Oscar di fronte all’infedeltà in due fanfiction:

 

"Christine" di Laura Luzi e "Amour et liberté" d’Arlene

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In Versailles no Bara è presente il tema de la sensualità (la sessualitá nascosta, il senso di quello che è proibito), ma anche quello della sessualità; entrambi aspetti che piuttosto, non sono statti sfruttati abbastanza visto il tipo di lettore al quale il manga c’èra destinato. Questo non è stato sviscerato tra i lettori occidentali, motivo per il quale sono state scritte e pubblicate su Internet delle storie alternative (fanfictions) dove si sfrutta questa tematica. Così, Oscar può volere scoprire un po’ prima la sua sessualità con l’aiuto del suo André, o loro riescono a sopravvivere alla Rivoluzione, ed infine, loro riescono proseguire la sua storia d’amore su reincarnazioni posteriori.

                Tra i fan fic che hanno attirato di più la mia attenzione su questo aspetto, ci sono "Christine[1]" di Laura Luzi, e "Amour et liberté[2]" d’Arlene.

 

                Il primo testo, ha un narratore che non si compromette con quello che ci racconta. Questo si limita a descriverci gli spazi, i reazioni dei personaggi e trascrivere i brevi dialoghi che loro fanno, tutto abbastanza bene strutturato come per permettere ai lettori dedurre come se prosegue la storia. Qui, il lavoro di identificazione coi personaggi e le sue sfumature è interamente lasciato al lettore. Non ci sono delle guide ne tanto meno della censura per parte del narratore, c’è una intera libertà sulla trasmissione dell’informazione.

                Peraltro, sul secondo testo il narratore ci conduce lungo la storia, anche i dialoghi ci dicono chiaramente chi parla. Non c’è la pretesa di spiegarci gli spazi, perché più importante è il messaggio latente tra i personaggi. Giustamente il testo gira intorno a la ricerca della libertà in amore su un personaggio chi vive represso: Oscar.

 

                "Christine" ci introduce per la prima volta un personaggio chi potrebbe rappresentare l’alter ego di Oscar se lei non fosse stata cresciuta come un uomo: Lei è bella, intelligente ed ha uno sguardo simile a quello di Oscar, e anche come lei, lavora. Tranne che, non ha paura di esprimere le sue emozioni e per lo stesso motivo non li reprime, può apertamente comunicarsi con André, (è dai suoi occhi che noi lettori sappiamo tutto questo), che al notare tutto questo se ne innamora e decide di sposarla.

                Un po’ prima, André ha confessato il suo amore ad Oscar, che un po’ senza pensarci troppo lo rifiuta pensando che forse il suo sentimento è nato a causa della convivenza e che se lui conoscesse altre donne, cambierebbe di parere. Piuttosto, quando Oscar apprende che André si sposerà, pensa che forse lui non la amava così tanto come assicurava lui, ma anche capisce che lei corrisponde questo suo sentimento, soltanto che ne ha paura di lottare verso il mondo per questo amore. E giustamente quando il suo amore si rende impossibile per una interdizione imposta per loro stessi (il matrimonio di André con un’altra), Oscar e André concretizzano il suo amore. Qui, il sesso acquista un significato che va più in là del concetto di copula e s’approssima a quello di resa carnale. Fa luogo giusto prima che si produca la sua separazione istituzionale (il matrimonio interdice avere dei rapporti sessuali con altro che non sia il coniuge), assumendo con responsabilità le conseguenze (entrambi fanno uso degli anticoncezionali), ma rinunciando ad un futuro insieme, per essere questo impossibile (eseguendo le regoli morali e sociali di quel momento).

                Comunque, il matrimonio di André comincia bene: Lui e Christine lavorano, si vogliono bene, si capiscono e concepiscono un figlio. E qui cominciano i problemi, perché questo figlio è il segno della "infedeltà fisica" del Grandier verso chi ama davvero: Oscar. Lui fa sesso con la sua sposa, e fino lì fa un figlio. Oscar non può avere questo rapporto perché è stata cresciuta da uomo, a anche perché non è sposata con lui. Cioè, perché André è sposato può farne dei figli dentro il suo matrimonio, ma non al di fuori. Lui può darsi da fare con una donna "femminile", ma non con una donna "maschile". Lui è libero di farsi un foyer,  una casa oppure, Oscar no. Per Oscar è tropo doloroso così, quando decide farsene uno, da sola. Per i suoi coetanei, una casa non può esistere senza gli altri (la famiglia). Eppure, Oscar non ne ha.

                Incapace di sopportare il dolore, Oscar è depressa e cerca rifugio sulla sensualità: Si trova un amante, Alain, che lungo il racconto sarà chiamato "l’altro", o "il ragazzo", lasciando in chiaro che per Oscar è qualcuno che non si può prendere per un simile (lui è più giovane di lei, e anche plebeo come André), anche forse perché sia immaturo siccome con un corpo d’uomo che li può procurare un certo sollievo alla tensione sessuale che c’è in lei. E qui c’è una sfumatura interessante: Prima di André, Oscar era in grado di reprimere le sue pulsioni sessuali, ma dopo di lui per lei questo non è possibile, anche per giunta, perché lui non lo avrà mai. Qui, la sessualità serve a riempire una mancanza sentimentale, ma è per principio una consolazione corporale, perché permette Oscar illudersi che ha André, senza donarsi interamente al altro. E poi, questo oltrepassare il tabù del sesso senza matrimonio in mezzo, fa che anche André oltrepassa però, le leggi morali e istituzionali (la sua condizione di sposato). André diventa amante di Oscar. In realtà, André torna da la donna chi ama, eppure diventa infedele alla donna che lui ha preso volontariamente in moglie. Ed Oscar, l’amata, diventa l’amante, l’altra; ma allo stesso tempo lei ne ha un amante, l’altro. Da quando entrambi non reprimono i suoi sentimenti, infrangono una serie di tabù sentimentali e morali.

                Da canto suo Alain capisce tutto questo (lui si trova al di fuori del gioco delle coppie), e sembra disposto ad essere il giocattolo di consolazione di Oscar fino ad un certo punto, finché anche lui reclama per se quella parte che Oscar preserva per il suo amore: la sua genitalità (cioè, la penetrazione). Qui, Oscar, da quella che gestiva la faccenda, diventa in un suo oggetto, un trofeo, perché Alain reclama per se il luogo che André già non può riempire. L’atto di possedere Oscar da atto carnale diventa l’esigenza di un compromesso, tanto che lei non ha voluto donare quella parte di lei, la lui è strappata con la forza, molto simile al processo di una violazione. E questa scena ha due sfumature: Per prima, nel suo permettersi una certa libertà sessuale Oscar si espone ad essere presa da una violazione. Secondo, il piacere sessuale (nel trovarsi posseduta da un altro) è stata una cosa che lei ha cercato, soltanto che in questo momento preciso lei non lo voleva, non era pronta a farlo. Dopo tutto, Oscar non ha potuto donarsi la libertà di scegliere quando e con chi donare questa parte di sé, lei è stata prigionera della sua fragilità in quanto donna.

                Da canto di André, lui può copulare con una donna che non è Oscar, perché questa coppia si trova sotto l’istituzione (sono sposati), lui è infedele alla donna chi ama, ma anche deve essere fedele alla moglie e torna da lei per potere essere la figura paterna del suo figlio.

                In riassunto, questa fanfic sviluppa i concetti di fedeltà amorosa, libertà sessuale, genitalità, sensualità e sessualità, tutte che prendono diverse sfumature secondo ogni personaggio si ribella davanti al suo destino e alla sua società. Tutti infelici, ma costretti ai suoi posti per non infrangere l’ordine stabilito. Siccome il testo è ancora in corso di scrittura, non possiamo aggiungere altro.

 

 

                Anche "Amour et liberté" sviluppa i concetti di libertà sessuale, infedeltà, fedeltà amorosa, sensualità e sessualità, con un narratore che ci guida sulla narrazione con riassunti narrativi, dialoghi e elipsis narrative che permettono accelerare la storia senza fermarsi molto sulle psicologie dei personaggi, già rappresentate abbastanza sui dialoghi che loro fanno. Quindi, bisogna al lettore non farsi ingannare per il racconto, perché sotto di tutto c’è il vero senso della storia: l’amore è soffrire.

                Oscar vuole conoscere la sensualità per potere integrarsi al suo gruppo sociale (la guardia, la corte), eppure per lei è la ricerca del altro aspetto della mascolinità: la libertà sessuale. Sulla pratica, lei assume a pieno la sua femminilità, ma per lei è quasi una rivincita davanti al padre che l’ha costretta ad avere una vita austera. A contracuore lei fa il suo dovere, eppure il suo essere ribelle cerca uno sfogo.

                André è chiamato in suo aiuto; siccome per lui, accettare iniziarla ai giochi dell’amore è piuttosto una maniera di manifestarle il suo amore. Qui, il lettore ha chiaro che se per André è fare l’amore con la donna che ama da una vita; per Oscar è provare per la prima volta il piacere carnale. Oltrepassata l’interdizione del sesso al di fuori il matrimonio, quello che potrebbe essere stato un rapporto di coppia (se soltanto Oscar fosse innamorata di André, secondo lui), finisce quando André decide finire il gioco perché ne ha paura di soffrire il suo futuro rifiuto. Allora, le ricorda che lei voleva integrarsi alla sua società, ma non ci riuscirebbe se si sapesse che ha il suo valletto per amante, allora li proporre cercarne uno aristocratico. Oscar ne è un po’ stupita (lei li vuole bene, ma a sua volta crede che lui ha fatto sesso con lei, e non l’amore), per questo accetta, proponendo alla sua volta il racconto di tutti i dettagli dei suoi rapporti sessuali per "perfezionare" la tecnica. Per lei, il sesso diventa una sfida dove vuole essere la migliore (lei crede che lui preferisce le amante che ha avuto prima), un modo di comunicare con gli altri, di farsi accettare da vera amante, in tanto donna.

                In conseguenza, anni dopo, il narratore ci racconta che Oscar è riuscita ad integrarsi alla sua società di libertini, e per giunta, i suoi amanti si succedono uno dopo l’altro. Eppure, sul dialogo che li segue, sappiamo che Oscar è fedele alla sua parola, ne racconta tutti i dettagli più rappresentativi al suo amico André. E qui c’è lo interessante del racconto: Siccome loro sono ama e valletto, non hanno dei rapporti sessuali, ma il legami che li unisce è molto più forte: Lei è sincera, non nasconde niente dei suoi desideri, della sua sessualità e questi particolari soltanto si possono avere con qualcuno su cui c’è tutta la sua fiducia. Oppure, lei vuole vantarsene delle sue conquiste proprio come fa un uomo (guarda tutte le cose alle quali hai rinunciato tu!). André ne prova della gelosia, e se ne pente di averla rifiutato ma adesso è tarde: Lei ha oltrepassato ogni tabù con delle uomini, ma anche con una donna: Jeanne.

                Infatti, sul racconto Jeanne sarebbe l’altro viso della medaglia che fa con Oscar: Entrambi sono sul limite della semisfera (cioè, della sua società), entrambe assumono delle ruoli che non li erano destinati in principio (Jeanne era povera, ma ha fatto di tutto per intrufolarsi tra gli aristocratici, Oscar è donna ma fa di tutto per farsi accettare da uomo). Per giunta, Jeanne è la rappresentazione della sensualità femminile, tranne che Oscar di quella maschile. Oscar prova per Jeanne dei sentimenti che non ha mai provato per nessun altro, compresso André. Oscar ne prova ammirazione e attrazione verso di Jeanne, e da lei riceve dell’affetto, della comprensione, e riesce a comunicarsi. Quanto Jeanne può essere manipolatrice, Oscar ne impara ed oltrepassa altra interdizione: Tutto si può giustificare quando il tabù non è in impedimento. Sull'aspetto sessuale, Oscar non conosce delle limite, anche l’amore può fare parte del sesso.

                Con tutto, questa volta Oscar si guarda di raccontare i dettagli del suo rapporto con Jeanne, per lei questo è speciale, intimo, e André non potrebbe capire, per questo li dice che "ci sono delle cose che soltanto delle donne possono condividere". Questo rapporto non rappresenta gli stessi pericoli che quelle con degli uomini: Non c’è del rischio di farsi mettere in gravidanza, non c’è penetrazione, quindi i sentimenti di entrambi guadagna in importanza: Loro sono insieme perché si amano. Eppure, Jeanne è un pericolo in se stessa, e di questo si rendono conto sia Rosalie che André.

                Finché, Oscar si trova incinta, e senza pensarci tropo cade del cavallo. Su questo punto, sembra che lei non ci avesse pensato a provvedere (con André, era lui a pensarci), segno che neppure gli amanti ci pensavano tropo alla questione. Ben che Oscar ne prova tristezza, siccome non vuole fermarsi sulla sua ricerca del piacere, finché Rosalie minaccia con raccontare tutto al Generale, ma questo lo fa motivata dalla gelosia che prova verso la sorella. Così, Oscar decide di finire il suo rapporto con Jeanne e quando deve catturarla, la lascia andare via.

                Infine, Oscar cade tra le braccia di André per dimenticare il suo amore lontano, e lui l’accoglie con tenerezza ed fanno due figli gemelli. Da qui in poi il testo ha due finali, dove Oscar ne riprende ancora degli amanti, "per abitudini e per gioco", tra i quali c’è Robespierre. Bè, qui c’è un’altra sfumatura interessante, perché per noi che avviamo conosciuto la storia originale di Versailles no Bara, paradigma d’un amore ideale è la coppia Oscar e André, eppure, se loro avessero vissuto veramente sulla Francia del ‘700, non possiamo sapere che tanto amore avesse stato tra entrambi. Ecco che sulla fanfic ognuno di loro ha la sua maniera di vedere l’amore: André ama Oscar e accetta che lei ne avvia degli amanti, eppure se ne dispiace e la sua gelosia lo fa dubitare dell'amore di Oscar. Oscar ama André, e per questo vive insieme a lui e ai suoi figli, ma non vuole né sposarlo né essergli fedele perché lei dice non volere "sentirsi prigioniera del suo amore", eppure, sotto, lei non si ama e per questo non è capace di amare André. Dopo la prima rottura, lei si sente rifiutata in tanto donna, e quando si mettono insieme a lui da quello che crede lui possa amare in lei, ma tutto quello che lei vuole dell’amore lo cerca al di fuori della coppia. Cioè, lei costantemente mette a prova l’amore di André, perché lei vuole essere amata con questo suo rifiutare il ruolo di compagna tradizionale (fedele), con il suo essere donna e uomo, ma non si rende conto che così ferisce la sensibilità del Grandier che non vuole essere conosciuto per essere cornuto. Lei si vendica sempre del suo primo rifiuto, e domanda di più di quel che lei è disposta a donare a lui.

                Comunque, Oscar giustifica il suo agire dicendo che è motivato per assicurarsi la sua e le sue sopravivenza in mezzo alla rivoluzione (i suoi amanti già non sono gli aristocratici, ma i rivoluzionari), per poterne contare su qualcuno quando la sorte cambia. Eppure, quando il suo padre è catturato per la sua partecipazione alla Fuga di Varennes, Oscar non può contare sull’aiuto di nessuno (perfino André rifiuta aiutarla), per giunta, la sua relazione con Robespierre potrebbe essere una benedizione come una maledizione. Lei riesce a provocarlo su un duello di loquacità per fare liberare il suo padre che vince, grazie ai consigli di niente di meno che... Jeanne, la regina dell’inganno e la doppia morale.

                La strana relazione tra entrambe, prende un giro provocatrice quando Oscar riprende il suo rapporto sessuale con lei sotto il tetto della sua casa dove abita con il suo padre, André e i suoi figli. Persino, si fa perdonare da André. E questo, accade sulla stanza che un tempo è stata di André. Giusto, è stato qui che Oscar ha cercato rifugio tra le braccia di André quando è stata costretta a lasciare Jeanne, e proprio lei diventa quel che è stato André in principio: il suo primo amore. Oscar trova in lei non solo la passione, ma una complicità che non aveva potuto riprendere con lui, e anche il piacere dello proibito. Lei cerca disperatamente la riprovazione del Grandier.

Eppure, per Oscar soltanto sul terreno sessuale può essere libera, può compensare la costrizione del dovere, può procurarsi tutto quel che desidera, niente è interdetto. Può sentire che fa l’amore con André perché lì con lui, li lascia fare ma non dimostra tutte le sue arti per non farsi rifiutare ("sei diventata così esperta! "), e i rapporti sessuali con gli altri la permettono di comandare, di prendersi tutto quel che vuole senza donare dell’affetto, senza lasciare intravedere cosa vuole.

                Oscar è divisa tra una serie di contraddizioni, lei non riesce ad identificarsi con niente e con nessuno: Lei è aristocratica, ma lavora in favore del popolo. Lei ama il popolo, siccome vive abbastanza bene come prima della rivoluzione. Lei odia la gente ipocrita, eppure lei gioca coi suoi amanti come si fosse una "strategia militare". Lei è una donna, ma fa un lavoro da uomo (è diventata Generale della Guardia Nazionale). Lei sceglie un plebeo come padre dei suoi figli, ma rifiuta essere la sua fedele compagna. Lei ama André, ma non può esserle fedele. Lei è donna, ma tra i suoi amanti conta con Jeanne.

               

                In riassunto, per Oscar il sesso e la sua ricerca di piacere rappresenta la libertà che non può avere su altre piani. Se lei assume con valore il suo dovere e i suoi impregni verso gli altri, è incapace di donarsi per intero ad uno solo. Per paura, per abitudine. L’infedeltà rappresenta per lei la sua libertà, la coperture di tutte le sue insicurezze.

 

 

                Infine, forse tutte queste sfumature sono state presenti al interno del manga e ci sono state delle autrice che hanno colto questo particolare. La sensualità nascosta di Oscar, ci fa chiederci su come avrebbe agito, attuato se fossero state altre le sue circostanze. Forse, oltrepassare un tabù provoca oltrepassare altro e così all’infinito. Oscar alla ricerca della sua libertà, non appartiene a nessuno.

 

 

Lima, lunedì 08 dicembre, 2008.

 

Oscar devant l’infidélité sur deux Fanfictions : "Christine[3]" de Laura Luzi et "Amour et liberté[4]" d’Arlene

 

                Sur Versailles no Bara, c’est latent le thème de la sensualité, mais aussi celui de la sexualité, étant donné que tout les deux n’ont pas été très exploités vu le type de lecteur auquel le texte était dirigé. Ceci n’est pas passé inaperçu parmi les lecteurs, et c’este pour cela qu’eux tout à l’heure écrivent des histoires alternatives (fanfictions) où ils peuvent développer cette thématique. C’est ainsi que Oscar peut avoir envie de découvrir un peu avant sa sexualité de la main de son grand amour André, soit qu’ils survivent la Révolution, soit qu’ils reprennent son histoire d’amour dans de postérieures réincarnations.

 

                Parmi les fanfictions qui ont tiré mon attention sur cet aspect, se trouvent "Christine" de Laura Luzi, et "Amour et liberté" d’Arlene.

 

                Tout d’abord, le premier fanfiction a un narrateur qui ne se compromette pas avec ce qu’il nous raconte. Il se limite a décrire les espaces et a nous montrer des brefs dialogues des personnages, si bien structurés comme pour nous permettre à nous les lecteurs, déduire comment elle s’avance l’histoire. Ici le lecteur a complémenter le travaille de reconstruire le texte, lui relire pour comprendre ce qui nous est raconté. Le narrateur ne nous guide pas, plus, il ne censure pas son récit et l’information fluie librement. Cela ne quitte pas la présence des discours à propos l’éducation des femmes, de la liberté etc, qui lui donnent une vérosimilitud historique et sociale à l’histoire que nous es raconté. Les passages plus hardies nous sont racontés avec beaucoup de délicatesse, qui peut faire digerible les scènes que pourraient être chocantes d’une autre façon racontés.

                Par contre, sur le deuxième texte, le narrateur nous guide tout au long de l’histoire, mais aussi les dialogues nous permettent savoir qui parle qua. La narration semble simple, pourtant, même les monologues intérieures et les dialogues nous peuvent cacher ce de quai il s’agit le récit. L’avis du narrateur est présente sur comme se développent les acontecimientos, qui peuvent tout de même être contraires a celui de ses personnages. Mais ici, le centre de la narration se focalise sur la façon masochiste d’Oscar d’aimer, que avec sa relation avec André et les autres personnages, éléments qui refoncert cette premise, au point que on y surpasse sur le vraisemblable historique et les personnages historiques sont tellement altérés pour permettre arriver au objectif du narrateur. Bref, le texte crée ses propres vraisemblables, et cela donne un récit crédible uniquement sur cet texte.

 

                "Christine" pour tout la première fois nous introduit un personnage qui pourrait bien représenter l’alter ego féminine d’Oscar si seulement elle ne fosse pas grandie comme un homme : Christine. Elle est belle, intelligente, avec un regard semblable à celui d’Oscar, et comme cette dernière, Christine travaille aussi chez une libraire, alors elle est capable de suivre les discours d’André, tout juste comme Oscar. L’unique point où elles sont diverses, c’est sur sa façon de s’exprimer. Oscar cache ses sentiments, ses désirs ; Christine les exprime, elle est libre de se communiquer avec André (c’est comme ça qu’il la percibe), c’est pour cela qu’André tombe amoreux d’elle et la demande en mariage.

                Auparavant, André avait essayé de faire comprendre ses sentiments amoureux envers elle, qui avait préféré ne lui donner pas d’importance, craignant devoir analyser à son tour ses vrais sentiments envers elle, et sa façon de regarder le monde. Sur une tel situation, elle aurait plus de choses à perdre que lui, alors, elle avait opté pour s’évader. Trop féri, André n’avait pas été capable de s’en apercevoir, et Christine lui donnait l’opportunité d’avoir les choses qu’il cherchait chez une femme.

                Devant la nouvelle du mariage, Oscar dude de l’amour qui André aseguraba lui rendre, mais aussi elle se rendre compte qu’elle aussi l’aimait, sauf qu’elle avait peur de toutes les choses qui deverait affronter pour réaliser cet amour. Et justement, quand leur amour se fait impossible à cause d’une interdiction qu’eux-mêmes s’ont donné (le mariage d’André avec une autre), Oscar et André se donnent mutuellement son amour. Ici, le sexe n’est pas seulement l’acte charnel, s’est donner sans crainte (avec sa crainte) son corps à l’autre, en étant conscientes de toutes les conséquences (l’utilisation des préservatives), pourtant, ils savent bien que leur futur ensemble est impossible.

                Malgré cela, le mariage d’André commence bien : Il et Christine travaillent, s’aiment, se communiquent bien, et décident complémenter sa vie en couple avec un fils. Mais à partir d’ici naîtrent les problèmes : la grossesse de Christine s’est la preuve qu’ils l’on fait, qu’André a trahi son amour envers Oscar. Dit d’une autre façon : comme André est marié (avec une Oscar feminine), lui est possible avoir des rapports sexuelles, faire des enfants. Mais, comme Oscar est célibataire (masculine), elle ne peut pas ni avoir des rapports sexuels ni avoir des enfants. Il lui est interdit les mêmes choses que André a choisie. Il peut se faire un foyer, pas Oscar. C’est pour cela, que quand se cherche un espace auquel appartenir (chez elle, chez André), il n’y a rien. Elle est toute seule, et toute seule décide se construire elle seule une pavillon tout à elle, aux limites des espaces des autres, sur le jardin de la maison paternel. Pas tout a fait avec ses parents, pas tout a fait indépendante, un espace pour elle, tout juste.

                Incapable de supporter la solitude et la douleur, Oscar se deprime et recherche une consolation chez la sensualité : Se laisse porter et se trouve un aimant, Alain, qui tout au long du récit sera appelé « l’autre », « le jeune homme » (il ragazzo), mettant en clair que pour Oscar c’est quelque chose pas sérieuse : lui est plus jeune qu’elle, peut être pas mur, mais avec un corps d’homme que peut apaiser sa faim des caresses masculines. Avant d’André, Oscar pourrait se passer su sexe, après de lui elle ne peut pas réprimer ses envies, sa pulsion sexuelle. Oscar cherche remplir le vuoto de sa vie, consoler son corps, son esprit : Oscar se fait l’illusion d’être avec André, bien que jamais elle se laisse posséder aux strictus sensus. Pourtant, de toute façon toute cette histoire éveille chez André son sens de possession, et en rompant les lois morales et institutionnelles (la fidélité envers sa conyugue), il devint en aimant d’Oscar (il retourne avec celle qu’il aime), sur un lieu qui est hors l’aristocratie (la société a laquelle appartient Oscar), hors le foyer (la maison d’André et Christine) : la petite pavillon que Oscar s’a fait construire. Alors, Oscar est devenue « l’autre », celle qui est hors de tout et qui prendre le mari d’une autre ; mais au même temps, elle a son aimant. Une fois qu’ils deux arrêtent de se réprimer, ils outrepassent une tabou puis l’autre…

                De son coté, Alain s’en rendre compte de tout cela (lui est hors d’une relation formel), il s’est montré disposé à être la consolation d’Oscar jusqu’à un certain point, où il réclame pour lui cette partie qu’Oscar garde pour son amour : la génitalité, la pénétration en soi. Ici, Oscar devient en victime, car si bien est vrai qu’elle a consenti donner son corps l’apetit d’Alain, sur le moment que se développe la scéne, elle ne le voulait pas, pire, elle ne voulait pas l’appartenir, lui donner la partie plus intime d’elle, qui seulement André avait connu, le lieu qui lui est interdit. Justement c’est cela, Alain sait qu’elle veule être possedé, et il est connue d’elle, elle arrive à lui donner du plaisir, mais à la force, contre sa volonté. Posseder Oscar est plus qu’un rapport sexuelle, s’est prendre une partie d’elle, que lui est volé par la force, dans un procès simile à celui d’une viol. Ceci, nous pouvons la prendre de deux façons : Vu qu’Oscar s’est donné une certaine liberté sexuel (un aimant avec qui s’adonne à des jeux erotiques), elle s’offre comme victime d’une violence sexuel (en étant femme). Au même temps, le plaisir sexuel (la penetration) c’est une chose qu’elle a recherché dans son aimant, mais il ne le voulait pas de cette façon là, et non plus dans ce moment là : Elle n’était pas prête. Malgré tout, Oscar n’a pas la liberté de choisir quand et avec qui donner cette partie d’elle, elle a été prisionére de sa fragilité en tant femme.

                De son coté, André peut bien se permettre coucher avec une femme qui ne soit pas Oscar, car sa liasion est institutionalisé (le mariage), il est infidélé a la femme qu’il aime, mais il doit être fidele à sa femme. Et si bien elle ne voule pas coucher avec lui, il insiste, la seduite et arrive à son objectif. Christine aussi, pour être son femme, la femme, cède et pardonne, tout juste après une domination sexuelle.

                Bref, les expresiones de fidelité amoreuse, liberté sexuelle, genitalité, sensualité et sexualité prenden diverses tornures, tout a fois comme les personages que se révoltent envers les valeurs de sa societé, ou contre ses respectives destins. Tous ils son malhereux, tous doivent assumir les roles qui les ont été doné par son destins.

 

 

                Sur « Amour et liberté », tout a fait Oscar devienne la maîtresse d’André, et recherche sa liberté sexuelle, mais elle a choisie cette chemin pour arriver à s’intégrer à sa société de libertins, pour pouvoir participer aux jeux de la cour. Elle veule se donner une liberté sexuelle, semblable à celui des hommes. Et elle aussi a un alter ego, mais diabolique, sur le personnage de Jeanne, sauf qu’ici, Oscar ne s’arrête pas devant rien..

                Oscar veule s’intégrer parmi les hommes de la cour, et avec ses sous-officiers, mais elle trouve que jusqu’à un point cela ce n’est pas possible, car elle est femme. Elle trouve que sa féminité et sa manque d’expérience sexuelle c’est le problème, alors elle demande André à trouver une solution à son problème. André, la voix de sa raison, lui démontre qu’il n’a pas de sens à s’intégrer parmi les hommes, en devenant une femme expérimentée. Oscar arrive à lui convaincre, et il ne peut pas refuser alors, il accepte devenir son aimant. Sur ce point, le narrateur nous dit que pour André (Oscar sait bien qu’il a eu des rapports avec les soubrettes) c’est la première fois qu’il fait l’amour, et que pour Oscar c’est la première fois qu’elle connaisse le plaisir charnel. Il faut prendre en compte cela, car Oscar a bien un autre avis : Elle se rend compte qu’elle aime André, alors elle ne veut pas céder quand il lui rappelle qu’il faut arrêter pour ne pas être découverts, de plus, que pour elle serait mieux se chercher un aimant noble. Il ne la lui dise pas, mais il a peur de pas pouvoir se détacher d’elle s’il elle décide lui laisser la première. Pourtant, Oscar croit qu’il s’est ennuie d’elle (peut être, mais cela le récit ne le dise pas, qu’elle croie que André ne la trouve pas intéressante par rapport à sa manque d’expérience), et accepte en lui proposant de se raconter les futures expériences qu’ils auront.

                Ici, on y accélère le récit et le narrateur nous dise que se sont écoulés des années, et que Oscar n’a pas seulement réussit à partager avec des autres hommes de sa condition, sinon qu’elle a fait avec eux une collection d’aimants. Tout de même, elle tient parole et raconte André les détailles plus intimes de ses rapports avec les hommes, chose que nous dévoile la grand confiance qu’elle a sur lui (eux ont une liaison très forte), mais aussi que c’est une façon malin de lui rappeler tout ce qua qu’il a renoncé volontairement. André se tient pour cela, mais il ne veut pas lui confesser son amour.

                Oscar ne s’aime pas (toujours, son tourmente entre son être homme/femme), et elle n’aime pas aucun autre homme, c’est pour cela que pour elle est si facile partager cette partie de sa vie. Tout de même, elle refuse donner des détailles sur sa relation avec Jeanne, laquelle lui donne ce qu’elle a trouvé avec André avant, mais aussi un plus : A différence d’André, Jeanne est rusé, et son coté diabolique, sa sensualité féminine c’est ce que attire Oscar. Le narrateur nous dise qu’elles son l’envers et le revers de la médaille. Toutes les deux n’ont pas un lieu défini, traditionnelle sur sa société, toutes les deux cherchent quelque chose que se trouve au delà et pour les deux il les faut lutter pour en arriver à ses objectives. Alors, Oscar apprenne une série de choses que la rendrent plus manipulatrice de ce que nous l’avons connue auparavant.

                Oscar épreuve envers elle plus que de l’amour, que de la passion ; elle la lui permettre tout. Jeanne le donne le goût de l’interdit. Outrepassé le tabou du sexe hors du mariage avec un roturier (André), le sexe libertin (les soirées galantes), le sexe avec les aristocrates (le comte de Saint-Emilion), avec ses sous-officiers (Gérodère), avec l’ami de la Reine (Fersen), avec son supérieur (le duc de Brouille), et avec une femme (Jeanne), Oscar recherche une sanction de par d’André, lui provoquer. Pour tant, quand il semble que il va la réprimander, elle trouve le mode de lui fermer. De plus, elle a une fausse couche, provoqué. Elle regrette, pourtant ne veule pas renoncer pour rien au monde à ses petites amusements.

                Rosalie, motivée par la jalousie envers sa sœur, menace Oscar avec tout dévoiler à son père si elle n’arrête pas retrouver Jeanne. Oscar s’adonne de la liberté sur le terrain sexuel, par contre la manque qu’en a sur les autres terrains. Elle craigne que son père essaie la fermer sur le convent s’il l’apprenne, alors elle doit céder au chantage… à regret. Cependant, elle profite pour retourner aux bras d’André, où elle épreuve l’amour, et où elle peut soulager ses blessures. C’est son unique aimant, et elle veule avoir un enfant de lui. Encore, c’est le goût de l’interdit, du péril, jusqu’au jour où Oscar présente à son père ses fils cachés, reconnus comme des Jarjayes, et ensuite, elle part vivre avec André et ses enfants.

                Quand il semble qu’ils auront une vie de couple, Oscar reprend les aimants mais pas parmi les aristocrates, sinon parmi les révolutionnaires, dont se détache Robespierre. Oscar fait promettre André qu’il lui manifestera son amour en l’acceptant tel qu’elle est, sinon elle lui quittera. De son coté, Oscar lui manifestera son amour en retournant toujours à lui, jusqu’à ses respectives morts à la prise de la Bastille. Ainsi finisse la première partie de l’histoire, car dans la suite, on reprend la façon tourmenté d’Oscar de rechercher être aimé.

 

                Sur la suite, Oscar est devenue général de la Garde Nationale, et elle est considérée l’héros de la prise de la Bastille. André est devenue député de l’Assemblé. Ils habitent ensemble avec les enfants (ses fils jumelles), et la gouvernante. Ils vivent si bien comme à l’époque de l’Ancien Régime. De plus, Oscar a reçu les possessions des Jarjayes, qu’elle a distribué a sa discrétion, en gardant la maison de famille. Cependant, sa famille le tient rigueur pour le passé, et elle soufre cela. Tout à fait, sur divers chapitres, nous pouvons nous apercevoir qu’Oscar à depuis son enfance aimé André, et qu’elle cherche à lui manifester toute sa tendresse de plus possible. Pour tant, elle insiste que ses aimants ne comptent rien pour elle et qu’elle les fait pour se protéger à elle et les enfants des changes du pouvoir (peut être, de cette façon qu’elle a arrivé a récupérer ses possessions). Mais, quand son père est arrêté pour avoir aidé à la fuite de Varennes, Oscar ne trouve pas de l’aide, pas même de part d’André, qui ne peut pas comprendre la générosité d’Oscar envers son père, et sa façon de lui faire souffrir en l’étant infidèle.

                Ici il y a une tournure intéressante, car André frappe Oscar, et semble qu’il va tout lui reprocher, mais elle prend la fuite et… trouve des lettres que Jeanne en lui avait destinées. Alors, Oscar pardonne André et se réconcilient, mais elle cherche à reprendre sa liaison avec Jeanne, qui l’aidera à sauver son père. Une fois de plus, nous trouvons qu’Oscar compte sur Jeanne plus qu’avec André. Jeanne n’atteint rien, et elle connaisse le pouvoir que exerce sur Oscar et comme s’en servir. André est trop amoureux pour ne pas la perdre ou essayer la dominer, et il accepte tout… à contrecoeur. Sur cette fanfiction, André a perdu toutes ses caractéristiques possessives sur Oscar. Il se tient coupable, et il essaye de manifester son amour en l’aimant sans la juger, pour tant, il soufre, car il n’arrive pas à comprendre la raison de la conduite d’Oscar.

 

                Dans le texte, les scènes lemon plus détailles son celles protagonisés par Oscar et André, dans le commencement, quand elle apprenne, et la fin, quand elle se montre une experte. Les plus choquantes, nous son rapportés par un discours où le narrateur appelle à l’imagination du lecteur, c’est pour cela que le texte semble plus hardie de ce qu’il l’est en réalité. L’histoire d’amour entre Oscar et André est faite de choses pas dites, de mal interprétations, de peurs, d’insécurités. Tous les deux son fautifs, car par peur d’être réfutés ils n’arrivent pas a admettre ses peurs, pour eux c’est plus facile se communiquer avec le sexe. Celui manifeste (Oscar et les aimants), ce restreint (André lui reste toujours fidèle des qu’ils sont ensemble).   

                Pour le récit, nous trouvons que Oscar n’aime pas son corps de femme, elle juste lui donne à quelconque. Pour elle, son corps est un instrument pour se procurer diverses choses, pour remplir les vides de son cœur. Tout à fait, dans ses rapports sexuels avec André, Oscar se montre tendre et lui laisse faire ce qu’il veut, mais elle ne se lui donne pas totalement, elle lui donne une partie d’elle, la partie qu’il pourvut accepter. Chaque fois qu’elle essaye de lui montrer ce qu’elle a appris avec les autres, il la prend mal, il devient jaloux. Il a la sensation de pas être à son niveau (aussi qu’au niveau sociale). Avec lui, Oscar trouve une satisfaction affective, pas une satisfaction physique, qu’elle trouve avec les aimants, mais en pensant à lui. Alors, avec eux Oscar peut donner livre cours à sa fantasia, c’est pour cela qu’elle fait une différence entre faire l’amour (André, et Jeanne d’une certaine façon), et avoir du plaisir sexuel (les aimants). Cela, est le goût du interdit, d’outrepasser les tabous, tout ce qui l’attire trop. Oscar est incapable de lui montrer au Grandier toute la passion de laquelle est capable, elle l’aime, mais elle ne lui a pas pu pardonner ses maîtresses (avant elle), ne sa rupture plus. Pour il, s’est difficile la pardonner ses aimants. Comme ils se cachent des choses, ils ne peuvent pas avoir un rapport de couple complet, totale et fidèle.

                Pour la manière, Oscar cherche provoquer André, elle met à la preuve son amour. Son but, c’est de lui pouvoir réclamer à son tour. Elle cherche chez lui, qui est si droit, une sanction pour arrêter. En tant il soit permissif, elle ne trouve pas des motifs pour se refréner.

                Pour incroyable que cela puisse être, avec Jeanne Oscar reconstruit le même rapport qu’elle a eu avec André après la rupture avec Jeanne. C’est tout a fait symbolique qu’elles aient ses retrouvailles dans la chambre qu’a eut André dans la maison Jarjayes, laquelle se trouve juste au coté de celle d’Oscar, qu’elle partage dorénavant avec André. Plus qu’aimer André, Oscar aime le risque d’être découverte, pouvoir partager amour, passion et rompre avec tous les tabous et cela elle l’a eu avec André, et elle peut l’avoir avec Jeanne, juste en ayant André dans la chambre du coté, et puis, lui retournant pour se blottir dans ses bras. Elle recherche lui parmi tous les autres, et juste pour cela, parce que Jeanne est spéciale, c’est l’unique femme qu’elle aura comme aimante. L’Oscar féminine a besoin d’André, et lui cherche parmi tous. L’Oscar masculine a besoin de Jeanne, et prend ce qu’elle veut de tous.

                Oscar se venge d’André, elle l’humilie comme homme, comme homme amoureux; lui torture comme aimant, comme compagnon, et comme père de ses fils. Elle lui rend un amour menteur, tourmenté, divisé. Devant l’André de son enfance, chaste et pure, elle est incroyablement tendre, douce, généreuse et très protectrice, presque maternelle. Devant l’André adulte, elle est vindicative, cruelle. Oscar soufre, et se veut un amour masochiste.

 

Tout à fait, dans les deux fanfictions l’infidélité s’est une façon de remplir les vides, mais aussi de prendre une revanche devant les partenaires, devant la vie; mais tout de même, une recherche du droit d’identité, de soi, de se sentir libres.

 

Shophy Zegarra.

Jeudi 11 décembre, 2008.

pubblicazione sul sito Little Corner dell'aprile 2009

Vietati la pubblicazione e l'uso senza il consenso dell'autore

 

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[1] Pubblicato qui, su Laura’s Little corner: http://digilander.iol.it/la2ladyoscar/Index.html

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[3] Publié sur Laura’s Little corner: http://digilander.iol.it/la2ladyoscar/Index.html

[4] Publio sur le Forum sur Lady Oscar de Riyoko Ikéda: http://lady-oscar.xooit.fr/index.php Et sur Excel Fan Fiction du Royaume de la Rose de Versailles: http://sweetpoxy.free.fr/