Ludwig (altro citazionale...)

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Oggi vi vorrei raccontare una fiaba. Forse l'avrete ascoltata in altri termini ma proprio per questo mi sembra interessante.

 

C'era una volta, in un paese lontano, un principe dall'aspetto bellissimo. Aveva lunghissimi capelli biondi, un guardaroba raffinatissimo e gusti sessuali, diciamo così, eccentrici. D'altra parte è un principe delle fiabe e, come tale, può permettersi questo e altro. Infatti è anche prepotente e presuntuoso. Il suo nome è principe Louis, anzi, principe Ludwig. Il principe Louis, anzi, principe Ludwig, aveva un servitore di nome Wilhelm, devoto come un'ombra. Wil è un ragazzo moro, gentile, onesto, servizievole e paziente nei confronti dei compiti assurdi ed ingrati che il principe non si fa scrupolo di assegnargli.

La loro relazione iniziò così: principe Louis, anzi, principe Ludwig, da ragazzino, avveva bisogno di un giocattolo e non di un compagno di giochi, e a tal scopo prelevò il giovane Wil dai suoi affetti e dalle sue amicizie. Ma Wil, pazientemente, tutto sopporta, i soprusi, le angherie e le percosse ed in più è anche sempre disposto ada aiutare gli altri servitori che, giustamente, se uno è minchione, se ne approfittano. Un giorno, però, il principe Louis, anzi, principe Ludwig, salvò la vita a Wil dalla furia assassina di una fanciulla con il cappuccio rosso sangue mettendo a repentaglio la sua. Fu in quell'occasione che Wil, vegliandolo, comprese che il principe Louis, anzi, principe Ludwig, era così prepotente perchè era tanto, tanto solo, e che, se lo mandava a pulire lo stagno dei coccodrilli e dei piraña, non era per crudeltà gratuita ma solo perché voleva proteggerlo dallo sfruttamento degli altri servitori! Naturalmente il principe Louis, anzi, principe Ludwig, non poteva ammettere il suo attaccamento ad un servo e, una volta rinvenuto, affermò di avergli fatto scudo col suo corpo non certo per proteggerlo ma solo perché era inciampato. Da quel giorno, ogni volta che che il principe Louis, anzi, principe Ludwig, esprime una delle sue massime di profonda saggezza, la più frequente delle quali  è "Andiamo! Prendi il cavallo!", Wil rimane a contemplarlo con il  vento nei capelli ripetendo nel pensiero il suo nome nel veno tentativo di comprendere tanta vastità e solitudine interiore.

Un giorno però il re, padre del principe Louis, anzi, principe Ludwig, lo obbligò a scegliere una principessa per moglie. Il principe Louis, anzi, principe Ludwig non voleva, ma gli tocca, e ordina a Wil di preparare il cavallo. La prima principessa candidata è tale Blanche Neige, ragazza bellissima con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l'ebano; ma anche il suo cuore era nero, come le tenebre. Le nozze però non si celebreranno per cupi motivi su cui ora non ci dilunghiamo. Il principe Louis, anzi, principe Ludwig, è così costretto a cercarsi un'altra sposa e dunque manda Wil a ricercare alla gente informazioni dettagliatissime.

Purtroppo anche con un'altra principessa, addormentata da cento anni e con il corpo avviluppato nei rovi, le cose non funzionano, questa volta però a causa del vizietto del principe Louis, anzi, principe Ludwig.

Sia detto per inciso: il vizietto del principe Louis, anzi, principe Ludwig, non è l'omosessualità, benché il suo aspetto possa ingannare, visto che vieta a Wil di baciarlo mentre dorme e gli ordina di astenersi da ogni desiderio sessuale. Inutile dire che Wil combatte per mantenere la sua verginità. Resiste persino alle profferte di una procace fanciulla, purtroppo già fidanzata con un certo Barbablù, e rifiutata infine dal principe Louis, anzi, principe Ludwig, dopo che il famoso sicario con il cappuccio rosso aveva reso evidente che le sue qualità non erano tutte naturali.

In tutta questa baracca ci sarà qualcuno che visse per sempre felice e contento? Forse il servitore fedele, devoto e sedotto? Forse il principe seduttore? O magari la fanciulla avviluppata dai rovi?

 

Domanda difficile. Io lo so ma non ve lo dico, perché vorrei che vi leggeste il fumetto "Ludwig" di Kaori Yuki pubblicato per la Planet Manga. A parte la rivisitazione e l'interpretazione delle fiabe classiche, che magari interessa solo a me, quello che mi ha colpito di questo fumetto e mi ha spinto a parlarvene è la ricchezza di citazioni di Lady Oscar. Nella storia ho cercato di esplicitarne qualcuna, ma vi posso assicurare che il fumetto ne è pieno, nei dialoghi, nella caratterizzazione dei personaggi, nei disegni. E sono tutte citazioni spassosissime, come in una parodia affettuosa.

Siccome siete su questo sito immagino che la cosa vi interessi un po’ e penso che magari vi divertirete anche a cercarle tutte.

Buona lettura!

 

pubblicazione sul sito Little Corner del novembre 2005

 

Mail to brumilde@libero.it

 

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