Doppia Deviazione Dinamica (5)
Introduzione degli Indicatori di valutazioneDopo l’estensione dei criteri di ordinamento abbiamo disponibili a priori 230 diverse giocate del tipo A10. Certamente troppe per essere prese in considerazione. A questo punto il metodo prevede una radicale selezione del 230 casi, attraverso una analisi delle estrazioni pregresse; praticamente l’analisi determina per ogni ruota e per ogni criterio di ordinamento, sia QA0, che indica quanti successi si sono registrati nel passato, sia RA0 che indica da quante estrazioni, non si registrano più successi di tale tipo.
La selezione per il gioco viene applicata ai casi in cui si registrano contemporaneamente significativi scostamenti rispetto ai casi teorici. Perché il metodo possa essere operativo gli scostamenti debbono essere prefissati in modo quantitativo. Per quanto riguarda la quantità di successi (QA0) si è scelto il criterio che QA0 debba differire per difetto dal valore medio atteso di più dello scarto quadratico medio, sigma, della gaussiana con cui si distribuiscono i dati reali.
Per quanto riguarda il ritardo di successo (RA0) si è scelto il criterio che RA0 superi almeno il doppio del ritardo medio che ci aspettiamo dalla teoria. Sulla base di queste regole, abbiamo rilevato che i casi utili sono elevati, pur essendo tutti interessanti, per essere giocati contemporanemente.
Per facilitare le scelte, lo sviluppo prevede una "quantificazione" delle due deviazioni con l’introduzione per ciascuna delle due deviazioni, di un indicatore, D1 e D2, ambedue superiori all’unità, ciascuno dei quali indicherà di quanto ciascuna deviazione supera il rispettivo valore limite.
In sostanza il giocatore potrà scegliere, in base ai valori di D1, di D2 E/O di DT, il caso che egli ritiene più adatto per la propria puntata. Ovviamente, essendo il Lotto un gioco casuale, non è possibile dire teoricamente se vale di più D1, D2 o la loro somma. Sarà eventualmente l’esperienza a fornire ulteriori indicazioni.
Sempre nell’ottica di facilitare la scelta fra i casi selezionati, introduciamo altri due indicatori, indicati con IU e IP, che però non essendo omogenei con i primi due, non possono essere sommati ad essi. Tuttavia anche la loro indicazione va considerata tanto più significativa quanto più il loro valore supera l’unità.
L’indicatore IU esprime il rapporto fra il ritardo di successo per il tipo di criterio utilizzato e l’aspettativa teorica per tutte le 10 ruote : pertanto, quanto più esso è maggiore di uno e tanto più ci dobbiamo attendere che si registri un successo per quel tipo di ordinamento (non è una garanzia di successo, ma solo una speranza, che esso accada per la ruota selezionata !).
L’indicatore IP esprime invece il rapporto fra il tempo di estrazioni pregresse in cui quel caso selezionato è presente nella selezione e il ritardo medio teorico di successo. Ancora una volta, tanto più esso è maggiore di uno e tanto più ci dobbiamo attendere di essere vicini al successo.
Nelle tabelle previsionali che verranno presentate prossimamente saranno indicati i criteri di ordinamento, ciascuno dei quali è convenzionalmente contraddistinto da un numero, da 1 a 23 e da una sigla); la sigla della ruota; le quattro colonne relative agli indicatori e infine i numeri selezionati per il gioco.
Ribadiamo l’importanza degli indicatori in fase di selezione fra tutti casi che verranno proposti. Il valore degli indicatori tanto più "indicano" quanto più essi sono maggiori dell’unità. I più importanti sono D1 e D2 e la loro somma DT. Sono direttamente legati ai valori di Q e di R (quantità e ritardi). I valori reali di Q e R non saranno direttamente indicati nelle tabelle, tuttavia i due indicatori derivati ci dicono di quanto ciascuna deviazione supera il rispettivo valore limite. Un valore di D1=2 indica che il limite di Q è superato (per difetto) di un fattore 2. Gli altri due indicatori, sebbene da considerare più deboli, possono anch’essi risultare significativi.
Concludiamo la prima fase di presentazione della metodologia della Doppia Deviazione Dinamica che, da adesso verrà indicata con TRE D per semplicità espositiva. Gli sviluppi della metodologia prevedono notevoli ed interessantissime estensioni. Interesseranno anche l’implemetazione di criteri di ordinamento aggiuntivi e l’integrazione dei dati rilevati analizzando segmenti estrazionali più estesi. Ciò per allargare il campo di ricerca delle fluttuazioni più interessanti per il gioco e per ottenere una migliore "fine tuning" di questa nostra metodologia assolutamente inedita.
Il fisico
Tratto dal sito: www.loctronics.com