Recensione
a cura di
Alessandro Brozzetti
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TERMINOLOGIA
Modi
diversi per definire la stessa cosa
di Mauro Ulivi
I
cultori più preparati, che nel corso degli anni hanno illuminato il
panorama lottistico con le loro geniali intuizioni, si sono anche dovuti
far carico di definire le varie situazioni con i termini più appropriati.
Essendosi susseguite sempre nuove scoperte per la classificazione dei
numeri, delle combinazioni e delle varie statistiche che si possono
effettuare, si è anche venuto a creare il problema di uniformare il
linguaggio. Purtroppo non sempre ciò è stato possibile e si è innescata
una certa confusione nella mente di coloro che solo da poco si
avvicinavano a questo gioco. I casi più eclatanti per fortuna non sono
molti e in questo articolo proveremo a fare un po’ di chiarezza in
merito, a beneficio soprattutto di coloro che non hanno ancora molta
confidenza con la materia. Teniamo a precisare che il nostro scopo è solo
quello di fare un po’ di luce e non certo quello di prendere posizione
in un senso o nell’altro.
Il
primo esempio è quello del ritardo relativo e del ritardo
di posizione che in pratica fanno riferimento alla stessa cosa. Questa
forma di ritardo s’inizia a contare dal momento in cui un numero diventa
capolista nella sua ruota d’appartenenza fino alla data del suo
sorteggio. Alcuni studiosi usano la definizione ritardo
relativo, mentre altri amano riferirsi a questa forma di ritardo con
il termine ritardo di posizione.
Niente di sbagliato nei due casi, solo che alcuni differenziano il ritardo
relativo dal ritardo di
posizione, indicando il secondo con riferimento alla posizione di
ognuno dei 90 numeri nel tabellone analitico.
Da
questo tipo di ritardo ne discende direttamente un altro e anche qui la
terminologia usata è differente. Ci riferiamo al ritardo
relativo comparato anche definito ritardo
di posizione derivata (o di 2° grado).
Questa forma di ritardo considera i 10 capolista di ogni ruota
ordinati in modo decrescente rispetto al ritardo
relativo o di posizione di
ognuno di essi. Il ritardo si conterà dal momento che un numero e la
ruota d’appartenenza andranno ad occupare il primo posto in testa alla
graduatoria, fino al momento del sorteggio. I ritardi, in genere molto
contenuti, si prestano ad un gioco di speculazione continua.
Altro
caso è quello dei numeri determinati o isotopi e
anche qui il riferimento è identico, stiamo parlando degli estratti che
nel tabellone dei ritardi occupano lo stesso posto estrazionale (1°
estratto, 2°, 3°, 4° e 5°). Il termine isotopo
(stesso posto) viene usato da alcuni studiosi, mentre la definizione determinati
è cara ad altri cultori, ma il significato pratico non cambia.
Come
abbiamo visto ci sono delle definizioni diverse che fanno capo allo stesso
argomento e siccome riteniamo questi temi di primaria importanza nello
studio del Lotto, crediamo di aver fatto cosa gradita ai lettori avendo
cercato di spiegare a cosa si riferiscono certi termini che di frequente
troviamo sulla stampa specializzata.
Mauro
ULIVI
ma_uli@yahoo.it |