Recensione
a cura di
Alessandro Brozzetti
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IL
RITARDO CRONOLOGICO
La
statistica più conosciuta
di
Mauro Ulivi
Quando
ci apprestiamo a valutare il grado di maturità di una combinazione, il
primo parametro che utilizziamo è quello di verificare da quante
estrazioni essa non viene sorteggiata. Questa operazione ci permette di
stabilire il ritardo cronologico
al momento dell’indagine che sulle colonne della stampa specializzata
viene sovente indicato con la sigla RC. Prima dell’avvento della seconda estrazione settimanale (marzo
1997) era prassi comune affermare che un numero ritardava da X settimane,
con l’istituzione del sorteggio del mercoledì è più corretto parlare
di estrazioni di ritardo. Purtroppo la forza dell’abitudine porta spesso
a scrivere settimane anziché estrazioni, ma col trascorrere del tempo
fortunatamente questo errore va scomparendo.
Dovendo
stabilire il ritardo cronologico di una combinazione multipla tipo una coppia o
una terzina, dobbiamo sempre considerare il ritardo minimo della stessa.
Se ad esempio, nella ruota di Bari abbiamo i numeri 31 e 35 che tardano
rispettivamente da 138 e da 67 estrazioni, il ritardo cronologico della coppia sarà di 67 sorteggi. Lo stesso
vale per gli ambi, i terni ecc. infatti se esaminiamo due ambi aventi come
ritardo: il primo 100 estrazioni e il secondo 80, il ritardo dei due ambi
considerati insieme sarà di 80 estrazioni che equivale appunto al ritardo
minimo dei due. Il ritardo globale
di una combinazione invece prevede la somma dei ritardi dei singoli
elementi che la compongono e anche questo parametro può tornarci utile in
fase di analisi. Nel nostro esempio il ritardo
globale dei numeri 31 e 35 sulla ruota di Bari sarà di 205 estrazioni
(138 + 67 = 205).
Per
quanto riguarda la sorte di estratto sono in molti a pensare che un numero
avendo superato le 100 estrazioni di assenza possa essere considerato
maturo per il sorteggio. Alcuni mass media e i soliti pressappochisti
alimentano queste credenze, indicando i numeri centenari come le migliori
soluzioni di gioco. Basterebbe invece verificare che cosa è successo in
quasi 130 anni di sorteggi per rendersi conto che un numero può
raggiungere e anche superare le 200 estrazioni di ritardo. Immaginatevi
quali catastrofici effetti potrebbe avere una condotta di gioco che
prevede l’attacco a un numero quando esso manca all’appello appena da
un anno.
Già
nei lontani anni trenta un valente studioso dell’epoca, l’Ing.
Samaritani, riuscì a stabilire matematicamente, tramite apposite formule,
il massimo ritardo teorico che può essere raggiunto da una qualsiasi
combinazione. La sua opera “La
teoria e il calcolo matematico dei ritardi” è tutt’oggi
considerata una sorta di “bibbia” per chi si propone di studiare il
Lotto sotto l’aspetto scientifico. Purtroppo la prematura scomparsa di
questo grande personaggio ha impedito allo stesso di sviluppare
ulteriormente i suoi studi. E’ per merito di Leontino Gorgia che certe
intuizioni del Samaritani sono state in seguito approfondite e divulgate
al grande pubblico tramite la stampa.
Sia
i massimi ritardi statistici che quelli teorici possono dunque tornarci
utili per poter effettuare dei confronti con la combinazione che stiamo
analizzando, ma essendo strettamente legati all’aumentare della massa
estrazionale, sono di conseguenza soggetti ad eventuali incrementi col
passare degli anni, un po’ come avviene con i record dell’atletica
leggera. Considerare questi max storici come dei limiti insuperabili, può
essere molto pericoloso soprattutto se vengono esposte cifre considerevoli
nell’inseguire un numero, basti pensare ad alcuni massimi ritardi
teorici matematicamente calcolati che nella storia del Lotto sono stati a
loro volta superati e che quindi hanno solo un valore indicativo.
Il
ritardo cronologico,
considerato da solo, assume quindi un’importanza relativa, a meno che
non ci si trovi in presenza di valori altissimi, ma questo capita di rado.
Qualcuno a questo punto potrebbe obbiettare che in questo modo le
occasioni di gioco diventano rarissime, in quanto i numeri che superano le
160-170 estrazioni di ritardo sono pochi. Per fortuna in nostro soccorso
vengono altri tipi di statistiche di cui parleremo nei prossimi
interventi.
Mauro
ULIVI
ma_uli@yahoo.it |