Recensione
 a cura
di
Alessandro Brozzetti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


IL RITARDO RELATIVO

Un parametro molto importante

di Mauro Ulivi


 

Cominciamo col dire che questa forma di ritardo viene anche definita da alcuni ritardo di posizione, nei nostri articoli però preferiamo usare il termine ritardo relativo che venne coniato dal suo ideatore Leontino Gorgia parecchi anni or sono. L’importante è chiarire che le due definizioni si rifanno allo stesso concetto, dunque se ci capiterà di leggere altrove ritardo di posizione anziché ritardo relativo sappiamo che la statistica alla quale si fa riferimento è la stessa. Questa forma di ritardo per comodità molto spesso viene riportata con la sigla RR ed è calcolata dal momento in cui una combinazione diventa capolista nella sua ruota d’appartenenza, fino al momento del sorteggio della stessa. Per capolista ovviamente intendiamo la combinazione che al momento dell’indagine vanta il maggior ritardo cronologico (RC) rispetto a tutte le altre. E’ importante tenere presente che ci stiamo riferendo a numeri appartenenti alla stessa ruota, in quanto come vedremo nei prossimi articoli, considerando l’insieme delle dieci le ruote il discorso cambia.

 

Facciamo adesso un esempio per capire bene la tecnica di rilevazione: alla data in cui scriviamo sulla ruota di Bari abbiamo come capolista il numero 31 che vanta un ritardo cronologico di 144 estrazioni. Si tratta quindi di stabilire da quante estrazioni il suddetto numero si trova nella condizione di essere il massimo ritardatario nella sua ruota d’appartenenza e il valore che troveremo sarà appunto quello del ritardo relativo. Da 86 estrazioni il 31 è il numero che vanta il maggior ritardo cronologico nella ruota di Bari, infatti se scorriamo le estrazioni a ritroso ci accorgiamo che fino al 27-3-1999 il capolista era il numero 2 ed è proprio dalla data di sorteggio del 2 in poi che si andrà a contare il ritardo relativo per il 31. Con la stessa tecnica è possibile stabilire il ritardo relativo anche per altri tipi di combinazioni, dall’estratto su più numeri, all’ambo secco o considerato in terzina ecc.

 

Andiamo ora a scoprire il motivo principale che fa di questa forma di ritardo un interessante strumento di ricerca statistica. Innanzi tutto va detto che il valore del ritardo relativo sarà sempre inferiore a quello del ritardo cronologico proprio per il motivo che il primo s’inizia a contare quando la combinazione raggiunge la vetta della graduatoria dei ritardi della ruota d’appartenenza ed è già gravata da un certo ritardo cronologico. Per quanto riguarda l’estratto semplice, teoricamente un numero diventa il primo ritardatario quando il suo ritardo cronologico si aggira intorno alle 79 estrazioni. Abbiamo detto teoricamente, poiché nella realtà dei fatti il campo d’oscillazione è abbastanza ampio. Il valore 79 coincide con il ritardo normale dell’estratto, ma di questo argomento avremo modo di parlare in un’altra occasione.

 

Se andiamo ad operare dei confronti tra il RC e il RR ci accorgiamo che i massimi statistici registrati in oltre un secolo di estrazioni si differenziano di molto e rimanendo nell’ambito delle combinazioni semplici siamo nell’ordine di un 40-50% in meno a favore del ritardo relativo. Questo ci permette, oltre ad avere una sensibile compressione dei tempi d’attesa, anche di poter rapportare i due valori RR/RC ottenendo una cifra decimale che funge da indicatore sul grado di maturità dei numeri in esame. Questo valore può oscillare da zero a uno e più si approssima all’unità, più il pronostico diventa credibile.

 

Quando si verificano delle situazioni in cui sia il RC che il RR si avvicinano ai rispettivi max storici, allora è lecito attendersi un sorteggio a breve. Come regola generale possiamo dire che tante più statistiche riguardanti la stessa combinazione hanno valori alti, tanto più il pronostico è attendibile. In genere è assai pericoloso affidarsi ad un singolo parametro per stabilire se è il caso o meno d’iniziare una partita. Per concludere diciamo che il ritardo relativo ci apre le porte ad altre considerazioni che ci permetteranno di ridurre ulteriormente i tempi di attesa quando andremo ad iniziare una partita.

                                                              Mauro ULIVI
                                                                        ma_uli@yahoo.it