Hawker Hunter FGA.9

Revell 1/144

Il kit Revell è molto ben fatto, nonostante il prezzo davvero basso. Per meno di cinque Euro porate a casa un delizioso modellino con cockpit e vani carrello dettagliati (persino un seggiolino con cinture!), armamento e decal per due versioni. Il dettaglio sulle superfici esterne è in delicato e netto negativo.

I pezzi combaciano molto bene, non ho usato alcun tipo di stucco. Unico neo il tettuccio, che mi ha fatto tribolare un po'.

Ho iniziato dipingendo il cockpit con una mano di fondo di colori acrilici e riprendendo (per quanto possibile) i dettagli con gli smalti. Poi ho verniciato pozzetti dei carrelli, cono di scarico e interno delle prese d'aria con diversi toni di colore metallizzato.

I colori del camouflage sono stati ricavati mischiando a occhio un po' di acrilici Tamiya, ora venitemi a dire che in questa scala dovevo usare le paint chips del Federal Standard... Il relax è relax, no? Ho dato una mano di fondo con il grigio chiaro, poi ho fatto un po' di pre-shading col nero, infine ho dato il grigio scuro in vari strati molto leggeri cercando di non spruzzarlo dove sarebbe andato poi il verde. Una volta asciutto ho mascherato col Maskol Mo-Lak e ho passato il verde, sempre in molti strati leggeri per controllare l'effetto dell'ombreggiatura.

Una volta asciutto, ho preparato il modello per la posa delle decal con una mano di Future (non smetterò mai di ringraziare Alessandro Patroncino per avermi procurato un po' del prezioso prodotto). Le decal sono state sigillate da un'altra mano di Future, mentre il giusto livello di lucidità è stato ristabilito grazie a un'aerografata con un mix di trasparente Aeromaster opaco e semilucido.

Lo strato di trasparente semilucido è anche servito come base per qualche passata di polvere di pastello nera e grigia, giusto per dare ancora un po' di effetto "vissuto".

Il tratto di pista è stato realizzato in un paio di sedute prendendo come base un pezzo di foglio di plasticard sul quale ho tracciato con matita e righello le linee di separazione fra i blocchi, ripassandole poi con un "Plastic Scriber" Tamiya, che ho trovato davvero ottimo e consiglio a tutti.

Ho continuato ad aerografare diversi toni di grigio e sabbia finchè non sono stato convinto dell'effetto usura, poi ho passato del colore scuro per capillarità nelle incisioni, approfittandone anche per "macchiare" di olio la pista. La striscia gialla è stata mascherata e aerografata con giallo opaco, poi una velatura di sabbia ha ricoperto il tutto.

L'erba è della Woodland Scenics, deposta per "sparpagliamento" sulla superficie bagnata con acqua e colla vinilica. Dopo l'asciugatura ho ripassato ad aerografo con alcuni toni di verde, giallo e marrone, terminando con un drybrush in giallo pallido Vallejo.

Mi ci sono volute circa 15 ore per completare il tutto, e mi sono divertito moltissimo. Ah, si, non ho reinstallato le antenne tagliate durante la carteggiatura. Beh, un giorno le rimetterò al loro posto. Un giorno.