Tale nuovo metodo di procedere al calcolo delle progressioni, porta un notevole vantaggio in termini finanziari. Nell’esempio proposto, si parte con una puntata pari a 10.000 e, se non arriva la vincita al primo colpo, si procede al decremento della puntata, lasciando però inalterata la garanzia della percentuale di vincita. Con questo accorgimento, il capitale investito al 20° colpo, è decisamente inferiore rispetto al procedimento classico che prevede una progressione costante ed incrementativa della somma iniziale (si pensi che con una progressione classica, per due numeri, alle medesime condizioni, al 20° colpo avremmo speso ben 2.258.000 contro 1.273.000 di questo procedimento). Il risparmio, ed è quello che più conta in questo tipo di gioco, è di tutta evidenza! Si è voluto, inoltre, inserire un'apposita colonna indicante il cosiddetto "punto di pareggio", ossia la puntata minima che occorrerà effettuare per il solo recupero delle spese fino ad allora sostenute. Ciò può tornare utile qualora la puntata cominci a farsi pesante, e necessiti, quindi, di una ulteriore correzione. Prendiamo, ad esempio, il caso delle progressioni per 3 numeri. Al 16° colpo la tabella ci dice che, per guadagnare almeno il 20% di quanto si è speso, dobbiamo puntare la somma di 1.478.000, mentre il pareggio si otterrebbe puntando solamente 1.136.000. Da qui possono discendere parecchie scelte per il giocatore, una delle quali, ad esempio, potrebbe essere quella di ridimensionare l'utile al 10%. In questo caso (per semplificare le cose, ma non è esattamente così, dati i complessi calcoli da effettuare) è sufficiente moltiplicare il punto di pareggio per il 10% e, quindi, puntare la somma di 1.250.000. Non sarà mai il 10% esatto, ma sarà, comunque, qualcosa in più di un pareggio contabile.