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In un bosco della Britannia, risuona il clangore delle spade, il rumore tipico di un duello.
Una sfida cavalleresca, senza esclusione di colpi, per provare chi e' il piu' forte.
I due guerrieri non si conoscono e fino ad ora non hanno mai trovato un avversario capace di eguagliarli.
Uno dei due e' Clothar il Franco.
Dopo aver a lungo combattuto in patria, al fianco dell'amico Perceval, contro il fratellastro Gunthar, Clothar e' sbarcato in Britannia su ordine del suo maestro, il vescovo Germano, che lo ha inviato ad aiutare l'amico Merlino, mago e cavaliere, condottiero e stregone, per riportare la pace sull'isola, e per costituirvi la prima ecclesia cristiana.
Dopo aver incontrato Merlino a Camelot, Clothar, intenzionato a mettersi al servizio di Artu', si e' imbattuto nel misterioso e forte guerriero, che lo ha sfidato.
Alla fine del duello, e' Clothar ad avere la meglio, e il cavaliere sconfitto rivela la sua vera identita'.
Artu', Artu' Pendragon, signore di Camelot.
Appena udito quel nome, Clothar si inginocchia, e mette le sue armi e il suo coraggio a disposizione di quello che sara' il suo futuro re, e il piu' caro dei suoi amici.
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Giudizio personale:
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Questo libro e il precedente ("Il cavaliere di Artu'"), nella versione originale dell'opera, sono usciti in un'unico volume.
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Il libro e' stato scritto in modo tale che il racconto si sviluppi dai ricordi di un narratore.
Il narratore e' Clothar, cavaliere di Artu' Pendragon.
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Clothar, rappresenta il futuro Lancillotto, ma questo appellativo non viene mai utilizzato nei libri di Jack Whyte, il quale invece lo fara' soprannominare "il Franco" o "Hastatus" (diminutivo "Hasta") o "Lanciere" (diminutivo "Lance" o "Lancie").
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La prima parte della storia narrata in questo libro, e' parallela all'adolescenza di Artu', narrata nel libro "Il segno di Excalibur", mentre la seconda parte interseca il finale del libro "Il segno di Excalibur" e ne prosegue la storia.
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