Doppia Deviazione Dinamica (1)
I principi - Criterio PD
Inizia la presentazione di una nuova e originale metodologia per fare previsioni al gioco del Lotto. Pur essendo basata su presupposti rigorosamente scientifici che implicano l’applicazione di diversi teoremi della statistica e della teoria della probabilità è molto facile da usare.
E’ stata posta notevole attenzione nella definizione del "check panel" costituito dalle future tabelle previsionali. Sarà estremamente semplice consultare e scegliere le combinazioni da giocare. Nessuna conoscenza specifica è richiesta dato che tutto è reso trasparente e demandato ad un sofisticato e complesso programma di calcolo. Costituisce il più avanzato know-how nel campo della Lottologia scientifica.
Coloro che seguono le ottime previsioni elaborate con il programma di calcolo GDS33 troveranno omogeneità nella simbologia adottata. La nuova metodologia è basata sulla valida architettura concettuale del GDS 33. Le differenze sono tutte contenute nel sistema di valutazione delle deviazioni statistiche. Sono due metodologie complementari, due modi diversi di misurare e valutare le fluttuazioni prodotte in un gioco casuale quale è il Lotto.
Un ulteriore pregio è fornito dal fatto che la nuova metodologia suggerisce svariate combinazioni di gioco consentendo quindi al giocatore di selezionare quelle che più gradisce. Per questo aspetto è sicuramente più flessibile del GDS 33. Ognuno troverà la propria tipologia previsionale.
Dopo queste note introduttive cercheremo di spiegare perché è stata denominata delle "TRE D" ovvero della Doppia Deviazione Dinamica. Visto che una briciola di applicazione vale sicuramente più di una tonnellata di astrazione faremo uso di un esempio applicativo. Scegliamo il caso di 5 numeri da giocare su una ruota per la sorte di Estratto; convenzionalmente indicheremo il caso con E5 (da E=Estratto, giocato su 5 numeri). E’ un caso in realtà poco conveniente nell’economia del gioco ma è molto facile da trattare.
Il lotto, come è noto, è un gioco basato sul caso. Ciò significa che la probabilità pE5 di indovinare su una ruota un estratto su 5 numeri è sempre la stessa ad ogni estrazione, indipendentemente dalle estrazioni precedenti (i matematici dicono che è un gioco "senza memoria"). E’ facile verificare che si ha pE5=5/18.
Usualmente se uno gioca 5 numeri li tiene costanti per le estrazioni successive, fino al successo. La nuova metodologia invece non tiene necessariamente fissi i 5 numeri da giocare. Da qui il termine "Dinamica" (la terza D usata nella definizione).
Come si scelgono allora i 5 numeri da giocare ?
Sulla base di un prefissato CRITERIO DI ORDINAMENTO. In pratica un criterio di ordinamento deve sempre basarsi sulle estrazioni precedenti, ma può essere scelto in modo arbitrario; ad esempio si potrebbe scegliere una delle tante aspettabilità parziali. Per esemplificare sceglieremo un criterio veramente semplice : il criterio dei 5 numeri che in una ruota presentano il minimo ritardo, ovvero i numeri estratti nella precedente estrazione!
Per uniformare la simbologia usata nella trattazione tale criterio scelto sarà indicato con PD. Una volta scelto un qualsiasi criterio di ordinamento si selezionano in base a tale criterio i primi 5 numeri di ogni ruota, detti numeri sono quelli potenzialmente da giocare. Abbiamo detto potenzialmente perché in realtà bisogna ancora fare un’analisi retrospettiva dei risultati in ciascuna ruota. Questa analisi consentirà, sulla base di due criteri indipendenti di valutazione della Deviazione dei dati reali dalle attese teoriche, di individuare se vi sono una o più ruote sulle quali convenga effettuare la puntata con maggiori speranze (da qui le prime due D).
Per applicare il primo criterio di valutazione (detto integrale perché riferito alla storia pregressa della ruota) si deve analizzare un sufficiente numero Z di estrazioni pregresse. Conoscendo pE5 ci dobbiamo pertanto attendere di avere registrato nelle Z estrazioni QE5 successi (Q=quantità di successi registrati nel gioco per la sorte di Estratto su 5 numeri) espressi da :
[1] QE5 = Z * pE5
Nella sperimentazione pratica tuttavia, se si vanno a vedere i risultati reali, si osserveranno per ogni ruota risultati abbastanza vicini alla [1], ma qualche volta in eccesso e qualche volta in difetto.
Dalla scienza statistica sappiamo che facendo Z prove i risultati si devono distribuire secondo una "gaussiana" centrata sul valore teorico QE5 e avente un certo scarto quadratico medio, detto sigma, dipendente dalla probabilità e dal numero Z delle prove.
Ciò premesso il metodo stabilisce che per applicare il primo criterio di valutazione si devono selezionare solo le ruote per le quali il dato reale QE5 si scosti per difetto dal valore teorico di più del valore di sigma.
Introduciamo ora il secondo criterio di valutazione (che diremo differenziale perché riferito al passato recente della ruota) e che consiste nel determinare per ogni ruota da quante estrazioni non si registrano successi (ovvero cadute di E5); indichiamo tale dato con RE5 (R=Ritardo del successo E5).
Qui il dato teorico è noto immediatamente perché esso è dato dall’inverso della probabilità del successo. Cioè :
[2] RE5 = 1/pE5 = 18/5 = 3.6
che significa che in media ci dobbiamo attendere che su ogni ruota cada (almeno) uno dei 5 numeri giocati ogni 3.6 estrazioni. Nella pratica si osserverà tuttavia che vi saranno differenze fra ruota e ruota sia in difetto che in eccesso.
Ciò premesso la metodologia stabilisce che per applicare il secondo criterio di valutazione si devono selezionare solo le ruote per le quali il ritardo reale RE5 sia almeno il doppio del dato teorico (nel nostro caso almeno 7 per arrotondamento).
Le ruote da selezionare per il gioco sono quelle che soddisfano, ovvero superano, ambedue i criteri di valutazione. Un esempio concreto di tale metodo, applicando il criterio qui scelto, PD, di ordinamento, è riportato nella tabella seguente :
RUOTA QE5 (<137) RE5 (>7) NUMERI DA GIOCARE
BA 136 10 79-55-65-67-34 CA 164 3 FI 157 7 GE 143 7 MI 140 6 NA 130 7 87-15-78-08-33 PA 137 1 RM 157 5 TO 118 5 VE 159 1
I dati si riferiscono all’estrazione del 28 febbraio ’98 e a 529 estrazioni pregresse ; sulla base di tale numero di estrazioni il valore medio di QE5 meno lo scarto quadratico medio risulta, arrotondato all’intero, pari a 137 e questo è il limite da non superare per rispettare il primo criterio. Come si vede le ruote di interesse (che superano ambedue i criteri) sono solo due : Bari e Napoli.
Questa previsione vale fino a che non si ottiene il successo, ma i numeri che la compongono cambiano ad ogni estrazione (sono ogni volta quelli dell’estrazione precedente).
Il fisico
Tratto dal sito: www.loctronics.com