Doppia Deviazione Dinamica (3)

Applicazione al caso dei 10 numeri per la sorte di terno (T0)

Precisiamo che per criterio di ordinamento riteniamo valido un qualsiasi criterio prefissato che ci permette di identificare in modo dinamico i numeri da giocare di ciascuna ruota. Ciò premesso, estendiamo la base dei numeri da giocare, passando da 5 a 10, ed estendiamo anche il tipo di giocata. Abbiamo visto il caso E5, 5 numeri per la sorte di estratto, successivamente A5, 5 numeri per la sorte di ambo, adesso affrontiamo i casi A0 e T0, ovvero 10 numeri per la sorte di ambo e di terno. Abbiamo usato lo 0 (zero) come carattere identificativo della quantità di numeri considerati per il gioco per uniformare di simbologia fin qui adottata.

L’estensione a 10 numeri da giocare per la sorte di A o di T non è banale ma propedeutica ad una più approfondita assimilazione della metodologia della Doppia Deviazione Dinamica. Se è vero infatti che, fissata la ruota, i primi 10 numeri che vengono proposti dal criterio di ordinamento scelto sono gli stessi, indipendemente dal tipo di giocata A0 o T0 che potremo fare, risulterà anche vero che l'applicazione della metodologia alla selezione non porterà, in generale, alla scelta delle ruote.

Per l’applicazione del primo criterio di valutazione (integrale) si contano i successi registrati per ogni ruota in Z estrazioni pregresse indicandoli con i simboli QA0 e QT0 (rispettivamente per gli ambi e per i terni); quindi si considerano "buone" (per questo primo criterio) solo le ruote per le quali i suddetti valori sono inferiori ad un valore critico, dato dal valore medio atteso (per QA0 e QT0) in base alla teoria, diminuito dello scarto quadratico medio che ci dobbiamo attendere, sempre secondo la teoria. Più avanti vedremo con un esempio concreto che, con il numero di estrazioni pregresse utilizzate per il calcolo, i valori critici di A10 e T10 sono rispettivamente 53 e 4 successi.

Per l’applicazione del secondo criterio di valutazione (differenziale), si determina per ciascuna ruota da quante estrazioni, RA0 e RT0, (rispettivamente per gli ambi e i terni) non si registra più un successo; in altre parole RA0 e RT0 possono essere denominati ritardi di successo. D’altronde, in analogia a quanto visto per E5 e per A5, la teoria consente facilmente di calcolarne i valori teorici ; quindi considerando "buone" (per il secondo criterio) solo quelle ruote per le quali il ritardo è maggiore di un valore critico dato dal doppio del ritardo medio di successo che ci dobbiamo attendere secondo la teoria. Questi valori critici sono 17 e 185 estrazioni, rispettivamente per A0 e T0.

RUOTA QA0
(<53)
RA0
(>17)
QT0
(<4)
RT0
(>185)
NUMERI
BA 58 4 6 23
CA 44 23 3 34 09-56-15-2-8-20-19-11-50-42-35 
FI 45 23 2 91 11-74-81-18-58- 66-31-62-36-01
GE 60 27 9 54
MI 54 7 5 11
NA 50 10 3 376 16-50-48-26-51-89-84-02-05-39
PA 49 15 2 161
RM 47 28 2 153 21-52-62-58-13-22-16-60-78-57
TO 77 19 10 179
VE 71 4 11 224

La tabella, rappresenta un esempio concreto applicando come criterio ordinatore il criterio UD, che ricordiamo consiste semplicemente nello scegliere i 10 numeri più ritardati di ciascuna ruota (il simbolo UD è appunto un acronimo per indicare gli Ultimi Dieci numeri nella tabella dei ritardatari). I dati si riferiscono all’estrazione del 7 marzo ’98 e a poco più di 500 estrazioni pregresse. Le previsioni valgono fino a che non si ottiene il successo; si noti però che in base al criterio di ordinamento scelto, i 10 numeri più ritardatari, può portare a cambiamenti dei numeri da giocare: questo accade ad esempio, nel caso che venga estratto un solo numero dei 10 ogni volta indicati.

Il fisico


Tratto dal sito: www.loctronics.com