Lettere su Select di Mtv
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Nota: questi
interventi ed e-mail sono stati scritti a seguito di un episodio poco piacevole,
accaduto durante Select, un programma di Mtv, del 7 agosto 2000. Andrea Pezzi, ospite
della puntata, nonché Francesco il Non Giovane, conduttore, nel corso di una
telefonata chiedevano a Silvia, che telefonava da Verona, quale cartone animato
le piaceva di più quando era piccola. Risposta "Lady Oscar". A questo
punto, Andrea ha detto (testualmente): "Tra l'altro circola la voce che lei
fosse lesbica" e Francesco ha replicato: "Oppure che fosse un maschio
mancato e che è cresciuta con i complessi..."
Un
ragazzo, Fabio T., studente di giurisprudenza, ha riportato il 7 agosto 2000 alla mailing list ladyoscar@topica.com questa bella notizia.
E la cosa ha suscitato qualche reazione...
Fiammetta C.: questo intervento si deve a Fiammetta C., laureata in Psicologia dell'età evolutiva, borsista in un ospedale pediatrico, specializzanda in psicoterapia.
Quando
la diversità fa paura
Sono
rimasta colpita da ciò che è successo ad MTV la scorsa settimana.
Vorrei soffermarmi però non tanto sulla stupidità dei conduttori (di stupidità
e di ignoranza ce n'è molta in televisione, e il termine "televisione
spazzatura" è diventato talmente comune da considerare una certa
programmazione povera in contenuti e volgare come normale e quindi quasi
"inevitabile".
Mi piacerebbe soffermarmi invece su ciò che si può intravedere dietro
all'atteggiamento dei conduttori della trasmissione.
Sigmund Freud affermò che l'ironia spesso nasconde l'aggressività e la paura.
L'essere umano ride quando un altro essere umano cade, o riceve una torta in
faccia (ingredienti principali di qualsiasi scenetta comica, da Stanlio e Ollio
fino a Will Coyote e Bip Bip) perché a subire il danno, o l'umiliazione non è
lui ma un' altra persona. La risata assume allora il significato di un gesto
scaramantico e catartico ("meno male è toccato a lui e non a
me").
Ma dietro l'aggressività, dicevo, c'è la paura, la paura di essere noi nella
situazione ridicola o umiliante. E l'omosessualità, nella nostra cultura, è
vista il più delle volte come una situazione ridicola o umiliante, difficile,
dolorosa.
Ma l'omosessualità non è altro che una delle possibili forme della
"diversità" (in questo caso diversità rispetto ad altri individui
nella scelta di un partner sessuale)
La diversità infatti è un tema universale.
Si può essere diversi per mille motivi , dal colore della pelle al sesso, alla
religione, alle idee politiche.
Il tipo di diversità cambia nei secoli e nelle culture, perciò ciò che
è diverso oggi nella nostra cultura poteva non esserlo nei secoli
precedenti nella nostra stessa cultura o può non esserlo in un'altra cultura
oggi., o può non esserlo in futuro.
E la diversità che fa paura. Fa paura perchè tutto ciò che è diverso
è anche sconosciuto, non facile da incasellare in una categoria preformata
della nostra mente, comporta uno sforzo per comprendere una categoria nuova, per
comunicare, forse per mettere in gioco anche noi stessi, per rischiare qualcosa,
per cambiare, per evolvere.
E' "l'uomo nero" è "il bau bau" delle ninne nanne
infantili, è "l'alieno" dei racconti di fantascienza, è il
fascino (e la paura) di tutto ciò che è nuovo e sconosciuto.
Il personaggio di Lady Oscar in questo senso non è "diverso" in
quanto omosessuale (l'identità di tipo sessuale è ben stabilita e senza
incertezze in Oscar che si innamora nel tempo di due uomini, Fersen e Andrè) ma
è diverso, se vogliamo considerarlo tale, perché assume nella società
francese di fine 700 un ruolo sociale (e non sessuale) tipicamente
maschile (è un militare) e non si adatta (se non in parte alla fine
della storia) ad un ruolo tradizionale femminile (sposa-madre-a carico del
marito-dipendente).
E' questa la "diversità" che i conduttori di Select volevano
stigmatizzare con le loro battute volgari?
Forse non ci si può aspettare molto dai contenuti di una trasmissione
come Select ma il rispetto per le idee altrui si. Quello (il rispetto) è
d'obbligo.
Mail to f.camelio@libero.it
Laura L.: questa lettera ai responsabili di Mtv ed al Forum del Corriere della Sera si deve a Laura L., avvocato, dottore di ricerca in Storia del diritto italiano, borsista presso l'Università di Macerata, professore a contratto. Un ringraziamento a Fabio T. aver riportato la notizia.
Un
ragazzo, Fabio, studente di giurisprudenza, ha riportato il 7 agosto 2000 alla mailing list ladyoscar@topica.com questa bella notizia.
"Nella puntata di "Select" del 7 agosto, Andrea Pezzi, ospite
della puntata, nonché Francesco il Non Giovane, conduttore, nel corso di una
telefonata chiedevano a Silvia, che telefonava da Verona, quale cartone animato
le piaceva di più quando era piccola. Risposta "Lady Oscar". A questo
punto, Andrea ha detto (testualmente):"Tra l'altro circola la voce che lei
fosse lesbica" e Francesco ha replicato:"Oppure che fosse un maschio
mancato e che è cresciuta con i complessi"..."
Qualche
considerazione.
La I. Il tutto potrebbe essere ricondotto alla volontà di denigrare i cartoni
di altre reti per rivalutare i cartoni di Mtv...
La II. E' sempre più incredibile come l'ignoranza crassa regni supina in
televisione: questi conduttori vengono messi a fare della pubblica
disinformazione in un programma a diffusione nazionale senza che, previamente, i
responsabili del programma, della rete abbiano accertato se siano dotati di
cervello, discernimento o, invece, abbiano la zucca vuota.
La III considerazione: Lady Oscar non era lesbica, quindi l'ignoranza dei
suddetti giovani si estende anche ai cartoni...
La IV considerazione (e questa è più seria): la presa in giro della
omosessualità, il ricorso allo stereotipo, alla macchietta, per indurre il riso
nello spettatore è, credo, la cosa più grave in questa vicenda... E' troppo
facile voler suscitare il riso prendendosela coi gruppi meno protetti. E,
soprattutto, presuppone, a monte, una sorta di giudizio morale negativo. E, per
concludere, dato che nell'essere omosessuali non c'è niente di male, non vedo
perché cercare di far ridere parlando di lesbiche o maschi mancati...
Veramente vergognoso...
Mail
to laura.luzi@email.it
Fabio T.: questo intervento è stato scritto da Fabio Traversa, studente di Giurisprudenza, per Essays.
VERONA
(Gardaland), 7 agosto 2000, ore 18:15 circa.
Come
ogni giorno, seguo con interesse e con curiosità quanto accade nel corso del
consueto appuntamento pomeridiano di Mtv, "Select" che,durante
l'estate,va in onda da Gardaland con la conduzione di Francesco, detto il Non
Giovane. Noto che l'ospite odierno è Andrea Pezzi, uno dei volti più noti
dell'emittente, già conduttore e ideatore di alcune trasmissioni originali come
"Tokusho", "Hot", "Sushi", "Sashimi",
"Kitchen" e diventato il personaggio più chiacchierato dell'estate
1999 per essere stato l'artefice della separazione-lampo (dopo appena un mese di
matrimonio) tra Massimiliano Virgili & Claudia Pandolfi. Mi accorgo subito
che tra i 2 trascinatori della puntata odierna di "Select" c'è
un'ottima sintonia:infatti, i 2 hanno già lavorato insieme precedentemente e il
Non Giovane deve proprio ad Andrea Pezzi l'ottenimento della conduzione del
programma più importante di Mtv, l'unico che va in onda tutto l'anno. Ebbene,
detto che i 2 cercano per tutta la puntata di parlare di volgarità,di
parolacce,di gesti osceni con i telespettatori da casa e con i visitatori del
parco di divertimenti, si potrebbe pensare che questo sia l'aspetto più
vergognoso da risaltare e da condannare fermamente. Invece,le mie orecchie hanno
un sussulto ancora più forte quando,durante la chiacchierata con Silvia, al
telefono da Verona, alla domanda: "Quale è stato il tuo cartone animato
preferito quando eri piccola?" e alla risposta:"Lady Oscar mi piaceva
molto", inizia una serie di atrocità e di battute di cattivo gusto a cui
difficilmente si può credere data la velocità con cui vengono dette e la
gravità delle situazioni a cui fanno riferimento. Infatti, subito Andrea Pezzi
sostiene: "Tra l'altro,dicono che fosse lesbica" e il Non Giovane,
canticchiando e storpiando la sigla magistrale de "I Cavalieri del
Re", ribatte:"O un maschio mancato e che è cresciuta con i
complessi...". Infine, la stigmatizzazione di entrambi sugli
"schifosi" cartoni animati che ci propinavano quando eravamo piccoli.
Allora:
detto che la povera Silvia,che in questo caso "rimembrava" bene quale
era il suo idolo durante l'infanzia, non ha avuto nemmeno il tempo e la
possibilità di replicare per sostenere e difendere un mito di milioni di
giovani e non solo, si rimane di certo allibiti di fronte a quanto è stato
dichiarato da Pezzi & C. nei confronti di 3 categorie di persone.
1°)
Innanzitutto, sono stati ingiuriati i gay. Infatti,dire che Lady Oscar sarebbe
lesbica equivarrebbe per Pezzi a sostenere: "Quindi, è diversa dagli altri
e ci vuole un coraggio a seguire le sue avventure in tv". Pensare che
proprio la rete dei giovani, Mtv, mostri un atteggiamento così vecchio nei
confronti degli omosessuali non è certo incoraggiante...
2°)
Poi, ritenere che una ragazza (Lady Oscar in questo caso) possa crescere con i
complessi per essere stata un maschio mancato è offensivo nei confronti di
tutte quelle persone che non sono soddisfatte del proprio sesso, che vorrebbero
a tutti i costi provare a trasformarsi fisicamente e che, di fronte a queste
parole, rischiano di perdere la fiducia in se stessi e la voglia di portare
comunque avanti le proprie idee e la propria identità (anche se diversa da
quella esteriore).
3°) E'
stata detta una grande corbelleria a proposito del presunto amore di Lady Oscar
per le persone del proprio sesso. Infatti,come tutti (o quasi tutti, purtroppo)
sanno, Lady Oscar, innamorata inizialmente di Fersen, si rende conto qualche
giorno prima di trovare la morte di aver sempre amato André e di essere sempre
stata ricambiata da lui. E se non è amore eterosessuale questo, allora...?
4°)
Infine, è stata data una sentenza affrettata e ingiusta nei confronti dei
cartoni animati di qualche anno fa che invece erano ricchi di valori, di
insegnamenti e privi delle volgarità e delle oscenità che caratterizzano per
esempio altri programmi e, magari, qualche cartone targato Mtv.
Mail to fabio.chan@tiscalinet.it