Fanfic plagiata... fanfic fortunata...
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Negli ultimi giorni, sul web è apparsa una polemica rispetto alla proliferazione delle fanfic su Lady Oscar, cioè le storie scritte dagli appassionati della serie televisiva o del fumetto, e sulla possibilità che si possano trovare in rete dei veri e propri plagi (cioè copie di fanfic scritte da altri).
Al di là della polemica in rete, a mio giudizio sufficientemente strumentale, perché ci si può fare pubblicità in molti modi, e quest’ultimo mi sembra un po’ triste, in realtà è cosa abbastanza frequente trovare delle storie che hanno almeno qualche somiglianza tra loro.
Chi legge questo articolo saprà, probabilmente, che io stessa scrivo da circa un paio d’anni fanfic su questo sito. Alcune sono piaciute ai lettori. E alcune sono piaciute talmente tanto… che ho ritrovato io stessa espressioni, situazioni usate per alcuni racconti scritti da me in altri racconti, pubblicati su altri siti.
“L’errore” è stato forse il mio racconto più saccheggiato, ho letto alcune espressioni linguistiche, identiche situazioni, utilizzate in altri racconti pubblicati successivamente, da altre fanfic writer.
Mi è successa la stessa cosa, in tempi più recenti anche per “Viaggio degli inganni”.
Non ho mai protestato per questo genere di cose, né presso le web master, né presso le autrici, perché ho sempre considerato questo tipo di cose in maniera tutto sommato positiva, perché erano prova da un lato che il racconto in sé era piaciuto tanto da ispirare un’altra persona, e perché le fanfic, sono e rimangono, per me, semplici esercizi di scrittura, passatempi, ben lontani da qualsiasi forma di letteratura, e di lucro, ovviamente.
Io stessa quando ho iniziato a scriverle mi sono posta un unico criterio: scrivere qualcosa di cui non doversi vergognare eccessivamente in futuro, e scrivere in un discreto italiano. Nient’altro.
Però… riflettendoci… mi sono accorta che se di copia bisogna parlare, ho scoperto che c’è qualcuno… particolarmente fastidioso che mi copia da tempo. Allora via il sassolino dalla scarpa!
E’ giunto il momento di denunciarlo pubblicamente.
Anzi, direi che una flagellazione su pubblica piazza non sarebbe male…
Chi ha letto “l’Errore”, sa o ricorda, forse, che all’inizio del racconto, Oscar, la nostra eroina, trova nel suo letto, un qualcuno che scopre essere André. Tutto il racconto si dipana da lì, dall’equivoco di base per cui, il solo fatto di essersi ritrovati nello stesso letto equivale, per i due protagonisti, alla convinzione di aver fatto l’amore. Che le cose non stiano proprio in questi termini, i lettori (tutti, tranne la web master che l’ha saputo poche settimane prima della pubblicazione dell’ultimo capitolo, dopo innumerevoli insistenze ^____^) lo hanno scoperto sei mesi dopo la pubblicazione del primo capitolo.
Ma c’è qualcuno… che mi ha copiato l’idea… Leggete un po’ qui di seguito:
“Oscar guardava lo sconosciuto che dormiva nel letto. Si erano rifugiati un quel piccolo albergo solo poche ore prima. Lo guardava dormire, i tratti del viso distesi. Sembrava sereno finalmente, dopo tutto quello che era successo tra loro nel giro di pochi maledetti giorni.
Lei invece non poteva dormire, proprio non ci riusciva. Aveva tentato di rilassarsi, ma vicino a lui proprio non poteva riuscire ad addormentarsi”.
Questo è l’incipit di un altro racconto. Situazione simile, direte. Ed è ancora più inquietante, se pensate che a circa metà del racconto, lo sconosciuto si palesa per essere André…
Plagio? Copia? Se per plagio si intende persino il riproporre delle situazioni simili in storie diverse, allora qualcuno potrebbe pensare che lo sia.
Quindi, le possibilità sono due, ne converrete:
a) mi toccherà citare per danni l'autrice
oppure
b) bisognerà flagellarla sulla pubblica piazza
E invece no, perché, sorpresa, l’autrice è la stessa. E cioè io.
Il brano sopra riportato è, in effetti l’incipit di “Dieci giorni”, scritto e pubblicato tra l’ottobre del 2000 e il gennaio del 2001.
I due racconti però sono diversi. Molto diversi. In “dieci giorni”, la presenza di André nel letto, come si scoprirà dopo, non ha niente a che vedere con il sesso. E’ un racconto drammatico, ambientato nei giorni in cui Oscar si suppone essere in Normandia, prima di assumere l’incarico alle Guardie francesi, e quindi in un periodo diverso dall” “Errore”, in cui invece i protagonisti sono molto più giovani. E di sesso, in “Dieci giorni”, non se ne parla proprio. Andrè è nel letto, ma è reduce da un rischiato annegamento.
Cosa dire allora delle decine e decine di fanfic su Lady Oscar che riprendono, o per semplice citazione, o per riproposizione della scena, più o meno rielaborata, la dichiarazione sentimentale violenta di André ad Oscar (la famigerata scena dello strappo della camicetta) ?
Nuovamente, a mente fredda, guardando il mio hard disk, scopro che solo nei miei racconti la scena è citata in:
“Dieci giorni”,”Il sospetto”, “processo ad una intenzione”, “La difesa”, “Un mantello sotto la neve”, “Una farsa inutile”, senza contare le parodie scritte tipo “Bei watch”.
Di nuovo, mi viene il ragionevole dubbio di avere io una fissazione per questa scena, oppure, più semplicemente, questa scena è quasi sempre il punto di partenza, sufficientemente imprescindibile, data la gravità, e gli sviluppi che ne derivano, per le fiction su Lady Oscar che si vogliano ambientare in un periodo compreso tra il 1788 e il 1789.
Eppure, qualcuno potrebbe pensare che il solo fatto di utilizzare quella scena equivale a copiare. Peggio, a commettere un terribile plagio. E allora, giustamente, un buon cinquanta per cento delle storie su Lady Oscar nel web andrebbe eliminato.
Ma perché eliminarle?
Io credo che più semplicemente stia al lettore, che cerca in rete semplicemente una lettura per passare il tempo, scegliere di volta in volta quello che più gli interessa. Anche quando la storia, o le situazioni raccontate non sono originali a tutti i costi. Del resto, i personaggi sono sempre gli stessi, e probabilmente è anche realmente difficile scrivere qualcosa di totalmente nuovo.
Perciò lascio l’ingrato, e troppo faticoso, almeno per me, compito di inventare qualcosa di assolutamente nuovo e originale, nel campo delle fanfic, a chi in rete passa il tempo a cercare plagi, nel lavoro degli altri. Se inventeranno qualcosa di nuovo, ma di nuovo veramente, tipo “Oscar astronauta”, o “André poliziotto”, “Girodel camionista”, sarò tra coloro che lo leggeranno con piacere, io, in ogni caso vado avanti a scrivere le mie storie. E se qualcuno vorrà leggerle ne sarò felice. Come sempre.
Fiammetta
Post scriptum: poiché mi è stato fatto osservare che nel primo capitolo de “Il Sospetto” il solo fatto di avere fatto immaginare, e solo immaginare, ad André di dichiararsi ad Oscar una notte di Natale (che è anche il compleanno di lei) potrebbe essere considerato plagio di almeno altre due fanfic ambientate a Natale (di Monica e di Roberta, rispettivamente), ho preso una drastica decisione: Caro André, da oggi in poi, niente più storie sul Natale! Da adesso in poi, per dichiararti ad Oscar hai a disposizione le seguenti festività: il 2 novembre, il 25 aprile, ferragosto, Pasqua, e il primo maggio!
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