumenti che si trovano al di fuori del cabinet (monitor e tastiera compresi) prendono invece il nome di periferiche . All’interno del cabinet trova posto l’elemento senza il quale il computer non potrebbe svolgere alcuna funzione; la CPU , l’unità centrale di elaborazione, ossia il circuito integrato che si occupa dell’elaborazione vera e propria dei dati, delle operazioni di calcolo e del controllo.

La CPU è installata sulla scheda madre , un circuito stampato di grandi dimensioni, che ha il compito di collegare, sia meccanicamente sia elettronicamente, tutti i componenti racchiusi nell’unità.

La CPU, attraverso i suoi componenti, gestisce tutte le operazioni aritmetiche, logiche e di trasferimento da applicare sui dati in base alle istruzioni del programma in uso.


Schema di un computer

La velocità della CPU, che si misura in cicli al secondo, combinata con il suo design interno (l'architettura) determina l'efficienza e la velocità con cui lo stesso può elaborare codici dei programmi e dati.

Ogni ciclo viene scandito dagli impulsi di un orologio (clock) che compie milioni di battiti al secondo, proprio per questo motivo la velocità di funzionamento si misura in hertz , o meglio in Megahertz (MHz), se non addirittura in gigahertz (GHz). La potenza elaborativa di un PC è calcolata in base al numero di operazioni che la ALU effettua in una unità di tempo ed è espressa in MIPS (Milioni di istruzioni elementari al secondo). Quindi, tanto più il microprocessore è potente, tanto più sarà veloce l’elaborazione dei risultati delle operazioni.

Nello schema del computer è presente il BUS del sistema. Cos'è?

E' indubbio che il controllo risiede nella CPU ma sembra ragionevole pensare che esso possa essere esercitato solo in presenza di una struttura di interscambio, uno o più canali delegati alla trasmissione e al controllo dell'informazione che la CPU deve scambiare sia con la memoria che con i dispositivi di Input/Output. Questa struttura è nota con il nome di bus di sistema; si tratta in sostanza di gruppi di fili, di solito in numero piuttosto elevato, ciascuno dei quali può assumere uno dei due livelli logici possibili, rappresentati da presenza ("1") o assenza ("O") di tensione elettrica. In questo modo a ciascun filo è affidata un'informazione elementare [bit] che assume una certa importanza, rapportata alla quantità dei fili stessi. Un bus a 16 bit è dunque formato da sedici fili, e così via...

Un computer possiede tré tipi di bus:

il bus DATI;

il bus degli INDIRIZZI

il bus di CONTROLLO

Tutti e tré i bus hanno origine dentro il microprocessore e il loro fili vengono poi riproposti anche al di fuori, sotto forma di minuscole piste, stampate sulla scheda madre, al fine di raggiungere ogni oggetto che ne ha bisogno. Spesso i disegni tecnici sono appesantiti dalla presenza di questi numerosi gruppi di fili paralleli: oltre ad essere ingombranti la loro presenza in dettaglio non è particolarmente necessaria; è questa la ragione per la quale gli schemi funzionali rappresentano i bus con delle voluminose larghe tracce rettangolari sulle quali si evidenziano delle frecce, che stanno ad indicare il senso dell'informazione che corre nei fili.

II nome associato ai fili di ciascuno dei tré bus può essere anche diverso, da processore a processore; dopotutto sono numerosi i produttori di questi preziosi oggetti e, di norma, ciascuno di loro mantiene la sua autonomia e la sua architettura. Ma la cosa non ci tocca... ciascun filo manterrà comunque invariato il compito e la funzione che gli è affidata, indipendentemente dal tipo di CPU presente nel computer.

In ogni computer il bus dati è dunque indispensabile al processore per trasferire i comandi e le richieste ai suoi fedeli sudditi esterni, e per riceverne eventuale risposta. Ma siccome la CPU non ha occhi, ne bocca, ne dita da inserirvici (...per richiamare la loro attenzione con un fischio alla Trap..) appare subito evidente la necessità di disporre di uno strumento che le consenta di chiamare le periferiche e la memoria, senza pericolo di confonderle tra loro..
Siccome la lingua dei processori rimane ineluttabilmente il binario, i nomi di periferiche e di locazioni di memoria saranno comunque e sempre numeri binari (come per esempio: 0000001110100110). Fortunatamente la conoscenza del sistema di numerazione esadecimale ci darà una mano ad esprimere informazioni di questo tipo (nell'esempio di prima: 03A6H), quando saranno richieste nei programmi assembly.
Il problema di farsi riconoscere è stato risolto con un secondo bus, tìsicamente uguale al bus dati, cioè anch'esso composto da numerosi fili paralleli, ciascuno in grado di supportare uno dei bit necessari per esprimere il nome esadecimale della periferica o della locazione di memoria desiderata.
Si tratta del Bus Address (o Bus degli Indirizzi); la figura seguente mette in evidenza che questo bus, a differenza del bus dati è monodirezionale; d'altro canto il suo compito è limitato a individuare chi deve intervenire in un rapporto di scambio... ed è la CPU che impartisce l'ordine, per cui esso (o meglio, il numero che corrisponde all'oggetto che deve intervenire) potrà solo uscire dal processore.

Anche in questo caso la struttura a bus evidenzia questo fatto con una freccia rivolta verso chi è chiamato a ricevere il comando, così come il numero specificato dentro il bus rappresenta ancora la quantità di fili paralleli coinvolti.
Ora però ci colpisce una differenza: nell'esempio di figura i fili che escono dalla CPU e quelli che entrano nella memoria sono 20, mentre quelli che entrano nei due dispositivi di I/O sono solo 10.
Riprenderemo tra poco questa apparente incongruenza, non riscontrabile nell'altro bus... Per ora è importante fissare bene in mente che i due bus non vanno assolutamente confusi tra loro.. E' importante distinguere con sicurezza il bus dati dal bus address; entrambi hanno origine nella CPU ma il primo è il vero canale dell'informazione, mentre il secondo serve solo per individuare con certezza l'interlocutore della CPU. Non confondiamo dati con indirizzi!

II Bus di CONTROLLO

II microprocessore è la vita del tuo computer; con i suoi bus chiama (address) e parla (dati) al resto del (suo) mondo.
Per questo la maggior parte dei suoi piedini è destinata ad assicurare questi due importanti canali di comunicazione; tutti i rimanenti piedini sono dedicati alle linee di controllo, cioè ai segnali che esso genera per chiarire il servizio che desidera dalla sua memoria e dai numerosi dispositivi di input/output ad esso collegati. Nelle pagine dedicate alla descrizione del bus address abbiamo già avuto modo di constatare che il numero posto su di esso non basta per dare o assumere informazioni dal bus dati: il processore deve essere certo di collegarsi con l'oggetto giusto e, per farsi capire, non può che utilizzare l'unica lingua che conosce, il codice binario.
Per questo mette degli 1 o degli O su una o più linee di controllo: gli oggetti che li ricevono (che parlano la stessa lingua del processore...) devono a loro volta essere in grado di decifrare (decodificare) i bit su queste linee, ignorando i comandi che non li riguardano ed eseguendo (senza potersi rifiutare) quelli a loro destinati. Dunque il cosiddetto bus di controlio non è un vero e proprio bus, cioè tale da raccogliere e organizzare linee dello stesso tipo (come data e address), ma piuttosto una raccolta di linee specializzate e funzionalmente molto diverse tra loro.
Le linee del bus di controllo sono in parte generate dal processore, ma alcune sono fornite alla CPU dall'esterno, cioè sostanzialmente da noi.

Registri - Premesse
La struttura interna di un processore è relativamente complessa ma la logica che lo governa rende facile la comprensione delle sue parti. Possiamo anticipare che ogni processore è costituito essenzialmente da due parti, rispettivamente specializzate nella gestione dei dati (interfaccia con i bus) e nella loro elaborazione (unità di esecuzione); in entrambe entrano pesantemente in gioco i suoi Registri interni, una struttura tra le più importanti e tipiche di una CPU. Per questa ragione è conveniente descrìverli e conoscerà dettagliatamente, al fine di rendere più agevoli le analisi proposte nelle pagine future.
Un microprocessore è chiamato ad elaborare informazioni assunte dall'esterno e, per poterlo fare ha bisogno di un suo taccuino d'appunti personale: chiunque di noi memorizza sulla carta gli operandi di una addizione e poi diligentemente ne somma le cifre in colonna, fino a ricostruire il risultato, su una riga sottostante...
Il processore (... fatto a immagine e somiglianzà del suo creatore) non è da meno: ha bisogno di memorizzare temporaneamente gli operandi dentro di se, in attesa che qualcuno li prenda in considerazione e ricostruisca il risultato dell'operazione richiesta. Le locazioni di memoria personali del processore hanno il nome di Registri. I Registri sono locazioni di memoria uitraveloci (hanno la velocità del clock) in stretto contatto con le altre parti della CPU a cui appartengono, con le quali interagiscono al fine di elaborare i dati pervenuti o organizzare ii loro smistamento. Dunque i registri sono una risorsa di enorme valore, anche come semplice deposito dati: il programmatore assembly (... cioè noi) può disporre di punti di memorizzazione direttamente sul posto della loro elaborazione, in alternativa a quelli classici disponibili in RAM; è chiaro che il dato di un registro è disponibile subito, mentre quello della RAM deve essere da essa prelevato e portato dentro, con notevole differenza sui tempi d'esecuzione. Purtroppo il loro numero è piuttosto piccolo (non ce n'è mai abbastanza, .. vecchio piagnisteo dei programmatori...) ma con una saggia amministrazione ed un corretto utilizzo la programmazione non può che trame grande vantaggio.
Il controllo dei registri si esercita attraverso le istruzioni, per esempio quelle di scambio (come MOV AL,AH ) o quelle aritmetiche (come ADD AX,BX ) o quelle logiche (come XOR DI,SI ); la conoscenza del set delle istruzioni aiuta ad usare bene i singoli registri, al fine di accoppiarli ai compiti per i quali sono meglio predisposti.
I Registri sono, di norma, specializzati, cioè sono in grado di compiere al meglio certe operazioni anziché altre; usare un registro diverso da quello specializzato non vanifica l'operazione (istruzione) desiderata ma la rende meno efficiente e più costosa, nel senso che il programma finale avrà tempi d'esecuzione più elevati ed occuperà più spazio in memoria).
Il numero e la dimensione dei registri si sono evoluti con la storia dei processori, come la disponibilità di nuove istruzioni; di norma la dimensione di un registro è quella del bus interno della CPU alla quale appartengono. In contrapposizione con i registri a 16 bit del patriarca 8086 (che cominceremo a conoscere tra poco...) vanno tenuti nel dovuto conto quelli a 32 bit delle ultime generazioni. In ogni caso i vecchi registri a 16 bit sono ancora perfettamente riconosciuti e ampiamente utilizzati nella programmazione; nelle nuove architetture sono da ritenersi un sottoinsieme dei nuovi (più esattamente la loro parte bassa).

Prima di scegliere il microprocessore, comunque, è importante determinare quale sistema operativo e quali programmi applicativi si intendono utilizzare: la potenza e la velocità di calcolo, infatti, non vanno valutate in assoluto, ma in relazione alle proprie esigenze di utilizzo. Succesivamente esamineremo le periferiche di input e output; prima, tuttavia, è opportuno prendere brevemente in considerazione le cosiddette porte, dispositivi che permettono l’invio e la ricezione di informazioni. Sul retro dell’elaboratore è possibile individuare una serie di connettori che collegano l’unità centrale con le periferiche, tramite cavi.

Prima di connettere le periferiche all’elaboratore è necessario interrompere l’alimentazione spegnendo il computer.

Le tipologie di collegamento avvengono tramite:

La porta seriale
La porta parallela
La porta SCSI
La porta USB
La porta IRDA
La porta HSSB
In un personal computer è possibile identificare le porte seriali di tipo connettore, che può essere a 25 pin o a 9 pin.

Sono dette seriali poiché la trasmissione dei dati avviene un bit per volta.

Il nome delle porte seriali è COM1, COM2 e così via, dove COM è l’abbreviazione di COMminication (comunicazione) e il numero 1 identifica la prima porta, il numero 2 la seconda ecc.

La dotazione standard degli attuali computer è di due porte, ma le seriali sono destinate a sparire in futuro abbastanza prossimo, in favore di porte di comunicazione più versatili e meno avide di risorse della CPU, come le porte USB o Fire Wire.

La porta parallela si differenzia dalla seriale per via del connettore, che è formato da venticinque piccoli fori. In questo caso il trasferimento dei dati avviene 8 bit alla volta.

Il nome delle porte parallele LPT1, LPT2 e così via, dove LPT significa Line PrinTer ossia “porta della stampante” e il numero 1 identifica la prima porta, il numero 2 la seconda ecc.

Questo tipo di porta è nata per connettere i dispositivi di stampa, ma in seguito è stata utilizzata per anche per le altre applicazioni; anche la porta parallela sembra destinata a subire a, breve termine la medesima sorte delle porte seriali.
La porta SCSI supporta fino a sette periferiche (collegate a cascata) che richiedono alta velocità di trasferimento.

Un singolo adattatore SCSI, per esempio, è in grado di interfacciare contemporaneamente un computer a uno o a più dischi rigidi, a un driveCD-ROM , a un’unità a nastri ad uno scanner .

Il cavo che esce da una porta SCSI, essenzialmente, è un bus a 8 bit (a 16 o a 32, se segue il più nuovo standard SCSI-2). I collegamenti USB sono utilizzati per connettere al personal computer periferiche provviste di questa interfaccia.

USB significa Universal Serial Bus, (bus seriale standard), esso permette una velocità di 12 milioni di bit per secondo. Le periferiche USB possono essere collegate in cascata, cioè una dietro l’altra fino a formare un bus di 127 elementi, evitando numerosi cordoni di alimentazione.E’ possibile collegare e scollegare questo tipo di periferiche a computer acceso, senza causare danni all’attrezzatura.

Dato che il connettore USB è piccolo, gli attacchi USB si possono sfruttare pienamente sui computer portatili.

La porta IrDa (Infrared Data Association) consente di collegare le periferiche evitando l’uso dei cavi, con trasmissione di tipo seriale, mediante raggi infrarossi.

HSSB (High Speed Serial Bus) è un altro collegamento di tipo seriale che connette fino a 63 dispositivi su un solo bus. E’ utilizzato per collegare periferiche particolarmente sofisticate.

Dispositivi di input


La tastiera è una delle principali periferiche d'ingresso, poiché consente la comunicazione diretta con l'elaboratore. La maggior parte delle tastiere è formata da 101 tasti, ognuno dei quali agisce come un interruttore a molla, in grado di emettere un impulso elettrico ogni volta che viene premuto.

Oltre a quelle classiche, che rimangono comunque le più diffuse, è possibile utilizzare differenti tipi di tastiera.
Per ovviare a eventuali problemi di spazio sulla scrivania, sono consigliabili tastiere di dimensioni ridotte o comprensive di sistemi di puntamento differenti dal classico mouse.
Le più moderne, in effetti, consentono un collegamento "senza fili", che avviene attraverso la trasmissione de raggi infrarossi. In questo modo è possibile utilizzare la tastiera come un telecomando del televisore, trascinando quindi quei fastidiosi cavi che si attorcigliano sulle nostre scrivanie. Una novità che è interessante è rappresentata dalle tastiere ergonomiche, che si differenziano da quelle tradizionali per la loro sagomatura.


Queste tastiere consentono di lavorare assumendo una postura ideale, che eviti l'insorgere di problemi alla muscolatura e ai tendini delle mani e dei polsi.

Il mouse è un altro dispositivo di input di uso comune, particolarmente importante nei Sistemi Operativi grafici come Windows e MacOS.

In essi è utilizzato per accedere in modalità grafica alle varie risorse e strumenti, come i menu a discesa, le icone e i pulsanti, oltre che per effettuare operazioni di trascinamento necessarie a copiare e a spostare file e cartelle. I mouse per PC possiedono solitamente due o più tasti, che aiutano nelle scelte rapide, mentre quelli per Macintosh ne hanno uno soltanto.

Il trackball funziona come un mouse rovesciato: anziché fare scorrere la pallina premendo leggermente sul mouse e provocandone il trascinamento sul tavolo, la si aziona direttamente con un dito.

Questa soluzione non necessita di un piano di lavoro, anche se il trackball è più ingombrante di un touchpad.

Il touchpad è un dispositivo di puntamento alternativo al mouse, costituito da una piastrina rettangolare, sensibile al tatto, sulla quale si fa scorrere un dito.
I vantaggi di questa soluzione sono costituiti dal ridotto ingombro e dalla possibilità di lavorare anche senza un piano d'appoggio, al contrario di quanto accade ai mouse, che devono disporre di una superficie per il rotolamento della pallina. Di conseguenza il touchpad ha trovato largo impiego sui notebook.

La penna luminosa, utilizzata nei programmi di disegno o di grafica, è uno strumento indicato per creare linee disegnando sullo schermo del computer.

Il joystick è uno strumento di controllo molto utilizzato nei videogiochi, composto da una manopola che può essere inclinata nelle quattro direzioni principali: avanti, indietro, destra e sinistra.

Il suo principio di funzionamento è perciò simile a quello della cloche di un aereo.
Poiché il computer è in grado di rilevare la direzione in cui esso viene rivolto, questo dispositivo può essere utilizzato per controllare il movimento di oggetti visualizzati sullo schermo.

Lo scanner è un dispositivo che consente al computer di acquisire immagini, fotografie e pagine di testo.

Esistono diversi tipi di scanner: quelli manuali sono i più economici e consentono acquisizioni a basse risoluzioni. Vanno fatti scorrere manualmente sull'area da importare e non consentono la scansione di un foglio A4 in un'unica passata; proprio per questo motivo non sono molto pratici e ormai quasi del tutto fuori commercio.
Gli scanner piani, il cui principio di funzionamento è molto simile a quello di una fotocopiatrice, si usano appoggiando l'origine da digitalizzare su un vetro, con il tasto o l'immagine da acquisire rivolti verso di esso. Gli scanner piani sono al momento i più diffusi, in quanto comportano il miglior rapporto prezzo/prestazioni.

Esistono poi anche scanner detti "a tamburo" destinati a un impiego esclusivamente professionali visti i costi, che sono dell'ordine delle decine di milioni.
Per ottenere buoni risultati, gli scanner devono essere dotati di un buon corredo software, comprendente programmi per la manipolazione delle immagini oppure per il riconoscimento ottico dei caratteri tipografici (OCR, Optical Character Recognition), di modo che questi possono essere trasmessi al computer non sotto forma di immagini, ma come se fossero stati digitati direttamente sulla tastiera.

Dispositivi di output

Il monitor è tra i più comuni dispositivi che consentono di visualizzare i risultati delle elaborazione effettuate dal computer. Lo schermo CRT è dotato di un tubo a raggi catodici, tecnologicamente simile a quello di un televisore.

Lo schermo LCD, invece, è uno schermo a cristalli liquidi, più leggero e meno ingrombrante del primo, utilizzato per i computer portatili, ma piuttosto costoso.

Caratteristiche:

La dimensione: la dimensione del monitor è misurata in pollici e calcolata sulla sua diagonale. Si misura la diagonale del monitor in centimetri e si divide il valore trovato per 2,54 che esprime l'equivalente in pollici.

La risoluzione dello schermo: si esprime in pixel. Il pixel è la più piccola parte dello schermo che può contenere informazione. La risoluzione tipica è 1024 pixel orizzontali per 768 verticali.
Nonostante la diffusione sempre maggiore dei dati in forma digitale, è comunque preferibile trasferire le informazioni anche sulla carta, specie quando si tratta di lettere, di relazioni, di tabelle, di immagine di gradevole aspetto.

Per ottenere su carta ciò che è stato preparato a video occorre utilizzare le stampantiNelle aziende spesso esse vengono condivise da un'ampia utenza, tramite le reti locali. Esistono diversi modelli di stampante, che si differenziano tra quelle in grado di fornire stampare in bianco e nero e quelle che supportano il colore.

Le tecnologie più utilizzate sono le seguenti:

Ad aghi:

A getto d'inchiostro

Termica

Laser

La differenza tra le varie tipologie dipende dal tipo di tecnologia adottata , dal numero di colori, dalla velocità di stampa e dai supporti utilizzati. La scelta varia da quelle a getto d'inchiostro, di uso amatoriale, che si trovano in commercio a un prezzo economico pur soddisfacendo le più comuni esigenze di stampa, alle più sofisticate laser, di uso professionale, più evolute e costose. Quando si acquista una stampante, oltre alla spesa iniziale, occorre tener conto dei costi di esercizio, su cui incidono:

Il costo delle singole cartucce, dei nastri di inchiostro, dei toner ecc.;

Il tipo di carta suggerita;

Il costo di stampa per una singola copia;

Le caratteristiche delle stampanti sono:

La velocità di stampa: pagine per minuto o ppm;

La risoluzione di stampa che si esprime in punti per pollice ppi (dot per inch).

Le stampanti ad aghi sfruttano l'impatto di una serie di aghi contro un nastro inchiostrato, trasferendo l'inchiostro sulla carta. La qualità di stampa dipende dal numero di aghi.

Purtroppo questo tipo di stampante è piuttosto rumorosa e la qualità della stampa ottenuta risulta abbastanza scadente; essa si rivela, tuttavia, particolarmente adatta nel caso di stampe su modulo continuo.
Le stampanti a getto d'inchiostro spruzzano piccoli getti d'inchiostro sulla carta o sul lucido. Sono piuttosto silenziose, ma solo relativamente veloci.

Le stampanti termiche imprimono la carta bruciando dei punti su di essa, tramite un gruppo di piccoli e veloci elementi riscaldanti. Risultano tra quelle più economiche e sono utilizzate spesso nelle calcolatrici da tavolo e nei fax di basso costo. Richiedono carta speciale, trattata chimicamente, che può scolorire nel tempo.
Laddove è richiesta un'alta qualità di stampa, si utilizzano stampanti laser.
Silenziose e veloci, generano un'immagine trasferendo sulla carta, mediante particelle di toner elettrostatico, la scansione ottenuta da un raggio di laser.
Le più sofisticate sono le stampanti a sublimazione di colore, che consentono di ottenere stampe di qualità fotografica.

Come le laser o le stampanti termiche, quelle a sublimazione di colore compongono l'immagine come insieme di punti, ma, in questo caso, i punti di inchiostro vengono fusi insieme a formare stampe dai colori intensi.

Questo tipo di stampante, piuttosto costosa, è utilizzata maggiormente nelle aziende e negli uffici, dove può essere condivisa tramite una rete.

Anche le stampanti possiedono una loro memoria interna, cosa che permette una certa velocità di trasferimento ed elaborazione dei dati, in particolare per la stampa di documenti graficamente piuttosto elaborati. Alcuni modelli consentono di installare moduli di memoria aggiuntivi.

Il plotter è un dispositivo di stampa di grosse dimensioni, in cui la testina di stampa è costituita da uno o più pennini di diversi colori; viene utilizzato per riprodurre grafici, schemi tecnici o altri disegni al tratto di carattere analogo.

I plotter trovano largo utilizzo nel settore CAD (Computer Aided Design, progettazione assistita dal calcolatore) e sono in grado di operare su fogli di grandi dimensioni.

Altri dispositivi di output che vengono forniti con il computer hanno a che vedere con il sistema sonoro: la scheda audio e le casse acustiche.


In seguito all'installazione si un scheda audio è possibile creare composizione musicale, eseguire applicazioni multimediali e ascoltare un CD.

La scheda audio elabora i dati digitali, li trasforma in analogici e li trasferisce agli altoparlanti del computer (Windows memorizza i suoni sotto forma d'onda in file con estensione wav.

Se si dispone di un microfono , è possibile registrare suoni o, con l'aiuto di appositi programmi, dettare testi al computer.

Dispositivi di memoria
In questo capitolo si conosceranno i vari dispositivi di memoria, dove sono collocate e come sono organizzate. Si parlerà, inoltre, delle informazioni nel mondo dei computer: bit e byte e multipli, vale a dire la capacità di memoria.

Memoria di massa
L'hard disk del computer è in grado di conservare elevate quantità di dati, solitamente misurabili in megabyte.

I più piccoli tra i dischi oggi comunemente utilizzati contengono un gigabyte di informazioni (vedremo tra poco, nel paragrafo 3.3, il significato di megabyte e gigabyte).

Il supporto più diffuso per memorizzare e spostare piccole quantità di dati da un PC a un altro, è il floppy disk.
Per molti anni, i floppy disk (detti anche familiarmente "dischetti") sono stati utilizzati per memorizzare il software e anche per salvare i propri dati e documenti.

Sebbene questa unità di memorizzazione sia piuttosto lenta, infatti, è consigliabile ricorrervi per registrare i documenti importanti che si trovano nel disco fisso, nell'eventualità che un malfunzionamento di quest'ultimo possa danneggiare definitivamente . La limitata capacità dei floppy disk (1.44 MB) e il loro veloce deterioramento li sta però rendendo obsoleti.

I floppy disk si distinguono a seconda che siano:

A bassa densità

Ad alta densità

I dischi a bassa densità sono identificati dalla sigla DS/DD che significa "doppia faccia ,doppia densità". Essi memorizzano fino a 720 KB di dati.

I dischi ad alta densità sono identificati dalla sigla DS/HD che significa "doppia faccia, alta densità".

Questi floppy disk memorizzano sino a 1.44 MB. In pratica, 1.44 MB corrispondono a 1 milione e mezzo di caratteri.
Tutte le informazioni memorizzate sull'hard disk o nei floppy disk sono di tipo "non volatile", cioè non si perdono con lo spegnimento del computer.

Un tipo di supporto più capiente del floppy disk è l'ormai usatissimo Cd-Rom.

Il drive CD-ROM è un componente ormai presente in tutti i computer ; esso consente la lettura di grandi quantità di caratteri, di immagini di elevata qualità fotografica e di suoni.

I notevoli vantaggi portati da questi supporti hanno incrementato la diffusione sul mercato di masterizzatori, dispositivi hardware in grado di incidere su CD-R (scrivibili una sola volta) e CD-RW (riscrivibili).
Grazie alle notevole capacità, i CD sono particolarmente adatti per la creazione di copie d'archivio e per lo scambio di dati che occupano molto spazio.

Da qualche tempo i CD-ROM sono stati affiancati da nuovi supporti, i DVD, all'apparenza identici ai CD, ma dalla capacità fino a 26 volte superiore.

I DVD sono fondamentalmente nati supporto per filmati in alta risoluzione, anche se iniziano a comparire le prime applicazioni distribuite in questo formato.

I DVD non possono essere letti dai lettori CD-ROM, ma richiedono unità apposite ,mentre è possibile il caso contrario. I masterizzatori DVD hanno ancora costi molto elevati. Attualmente i programmi commerciali distribuiti non sono reperibili su supporti diversi dai CD-ROM. Altri dischi rimovibili che consentono scambi di notevole quantità di dati sono i diffusi Iomega Zip (100 MB) e Imation Superdisk (120 MB).

Memoria veloce

Dispositivo in cui possono essere conservate e recuperate informazioni per il calcolatore. Nell'impiego più comune il termine si riferisce unicamente alla memorizzazione veloce su semiconduttori (RAM) (Random access memory) direttamente collegata al processore.

In termini informatici, qualsiasi dispositivo nel quale possono essere conservate informazioni.
I microcalcolatori impiegano due tipi principali di memoria: RAM (Random Access Memory, memoria ad accesso casuale) e unità a disco del calcolatore e gli altri supporti di memorizzazione esterna.

Altri tipi di memorizzazione includono ROM (Read-Only Memory, memoria di sola lettura) e buffer.

Memoria RAM
Il principale tipo di memoria utilizzata in fase operativa dal computer si chiama RAM (Random Access Memory). Si tratta di un importante indicatore della capacità del computer, essendo la memoria di sistema dove vengono immagazzinati i dati sui quali il computer sta eseguendo le proprie elaborazioni.

La RAM è costituita da microchip montati su moduli (chiamati SIMM o DIMM) inseriti all'interno di appositi alloggiamenti (socket) della scheda madre.
Questi alloggiamenti sono collegati al microprocessore attraverso un bus dati, la strada cui viaggiano le informazioni che devono essere lette o scritte. La grandezza della RAM viene misurata in megabyte; maggiore è la dimensione della RAM, più grande è il numero di dati sui quali può operare la CPU per l'elaborazione.

Una configurazione minima richiede RAM di almeno 32 o 64 megabyte, indispensabili a sistemi operativi come Windows, caratterizzati da interfacce grafiche; la RAM, comunque, è ampliabile con l'aggiunta di ulteriori circuiti di memoria.

La memoria RAM è detta "volatile" perchè conserva i dati solo fino allo spegnimento del computer.

.Esistono due tipi di RAM:

RAM dinamica:per poter mantenere valide le informazioni in essa conservate ha continuamente bisogno di appositi segnali, detti di "refresh". Tali cicli di refresh incidono negativamente sulla velocita' della RAM
RAM statica:non ha bisogno di "rinfresco", e' piu' veloce ( e piu costosa )
La RAM dinamica viene usata in buona parte per la memoria di sistema, menter la RAM statica si utilizza in appoggio al microprocessore per la memoria cache.

Memoria ROM

La ROM (Read Only Memory) è un tipo di memoria a sola lettura contenente dati e istruzioni che non possono essere modificati, come per esempio alcune parti del sistema operativo. Il computer può soltanto leggere informazioni e istruzioni dalla ROM, ma non può scrivervi alcunchè.

La memoria ROM-BIOS (Basic Input Output System) è un insieme di procedure registrate in un chip di ROM all'interno dei PC IBM-compatibili. Si tratta di routine che gestiscono tutte le informazioni di input/output, comprese quelle grafiche. Quando l'hardware subisce modifiche è sufficiente aggiungere il BIOS senza bisogno di riscrivere tutti i programmi.

All'accensione del computer le prime istruzioni che esegue sono memorizzate nelle ROM-BIOS. La prima procedura , detta POST (power on self test) esegue una diagnostica del sistema, la seconda detta BOOT-STRAP carica in memoria il sistema operativo.

Capacità di memoria

Il principio di funzionamento di un computer si basa sulla logica binaria; per comprenderne l'idea di base, possiamo pensare a un interruttore, che può essere aperto o chiuso, cioè assume solamente due stati:

0 = aperto

1 = chiuso

Questa variabile che assume solo due stati (0 e 1) si chiama bit ("binary digit", cifra binaria) ed è l'unità minima di informazione e la base dell'algebra binaria.

Un computer "ragiona" unicamente interpretando gruppi di bit, cioè comandi rappresentati da sequenze di "uni" e di "zeri" (per esempio, 00101100). Convenzionalmente, 8 bit costituiscono 1 byte.
Per dare un'idea di che cos'è un byte, si tenga presente che può essere identificato come l'ingombro di memoria di un singolo carattere digitato a tastiera.

Nota: Il sistema numerico binario è alla base dell'elaborazione digitale. Sebbene ideali per i calcolatori, i numeri binari in genere risultano difficili da interpretare per le persone, dato che sono stringhe ripetitive di 0 e 1. Per facilitare la traduzione, i programmatori e altre persone che lavorano abitualmente con le capacità interne di elaborazione dei calcolatori impiegano i numeri esadecimali (a base 16) o ottali(a base 8).

La quantità di memoria di un computer si misura mediante i multipli del byte, ossia:

1 kilobyte (1KB) = 1024 byte

1 megabyte (1 MB) = 1024 KB, ossia 1.048.576 byte

1 gigabyte (1GB) = 1024 MB, ossia circa 1,07 miliardi di byte

Perchè un kilobyte è composto da 1024 byte e non 1000 ? Anche questa scelta trova fondamento nell'aritmetica binaria: 1024 è una potenza di 2, mentre 1000 no.
Gli attuali computer sono dotati di quantità di memoria RAM nell'ordine del centinaio di megabyte, mentre i dischi fissi hanno capacità nell'ordine delle decine di gigabyte.

Prestazioni dei computer

I processori installati nella grande maggioranza dei personal computer oggi in commercio sono della classe Pentium e la società che li produce e che ne detiene il marchio registrato è l'americana Intel. Ci sono altre società, come AMD, che producono microprocessori i cui nomi sono diversi (K6,Athlon), ma che hanno caratteristiche tecniche equivalenti (essi sono detti compatibili). "Compatibili" in questo caso significa che svolgono le medesime funzioni (anche se il loro funzionamento interno può essere molto diverso). Un parametro che misura la rapidità di eseguire calcoli da parte di un processore è la sua velocità, misurata in milioni di operazioni al secondo o come, abbiamo visto nel Capitolo 2, in megahertz (MHz).
Più alta è la velocità, più veloce è l'esecuzione e più potente è il computer.

Le prestazioni di un computer, però non dipendono solo dalla velocità della CPU, così come la velocità reale di un'automobile non dipende solo dalla potenza del suo motore. I sistemi operativi moderni richiedono molta memoria centrale o RAM, perchè elaborano contemporaneamente più processi e sono di tipo grafico.

Quando la RAM è insufficiente a contenere i programmi in esecuzione, spesso viene sfruttata la tecnica della memoria virtuale, che permette di utilizzare una parte del disco rigido come se fosse memoria centrale.

Questo, se da una parte permette di eseguire più programmi contemporaneamente, dall'altra rallenta la risposta del computer, perchè scrivere e leggere dati su disco comporta tempi più lunghi rispetto a farlo in RAM.

Quindi, aggiungere altra RAM è uno dei mezzi più appropriati per aumentare le prestazioni del computer. Analogamente, installare una scheda video più veloce e con una maggiore quantità di memoria video (VRAM, Video RAM) evita che il rallentamento avvenga durante la visualizzazione, soprattutto se si lavora molto in grafica oppure se si utilizzano videogiochi di ultima generazione. La velocità della CPU e quella di accesso alle RAM sono enormemente più elevate di quella di lettura e scrittura sui dischi. I componenti elettronici, infatti lavorano a centinaia di milioni di operazioni al secondo, mentre l'acceso al disco rigido si misura in migliaia di operazioni al secondo. Anche le caratteristiche tecniche del disco rigido, però, sono un'indicazione della potenza complessiva di un computer.

Le principali sono:

La dimensione

La velocità di rotazione

La velocità media di accesso tra le tracce di un disco

La dimensione del disco è la misura della sua capacità di contenere dati.
I dischi disponibili attualmente, come già detto, hanno capacità dell'ordine della decina di gigabyte (GB), dove un gigabyte è un miliardo di byte.

I sistemi operativi e i programmi applicativi attuali richiedono spazio su disco nell'ordine delle decine e, sempre più spesso, centinaia di megabyte.

Archivi di immagini e file multimediali occupano facilmente milioni di caratteri.

Di conseguenza, avere un disco di capacità maggiore significa poter lavorare più tempo con un computer, prima di cominciare a preoccuparsi di cancellare dati meno importanti oppure di sostituire l'intera unità.

A velocità di rotazione più elevate corrispondono maggiori quantità di dati trasferiti al secondo.

Dai dischi da 5400 rpm (revolutions per minute), ossia "giri per minuto"), si sta passando a quelli a 7200 rpm, e sono già disponibili unità che superano il valore di 10.000 giri al minuto.

La velocità media di accesso da traccia a traccia non è un indicatore diretto della reale velocità di risposta di un disco rigido in condizioni operative.
Comunque, a valori più bassi (che sono intorno a una decina di millisecondi) corrispondono unità con migliori prestazioni elettromeccaniche e tempi di accesso più rapidi ai dati memorizzati negli archivi sul disco.

Software
In questo capitolo si conoscerà il concetto di software, si parlerà, infatti, dei sistemi operativi: MS-DOS, Windows e quindi dell'interfaccia grafica (GUI). Si noterà, inoltre, la differenza tra software di base e software applicativo

Tipi di software

Il software, come si è detto, è la componente immateriale di un computer, l’insieme dei programmi che vengono svolti; se la parte fisica di un computer (hardware) può essere paragonata a uno strumento musicale, il software è l’insieme degli spartiti che con tale strumento possono essere eseguiti.

Esistono innumerevoli spartiti musicali, e quasi altrettanto numerosi sono i software.

Una distinzione di fondamentale importanza nella classificazione del software è quella tra software di sistema (o sistema operativo) e software applicativo.

Sistema operativo

Il sistema operativo è quel Software di base che viene avviato automaticamente all'accensione della macchina e che le consente di acquisire le funzionalità indispensabili per poter interagire con l'utente (gestione del mouse, del video, ecc.) e per permettergli di caricare programmi desiderati.

Senza un sistema operativo, un computer è soltanto un soprammobile.

In un computer possono essere presenti più sistemi operativi, utilizzabili singolarmente poichè un uso contemporaneo creerebbe un conflitto nella gestione delle risorse della macchina.

Per poter installare più sistemi operativi è necessario suddividere l'hard disk in sezioni separate e assegnare a ognuna un sistema operativo che avrà il compito di gestire il computer ogni volta che si lavora servendosi di essa.
Un sistema operativo in uso sin dal 1981, in seguito all'introduzione del personal computer IBM, è MS-DOS (acronimo di Microsoft-Disk Operating System).

Naturalmente nel corso degli anni esso ha subito notevoli modifiche, che ne permettono una gestione appropriata anche su computer più avanzati.
L'interfaccia testuale dell'MS-DOS si presenta piuttosto scarna, con lo schermo nero e i soli caratteri del prompt bianchi; per dare al computer le opportuni istruzioni, l'utente deve digitare da tastiera una serie di comandi di testo piuttosto complessi.

Introducendo Windows all'inizio degli anni Novanta, la Microsoft ha diffuso il sistema operativo che oggi è maggiormente utilizzato e ha semplificato notevolmente la comunicazione tra utente e computer, offrendo per di più funzionalità e prestazioni migliori.

La distinzione più importante rispetto all'MS-DOS riguarda l'interfaccia.


Windows utilizza un'interfaccia grafica, chiamata GUI (Graphic User Interface), tramite la quale l'utente comunica con il computer attraverso il mouse, servendosi di una serie di icone, di finestre e di menu a discesa che semplificando notevolmente la scelta dei comandi.

I vantaggi offerti dall'uso di sistemi operativi a interfaccia si possono riassumere come segue:

I programmi hanno aspetto e linguaggio comuni, che consentono il rimando da un programma all'altro in modo immediato. La scelta delle opportunità offerte dai comandi e l'accesso alle varie funzioni avvengono con facilità.

Il passaggio da un programma a un altro è un operazione semplificata e lineare.

Software applicativo

I programmi che permettono all'utente di eseguire specifici compiti si chiamano software applicativi. Tra software applicativi più diffusi troviamo:

Gli elaboratori di testo

I fogli di calcolo

I database

I programmi di grafica

I programmi di presentazione

I videogiochi

Gli elaboratori di testi, detti anche programmi di videoscrittura o word processor, sono uno strumento usato comunemente per la gestione di documenti, lettere, manuali, curriculum vitae, ecc., realizzabili in breve tempo e con buona qualità.
I fogli elettronici, o di calcolo, sono programmi che consentono l'esecuzione veloce di calcoli ripetitivi o anche complesse funzioni matematiche; sono abitualmente utilizzati dalle aziende per il calcolo dei preventivi, per la gestione della contabilità di ufficio per le altre elaborazioni quantitative.
Idatabase o schedari elettronici, sono strumenti che permettono l'archiviazione di grandi quantità di informazioni, disposte in modo organizzato, così da facilitarne il successivo reperimento o le varie forma di elaborazione.

I programmi di grafica consentono la creazione di grafici, la manipolazione di immagini, il ritocco fotografico ecc.; sono utili per la creazione di documenti di qualità più elevata o per la realizzazione di semplici volantini pubblicitari, simpatici inviti o biglietti da visita personalizzati.
Esistono anche programmi più professionali, come quelli per la grafica tridimensionale e l'animazione, che solitamente richiedono l'utilizzo di computer più potenti e costosi.
I programmi di presentazione sono un valido aiuto ai docenti e formatori e ancor più per coloro che devono esporre in pubblico in maniera convincente e immediata i propri progetti di lavoro. Con questi programmi è semplice realizzare in poco tempo presentazioni di livello professionale. Le presentazioni si compongono di "diapositiva" (slide) che possono essere stampate su carta, su lucidi o su diapositive vere e proprie, oppure proiettate direttamente mediante computer. Sempre più persone utilizzano il PC per giocare. I giochi in genere richiedono scheda grafica adeguata e memoria notevole per la gestione di suoni e immagini in movimento.

Sviluppo del software

Per elaborare un progetto informatico, ci si chiede per prima cosa quali siano le esigenze degli utenti che deve soddisfare. L'analista informatico è il professionista di riferimento di questa prima fase di sviluppo del software; egli tiene conto della necessità e delle richieste degli utenti e in relazione ad esse stabilisce che cosa il computer è in grado di fare e come, elaborando in seguito un progetto per cercare di rispondervi al meglio. Successivamente interviene un programmatore, che, tenuto conto delle indicazioni scaturite dall'analisi preliminare e dal progetto dell'analista informatico, converte le indicazioni in istruzioni per il computer, cioè in un programma informatico, utilizzando un linguaggio di programmazione ad hoc.

Tramite un test pratico di funzionamento del programma dovrebbe poi essere verificato, da parte dell'utente, che il software realizzato corrisponda alle sue aspettativa e svolga le funzioni per cui è stato elaborato. A questo punto è necessaria la formazione degli utenti, per impartire loro le istruzioni che occorrono per servirsi del nuovo software: essa può avvenire secondo diverse modalità. Nella fase di implementazione, tutti gli utenti interessati possono servirsi del programma elaborato.

L'uso del programma da parte di una vasta utenza consente successivamente di verificare la validità delle applicazioni del software, ed eventualmente di apportarvi migliorie nel corso di successivi aggiornamenti, per consentirne un progressivo perfezionamento.

Gli aggiornamenti successivi sono detti "versioni", o release, e sono identificati da un numero progressivo.

Reti informatiche

In questo capitolo si conoscerà il concetto di rete informatica confrontando le due tipologie principali: la prima, chiamata LAN (Local Area Network); la seconda, chiamata WAN (Wide Area Network). Inoltre, si faranno degli accenni sui concetti di posta elettronica, Internet e sul dispositivo che permette tali operazioni: il modem.

LAN e WAN

Le nuove tecnologie informatiche e l'avvento hanno potenziato la comunicazione tra computer. Grazie ai nuovi mezzi informatici, telematici e alla condivisione delle diverse risorse offerte dalla Rete (come spesso è familiarmente chiamata Internet, la rete informatica per eccellenza), il lavoro si è modificato facilitando così l'elaborazione di progetti comuni e la condivisione delle informazioni. Su Internet, su Intranet o su altre reti, c'è un server che risponde ai comandi dei client.

Un server può contenere un archivio di dati o di file di programma; quando un client (calcolatore collegato) richiede un file, il server trasferisce una copia del file al client.


Mediante una semplice rete aziendale, per esempio, gli utenti hanno la possibilità di condividere software, dischi, stampanti creando un vero e proprio gruppo di lavoro.
Un collegamento in rete semplifica e velocizza la trasmissione di dati, che fino a qualche tempo fa veniva effettuata esclusivamente tramite lo scambio fisico dei dischetti. La condivisione di documenti, di carte intestate, di file può così avvenire indifferentemente da una postazione di lavoro o dall'altra.

Le reti informatiche, pertanto, fino a pochi anni fa argomento per specialisti, sono entrate a far parte delle competenze di basi relative alla IT. Le reti informatiche si distinguono in due tipologie principali.
La prima, chiamata LAN (Local Area Network), permette il collegamento, tramite cavi, di computer sistemati all'interno di un'area ristretta (per esempio un singolo edificio). La seconda, chiamata Wan (Wide Area Network), consente il collegamento tra più computer anche se molto distanti tra loro (al limite, in paesi o continenti diversi)..

La rete telefonica e i computer

Mentre in una LAN i singoli computer sono collegati tra loro mediante cavi appositamente posati (o mediante connessioni dette wireless, cioè senza cavi, basate su raggi infrarossi o onde radio), i collegamenti tra computer in una rete geografica, che possono essere destinanti anche centinaia di chilometri l'uno dall'altro, sfruttano normalmente connessioni di tipo telefonico.

Queste possono essere dedicate, cioè veicolate da cavi di proprietà (o noleggiati da una società telefonica) adibiti esclusivamente a quello scopo oppure essere realizzate sulla rete telefonica normale.
La rete telefonica pubblica è un esempio di rete commutata, in cui le connessioni sono stabilite al momento della chiamata e chiuse quando essa termina.
La rete telefonica pubblica è una rete analogica, in cui i segnali cioè sono modulati in modo continuo, mentre i computer lavorano solo con dati digitali: per questo le connessioni via linea telefonica debbono essere mediate da un particolare dispositivo, il modem, il cui compito è trasformare i segnali da digitali ad analogici (per la trasmissione sulla linea) e viceversa (alla ricezione, permette l'ingresso dei dati al computer).


Il termine modem è la contrazione delle parole MOdulation e DEModulation, che indicano le due funzioni svolte dall'apparecchio. Le linee telefoniche analogiche, realizzate con cavi in rame o in fibra ottica, hanno una capacità limitata di condurre informazioni (quella che viene chiamata banda passante o ampiezza di banda) adatta per la voce umana, ma poco efficiente per la trasmissione di dati, in particolare quando si tratta non di semplici dati testuali ma di immagini , di video o di audio musicali di qualità elevata.
La limitazione della banda fa si che sulle linee analogiche la velocità di trasmissione (misurata in bit al secondo) sia sempre abbastanza bassa (nell'ordine delle poche decine di KB al secondo),il che impedisce una ampia diffusione di applicazioni interessanti.

Per questo si sono andate progressivamente diffondendo, negli ultimi, linee telefoniche digitali, come quelle ISDN (Integrated Services digital Network, rete digitale integrata nei servizi) o, ancora più recentemente, le linee ADSL.
Le linee ISDN offrono due canali per la trasmissione di informazioni (fonia o dati, indifferentemente) e un canale di controllo: una sola linea permette di effettuare contemporaneamente una normale telefonata vocale e una connessione dati dal computer di casa a un altro computer (o ad internet)

Le connessioni fra computer e linee digitali come la ISDN non richiedono la conversione da digitale ad analogico e viceversa, ma è comunque necessario un dispositivo di "interfaccia" che si usa chiamare modem ISDN(una denominazione sicuramente fuorviante, perchè questo apparecchio non ha funzioni di modulazione/demodulazione).

La tecnologia ISDN permette di arrivare a velocità di trasmissione di 128 KB al secondo

Una volta che si dispone di un computer collegato a una linea telefonica tramite modem, si può entrare in contatto con qualsiasi altro computer che si trovi nelle medesime condizioni: con software opportuni, si possono trasferire dati di qualsiasi genere, effettuare comunicazioni in sincrono (tutto quello che viene digitato alla tastiera di un computer viene visualizzato pressochè istantaneamente sullo schermo dell'altro)e perfino controllare un altro computer.

Disponendo di opportuni software, il computer può essere utilizzato anche come macchina fax.


Posta elettronica

La posta elettronica, comunemente chiamata e-mail (elettronic mail), è il più noto e più comunemente utilizzato tra gli strumenti di trasmissione telematica di dati.
Moltissimi sono gli utenti di computer che si scambiano informazioni tramite posta elettronica, grazie alla rapidità, alla comodità e alla convenienza fornita dall'utilizzo di questo strumento.

Se si conosce l'indirizzo e-mail del destinatario (contenente l'ormai famoso "at", il simbolo @ scrivere e inviare un messaggio) è altrettanto semplice che scrivere una lettera con un programma di elaborazione testi (o persino più veloce dato lo stile molto informale che per consuetudine caratterizza le comunicazioni e-mail ).

Una volta che i messaggi sono stati spediti, vengono recapitati attraverso le reti telematiche al destinatario, il quale è in grado di leggerli da qualunque parte del pianete egli si trova, in qualunque momento decida di collegarsi alla propria casella posta elettronica.

Si può chiacchierare in tempo reale con altri utenti collegati a Internet, cioè scrivere messaggi e ricevere immediatamente altri messaggi di risposta attraverso programmi di chat(il sistema che in Internet supporta questo servizio è l'IRC).

Le principali caratteristiche della posta elettronica sono:

Un costo decisamente inferiore sia alle normali tariffe postali, sia a quelle telefoniche.


La possibilità di inoltro simultaneo si un unico messaggio a diversi utenti, anche in gran numero.


Il recapito in tempo reale.

Per poter usufruire dell'invio e del ricevimento della posta elettronica è necessario un computer attrezzato di un modem, di una scheda di rete, di software particolari e di una connessione telefonica.

Ci sono due tipologie di e-mail:

La posta elettronica interna


La posta elettronica tramite Internet

I messaggi inviati e ricevuti tramite una rete aziendale locale (LAN) sono tipici di servizi privati ai quali possono accedere solo persone autorizzate, appartenenti all'organizzazione.

I messaggi inviati e ricevuti tramite Internet riguardano prevalentemente i servizi commerciali, utilizzabili da chiunque limitatamente alle imposizioni dei singoli fornitori dei servizi (Provider).

Analogamente a quanto avviene per la posta ordinaria, per recapitare un messaggio di posta elettronica è necessario indicare l'indirizzo del destinatario.

L'indirizzo e-mail è composto dal nome dell'utente (che viene scelto dall'utente stesso, per cui può essere il suo nome, ma anche un soprannome o una sigla), dal simbolo @ e dall'indirizzo del provider; per esempio:

mario_rossi@iolt.it

obelix@tin.it

akt@apogeonline.com

Oltre all'indirizzo obbligatorio del destinatario, l'e-mail dovrebbe indicare nell'oggetto una sintetica descrizione del contenuto per poter rendere immediato al destinatario il motivo dell'invio.

Un ulteriore vantaggio della posta elettronica è che attraverso di essa è possibile (e molto semplice) spedire "pacchi postali digitali" quali file di immagini, file audio e video e cosi via, allegando ai messaggi.

Una volta che il messaggio e stato recapitato è possibile scegliere di archiviare o di reinviarlo a un altro destinatario.

O ancora di stamparlo, di modificarlo o di cancellarlo.

Uno svantaggio dovuto all'uso della posta elettronica è il rischio che il messaggio venga intercettato da utenti indesiderati, quindi, se il testo da inviare è piuttosto importante, è consigliabile utilizzare qualche accorgimento:

I messaggi riservati vanno elaborati utilizzando programmi per le crittografia.


I messaggi per i quali è indispensabile avere la certezza di chi sia il mittente dovrebbero contenere la sua firma digitale.


Infine, un consiglio pratico: è preferibile divulgare il proprio indirizzo di posta elettronica ai soli conoscenti, per evitare che la propria mail-box (casella di posta elettronica) venga invasa da numerosi e indesiderati messaggi pubblicitari.

INTERNET

Internet è la "rete delle reti", cioè una rete di computers estesa su tutto il pianeta. I computers collegati a Internet possono comunicare tra loro grazie alla condivisione degli stessi protocolli di comunicazione (possiamo pensare a un protocollo come a un "cerimoniale" che stabilisce modalità di riconoscimento, precedenze e cosi via, nelle trasmissioni di dati tra computers diversi).


In particolare, i computers collegati a Internet condividono il Protocollo TCP/IP (Trasmission Control Protocol/Internet Protocol).

Nel giro di pochissimi anni Internet si è trasformata da strumento di comunicazione per una ristretta categoria di ricercatori e appassionati di informatica a fenomeno di massa. Milioni di computers in tutto il mondo sono connessi a Internet, e il loro numero cresce continuamente a ritmo vertiginoso. Le applicazioni di questa tecnologia, nei campi più diversi, promettono di trasformare radicalmente (e in parte stanno già trasformando) lo studio, il lavoro e molti altri aspetti della nostra vita.

I motivi di questo successo, forse senza precedenti per portata e rapidità, vanno ricercati nello sviluppo di standard, tecnologiche e servizi che hanno reso Internet particolarmente semplice da usare, trasformandola nel più straordinario strumento di comunicazione e diffusione della conoscenza mai inventata dall'uomo.

Un posto centrale tra questi servizi spetta al Word Wide Web (WWW), che, pur essendo spesso confuso con Internet, è soltanto uno dei servizi supportati dalla rete, certamente il più popolare. Possiamo pensare al Word Wide Web come a una "ragnatela" (Web) di "documenti" localizzati su numerosi computers sparsi in tutto il mondo; documenti organizzati in "pagine" (le pagine Web) che possono contenere testo, ma anche immagini, animazioni, audio e video.

Le pagine Web sono consultabili mediante appositi software detti browser (i due più diffusi sono Microsoft Internet Explorer e Netscape Communicator); è possibile (e anche molto facile) navigare sul Web sfruttando i collegamenti (link) che permettono di passare da una pagina Web a un'altra.

La facilità d'uso del World Wide Web ha spinto organismi pubblici, aziende, centri di ricerca e privati cittadini a "mettere in rete", ossia a rendere disponibili su Web, informazioni su se stessi, le proprie attività, o magari i propri hobby.


Internet è cosi diventata una fonte da cui trarre informazione di ogni genere, e per questo viene quotidianamente utilizzata dalle persone più diverse: professionisti, studenti, e semplici appassionati.
Data la grande quantità di informazioni che si possono reperire in rete, il compito più difficile per l'utente è proprio quello di selezionare solo le notizie che gli possono interessare, in modo da pervenire ai risultati di ricerca voluti.

E' dunque necessario predeterminare in modo preciso le finalità che si vogliono raggiungere, utilizzando gli strumenti e i servizi che la tecnologia offre.

Le ricerche sono effettuate attraverso i cosiddetti motore di ricerca, tra i quali ricordiamo:

www.virgilio.it

www.altavista.com

www.hotbot.com

www.yahoo.com

www.yahoo.it

www.excite.it

Questi motori di ricerca consentono di individuare rapidamente le informazioni di cui si necessita, se ci si serve appropriatamente di miriate parole chiave.

Internet costituisce anche un'eccezionale opportunità per svolgere un'attività promozionale rivolta a far conoscere i prodotti della propria azienda o anche a vederli direttamente tramite la rete (il cosi detto "commercio elettronico" o e-commerce).

Per poter usufruire al meglio di tale mezzo, tuttavia, bisogna conoscere le regole che ne consentono un funzionamento efficace.

Per esempio, è necessario per l'azienda acquisire le capacità che consentono di costruire un sito web (ossia un insieme organizzato di pagine Web) e di renderlo facilmente reperibile agli utenti.

Il computer nella vita di ogni giorno
In questo capitolo si conosceranno le funzioni e i vantaggi che il computer può assumere, semplificando i lavori domestici. Il computer, inoltre, può modificare il lavoro d'ufficio, le attività commerciali migliorandone la gestione e può essere utile per lapprendimento.

Il computer in casa

La rapidità nell'esecuzione dei calcoli è uno dei maggiori vantaggi derivanti dall'uso del computer.
Per esempio, per capire se e quanto si è risparmiato in un mese è necessario annotare tutte le spese sostenute in tale arco di tempo e confrontarle con gli introiti.

Per compiere questa operazione è necessario suddividere entrate e uscite in due colonne separate, sommare le singole voci all'interno di queste e infine sottrarre un importo all'altro.
Se tuttavia per errore una sola voce non venisse registrata nella tabella, si renderebbe necessario inserirla nella rispettiva colonna, effettuare nuovamente il calcolo relativo a questa e ripetere l'operazione finale di sottrazione.

In una situazione del genere il computer sarebbe un utilissimo alleato. Oggi giorno moltissime persone utilizzano il personal computer non solo in ambito lavorativo ma anche nella vita privata.

Lo strumento informatico può essere utilizzato, per esempio, per controllare e amministrare la situazione finanziaria della famiglia, tramite la registrazione di tutte le entrate e le uscite avvenute per i suoi singoli componenti.

Ma non solo, il computer viene utilizzato anche per motivi più "mondani" per esempio per scrivere inviti o messaggi ad amici o parenti. Inoltre, è appurato che in famiglia si fa spesso uso per attività ludiche, dal momento che sono disponibili tantissimi giochi che possono rispondere alle più svariate esigenze di adulti e bambini, a prezzi accessibili a tutti.

Per la formazione dei giovani sono in commercio numerosi software con finalità educative, che consentono di acquistare una maggiore dimistichezza con gli strumenti informatici cosa resa possibile anche da una costante riduzione dei prezzi di computer e relativi programmi e accessori.

Si comunica tuttavia a paventare il pericolo che si crei una discriminazione tra le persone che dispongono di conoscenze informatiche e coloro che per motivi economici o culturali non hanno mai avuto la possibilità di confrontarsi con un computer.

In ambito aziendale lo sviluppo dell'informatica consente lo sviluppo di nuove modalità lavorative, tra le quali per esempio il telelavoro: una parte dei dipendenti può svolgere le proprie mansioni comodamente senza muoversi da casa, grazie al collegamento del proprio computer domestico con quello aziendale.


In questo modo si evita qualunque perdita di tempo relativa al trasferimento della propria abitazione al luogo di lavoro.

La presenza personale in azienda viene dunque ridotta al minimo, mentre il collegamento tra i dipendenti e direzione è garantito tramite l'uso della Rete.


Il computer nel lavoro e nell'istruzione

E' difficile pensare a un processo aziendale o ad un aspetto del mondo del lavoro che non sia influenzato dalle tecnologie informatiche. Vediamo qualche esempio.

L'introduzione del computer con l'Office Automation può semplificare notevolmente la gestione di magazzino.

Per esempio, la direzione di un supermercato che decida di acquistare merci da disporre ordinatamente in magazzino, utilizza un apposito Software e uno Scanner, che permette la lettura di un codice identificativo dei prodotti, al fine di controllare automaticamente l'attività di stoccaggio.

Lo scanner è uno strumento utilizzato anche nelle casse dei supermercati; attraverso la lettura del codice a barre opposto sulle diverse confezioni, il computer esegue con estrema rapidità il calcolo della spesa del cliente.

Ciò consente al negozio di trarre vantaggio dalla riduzione del numero degli addetti occorrenti per tale operazione nonchè, come sopra descritto, dalla possibilità di conoscere immediatamente la quantità di prodotti ancora giacenti in magazzino.

Un sistema automatizzato di gestione come quello appena descritto viene utilizzato solo da una parte delle aziende.

Quasi tutte, invece, dispongono ormai del computer ai fini di una corretta e rapida fatturazione, della predisposizione dei bilanci, della gestione del personale e altro ancora.

Il computer viene spesso utilizzato per il trasferimento dei documenti d'affari, tipo ordini e fatture, tra calcolatori, eliminando così gli inutili scambi di carta e i ritardi nei tempi di risposta (EDI - Electronic Data Interchange).

Il computer viene spesso impiegato per svolgere i compiti di un telefax, consentendo di creare, memorizzare e inviare messaggi in orari prestabiliti; in alcune occasioni esso svolge anche una funzione di accoglienza telefonica.

Più precisamente, vi sono aziende dotate di un computer che ha il compito di rispondere alle chiamate telefoniche indirizzando chi chiama verso l'interno desiderato.

Spesso viene suggerito di lasciare un messaggio nella casella vocale relativa all'ufficio o alla persona con cui si ha la necessità di parlare.

Tale messaggio è quindi dirottato al computer dell'interessato, che lo ascolterà quando possibile.

Attraverso questo sistema un'azienda non deve impegnare uno o più addetti nell'attività di risposta telefonica e può avvantaggiarsi con un unico sistema di segreteria telefonica.

Ampiamente utilizzata da tutte le aziende è la posta elettronica, la cosiddetta e-mail (della quale si è parlato nel capitolo precedente), che garantisce una comunicazione rapida ed economica verso tutto il pianeta.

L'industria automobilistica ricorre ormai diffusamente all'automazione per la produzione dei veicoli.

La produzione è affidata infatti a robot che sono comandati da computer; in tal modo si garantisce un'attività molto veloce e un risparmio nel numero degli addetti alla produzione.

Soluzioni simili, con un livello di automazione più o meno elevato, sono ormai comunemente adottate in molti altri settori produttivi. La progettazione dei più diversi oggetti può oggi avvenire tramite il computer, grazie all'uso di programmi di progettazione assistita dal computer (CAD, computer Aided Design).

Con siffatti programmi è possibile determinare la forma e la composizione dei prodotti e anche analizzare preventivamente l'aspetto e la qualità di cui saranno dotati una volta creati. Ormai onnipresenti nel lavoro d'ufficio sono i programmi di elaborazione testi, foglio di calcolo, database e presentazione, dei quali si è parlato nel Cap. 4.

Alle applicazioni di commercio elettronico rese possibili dalla diffusione di Internet si è già fatto cenno nel capitolo precedente; è facile prevedere che tali applicazioni avranno un enorme sviluppo nei prossimi anni.

I computer sono uno strumento indispensabile nell'ambito della formazione. Vi sono, infatti, programmi chiamati CBT (Computer Based Training, cioè sistemi si apprendimento mediante computer) che consentono a ciascun utente una formazione rapportata alle proprie conoscenze e ai propri ritmi di apprendimento e lavoro.

Un tale sistema può rilevarsi utile nei più svariati settori, dall'apprendimento delle lingue allo studio della storia, all'aggiornamento professionale.

Il computer nella vita quotidiana

Il computer ha invaso la nostra vita quotidiana. Un esempio certamente familiare a tutti è il bancomat. All'esterno delle banche sono situati degli sportelli automatici, collegati al sistema informatico della banca, che consentono il prelievo di denaro, forniscono informazioni riguardanti il proprio conto, la ricarica del telefono cellulare ecc.

Gli utenti possono usufruire di questo sevizio 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, evitando file agli sportelli, mentre l'istituto di credito garantisce un servizio senza bisogno della presenza di personale e quindi con un notevole risparmio.

Al giorno d'oggi, peraltro, molte banche consentono ai clienti di collegarsi direttamente attraverso Internet ai propri sistemi centrali, fornendo via rete informazioni sui conti a utenti comodamente seduti nella propria abitazione.

Questo servizio è generalmente fornito a pagamento, il che consente alle banche un aumento nel profitto e una riduzione delle spese per addetti e uffici.

Al contempo, gli utenti effettuano molte operazioni bancarie senza nemmeno dover uscire di casa. Gli strumenti informatici sono utilizzati anche per la creazione e il funzionamento delle Smart Card ("carte intelligenti"), piccole carte simili alle carte di credito in cui è incorporato un chip. Le smart card, a differenza delle tessere con semplice banda magnetica, possono essere programmate, quasi fossero dei computer in miniatura; è possibile immagazzinarvi informazioni e prelevarle.

Le applicazioni pratiche sono potenzialmente assai numerose.

Una tra le più diffuse è il cosiddetto "borsellino elettronico", una smart card che può essere utilizzata per fare la spesa.

Queste tessere sono caricate di un certo valore, corrispondente a moneta che sarà utilizzata per gli acquisti, e devono essere fatte passare in appositi lettori di cui sono forniti i negozi.

In tal modo, il valore della tessera viene progressivamente decurtato delle spese effettuate, ma potrà essere ricostituito attraverso un'operazione di ricarica.

Gli esempi potrebbero essere moltiplicati a volontà; le applicazioni informatiche sono ormai presenti in moltissimi momenti della nostra vita, e certamente nuovi ambiti di applicazioni emergeranno nel prossimo futuro.

IT e società
In questo capitolo si conosceranno i concetti di base dell’Information Technology (IT). Inoltre, si possono capire i cambiamenti che l'utilizzo del personal computer ha apportato, quali sono i danni causati dal suo utilizzo e i metodi di precauzione da prendere per evitare piccoli inconvenienti.

Un mondo che cambia

Come abbiamo visto nel capitolo precedente, è difficile pensare a un ambito della nostra vita che non verrà trasformato dalla diffusione dell'IT (Information Tecnology, Tecnologia dell'informazione), o meglio dell'ICT (Information and Communication Tecnhnology, Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione).

La precisazione è significativa perché, con l'esplosione di Internet, l'aspetto di comunicazione, scambio e condivisione di informazioni è diventato forse ancora più importante dell'elaborazione di informazioni, compito cui era tradizionalmente dedicato il computer.

In ogni caso l'informazione, sia essa oggetto di elaborazione o di trasmissione, è sempre più protagonista dell'attività economica e della vita sociale.

Si parla spesso, a questo proposito, di Società dell'Informazione, intendendo con ciò, genericamente, un'organizzazione socio-economica nella quale l'informazione è la risorsa produttiva per eccellenza, e al tempo stesso l'oggetto principale dell'attività economica.

Si parla anche, analogamente, di un'economia basata sulla conoscenza (knowledge economy), o di una "nuova rivoluzione industriale", che sta spostando il centro di gravità dell'economia così come la rivoluzione industriale del tardo Settecento lo spostò dall'agricoltura all'industria manifatturiera.

In realtà, al momento è difficile prevedere nei dettagli quali saranno a lungo termine le conseguenze sociali ed economiche dell'ICT, così come nel 1750 sarebbe stato difficile prevedere l'avvento delle ferrovie, o nel 1850 immaginare un avita quotidiana condizionata fin negli aspetti più minuti dall'energia elettrica.

Stiamo vivendo le prime fasi di sviluppo e diffusione di una tecnologia rivoluzionaria, almeno altrettanto rivoluzionaria e pervasiva della macchina a vapore, dell'elettricità o dell'automobile.

Per ora possiamo solo prevedere che, come nel caso di queste rivoluzioni tecnologiche del passato, vi saranno profondi sconvolgimenti, enormi benefici, ma anche pesanti costi sociali.

Sarà cruciale, per comprendere i mutamenti in atto e per sapervisi adattare, la comprensione delle tecnologie che stanno cambiano il mondi intorno a noi.


Computer ed ergonomia

Dai grandi scenari socio-economici ai piccoli problemi della vita di ogni giorno; piccoli ma da non sottovalutare. Un uso continuo del computer può causare diversi disturbi patologici, che possono essere prevenuti adottando alcuni particolari accorgimenti .

Tra le forme di malessere più diffuse vi è la sindrome del tunnel carpale, provocata da un uso continuativo di mouse e tastiera.

Per evitare o ridurre gli effetti di un utilizzo inadeguata del computer è consigliabile effettuare ogni tanto brevi sospensioni, adottare appoggi appropriati per i polsi e scegliere mouse e tastiera ergonomici.


Le pause si rivelano utili anche per salvaguardare la vista, spesso affaticata dall'uso spropositato di monitor non sempre di qualità.

In commercio è possibile trovare apparecchiature dotate di proprietà che permettono di prevenire eventuali disagi. Per garantire un valido acquisto i monitor dovrebbero rispondere a particolari requisiti, quali:

Le dimensioni, che non dovrebbero essere inferiori ai 15 pollici, specialmente se si fa uso di applicazioni grafiche.

La risoluzione: è consigliabile optare per un elevato numero di colori visualizzabili.
La migliore qualità della visualizzazione a monitor è influenzata non solo dallo schermo, ma anche dal tipo di scheda grafica utilizzata per visualizzare le informazioni.

Il refresh: più alta è la velocità con la quale il monitor ridisegna la videata in base alle nuove informazioni ricevute, minore sarà l'instabilità del testo sullo schermo.

In ogni caso, un paio di regole di corretto utilizzo da tenere sempre a mente riguardano la luminosità del monitor (che, indipendentemente dalla qualità di quest'ultimo, dovrebbe essere regolata al livello minimo per consentire una corretta visione delle immagini; non di più per non danneggiare la vista) e la posizione da assumere davanti al monitor (che dovrebbe essere tale da far sì che lo sguardo formi un angolo di 90° (con lo schermo).

Le normative sulla sicurezza obbligano i datori di lavoro a fornire ai loro dipendenti attrezzature di qualità, disponendo di schermi antiriflesso protettivi e prevedendo periodici controlli oculistici.

Altre misure di sicurezza durante il lavoro al computer riguardano la luminosità dell'ambiente, la postura, la seduta ergonomica, la distanza dal monitor, i collegamenti elettrici ecc.

Computer e salute

Per rendere l'uso del computer efficiente e pratico è consigliabile che l'ambiente di lavoro in cui esso è situato sia confortevole e sicuro.

Alcuni aspetti da considerare sono:

Controllare la condizioni microclimatiche della stanza (aerazione, umidità, temperatura ecc.).

Collocare il computer su una superficie stabile e priva di vibrazioni.


Lavorare in ambiente sano e pressochè privo di polvere.
Alcune imprudenze possono compromettere il buon funzionamento del computer e, addirittura, in alcuni casi lo possono danneggiare irreparabilmente. I maggiori rischi riguardano alcuni fattori d'uso:

Eccessiva polvere.

Mangiare e bere sulla tastiera.

Cambiamenti improvvisi di temperatura.

Presenza di umidità.

Spostamenti dell'apparecchio a computer acceso.

Spegnimento del computer senza praticare la procedura corretta stabilita dal sistema operativo.

Ostruire la aperture per la ventilazione del monitor.

Prima di intervenire autonomamente nel tentativo di risolvere problemi è bene informarsi sulle procedure stabilite dell'azienda, che potrebbe avere sottoscritto contratti di assistenza o addirittura disporre di personale qualificato per la risoluzione dei problemi di natura informatica.

Intervenire senza autorizzazione può compromettere la garanzia legata agli strumenti hardware acquistati dall'azienda.

Un intervento inappropriato e scorretto può danneggiare permanentemente hardware e software, oltre che mettere a repentaglio la vita dell'utente.

Alcuni elementi del computer, infatti, utilizzano voltaggi piuttosto elevate e un surriscaldamento o un corto possono generare incendi o scosse elettriche anche mortali.

Prima di dichiarare fuori uso il computer è possibile svolgere alcuni controlli in autonomia, senza per questo incorrere in spiacevoli rischi:

Verificare il collegamento elettrico del computer e delle periferiche.

Accertarsi che le periferiche siano correttamente collegate al computer.

Controllare l'effettiva accensione del computer, prima di considerarlo non funzionante.

Verificare che l'avvio della macchina avvenga correttamente.

Il controllo dell'alimentazione del computer è importante per salvaguardare l'hardware da eventuali guasti, soprattutto durante la fase di accensione. Le norme principali da non dimenticare sono:

L'utilizzo di cavi di alimentazione originali, forniti con l'acquisto del computer.

Controllare che il voltaggio della macchina corrisponda a quello della rete.

Utilizzare una presa di alimentazione posta nelle vicinanze del computer.

Sistemare i cavi sul pavimento in modo da non ostacolare il passaggio delle persone.

Accertarsi che le prese di alimentazione rispondono alle norme di sicurezza e che sia installato un salvavita. Per evitare di perdere irrimediabilmente dati in seguito a uno spegnimento accidentale del computer è buona abitudine salvare spesso i documenti durante la digitazione. Alcuni programmi permettono anche il salvataggio automatico dei documenti impostato a intervalli di tempo fissati dall'utente. Ma per proteggere l'elaboratore da interruzioni di elettricità è sufficiente collegare al computer un apparecchio UPS (Uninterruptible Power Supply).

L'UPS è un accumulatore a batterie che garantisce alimentazione per un periodo di tempo necessario al salvataggio dei dati in lavorazione, permettendo un corretto spegnimento del computer. Un richiamo all'attenzione, infine, per i numerosi utilizzatori di computer portatili che usano le proprie macchine in diversi paesi del mondo, durante i propri viaggi: poichè i computer portatili devono essere spesso ricaricati collegandoli alle prese di corrente, è essenziale ricordare che gli standard relativi alla tensione di rete possono variare nei diversi paesi, e che questo, talvolta, può creare seri problemi all'alimentatore del computer.

Sicurezza, diritto d'autore, aspetti giuridici

In questo capitolo si perlerà della sicurezza dei dati e le tecniche per non perderli. Cosa sono i virus, le applicazioni del diritto d'autore per i software. Inoltre si parlerà di backup, della legge sul copyright e della differenza tra i programmi freeware e i programmi shareware.

Sicurezza dei dati

L'utilizzo sempre maggiore di sistemi informatici, spesso connessi tra loro, è il motivo per cui le problematiche legate alla sicurezza dei dati sono in rapida crescita.

Per ovviare agli inconvenienti che ne potrebbero derivare è opportuno cautelarsi, essere consapevoli dell'importanza dei sistemi di sicurezza e adottare alcune regole basilari.

Come prima cosa è necessario conoscere due fondamentali strumenti di protezione dei propri dati informatici: l'uso di password e le copie di backup.

Password

Per evitare che utenti non autorizzati riescano ad accrescere a informazioni riservate è opportuno utilizzare una password. Si tratta di una parola d'ordine, costituita da caratteri alfabetici o numerici che è necessario digitare per poter utilizzare un computer. Molti sistemi operativi, come Windows in fase di avvio del computer consentono l'utilizzo di una password di protezione utili a impedire l'accesso a persone non utilizzate che volontariamente o involontariamente potrebbero infettare il computer con virus informatici, o cancellare o duplicare dati importanti.

Oltre che accedere al sistema operativo una password può consentire di condividere risorse di rete collegamenti a Internet o alla posta elettronica, dati riservati o documenti protetti.

Evitare che corrisponda al proprio nome o a numeri di telefono personali, cosa che lo renderebbe piuttosto prevedibile


Evitare di annotarla su carta in un luogo che sia rintracciabile da chiunque.

Evitare di memorizzare in documenti elettronici, facilmente recuperabili.


Evitare di utilizzare la stessa password per scopi diversi.


Cercare di ricordarla, altrimenti si rischierebbe di non poter più accedere a dati importanti.

Backup

Che cosa c'è di più importante in un computer dei dati in esso contenuti?

Si è visto finora che la password evitando il danneggiamento di dati da parte di un'utenza indesiderata, ma un ulteriore accorgimento assicura di rintracciare il patrimonio informatico perso accidentalmente o in seguito al malfunzionamento dell'hard disk. Si tratta delle cosiddette copie di backup, ossia copie di sicurezza dei dati presenti in un computer.

Nelle grandi aziende i backup vengono gestiti automaticamente, viene cioè creata automaticamente una copia di sicurezza del lavoro, grazie all'uso di strumenti hardware e software tecnologicamente avanzati e sofisticati e sfruttando la presenza di rete di collegamento.

Unità ZIPUnità esterna di backup

Ma svolgere abitualmente procedure di backup va anche a vantaggio del piccolo utente che dovrebbe salvare i documenti più importanti in singoli floppy disk o, ancora meglio in supporti più capaci e sicuri quali CD, di cui si è parlato nel paragrafo 3.1.

Per salvaguardare le copie di backup è consigliabile seguire alcune semplici norme di sicurezza:


Conservare in un luogo lontano da fonti magnetiche

Riporle in una stanza diversa da quella dove si trova il computer

Sistemarle in un posto compatibile con le norme consigliate per la conservazione del supporto utilizzato.

Preferire supporti sicuri scegliendo CD piuttosto che floppy disk

Strutturare un archivio organizzato per rendere immediato un eventuale recupero di file di backup

Consentire l'accesso alle copie di backup e al recupero dei dati esclusivamente a personale autorizzato.

Per semplificare l'organizzazione dell'archivio è consigliabile strutturare i file per directory facendo attenzione, in fase di backup a includere insieme con le directory anche le relative subdirectory.

Ogni volta che si effettua un backup completo si innesca un processo piuttosto lento, ma efficace, in grado di salvaguardare tutti i dati presenti nell'hard disk.

Naturalmente il backup risulta tanto più lento, quanto più dati vi sono registrati.

Un'alternativa particolarmente vantaggiosa al backup completo è quello di tipo incrementale.

Esso permette l'archiviazione di tutti i dati una prima e unica volta, per proseguireall'aggiornamento del solo materiale che ha subito variazioni nell'arco ditempo successivo.

Nel caso si possieda una notevole mole di dati della quale rimane invariata un'alta percentuale, è facilmente comprensibile come il backup riguardi sono un piccola parte, rendendo più rapida l'esecuzione.

Prima di lanciare un backup è bene assicurasi che tutti i file siano chiusi, prediligendo il momento in cui le attività lavorative risultano ridotte; infatti, in presenza di un file aperto il backup automaticamente non si verifica su esso.

Nel caso di importanti backup è buona norma conservare le copie salvate in un luogo distante del computer, per evitare la possibilità di smagnetizzazione, furto o distruzione.


Nel caso di dati particolarmente preziosi, è preferibile creare copie off-site da riporre in luoghi particolarmente sicuri, quali le casseforti ignifughe.

Virus

Sempre più spesso si sente parlare di virus informatici, ma che cosa sono sattamente?

Si tratta di pericolosi programmi autoinstallanti che si nascondono in floppy disk, in CD-ROM o in altri supporti.

Il numero dei virus è altissimo e destinato ad aumentare vertiginosamente.

Purtroppo essi possono essere causa di danni anche irrimediabili, come la distruzione di tutti i dati, la cancellazione di programmi e documenti, la distruzione definitiva dell'hard disk.

L'infezione più comune avviene nel momento in cui si accede a file contenenti il virus.

Lo scambio di dati mediante floppy disk o tra sistemi informatici collegati in rete rimane la più comune causa scatenante il contagio.

Anche Internet è frequente causa di contagio informatico.

Prima di collegarsi alla Rete è provvidenziale avere installato un valido programma antivirus, in grado di intercettare i file infetti prima della loro esecuzione.

Per ridurre le possibilità di contagio è consigliabile attenersi ad alcune regole:

Installare programmi antivirus, che possono essere aggiornati.

Non installare programmi di provenienza incerta.

Installare solo programmi originali.

Non eseguire programmi ricevuti tramite la posta elettronica.

Creare copie di backup.

E' importante sottolineare che la crescita dei virus è destinata a continuare e la miglior difesa è l'installazione di un buon programma antivirus che, anche se costoso, sia in grado di aggiornare periodicamente il proprio database con le nuove definizioni di virus.

Un efficace programma antivirus deve prevedere la possibilità di:

Controllare i file in ingresso, riconoscendo quelli infettati.

Aggiorna periodicamente il database dei virus.

Programmare la scansione perchè avvenga automaticamente.

Proteggere dai virus diffusi tramite Internet.

Proteggere dai virus macro nascosti nei documenti.

Ripulire i file infetti o quantomeno negarvi l'accesso.

Copyright

La legge sul copyright (right to copy, diritto di riprodurre) impone limiti alla diffusione di opere dell'ingegno per proteggere i diritti morali e materiali dell'autore di un'opera originale. Normalmente viene applicata in ambito editoriale alla diffusione di libri o riviste, ma anche per registrazioni audio e video, per software informatici e altro ancora. La maggior parte dei software è protetta non solo dal copyright, per il quale è illegale produrre copie, ma anche da clausole dettate dal contratto di licenza d'uso.

Un programma protetto da copyright è caratterizzato dal simbolo © seguito da una nota.

Non è lecito riprodurre materiale protetto da copyright, ma nonostante ciò la duplicazione (illegale) di videocassette o CD originali avviene di frequente.
Anche l'installazione dello stesso programma su più computer è un atto illecito, indipendentemente dal fatto che essi appartengono a un unico proprietario, a meno che egli non possieda una licenza per ogni singola macchina.
E' invece consentita dalla legge la realizzazione di una sola copia di sicurezza (backup) di ogni software posseduto. Tale copia deve essere utilizzata esclusivamente al fine di preservare l'integrità del supporto originale, pertanto dovrà essere sempre accompagnata dall'originale. Anche per i software distribuiti gratuitamente (spesso direttamente tramite Internet), chiamati freeware) , è consigliato controllare le indicazioni riguardanti la protezione copyright.


Non sempre, infatti, questi programmi possono essere divulgati liberamente.

Per i programmi shareware, invece, è necessario un pagamento al momento della registrazione come utenti, ma tali programmi possono essere utilizzati anche senza registrarsi, e possono essere diffusi senza alcun vincolo.

Perchè allora un utilizzatore dovrebbe scegliere di pagare? Perchè, dopo averlo installato sul computer, il programma shareware può presentare diverse limitazioni:

Ogni volta che si avvia il programma è possibile incappare in una maschera che avvisa l'utente della necessità di registrarne l'utilizzo.

Le funzioni di salvataggio dei file, di stampa ecc. possono essere disabilitate.

Trascorso un certo periodo di tempo il programma può sospendere automaticamente il funzionamento.

Si tratta, in un certo senso, di programmi di "prova".

Dopo un primo momento di prova, è possibile decidere di continuare a utilizzare il programma shareware registrandolo e pagandolo, attraverso le seguenti modalità:

Vaglia postali


Bonifici bancari


Direttamente tramite Internet, con carta di credito


In seguito alla registrazione gli autori del programma shareware invieranno all'utente il completamento del programma, che permette di renderlo definitivamente operativo.

Nel caso, invece, non si ritenga necessario utilizzare lo shareware, è obbligatorio ai fini di legge rimuoverlo dal proprio computer.


Oltre ai freeware e shareware sono disponibili altre forme di distribuzione di software:

Demo

Cardware

Idridi

I cosiddetti software demo sono versioni dimostrative di programmi commerciali acquistati tradizionalmente nei negozi di computer.

I software cardware, invece, vengono distribuiti dagli autori che, per effettuare la registrazione, richiedono all'utente la spedizione di una cartolina postale.
Altre forme idride di software sono freeware se utilizzate individualmente, ma nel caso di un uso commerciale è necessaria la registrazione.

Navigando in Internet è possibile rintracciare innumerevoli siti che offrono la possibilità di scegliere tra diversi programmi freeware, shareware e demo, utilizzabili con i più diffusi sistemi operativi.

Le aziende che al loro interno posseggono diverse stazioni di lavoro hanno la necessità di condividere gli stessi programmi tra più computer.

Per evitare di acquistare numerosi pacchetti software con evidente spreco economico, stipulano dei contratti con i fornitori, i quali rilasciano una licenza che permette l'installazione dello stesso software su più macchine.

In questo modo l'azienda acquisterà un singolo pacchetto software che verrà installato su ogni macchina associata a una licenza.

Lo stesso processo coinvolge l'utente privato che, in possesso di più computer, abbia acquistato un'unica copia originale di software.

Per poter installare il programma su più di un computer è necessario sottoscrivere una licenza per ogni macchina aggiuntiva.

Prima di procedere a qualunque tipo di installazione è buona norma controllare le limitazioni d'uso indicate sulla confezione del programma acquistato, leggendo attentamente la documentazione allegata.

Prestando un pò di interesse in più sull'argomento risulta più semplice la violazione del copyright.

Privacy

Il diritto alla riservatezza è l'espressione più concreta di libertà, che va tutelata con particolari normative. L'utilizzo di sistemi informatici contenenti dati personali aumenta l'esigenza di salvaguardare il diritto alla riservatezza. Le leggi che regolano il rispetto della privacy esigono l'osservanza delle finalità per quali i dati sono stati registrati.

E' illecito, per esempio, che una compagnia di assicurazioni per trarne vantaggi economici, divulghi informazioni personali di carattere medico, senza il consenso dell'interessato.

La società tecnologizzata nella quale viviamo necessita di regolamentazioni riguardanti gli archivi elettronici e la trasmissione di dati in Internet.
Strumenti di numerose ricerche di divertimento, di giochi, Internet è il più comune mezzo di scambio di informazioni riservate.
La possibilità di usare a scopi illeciti queste informazioni è uno dei problemi che vincolano maggiormente lo sviluppo dell'utilizzo commerciale della Rete, suscettibile di spiacevoli manipolazioni.

Anche la posta elettronica è uno strumento soggetto agli stessi pericoli e gli utenti che ne fanno uso devono essere rassicurati sul fatto che i messaggi non vengano letti da persone non autorizzate.

Per ovviare a questo inconveniente è necessario utilizzare software per la crittografia, divenuti ormai uno standard integrato in tutti i programmi per la gestione della posta elettronica. Ma non possiamo sperare che la tecnologia da sola risolva il problema, senza un efficace intervento legislativo. Le leggi che promuovono il rispetto dei dati personali sono ormai diffuse in molti paesi. Il primo intervento in tal senso in ambito europeo risale al 1981, quando l'Unione Europea ha emanato la "Convenzione per la protezione delle persone in relazione all'elaborazione automatica dei dati a carattere personale", che contiene una serie di raccomandazioni relative alla regolamentazione delle banche dati. In Italia, la legge più importante in materia è la legge 675 del 1996, della quale nelle pagine seguenti vengono riprodotti i principi generali che garantiscono il diritto alla privacy specificandone le modalità di applicazione.

Legge 675
Capo 1 - Principi generali

Art. 1
Finalità e definizioni


1 La presente legge garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonchè della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservattezza e all'identità personale; garantisce altresì i diritti delle persone giuridiche e di ogni altro ente o associazione.

2
Ai fini della presente legge si intende:


a) per -banca di dati- qualsiasi complesso di dati personali, ripartito in una o più unità dislocate in uno o più siti, organizzato secondo una pluralità di criteri determinati, tali da facilitarne il trattamento.

b) per -trattamento- qualunque operazione o complesso di operazioni, svolti con o senza l'ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati, concernenti la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, l'elaborazione, la modificazione, la selezione, l'estrazione il raffronto, l'utilizzo, l'interconnesione, il blocco, la comunicazione, la differenza, la cancellazione e la distruzione dei dati;

c) Per -dato personale- qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimennto a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale;


d) per -titolare- la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità e alle modalità del trattamento dei dati personali, ivi compreso il profilo della sicurezza;


e) per -responsabile- la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione o qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento dei dati personali;


f) per -interessato- la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali;


g) per -comunicazione- il dare conoscenza dei dati personali a una o più soggetti determinati, diversi dall'interssato, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione;


h) per -diffusione- il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione;


i) per -dato- anonimo il dato che in origine, o a seguito di trattamento, non può essere associato ad un interessato identificato o idntificabile;


l) per -blocco- la conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra operazione del trattamento;


m) per -Garante- l'autorità istituita ai sensi dell'articolo 30.

Art. 2 Ambito di applicazione


1 La presente legge si applica al trattamento di dati personali da chiunque effettuato nel territorio dello Stato.


Art. 3 Trattamento dei dati per fini esclusivamente personali


1 Il trattamnto di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali non è soggetto all'applicazione della presente legge, semprechè i dati non siano destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione.


2 Al trattamnto di cui al comma 1 si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di sicurezza dei dati di cui all'articolo 15, nonchè le disposizioni di cui agli articoli 18 e 36.

Art. 4 Particolari trattamenti in ambito pubblico


1 La presente legge non si applica al trattamento di dati personali effettuato:


a) dal Centro elaborazione dati di cui all'articolo 8 della legge 1. aprile 1981, n. 121, come modificato dall'articolo 43, comma 1, della presente legge, ovvero sui dati destinati a confluirvi in base alla legge, nonchè in virtù dell'accordo di adesione alla Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen, reso esecutivo con legge 30 Settembre 1993, n. 388;

b) dagli organismi di cui agli articoli 3, 4 e 6 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, ovvero sui dati coperti da segreto di Stato ai sensi dell'articolo 12 della medesima legge;


c) nell'ambito del servizio del casellario giudiziale di cui al titolo IV del libro decimo del codice di procedura penale e al regio decreto 18 giugno 1931, n. 778, e sucessive modificazioni, o in base alla legge, nell'ambito del servizio dei carichi pendenti nella materia penale;

d) in attuazione dell'articolo 371-bis, comma 3, del codice di procedura penale o per ragioni di giustizia, nell'ambito di uffici giudiziari, del Consiglio superiore della magistratura e del Ministero di grazia e giustizia;

e) da altri soggetti pubblici per finalità di difesa o di sicurezza dello Stato o di prevenzione, accertamento o repressione dei reati, in base ad espresse disposizioni di legge che prevedano specificamente il trattamneto.;


2 b) Ai trattamenti di cui al comma 1 si applicano in ogni caso le disposizioni di cui agli articoli 9, 15, 17, 18, 31, 32, commi 6 e 7, 36, nonchè, fatta eccezione per i trattamenti 7 e 34.


Art. 5 Trattamento di dati svolto senza l'ausilio di mezzi elettronici


1 Il trattamento di dati personali svolto senza l'ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati è soggetto alla medesima disciplina prevista per il trattamento effettuato con l'ausilio di tali mezzi.

Art. 6 Trattamento dei dati detenuti all'estero


1 Il trattamento nel territorio dello Stato di dati personali detenuti all'estero è soggetto alle disposizioni della presente legge.


2 Se il trattamento di cui al comma 1 consiste in un trasferimento di dati personali fuori dal territorrio nazionale si applicano in ogni caso le disposizioni dell'artcolo 28.

Il programma del corso:

Modulo 1 - Concetti di base della Tecnologia dell'Informazione
Questo modulo ha lo scopo di verificare la comprensione da parte del candidato dei concetti fondamentali riguardanti la Tecnologia dell'Informazione. Il candidato deve possedere una conoscenza di base della struttura e del funzionamento di un personal computer, sapere cosa sono le reti informatiche, avere l'idea di come queste tecnologie impattano la società e la vita di tutti i giorni. Deve inoltre conoscere i criteri ergonomici da adottare quando si usa il computer, ed essere consapevole dei problemi riguardanti la sicurezza dei dati e gli aspetti legali.

Il modulo consiste di otto sezioni. Il test è di tipo teorico e conterrà almeno una domanda relativa a ciascuna sezione.

1.1 Per iniziare
1.1.1 Hardware/Software/Information Technology
1.1.1.1 Comprendere a livello di base cos'è l'hardware, il software e l'Information Technology (IT).
1.1.2 Tipi di computer
1.1.2.1 Distinguere le varie classi di computer (mainframe, minicomputer, network computer, personal computer, laptop computer) in termini di capacità di elaborazione, velocità, costo, e impieghi tipici. Conoscere il significato di terminale intelligente e terminale stupido.
1.1.3 Componenti di base di un personal computer
1.1.3.1 Sapere quali sono le componenti principali di un personal computer: l'unità centrale di elaborazione (CPU), l'hard disk, i più comuni dispositivi di input/output, i tipi di memoria, i supporti rimovibili come dischetti, zip disk, CD-ROM ecc. Sapere cosa significa dispositivo periferico.
1.2 Hardware
1.2.1 Unità centrale di elaborazione
1.2.1.1 Sapere cos'è l'unità centrale di elaborazione (CPU) e che cosa fa: calcolo, controllo logico, gestione della memoria, ecc. Sapere che la velocità della CPU è misurata in Megahertz (MHz).
1.2.2 Dispositivi di input
1.2.2.1 Conoscere i vari dispositivi usati per inserire dati nel computer come mouse, tastiera, trackball, scanner, touchpad, penna luminosa, joystick ecc.
1.2.3 Dispositivi di output
1.2.3.1 Conoscere quali sono i più comuni dispositivi utilizzati per mostrare i risultati delle elaborazioni del computer: unità di visualizzazione (schermo, monitor), stampanti di uso normale, plotter, dispositivi a microfilm, sintetizzatori vocali ecc. Sapere dove e come sono usati questi dispositivi.
1.3 Dispositivi di memoria
1.3.1 Memoria di massa
1.3.1.1 Distinguere i vari tipi di memoria di massa in termini di velocità, capacità e costo, per es. hard disk interni/esterni, zip disk, data cartridge, CD-ROM, dischetti ecc..
1.3.2 Memoria veloce
1.3.2.1 Conoscere i differenti tipi di memoria veloce, ad es. RAM (random-access memory), ROM (read-only memory). Dire quando sono usate.
1.3.3 Capacità della memoria
1.3.3.1 Conoscere le unità di misura della memoria (bit, byte, KB, MB, GB). Collegare queste unità alle dimensioni tipiche dei caratteri, campi, record, file, cartelle/ directory.
1.3.4 Prestazioni dei computer
1.3.4.1 Sapere quali sono i principali fattori che influiscono sulle prestazioni di un computer, per es. velocità della CPU, dimensione della RAM, velocità e capacità dell'hard disk.
1.4 Software
1.4.1 Tipi di software
1.4.1.1 Conoscere il significato dei termini software di sistema e software applicativo e capirne la differenza.
1.4.2 Sistema Operativo
1.4.2.1 Sapere quali sono le principali funzioni del Sistema Operativo. Conoscere il significato di Graphical User Interface (GUI) e fare degli esempi. Comprendere i vantaggi di usare una interfaccia GUI.
1.4.3 Software applicativo
1.4.3.1 Elencare alcuni dei programmi applicativi più comuni e il loro uso, ad es. elaborazione testi, foglio elettronico, database, contabilità paghe, strumenti di presentazione, desktop publishing, applicazioni multimediali.
1.4.4 Sviluppo del software
1.4.4.1 Avere un'idea di come viene prodotto il software. Conoscere a grandi linee le fasi di sviluppo del software: analisi, programmazione, implementazione, testing.
1.5 Reti informatiche
1.5.1 LAN e WAN
1.5.1.1 Conoscere il significato di LAN (Local Area Network) e di WAN (Wide Area Network). Sapere quali sono i vantaggi del lavoro di gruppo e della condivisione delle risorse in rete.
1.5.2 La rete telefonica e i computer
1.5.2.1 Capire l'uso della rete telefonica nei sistemi informatici. Capire cosa significa rete pubblica di dati commutata (Public Switched Data Network, PSDN), rete digitale integrata nei servizi (Integrated Service Digital Network , ISDN), comunicazioni via satellite. Capire i termini fax, telex, modem, digitale, analogico, baud (misurato in bps, bit per secondo).
1.5.3 Posta elettronica
1.5.3.1 Capire il termine "posta elettronica" e quali sono i suoi usi. Sapere cos'è necessario per inviare e ricevere messaggi di posta elettronica. Conoscere quali sono le principali attrezzature informatiche e di telecomunicazione necessarie per usare la posta elettronica.
1.5.4 Internet
1.5.4.1 Sapere cos'è Internet: il concetto di base, i suoi usi principali. Conoscere i vantaggi economici di usare Internet rispetto agli altri sistemi di comunicazione. Sapere cos'è un motore di ricerca. Conoscere la differenza tra Internet e World Wide Web (www).
1.6 Il computer nella vita di ogni giorno
1.6.1 Il computer nella casa
1.6.1.1 Conoscere quali sono gli usi tipici del computer nella casa, per es. hobby, contabilità familiare, lavoro a domicilio, posta elettronica e Internet.
1.6.2 Il computer nel lavoro e nell'istruzione
1.6.2.1 Conoscere le tipiche applicazioni d'ufficio. Fare esempi relativi a attività nei settori del commercio, industria, pubblica amministrazione, istruzione. Sapere dove un computer può essere più adatto di una persona a svolgere un compito e dove no.
1.6.3 Il computer nella vita quotidiana
1.6.3.1 Sapere quali usi ha il computer nella vita di ogni giorno, per es. nel supermarket, in biblioteca, nell'ambulatorio medico, come si usano le "carte intelligenti" (smart card), ecc.
1.7 IT e Società
1.7.1 Un mondo che cambia
1.7.1.1 Avere un'idea di ciò che si intende per Società dell'Informazione e delle sue varie implicazioni,
dal commercio elettronico al problema dell'anno 2000.
1.7.2 Computer e ergonomia
1.7.2.1 Capire quali fattori e accorgimenti possono essere utili quando si lavora col computer. Per es. appropriata posizione di schermo, tastiera e sedia, illuminazione ambientale adeguata, pause nella permanenza davanti allo schermo.
1.7.3 Computer e salute
1.7.3.1 Sapere quali sono le precauzioni da osservare quando si usa il computer; ad es. assicurarsi che i cavi siano collegati in modo sicuro e che le prese di corrente non siano sovraccaricate. Comprendere i problemi derivanti da un ambiente di lavoro non corretto; ad es. i danni causati dall'abbagliamento dello schermo o dalla errata posizione.
1.8 Sicurezza, diritto d'autore, aspetti giuridici
1.8.1 Sicurezza dei dati
1.8.1.1 Essere al corrente della necessità di fare copie di bak-up dei dati su supporti di memoria rimovibili. Conoscere i problemi di privacy associati all'uso di personal computer e le misure da adottare (ad es. un corretto uso della parola d'ordine). Sapere cosa succede ai dati se viene a mancare l'energia elettrica.
1.8.2 Virus
1.8.2.1 Capire cos'è un virus di computer. Sapere come i virus entrano in un sistema di elaborazione. Capire i problemi che possono derivare dallo scaricare file dalla rete. Conoscere le principali misure di difesa dai virus.
1.8.3 Copyright
1.8.3.1 Comprendere il concetto di diritto d'autore nel caso del software e quali implicazioni legali ci sono nel copiare, condividere e prestare dischetti. Capire quali implicazioni ci possono essere nel trasferimento di file tramite la rete. Capire il significato dei termini shareware, freeware, e licenza d'uso.
1.8.4 Privacy
1.8.4.1 Sapere qual è la legislazione sulla privacy in Italia. Conoscerne le implicazioni nell'uso di dati personali.

Modulo 2 - Uso del computer e gestione dei file
Lo scopo di questo modulo è di verificare la conoscenza pratica da parte del candidato delle principali funzioni di base di un personal computer e del suo sistema operativo. Il candidato deve dimostrare la sua capacità di eseguire le attività essenziali di uso ricorrente quando si lavora col computer: organizzare e gestire file e cartelle, lavorare con le icone e le finestre, usare semplici strumenti di editing e le opzioni di stampa.

2.1 Per iniziare
2.1.1 Primi passi col computer
2.1.1.1 Avviare il computer..
2.1.1.2 Spegnere correttamente il computer.
2.1.1.3 Riavviare il computer.
2.1.1.4 Verificare le caratteristiche di base del computer che si sta usando : sistema operativo, tipo di processore, RAM disponibile, ecc.
2.1.1.5 Verificare come è impostato il desktop ("la scrivania"): data e ora, livello dell'audio, opzioni dello schermo (sfondo, risoluzione, salvaschermo ecc.)
2.1.1.6 Formattare un dischetto
2.1.1.7 Uso delle funzioni di help.
2.2 Il desktop
2.2.1 Lavorare con le icone
2.2.1.1 Selezionare e spostare le icone sul desktop. Riconoscere le icone fondamentali come: hard disk, cartelle/directory e file, cestino dei rifiuti. Creare o rimuovere collegamenti sul desktop.
2.2.2 Lavorare con le finestre
2.2.2.1 Riconoscere le varie parti di una finestra sul desktop: barra dei titoli, barra degli strumenti, barra dei menu, barra di stato, barra di scorrimento ecc.
2.2.2.2 Sapere come ridurre, ampliare, chiudere una finestra sul desktop.
2.2.2.3 Riconoscere le varie parti della finestra di una applicazione: barra dei titoli, barra degli strumenti, barra dei menu, barra di stato, barra di scorrimento ecc. Spostare le finestre sul desktop.
2.2.2.4 Sapere come ridurre, ampliare, chiudere la finestra di una applicazione. Passare da una finestra aperta a un'altra.
2.3 Organizzare i file
2.3.1 Cartelle/directory
2.3.1.1 Capire il concetto e la struttura di base delle directory/cartelle in un computer.
2.3.1.2 Saper creare una directory/cartella e una sub-directory/sub-cartella.
2.3.1.3 Esaminare una directory/cartella. Verificare le sue proprietà: nome, tipo, dimensione, data di creazione/aggiornamento ecc.
2.3.1.4 Esaminare la configurazione del desktop: data e ora, livello del suono, tipo di processore, RAM disponibile ecc.
2.3.1.5 Verificare le proprietà di un file: nome, tipo, dimensione, data di creazione/aggiornamento ecc.
2.3.1.6 Rinominare file e directory/cartelle.
2.3.2 Copiare, spostare, cancellare
2.3.2.1 Selezionare un file a sé stante o come parte di un gruppo di file.
2.3.2.2 Copiare e incollare file dentro directory/cartelle per fare dei duplicati.
2.3.2.3 Fare copie di backup su dischetto.
2.3.2.4 Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare file dentro directory/cartelle.
2.3.2.5 Cancellare file da una o più directory/cartelle.
2.3.2.6 Cancellare directory/cartelle.
2.3.3 Cercare 2.3.3.1 Usare lo strumento "Trova" per localizzare un file o una cartella/directory.
2.3.3.2 Cercare un file per nome, data di creazione, tipo, directory/cartella ecc.
2.4 Semplice editing
2.4.1 Usare un Text Editor
2.4.1.1 Lanciare un programma di editing o di elaborazione testi e creare un file.
2.4.1.2 Salvare il file in una cartella/directory.
2.4.1.3 Salvare il file su un dischetto.
2.4.1.4 Chiudere il programma di editing.
2.5 Gestione della stampa
2.5.1 Stampare
2.5.1.1 Stampare da una stampante predefinita.
2.5.1.2 Cambiare la stampante di default scegliendo tra quelle installate.
2.5.1.3 Visualizzare sul desktop la coda di stampa.

Modulo 3 - Elaborazione testi
Questo modulo verifica la competenza del candidato nell'uso del personal computer come elaboratore di testi. Egli deve essere in grado di effettuare tutte le operazioni necessarie per creare, formattare e rifinire un documento. Inoltre deve saper usare funzionalità aggiuntive come la creazione di tabelle, l'introduzione di grafici e di immagini in un documento, la stampa di un documento per l'invio ad una lista di destinatari.

3.1 Per iniziare
3.1.1 Primi passi con un elaboratore di testi
3.1.1.1 Aprire un programma di elaborazione testi
3.1.1.2 Aprire un documento esistente, fare delle modifiche e salvare.
3.1.1.3 Aprire documenti diversi.
3.1.1.4 Creare un nuovo documento e salvarlo.
3.1.1.5 Salvare un documento sull'hard disk o su un dischetto.
3.1.1.6 Chiudere il documento.
3.1.1.7 Usare la funzione di Help.
3.1.2 Modificare le impostazioni di base
3.1.2.1 Cambiare il modo di visualizzazione di una pagina.
3.1.2.2 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom della pagina.
3.1.2.3 Modificare la barra degli strumenti.
3.1.3 Scambiare documenti
3.1.3.1 Salvare un documento con un altro formato (file TXT, file RTF, tipo di software o numero di versione ecc.)
3.1.3.2 Salvare un documento in un formato appropriato per invio a un web site.
3.2 Operazioni di base
3.2.1 Inserire i dati
3.2.1.1 Inserire singoli caratteri, parole, frasi o un breve testo.
3.2.1.2 Usare il comando "Annulla".
3.2.1.3 Inserire nel testo un nuovo paragrafo
3.2.1.4 Inserire caratteri speciali/simboli.
3.2.1.5 Inserire una interruzione di pagina in un documento.
3.2.2 Selezionare i dati
3.2.2.1 Selezionare singoli caratteri, parole, frasi, paragrafi o un intero documento.
3.2.3 Copiare, spostare, cancellare
3.2.3.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare testi all'interno di un documento. Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare un testo dentro un documento.
3.2.3.2 Copiare e spostare testi tra documenti attivi.
3.2.3.3 Cancellare un testo.
3.2.4 Trovare e sostituire
3.2.4.1 Usare il comando "Trova" con riferimento a una parola o frase di un documento.
3.2.4.2 Usare il comando "Sostituisci" con riferimento a una parola o frase di un documento.
3.3 Formattazione
3.3.1 Formattare un testo
3.3.1.1 Cambiare il font e le dimensioni dei caratteri.
3.3.1.2 Usare corsivo, grassetto, sottolineatura.
3.3.1.3 Inserire caratteri colorati in un testo.
3.3.1.4 Usare i comandi di allineamento e di giustificazione del testo.
3.3.1.5 Usare la sillabazione.
3.3.1.6 Fare rientri nel testo.
3.3.1.7 Cambiare l'interlinea.
3.3.1.8 Copiare la formattazione esistente in una parte del testo.
3.3.2 Altre funzionalità
3.3.2.1 Impostare la tabulazione: a sinistra, a destra, al centro, decimale
3.3.2.2 Aggiungere bordi al documento.
3.3.2.3 Usare gli elenchi (puntati, numerati).
3.3.3 Maschere
3.3.3.1 Scegliere una maschera adatta ad una specifica applicazione.
3.3.3.2 Lavorare con una maschera in documento.
3.4 Rifinire un documento
3.4.1 Stili e paginatura
3.4.1.1 Utilizzare nel documento i vari stili disponibili.
3.4.1.2 Inserire il numero di pagina.
3.4.2 Intestazioni e piè di pagina
3.4.2.1 Aggiungere al documento intestazioni e piè di pagina.
3.4.2.2 Inserire data, autore, numero di pagina ecc. nell'intestazione e nel piè di pagina.
3.4.2.3 Utilizzare nell'intestazione e nel piè di pagina le opzioni di base per la formattazione dei testi.
3.4.3 Vocabolario e grammatica
3.4.3.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico e fare le eventuali correzioni.
3.4.3.2 Usare gli strumenti di controllo grammaticale e fare le eventuali correzioni.
3.4.4 Impostazione del documento
3.4.4.1 Modificare l'impostazione del documento (orientamento della pagina, dimensione della pagina ecc.)
3.4.4.2 Modificare i margini del documento.
3.5 Stampa
3.5.1 Preparazione della stampa
3.5.1.1 Visualizzare l'anteprima di un documento.
3.5.1.2 Usare le opzioni di base della stampa.
3.5.1.3 Stampare un documento da una stampante predefinita.
3.6 Funzioni avanzate
3.6.1 Tabelle
3.6.1.1 Creare tabelle standard.
3.6.1.2 Modificare gli attributi delle celle: formato, dimensione, colore ecc.
3.6.1.3 Inserire ed eliminare righe e colonne.
3.6.1.4 Aggiungere i bordi a una tabella.
3.6.1.5 Usare la formattazione automatica delle tabelle.
3.6.2 Disegni e immagini
3.6.2.1 Aggiungere un'immagine o un file grafico a un documento.
3.6.2.2 Applicare al documento uno sfondo colorato
3.6.2.3 Spostare disegni o immagini all'interno di un documento.
3.6.2.4 Modificare le dimensioni di un grafico.
3.6.3 Importare oggetti
3.6.3.1 Importare un foglio elettronico in un documento.
3.6.3.2 Importare file di immagini, tabelle o grafici in un documento.
3.6.4 Stampa unione
3.6.4.1 Creare una lista di distribuzione o altri file di dati da usare nella stampa unione.
3.6.4.2 Unire una lista di distribuzione a una lettera. Utilizzare la lista per stampare etichette.

Modulo 4 – Foglio elettronico
Il modulo verifica la comprensione da parte del candidato dei concetti fondamentali del foglio elettronico e la sua capacità di applicare praticamente questo strumento. Egli deve saper creare e formattare un foglio di calcolo elettronico, e utilizzare le funzioni aritmetiche e logiche di base. Inoltre è richiesta la capacità di usare funzionalità aggiuntive come l'importazione di oggetti nel foglio e la rappresentazione in forma grafica dei dati in esso contenuti.

4.1 Per iniziare
4.1.1 Primi passi col foglio elettronico
4.1.1.1 Aprire un programma di foglio elettronico.
4.1.1.2 Aprire una cartella esistente. Fare delle modifiche e salvare.
4.1.1.3 Aprire diverse cartelle.
4.1.1.4 Creare una nuova cartella e salvarla.
4.1.1.5 Salvare una cartella esistente su hard disk o dischetto.
4.1.1.6 Chiudere una cartella.
4.1.1.7 Usare le funzione di Help.
4.1.2 Modificare le impostazioni di base
4.1.2.1 Modificare il modo di visualizzazione sullo schermo.
4.1.2.2 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom della pagina.
4.1.2.3 Modificare la barra degli strumenti.
4.1.3 Scambiare documenti
4.1.3.1 Salvare una cartella con un altro formato (file TXT, file RTF, tipo di software o numero di versione ecc.)
4.1.3.2 Salvare un documento in un formato appropriato per invio a un web site.
4.2 Operazioni di base
4.2.1 Inserire i dati
4.2.1.1 Inserire numeri in una cella.
4.2.1.2 Inserire un testo in una cella.
4.2.1.3 Inserire caratteri speciali/simboli in una cella.
4.2.1.4 Inserire semplici formule in una cella.
4.2.1.5 Usare il comando "Annulla".
4.2.2 Selezionare i dati
4.2.2.1 Selezionare una cella o un insieme di celle adiacenti o non adiacenti.
4.2.2.2 Selezionare una riga o una colonna. Selezionare un insieme di righe o colonne adiacenti o non adiacenti.
4.2.3 Copiare, spostare, cancellare
4.2.3.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare il contenuto di una cella in un'altra parte del foglio di lavoro.
4.2.3.2 Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare il contenuto di una cella dentro il foglio di lavoro.
4.2.3.3 Spostare il contenuto di una cella tra fogli di lavoro attivi.
4.2.3.4 Spostare il contenuto di una cella tra cartelle attive.
4.2.3.5 Cancellare il contenuto di un insieme selezionato di celle.
4.2.4. Trovare e sostituire
4.2.4.1 Usare il comando "Trova" per uno specificato contenuto di cella.
4.2.4.2 Usare il comando "Sostituisci" per uno specificato contenuto di cella.
4.2.5 Righe e colonne
4.2.5.1 Inserire righe e colonne.
4.2.5.2 Modificare la larghezza delle colonne e l'altezza delle righe.
4.2.5.3 Cancellare righe e colonne.
4.2.6 Ordinare i dati
4.2.6.1 Disporre in ordine numerico crescente o decrescente dati selezionati.
4.2.6.2 Disporre in ordine alfabetico crescente o decrescente dati selezionati.
4.3 Funzioni e formule
4.3.1 Funzioni aritmetiche e logiche
4.3.1.1 Usare le funzioni aritmetiche e logiche di base come addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione.
4.3.1.2 Riconoscere i messaggi standard di errore associati a formule.
4.3.1.3 Usare lo strumento di riempimento automatico per copiare o incrementare dati.
4.3.1.4 Capire e usare i riferimenti relativi delle celle con formule e funzioni.
4.3.1.5 Capire ed usare i riferimenti assoluti delle celle con formule e funzioni.
4.3.2 Lavorare con le funzioni
4.3.2.1 Usare la funzione di somma.
4.3.2.2 Usare la funzione di media.
4.4 Formattazione
4.4.1 Formattare le celle: numeri
4.4.2.1 Formattare le celle per inserire numeri interi e decimali.
4.4.1.2 Formattare le celle per le date.
4.4.1.3 Formattare le celle per differenti valute.
4.4.1.4 Formattare le celle per valori percentuali.
4.4.2 Formattare le celle: testo
4.4.2.1 Modificare le dimensioni del testo. Formattare il contenuto delle celle (font, corsivo, grassetto, ecc.).
4.4.2.2 Modificare il colore dei caratteri.
4.4.2.3 Modificare l'orientazione del testo.
4.4.3 Formattare le celle: insiemi di celle
4.4.3.1 Allineare (centrato, a sinistra, a destra, in alto, in basso) il contenuto delle celle in un dato insieme.
4.4.3.2 Aggiungere un bordo a un dato insieme di celle.
4.4.4 Controllo ortografico
4.4.4.1 Usare uno strumento di controllo ortografico e fare le eventuali modifiche.
4.4.5 Impostazione del documento 4.4.5.1 Modificare i margini.
4.4.5.2 Aggiustare il documento in modo che sia contenuto in una pagina.
4.4.5.3 Aggiungere intestazioni e piè di pagina.
4.4.5.4 Cambiare l'orientazione del documento.
4.5 Stampa
4.5.1 Stampare semplici fogli elettronici
4.5.1.1 Usare le opzioni di base della stampa.
4.5.1.2 Vedere il documento in anteprima.
4.5.1.3 Stampare un foglio di lavoro o una intera cartella.
4.5.1.4 Stampare una parte di un foglio di lavoro o un insieme definito di celle.
4.6 Funzioni avanzate
4.6.1 Importare oggetti
4.6.1.1 Importare oggetti come file di immagini, grafici, testi.
4.6.1.2 Spostare e modificare le dimensioni di oggetti importati.
4.6.2 Diagrammi e grafici
4.6.2.1 Generare differenti tipi di diagrammi e grafici a partire da un foglio elettronico (grafici a torta, a barre ecc.).
4.6.2.2 Completare o modificare un diagramma o grafico: aggiungere titolo o etichette, cambiare la scala o i colori.
4.6.2.3 Cambiare il tipo di diagramma/grafico.
4.6.2.4 Spostare e cancellare diagrammi/grafici.

Modulo 5 - Basi di dati
Questo modulo riguarda la conoscenza da parte del candidato dei concetti fondamentali sulle basi di dati e la sua capacità di utilizzarli. Il modulo è costituito da due parti. La prima verifica la capacità di creare una semplice base di dati usando un pacchetto software standard. La seconda verifica invece la capacità di estrarre informazioni da una base di dati esistente usando gli strumenti di interrogazione, selezione e ordinamento disponibili, e di generare i rapporti relativi.

5.1 Per iniziare
5 .1.1 Primi passi con un database
5.1.1.1 Aprire un programma di database.
5.1.1.2 Aprire un database esistente con l'impostazione di default.
5.1.1.3 Modificare un record in un database esistente e salvarlo.
5.1.1.4 Salvare un database su hard disk o dischetto.
5.1.1.5 Chiudere il database.
5.1.1.6 Usare le funzioni di Help.
5.1.2 Modificare le impostazioni di base
5.1.2.1 Modificare il modo di visualizzazione sullo schermo.
5.1.2.2 Modificare la barra degli strumenti.
5.2 Creare un database
5 .2.1 Operazioni di base
5.2.1.1 Impostare e pianificare un database.
5.2.1.2 Creare una tabella con campi e attributi.
5.2.1.3 Navigare in una tabella.
5.2.1.4 Inserire dati in una tabella.
5.2.2 Definire le chiavi
5.2.2.1 Definire una chiave primaria.
5.2.2.2 Impostare un indice.
5.2.3 Impostare una tabella
5.2.3.1 Modificare gli attributi di una tabella.
5.2.3.2 Modificare gli attributi dei campi.
5.2.4 Aggiornare un database
5.2.4.1 Modificare dati in una tabella.
5.2.4.2 Cancellare dati in una tabella.
5.2.4.3 Aggiungere record a un database.
5.2.4.4 Cancellare record in un database.
5.3 Uso di maschere
5.3.1 Creare una maschera
5.3.1.1 Creare una semplice maschera.
5.3.1.2 Inserire i dati in un database usando semplici maschere.
5.3.2 Modificare una maschera
5.3.2.1 Definire la formattazione del testo.
5.3.2.2 Cambiare il colore di sfondo.
5.3.2.3 Importare una immagine o un file grafico.
5.3.2.4 Modificare la disposizione degli oggetti nella maschera.
5.4 Reperire informazioni
5.4.1 Operazioni di base
5.4 1.1 Accedere a un database esistente.
5.4.1.2 Trovare un record sulla base di criteri assegnati.
5.4.1.3 Creare una semplice query.
5.4.1.4 Creare una query con criteri multipli.
5.4.1.5 Salvare una query.
5.4.1.6 Applicare dei filtri a una query.
5.4.1.7 Rimuovere dei filtri da una query.
5.4.2 Perfezionare una interrogazione
5.4.2.1 Aggiungere campi a una query.
5.4.2.2 Eliminare campi da una query.
5.4.3 Ricercare, selezionare e ordinare
5.4.3.1 Ricercare, selezionare e ordinare dati sulla base di criteri assegnati.
5.4.3.2 Ricercare, selezionare e ordinare dati mediante comuni operatori logici.
5.5 Rendiconti
5.5.1 Generare rapporti
5.5.1.1 Presentare i dati (sullo schermo o a stampa) in una particolare sequenza.
5.5 1.2 Modificare un rapporto.
5.5.1.3 Creare e personalizzare intestazioni e piè di pagina.
5.5.1.4 Raggruppare i dati di un rapporto (es. totali, sub-totali ecc.)

Modulo 6 - Strumenti di presentazione
Questo modulo riguarda l'uso del personal computer per generare presentazioni. Al candidato è richiesta la capacità di usare gli strumenti standard di questo tipo per creare presentazioni per diversi tipi di audience e di situazioni. Egli deve saper usare le funzionalità di base disponibili per comporre il testo, inserire grafici e immagini, aggiungere effetti speciali.

6.1 Per iniziare
6.1.1 Primi passi con gli strumenti di presentazione
6.1.1.1 Aprire un programma di presentazione.
6.1.1.2 Aprire un documento di presentazione esistente, fare delle modifiche e salvarlo.
6.1.1.3 Aprire diversi documenti.
6.1.1.4 Salvare una presentazione esistente su hard disk o dischetto.
6.1.1.5 Chiudere il documento di presentazione.
6.1.1.6 Usare le funzioni di Help.
6.1.2 Modificare le impostazioni di base
6.1.2.1 Modificare il modo di visualizzazione sullo schermo.
6.1.2.2 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom della pagina.
6.1.2.3 Modificare la barra degli strumenti.
6.1.3 Scambiare documenti
6.1.3.1 Salvare una presentazione con un altro formato (RTF, file di immagini, tipo o versione del software ecc.)
6.1.3.2 Salvare una presentazione in un formato appropriato per invio a un web site.
6.2 Operazioni di base
6.2.1 Creare una presentazione
6.2.1.1 Creare una nuova presentazione.
6.2.1.2 Scegliere un layout automatico appropriato per ogni singola diapositiva (per es. presentazione di titoli, organigramma, schema con testo, elenco puntato ecc.).
6.2.1.3 Modificare il layout di una diapositiva.
6.2.1.4 Aggiungere testo.
6.2.1.5 Aggiungere un'immagine presa da una raccolta di immagini.
6.2.2 Copiare, spostare, cancellare: testo
6.2.2.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare un testo all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.2.2 Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare un testo all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.2.3 Cancellare un testo selezionato.
6.2.3 Copiare, spostare, cancellare: immagini
6.2.3.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare una immagine all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.3.2 Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare un'immagine all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.3.3 Cancellare un'immagine.
6.2.4 Copiare, spostare, cancellare: diapositive
6.2.4.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare una diapositiva all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.4.2 Usare le funzioni "Taglia" e "Incolla" per spostare una diapositiva all'interno della presentazione o in presentazioni attive.
6.2.4.3 Cambiare l'ordine delle diapositive della presentazione.
6.2.4.4 Eliminare una diapositiva dalla presentazione.
6.3 Formattazione
6.3.1 Formattare testi
6.3.1.1 Cambiare tipo e dimensione dei caratteri.
6.3.1.2 Usare neretto, corsivo, sottolineatura, comando maiuscole/minuscole.
6.3.1.3 Applicare ombreggiature, usare apici e pedici.
6.3.1.4 Usare caratteri di differenti colori.
6.3.1.5 Centrare il testo, allinearlo a destra o sinistra, in alto, in basso.
6.3.1.6 Modificare l'interlinea.
6.3.1.7 Usare i diversi tipi di punto disponibili per gli elenchi.
6.3.2 Modificare riquadri di testo
6.3.2.1 Modificare le dimensioni di un riquadro di testo e spostarlo all'interno della diapositiva.
6.3.2.2 Definire spessore, stile e colore di un riquadro.
6.4 Grafici e diagrammi
6.4.1 Disegnare oggetti
6.4.1.1 Usare differenti stili di linee.
6.4.1.2 Spostare le linee di una diapositiva.
6.4.1.3 Modificare il colore delle linee e degli oggetti.
6.4.1.4 Usare varie forme geometriche (rettangoli, cerchi ecc.).
6.4.1.5 Ruotare o traslare un oggetto in una diapositiva.
6.4.1.6 Modificare gli attributi di un disegno (colore, spessore delle linee).
6.4.1.7 Applicare l'ombreggiatura a un disegno.
6.4.2 Diagrammi
6.4.2.1 Creare un organigramma.
6.4.2.2 Modificare la struttura di un organigramma.
6.4.2.3 Creare differenti tipi di diagrammi (a barre, a torta ecc.)
6.4.3 Immagini e altri oggetti
6.4.3.1 Importare immagini da altri file.
6.4.3.2 Cambiare le dimensioni di un'immagine e spostarla dentro una diapositiva.
6.4.3.3 Importare altri oggetti: testi, fogli elettronici, tabelle, diagrammi o grafici.
6.4.3.4 Copiare un oggetto importato nel documento originale.
6.4.3.5 Aggiungere effetti ai bordi di un oggetto
6.5 Stampa e distribuzione
6.5.1 Impostazione delle diapositive
6.5.1.1 Selezionare un formato di uscita appropriato per la presentazione: lavagna luminosa, volantino, diapositiva da 35 mm, presentazione su schermo.
6.5.1.2 Cambiare l'orientazione delle diapositive: orizzontale o verticale.
6.5.2 Preparazione per la distribuzione
6.5.2.1 Aggiungere note per chi presenta le diapositive.
6.5.2.2 Numerare le diapositive.
6.5.2.3 Usare uno strumento di controllo ortografico e fare le eventuali modifiche.
6.5.3 Stampa
6.5.3.1 Visualizzare in anteprima il documento
6.5.3.2 Cambiare la visualizzazione: diapositive singole, sequenza, note
6.5.3.3 Stampare le diapositive in varie viste e formati d'uscita.
6.6 Effetti speciali
6.6.1 Animazioni
6.6.1.1 Aggiungere alle diapositive delle animazioni di repertorio
6.6.1.2 Modificare le animazioni predefinite.
6.6.2 Suoni
6.6.2.1 Usare effetti sonori.
6.6.3 Dissolvenze
6.6.3.1 Aggiungere effetti di dissolvenza.
6.7 Supporti operativi
6.7.1 Fare una presentazione
6.7.1.1 Iniziare una presentazione da una qualsiasi diapositiva.
6.7.1.2 Usare strumenti di navigazione sullo schermo.
6.7.1.3 Nascondere delle diapositive.


Modulo 7 - Reti informatiche
Questo modulo riguarda l'uso delle reti informatiche con un duplice scopo, cioè cercare informazioni e comunicare. Corrispondentemente esso consta di due parti. La prima concerne l'uso di Internet per la ricerca di dati e documenti nella rete; si richiede quindi di saper usare le funzionalità di un browser, di utilizzare i motori di ricerca, e di eseguire stampe da web. La seconda parte riguarda invece la comunicazione per mezzo della posta elettronica; si richiede di inviare e ricevere messaggi, allegare documenti a un messaggio, organizzare e gestire cartelle di corrispondenza.

7.1 Internet: per iniziare
7.1.1Primi passi con Internet
7.1.1.1 Aprire un programma di navigazione (browser).
7.1.1.2 Capire come è strutturato un indirizzo web.
7.1.1.3 Visualizzare una data pagina web.
7.1.1.4 Cambiare la pagina iniziale di navigazione.
7.1.1.5 Chiudere il browser.
7.1.1.6 Usare le funzioni di Help.
7.1.2 Modificare le impostazioni di base
7.1.2.1 Modificare il modo di visualizzazione sullo schermo.
7.1.2.2 Modificare la barra degli strumenti.
7.1.2.3 Visualizzare le immagini di una pagina web.
7.1.2.4 Caricare i testi ma non le immagini di una pagina web.
7.2 Navigazione in web
7.2.1 Accedere ad un indirizzo web
7.2.1.1 Aprire un URL (Uniform Resource Locator) e raccogliere i dati.
7.2.1.2 Aprire un link ipertestuale o a un file grafico e tornare alla pagina di origine.
7.2.1.3 Navigare fino ad un sito specificato e raccogliere i dati.
7.3 Ricerca in web
7.3.1 Usare un motore di ricerca
7.3.1.1 Definire i requisiti della ricerca.
7.3.1.2 Fare una ricerca mediante parola chiave.
7.3.1.3 Fare una ricerca usando i comuni operatori logici.
7.3.2 Stampa
7.3.2.1 Vedere l'anteprima di stampa.
7.3.2.2 Modificare le opzioni di stampa.
7.3.2.3 Stampare una pagina web usando le opzioni di base della stampa.
7.3.2.4 Presentare il risultato di una ricerca in forma stampata.
7.4 Segnalibri
7.4.1 Creare un segnalibro
7.4.1.1 Aprire una pagina mediante segnalibro (bookmark)
7.4.1.2 Assegnare un bookmark ad una pagina web.
7.4.1.3 Aggiungere pagine web alla cartella dei bookmark.
7.5 Posta elettronica: per iniziare
7.5.1 Primi passi con la posta elettronica
7.5.1.1 Aprire un programma di posta elettronica.
7.5.1.2 Aprire la cassetta delle lettere di un dato utente.
7.5.1.3 Leggere un messaggio.
7.5.1.4 Chiudere il programma di posta elettronica.
7.5.1.5 Usare le funzioni di Help.
7.5.2 Modificare le impostazioni di base
7.5.2.1 Modificare il modo di visualizzazione.
7.5.2.2 Modificare la barra degli strumenti.
7.6 Messaggi
7.6.1 Inviare un messaggio
7.6.1.1 Creare un nuovo messaggio.
7.6.1.2 Inserire un indirizzo nel campo "destinatario".
7.6.1.3 Inserire un titolo nel campo "oggetto".
7.6.1.4 Aggiungere il "biglietto da visita" in calce al messaggio.
7.6.1.5 Usare un correttore ortografico, se disponibile.
7.6.1.6 Allegare un file al messaggio.
7.6.1.7 Mandare un messaggio con alta/bassa priorità.
7.6.2 Copiare, spostare, cancellare
7.6.2.1 Usare le funzioni "Copia" e "Incolla" per duplicare un testo nel messaggio o in un altro messaggio attivo.
7.6.2.2 Usare "Taglia" e "Incolla" per spostare un testo all'interno di un messaggio o in un altro messaggio attivo.
7.6.2.3 Usare "Taglia" e "Incolla" per inserire nel messaggio un testo prelevato altrove.
7.6.2.4 Cancellare parte del testo in un messaggio.
7.6.2.5 Cancellare un file allegato a un messaggio.
7.6.3 Leggere un messaggio.
7.6.3.1 Aprire la cartella della posta.
7.6.3.2 Evidenziare un messaggio e aprirlo.
7.6.3.3 Riporre il messaggio.
7.6.4 Rispondere a un messaggio
7.6.4.1 Usare la funzione "Rispondi al mittente"
7.6.4.2 Usare la funzione "Rispondi a tutti".
7.6.4.3 Rispondere inserendo il messaggio originale.
7.6.4.4 Rispondere senza inserire il messaggio originale.
7.6.4.5 Spedire il messaggio.
7.7 Indirizzi
7.7.1 Usare l'indirizzario
7.7.1.1 Aggiungere un indirizzo all'elenco.
7.7.1.2 Cancellare un indirizzo dall'elenco.
7.7.1.3 Creare un nuovo indirizzario/lista di distribuzione.
7.7.1.4 Aggiornare un indirizzario con la posta in arrivo.
7.7.2 Messaggi a più indirizzi
7.7.2.1 Rispondere a un messaggio usando una lista di distribuzione.
7.7.2.2 Mandare un messaggio in copia a vari indirizzi.
7.7.2.3 Mandare copie silenti.
7.8 Gestione dei messaggi
7.8.1 Organizzare i messaggi
7.8.1.1 Cercare un messaggio.
7.8.1.2 Creare una nuova cartella della posta.
7.8.1.3 Cancellare un messaggio.
7.8.1.4 Spostare un messaggio in una nuova cartella.
7.8.1.5 Ordinare i messaggi secondo un dato criterio (per nome, soggetto, data ecc.)

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Prof. Alessandro Amodei tramite e-mail:

mateliber@libero.it