Che cosa sono i Manga e gli Anime?
Questa e' una buona domanda, purtroppo non esiste una risposta essenziale e allo stesso tempo breve. (cosi' scusatemi se mi dilungo un po').
Molto semplicemente si potrebbe dire che " i Manga sono i comics (fumetti) giapponesi e gli Anime dovrebbero essere in teoria la loro versione animata e a volte anche cinematografica". Questo pero' è vero solo in parte e puo' spesso ingannare. Prima di tutto, una persona non esperta potrebbe pensare che il Giappone ha rubato i comics dall'occidente ma questo non è vero. Il Giappone praticamente sta facendo e utilizzando l' arte dei cartoni da sempre (ci sono infatti divertenti illustrazioni d'inchiostro raffiguranti animali e caricature centinaia di anni fa, che si ricollegano per le loro rassomiglianze al manga moderno). Certamente, alcune caratteristiche dei manga sono state riprese dall'ovest, ma le principali caratteristiche, quali le semplici righe e le caratteristiche stilizzate, sono distintamente giapponesi, anche se sembra che l'arte cinese abbia avuto una influenza piu' grande di quella occidentale. Secondo, i manga e gli anime giapponesi sono di tutti i tipi e per tutte le persone. Al contrario degli Stati Uniti, che normalmente credono che " i comics siano per bambini ", il manga-Ka giapponese (disegnatore) scrive per tutti dai bambini ai ragazzi, agli uomini e alle donne.
Per capire cos’è un manga è certamente necessario scoprire in cosa il manga si distingue dagli altri tipi di fumetto, in particolar modo da quello americano e da quello italiano. Gli ideogrammi che compongono la parola man-ga hanno una traduzione che si potrebbe tradurre tipo ‘Immagini in movimento’ e ciò la dice lunga sulla natura di questo tipo di fumetto, infatti chiunque abbia sfogliato uno di questi albi può facilmente notare tavole ricche di azione e movimento, ma molto povere di dialoghi. Tutto cio’ perche’ il manga fa molto affidamento sull’impatto visivo, tanto che spesso le immagini descrivono i fatti molto meglio di quanto possa fare un baloon pieno di parole. In questo il manga si discosta molto dalla tradizione fumettistica italiana e dai comics americani, dove la maggior parte delle volte le immagini fanno solo da sfondo a lunghi ed interminabili dialoghi, assumendo solo un ruolo di didascalia. Chiaramente mi riferisco al classico fumetto occidentale con la piena consapevolezza del fatto che ci sono importanti eccezioni che fortunatamente stanno crescendo di numero.
Un altro aspetto che presto colpisce di un manga è che esso è esclusivamente in bianco e nero (tranne qualche rara eccezione), ma la mancanza del colore raramente si fa sentire, perchè nella maggior parte dei casi tale carenza è sopperita da un magistrale uso dei retini e del tratteggio che conferiscono ai personaggi profondità e credibilità, senza tener conto dei fondali che risultano molto particolareggiati e ben studiati: di rado durante la lettura di un manga si possono incontrare delle tavole a colori (spesso acquerelli o tempere),sono, però, solo casi sporadici voluti dall’autore per iniziare qualche capitolo o per celebrare un particolare evento.
Persino le trame per il bambino tendono a essere mediamente impegnate diversamente dalle versioni americane (ad esclusione di alcuni intelligenti comics americani, ma pensando ad alcuni show della TV).
Il manga e gli anime spesso anche quegli per i bambini trattano il tema della morte --- mentre gli Stati Uniti (sulla TV dei bambini) sembrano risoluti ad allontanare i giovani da tale realtà ( come ad esempio nella versione americana di " Golion " (Voltron) sono stati cancellati tutti i riferimenti riguardo alla morte di uno dei protagonisti). Sorprendentemente dai nostri, molti dei manga ed degli anime giapponese rappresentano scene di studenti in classe, mentre fanno i compiti o di persone che lavorano nei loro uffici. Il lavoro etico sembra omnipresente nell'ambientazione, inoltre tendono a descrivere la tecnologia in modo comprensivo e dettagliatissimo, mentre alcuni comics americani sembrano quasi evitarla o facilitarla il piu' possibile.
Una terza differenza principale è lo stile unico giapponese degli anime/manga, che è distintivo e onestamente facile da riconoscere. Ciò non significa che lo stile e' limitato. All'interno di questa stilistica comune, la tecnica di ogni artista di manga è diversa ed unica. Lo stereotipo è di personaggi con capelli enormi e grandi occhi, ma ce ne sono molti e ognuno diverso dagl'altri. Naturalmente è meno presente l'enfasi sul mondo " dei classici supereroi " degli Stati Uniti. Nella maggior parte dei manga, gli uomini e le donne non sono necessariamente estremi esagerati dei loro stereotipi di genere e portano abiti che non sono aderenti come i costumi di quelli americani. Infatti, i manga e i personaggi degli anime tendono ad avere un gusto unico ed estetico di moda. (anche se e' vero che molti comics moderni americani hanno rotto con riconoscenza questo stereotipo). Una differenza secondaria ma non meno importante fra i manga giapponesi ed i comics in generale dei supereroi della D.C. Comics o della Marvel (oltre al fatto che i primi sono in bianco e nero), è che il manga è solitamente la visione di un singolo disegnatore (tutt' al più di 2), al contrario di quelli americani, in cui molti produttori tendono a fare creare differenti trame e storie, i manga assomigliano più a dei romanzi, raffiguranti mondi dettagliati che rappresentano la visione dell'autore.I personaggi rimangono cosistenti, crescono e si sviluppano. Su un soggetto relativo, il manga tende anche ad essere spezzettato per delle pubblicazione settimanali o bisettimanale che contengono altri comics di altri autori. Così la trama DEVE svilupparsi e DEVE essere interessante ma in un ritaglio ragionevolmente breve e veloce. (esistono, dopo tutto, folle di speranzosi che vorrebbere diventari disegnatori che aspettano solo di aprire le ali :)).
Un' ultima differenza è la caratteristica onomatopoetica della lingua giapponese; gli effetti sonori si adattano meglio e sembrano meno stuipidi di quelli inglesi. Questa è giusto una sfaccettatura del linguaggio; anche perche' gli effetti sonori tradotti nei manga non funzionano troppo bene ugualmente.
Forse è la miscela della dura realtà con l'allettante mondo della fantasia che rende i manga giapponese e gli anime così attraenti. Molte popolare serie , quali Doraemon, Ranma 1/2 e Kimagure Orange Road, raccontano le vite della gente apparentemente ordinaria --- vanno a scuola, fanno compiti, vengono rimproverati dai genitori --- tuttavia hanno un qualcosa che li rende speciali, alcuni hanno dei poteri psichichi, altri degli amici piuttosto strani ( es. robot che arrivano dal futuro o alieni da altri mondo). Suppongo che questo serva per permettere ai lettori di simpatizzare con i personaggi, di fuggire dalla vita quotidiana per tuffarci in un mondo di fantasia, completamente differente e lontano dal nostro.
Persino in mondi che prendono ambientazione in lontano futuro o di tanto tempo fa, il lettore è rappresentato da personaggi tridimensionali, lontani dall'essere perfetti, che hanno piccole abitudini e difetti propri del loro carattere, che hanno speranze e sogni con i quali e' possibile immedesimarsi. Al contrario di alcuni eroi americani che combattono e sconffigono il male (Superman, Batman...), i personaggi giapponesi hanno solitamente altri obiettivi nella vita che giocano grandi ruoli nelle loro vite. Ho sentito recentemente alcuni dire che nei manga e negli anime si utilizzano " personaggi orientati, tuttavia questi non sono forzati nelle trame; ma invece le storie si sviluppano proprio attraverso i personaggi. Il cuore dei manga/anime è nei cuori dei suoi personaggi.
Questo ci porta a tre altri aspetti del manga/anime: la realtà del mondo, della spiritualita' e del fatto che le cose finiscono.
Con i comics, la fusione dell'arte e delle parole creano un unico strumento. L' arte attrae la mente e le parole creano la realtà. Un' immagine può valere mille parole, mentre le parole possono trasportare l' arte non può, ma fuse insieme questi diventano veramente efficaci. Per quanto riguarda gli Anime, l'animazione può fare a buon mercato cose che specialisti di effetti speciali non possono fare. L'arte è una forma limitata della realtà virtuale. .
Come ho detto, persino i comics giapponesi per bambini trattano di temi come la morte. Questi mostrano che anche i nemici non sono veramente e solamente cattivi. In serie come Gundam, si puo' osservare nemici che hanno speranze e sogni ma che sopratutto hanno motivi per le azione che compiono. Non sono pazzi, ma persone reali. Le azioni hanno conseguenze se la persona è astuta, lui o lei si ricorderà di non commettere quell'errore ancora. I personaggi si sviluppano e cambiano, imparano nuove abilità, maturano e guadagnano saggezza. (a meno che, naturalmente, si tratti di una serie comica).
Un'altra caratteristica dei manga e degli anime che ho sempre gradito e' la loro tendenza a contenere un certo ottimismo ... e non solo di semplici cotenuti il bene vince contro il male. I cattivi possono migliorare e trovare la redenzione. Gli eroi infelici possono ritrovarsi, attraverso crisi personali ed in tal modo ritrovare la felicità perduta;. La vita ha un significato e uno scopo e bisogna combattere per ottenerla. Il duro lavoro poi pagherà ... anche se soltanto a lungo termine. Le difficoltà accadono, ma possono essere affrontate e sormontate. I personaggi si rinforzano grazie all'aiuto degli altri, anche al punto del proprio sacrificio (sebbene non tutte le storie hanno questi messaggi filosofici e spirituali, molte si). Quando questi semplici ma universali temi sono tessuti in modo più o meno convincente nella trama, la magia accade.
E per concludere, come tutte le buone e reali storie, i manga ed gli anime hanno una tendenza a concludersi. Gli eroi e le eroine muoiono, si sposano o spariscono. Quasi tutti tendono ad avere una di queste tre conclusioni: l' eroe vince, l' eroe muore (solitamente dopo la vittoria), oppure vince pero' a caro prezzo, di solito a causa della perdita' di qualcuno a cui era molto legato. Naturalmente, negli anime e manga proprio come nei buoni film solo all'ultima scena (pagina) si scoprono delle importantissime rivelazioni riguardo la storia. I migliori manga possono essere considerate vere e proprie gemme capaci di aprirci piccoli portali in altri mondi della fantasia che ci intratterranno, ci istruiranno e ci renderanno felici, ma sopratutto ci permetteranno di scappare per un po' dalle nostre ansie e problemi quotidiani :-)!
Il romanticismo negli anime Perche' non ci sono persone di colore nei manga? L'immagine manga di oggi? cultura
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* Che cosa sono i Manga?
Oramai quasi tutti dovrebbero sapere che cosa sono, popolano le nostre edicole gia' da diversi anni e fanno la gioa dei piu' giovani e non, ma nel caso contrario cliccate subito qui per scoprirlo; io ci farei un salto cmq!!!
* Cosa ci hanno dato i Manga?
Molta gente considera gli Anime e i Manga roba per bambini, molte mamme consideravano e alcune considerano tutt'oggi, le gesta dei vari Mazinga e Goldrake per lo piu' ispirate a bassi istinti di avidità, violenza e di dominio, molto probabilmente pero' queste persone non hanno neanche mai provato a svolgliare un manga o vedere qualche vediocassetta OAV (Original Anime Video) e scoprire cosa c'e' dietro questa facciata apparente, non cogliendo cosa queste hanno dato e danno ai gionvani...
* Galleria
Alcune belle immagini delle miei serie preferite, gif animate, wall paper, screen saver qualche wav, icone e qualcos'altro. "aggiornato"
* Il romanticismo negli Anime?
L'immagine che la Seconda Guerra Mondiale ci ha fornito del Giappone e sopratutto dei giapponesi - fieri guerriri disposti a suicidarsi per la patria - e' stata orami superata sebbene l'orgoglio giapponese sia sempre molto ben radicato nella loro cultura, almeno per quanto riguarda i manga e gli anime...
* I miei piccoli capolavori
Qui potete scaricare alcuni dei miei disegni che ho fatto durante questi anni fateci un saltino non sono poi tanto male.
* Perche' non ci sono persone di colore nei Manga?
Esiste una forma di razzismo anche nei manga giapponesi? Ebbene, sebbene questo vari a seconda del manga e dell'autore, il razzismo e' presente in molti manga, cio' puo' essere ricondotto in primo luogo al forte senso nazionalistico giapponese, infatti il giappone ha sempre cercato di isolarsi nel corso degli anni anche se pare che ultimamente le cose stiano cambiando...
* Come stanno diventando i Manga di oggi?
Certamente l'immagine dei manga ha subito in questi ultimi periodi dei cambiamenti, i disegnatori giapponesi sono sempre piu' spesso influenzati da quelli americani (e viceversa), le battaglie e le scene cruente sono sempre maggiori cosi' come le scene di nudo, cio' puo' essere rincondotto in parte alla crescente richiesta del mercato...
* L'autore
Se volte sapere qualcosa in piu' su di me basta cliccare qui!
* Le relazioni sociali e i rapporti umani nei manga
In ultimo un altro aspetto che presto colpisce di un manga è che esso è esclusivamente in bianco e nero (tranne qualche rara eccezione), ma la mancanza del colore raramente si fa sentire, perchè nella maggior parte dei casi tale carenza è sopperita da un magistrale uso dei retini e del tratteggio che conferiscono ai personaggi profondità e credibilità, senza tener conto dei fondali che risultano molto particolareggiati e ben studiati: di rado durante la lettura di un manga si possono incontrare delle tavole a colori (spesso acquerelli o tempere),sono, però, solo casi sporadici voluti dall’autore per iniziare qualche capitolo o per celebrare un particolare evento.
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Per chi e' interessato al fenomeno U.F.O. ed ai misteri in generale, consiglio il sito a cura del mio amico Emilio Paolucci, Antichi Visitatori
Per chi invece e' un appassionato di celebrita' e di Dawson's Creek consiglio quest'altra sezione che ho curato insieme sempre ad Emilio
Se amate "Orange Road" ("E' quasi magia Jhonny") vi consiglio di fare un saltino su http://utenti.tripod.it/ orangeroad
Ancora cartoni su http://digilander.iol.it/posinega Posi+-Nega the Italian web site on Japan culture's
Simpatica homepage fatta da due ragazzi..Voodoo15 & Tony
COS'E' UN MANGA
Manga (漫画 man = casuale, ga = disegno) alla lettera significa "immagini casuali" o "immagini senza nesso logico". In Giappone manga indica il fumetto in generale, mentre la regola è specificare l'origine dei fumetti, se stranieri o importati: quelli provenienti dall'Italia verrebbero ad esempio chiamati "Itaria no manga" (イタリアの漫画), letteralmente "manga italiani". In Italia tuttavia è ormai comune associare la parola manga ai fumetti di sola provenienza nipponica.
Nel paese del Sol Levante i fumetti hanno un ruolo decisamente importante: sono considerati un mezzo espressivo non meno degno di libri o film.
CARATTERISTICHE DEI MANGA
Le caratteristiche stilistiche dei manga possono provocare nel lettore alcune incertezze nella classificazione del genere. Tendenzialmente in Europa si identifica il fumetto con una produzione per bambini e ragazzi (esistono naturalmente fumetti cosiddetti "d'autore", dedicati a un pubblico più maturo, ma sono facilmente riconoscibili). I manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili, suscitano inizialmente una certa confusione. Molti personaggi dei vari racconti presentano ad esempio occhi estremamente grandi, sovraproporzionati. L'origine di questa caratteristica è un prestito culturale che si fa risalire al famoso autore Osamu Tezuka (1928-1989), soprannominato il dio dei manga. Egli stesso, grande ammiratore di Walt Disney, ammette di essersi ispirato nel manga Kimba, il Leone Bianco (ジャングル大帝, Jungle Taitei) allo stile del Bambi disneyano (curioso come in seguito la Disney, per via di alcune polemiche sulla somiglianza tra Il Re Leone e Kimba, il Leone Bianco, abbia ammesso di essersi ispirata all'opera di Tezuka).
LA STRUTTURA DELLE PAGINE
Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, e cioè dall'ultima alla prima pagina (secondo le consuetudini occidentali), con la rilegatura alla destra del lettore e le pagine "libere" alla sinistra. Anche le vignette si leggono da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. Inizialmente, i manga pubblicati in Italia avevano senso di lettura occidentale (le tavole venivano quindi prima ribaltate, e poi editate). Furono i Kappa Boys ad introdurre anche da noi il senso di lettura originale, con la pubblicazione di Dragon Ball per Star Comics, anche per via dell'editore originale Shueisha che non apprezzava il ribaltamento delle tavole.
Nel corso del tempo ci sono stati alcuni mutamenti nella disposizione delle vignette. Inizialmente prevaleva la disposizione verticale; successivamente, nei tardi anni quaranta, è stata introdotta anche la disposizione orizzontale, quella attuale. Nelle storie più accurate dal punto di vista stilistico, queste due disposizioni si sovrappongono e vengono entrambe usate, creando un percorso di lettura piuttosto complesso per le abitudini del lettore occidentale, ma con un preciso intento stilistico.
Mentre le storie di avventura dedicate a un pubblico di ragazzi e adulti maschi sono caratterizzate da una disposizione abbastanza semplice, si è creato nel genere dedicato alle ragazze, lo shojo (spesso disegnato da donne), un modo innovativo di trattare la disposizione delle singole vignette. Per creare effetti drammatici intensi e sottolineare i sentimenti che entrano in gioco nella storia, il disegnatore (o la disegnatrice) fa spesso scomparire le linee divisorie delle singole vignette. La struttura della pagina diventa più importante di quella del riquadro isolato. Così una sola scena si può sviluppare su due intere pagine a fronte, i contorni dei pannelli si sovrappongono, e con essi i vari significati trasmessi dal disegno.
Anche il balloon contenente il testo non è più presentato su di un'unica linea di lettura: compaiono fumetti di testo pensato, di testo parlato, di testo fuori campo che si distinguono tra loro solo per lievi differenze grafiche e sono posizionati nella pagina in maniera apparentemente confusa.
In realtà, un lettore giapponese, allenato alla lettura non alfabetica, riesce più facilamente di un lettore occidentale alle prime armi a orientarsi in questo universo di segni, dove gli viene offerta una grande libertà di percorso. Gli occhi vagano nella pagina cogliendo inizialmente alcuni dettagli, scelgono di soffermarsi prima su alcuni tipi di testo e poi su altri, ricavando alla fine non una lettura analitica di contenuti, ma una coinvolgente impressione generale di ciò che sta accadendo.
Non bisogna confondere i manga con i manhwa (coreano 만화, giapponese 漫畵), che sono i fumetti coreani; all'occhio non allenato possono sembrare simili, ma agli occhi di un giapponese sono probabilmente simili quanto fumetti italiani e francesi per noi, specie se cosideriamo che il senso di lettura del manhwa è identico a quello occidentale.
Dal punto di vista dei fumetti, i giapponesi sono molto "patriottici" e tendono a guardare con sospetto fumetti esteri; alcune serie straniere, infatti, sono state addirittura ridisegnate da artisti giapponesi appositamente per il loro mercato.
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I GENERI
Shojo manga
Con shōjo manga (少女漫画: lett. "fumetti per ragazze") ci si riferisce a quei fumetti pubblicati in Giappone per un pubblico che va dalle bambine degli ultimi anni dell'infanzia (dai dieci anni in su) sino alla fine dell'adolescenza (intorno alla maggiore età).
All'interno del genere esistono molte altre suddivisioni che cercano di raggiungere in maniera capillare fasce d'età più ristretti (dai dieci ai dodici anni, dai dodici ai quattordici, e così via). I maggiori successi shōjo manga, comunque, vengono letti traversalmente anche da persone di età maggiore, o anche di genere maschile.
Dopo essere stati realizzati, sino al termine degli anni Sessanta, da autori maschili, gli shōjo manga cominciano a essere prodotti da autrici femminili, che ne modificano profondamente tematiche e grafica.
Considerati a lungo come fumetti di seconda categoria e scarso valore, l'affermazione degli shōjo manga si ha nel corso degli anni Ottanta, grazie ad autrici come Ikeda Riyoko, Moto Hagio e Takemiya Keiko e altre.
Inizialmente incentrati su tematiche sentimentali, con ambientazioni europee e personaggi e situazioni melodrammatici e idealizzati, gli shōjo manga ampliano col trascorrere degli anni i soggetti trattati, dall'horror allo sport, alla fantascienza.
Dal punto di vista grafico gli shōjo manga si distinguono per un'impaginazione libera, un ampio uso di elementi simbolici per esprimere gli stati d'animo (celebre le decorazioni floreali), personaggi dai fisici eterei e gli occhi dalle dimensioni pronunciate.
Negli anni più recenti, tuttavia, autrici come Anno Moyoko o Okazaki Kyoko hanno preferito una grafica maggiormente veloce, volutamente scarna e sgradevole, lontana dagli idealismi degli shōjo manga classici, nel tentativo di dipingere con maggior realismo l'alienazione contemporanea.
Tra i sottogeneri particolarmente fiorenti e notevoli dello shōjo manga ci sono gli shōnen'ai (opere a sfondo omosessuale maschile) e il mahō shōjo.
(X intenderci, Nana, di cui vi avevo parlato in qst topic http://hiphopstyle.forumcommunity.net/?t=4996257, è uno shojo)
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Shonen manga
Gli shōnen manga (少年漫画, letteralmente fumetti per ragazzi) sono una categoria di fumetti giapponesi, indirizzati a un pubblico di giovani maschi, dagli ultimi anni dell'infanzia sino agli ultimi dell'adolescenza. Al di fuori del Giappone, spesso si usa il termine abbreviato shōnen.
Gli shōnen manga sono caratterizzati da una forte enfasi sull'azione e sulla forza fisica. Viene anche enfatizzato il cameratismo tra protagonisti maschili. Sono comuni anche personaggi femminili molto sexy (a volte anche irrealistici).
Alcuni esempi particolarmente rappresentativi di shōnen manga sono Ken il guerriero (Hokuto No Ken), Dragonball e One Piece. I manga realizzati per lettori più grandi (18-30 anni) sono chiamati seinen manga, anche se i due termini vengono spesso confusi dai non giapponesi, a causa della scarsità di seinen manga pubblicati all'estero.
Anche in Giappone, comunque, gli shōnen manga hanno un'ampia fetta di lettori tra le fasce d'età più avanzate.
Seinen manga
I seinen manga (青年, letteralmente "giovane") è un tipo di manga che ha come target principalmente giovani tra i 18 e i 30 anni. Diversamente dagli shōnen manga, con cui spesso vengono confusi fuori del Giappone, i seinen manga trattano di tematiche complesse, con una grafica spesso ricercata.
Il più noto autore di seinen manga pubblicati in Italia è Naoki Urasawa.
Shojo-ai
Shōjo-ai è un termine giapponese dotato di un duplice significato. Il primo, quello principale, è solitamente ignorato al di fuori del Giappone.
Il significato primario ed originale indica l'attrazione, sessuale e non, provata per adolescenti o bambine. Si tratta dunque di un termine, solitamente inteso in senso negativo, che si riferisce alla pedofilia indirizzata unicamente verso soggetti femminili. Un termine analogo, sempre giapponese, può essere rorikon. In questo caso shōjo-ai significa "amore per le ragazzine".
Come significato secondario, shōjo-ai può essere anche inteso come "amore tra ragazze". In questo caso si riferisce ad anime e manga che abbiano come tema principale o secondario relazioni, affettive o sessuali, tra ragazze. Il termine, parallelo a shōnen-ai, in Giappone è utilizzato unicamente all'interno dell'ambiente delle dōjinshi; è utilizzato anche al di fuori del Giappone, cioè in Europa e Stati Uniti, dove tuttavia il significato primario del termine è pressoché sconosciuto, come sinonimo di yuri.
In Giappone, proprio per i motivi sopra citati si preferisce adoperare quest'ultimo termine, decisamente più corretto, rispetto a shōjo-ai che mantiene connotati negativi.
Shonen-ai
Shōnen'ai (少年愛, Shōnen'ai?) (da shōnen, "ragazzo", e ai, "amore"), si riferisce a anime e manga che includono una relazione affettiva omosessuale tra adolescenti o giovani ragazzi, spesso bishōnen. In realtà, comunque, i manga Shōnen'ai non includono scene di sesso esplicito, come invece fa lo stile yaoi. Questo particolare è conosciuto solo dagli esperti e spesso si tende a confondere i due generi.
Lo shōnen'ai (trascritto in italiano anche come Shoonen ai, Shonen ai o Shounen ai) è solitamente inteso come meno esplicito e incentrato sul sesso rispetto allo yaoi. È molto popolare in Giappone, specialmente tra scolare e casalinghe, e fa spesso parte di anime o manga shōjo.
Attualmente il termine non viene più usato in Giappone, dove si preferisce Boys' Love (BL), ovvero "amore tra ragazzi".
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view post Inviato il: 27/6/2007, 18:28 Citazione
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matte91
view post Inviato il: 27/6/2007, 20:58 Citazione
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view post Inviato il: 27/6/2007, 23:31 Citazione
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CITAZIONE (matte91 @ 27/6/2007, 20:58)
CITAZIONE (°eCkOunltd° @ 27/6/2007, 18:28)
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e ki ce la daaaaaaa
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matte91
view post Inviato il: 28/6/2007, 15:07 Citazione
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tua sorella............no dai scherzo :D
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Rakuen_10
view post Inviato il: 28/6/2007, 16:34 Citazione
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Minkia si va fisso in Ot XDDD
Kmq più ke i Manga preferisco gli Anime...Sarà ke non ho voglia di legger...:ahsisi:
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CITAZIONE (Didattic @ 15/12/2007, 14:42)
CITAZIONE (Liv-Yo aka Lee @ 15/12/2007, 14:41)
Povero Paiter, da pacifista a comunistone :(
<_< comunismo=pace
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SkArY-Mc
view post Inviato il: 5/9/2007, 18:48 Citazione
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Manga rulez
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CITAZIONE (Fa$t aka Neo @ 22/9/2008, 20:51)
CITAZIONE (Misha.MS @ 22/9/2008, 14:37)
Lo preferivo con gli sfonnoni della lingua italiana: "A TE TI FANNO LA FESTA, A ME MI FANNO LE FESTE"...almeno era simpatico. :mhihi:
Me se è stato bocciato all' ITIS ci sarà un motivo :mhihi: :mhihi:
:ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: :ridetanto: Firmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...
E sono 2 tue :ahsisi: ...
CITAZIONE (Rakuen_10 @ 18/9/2008, 23:37)
Rage mi farai morire dal ridere :ridetanto:
:ridetanto:
:ridetanto:
Sono morto :serio:
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CITAZIONE (Fa$t aka Neo @ 2/9/2008, 23:49)
l'unica cosa buona è che è Nero :sisi:
Un Buco spaziale Nigga ci ucciderà tutti
_
Real G
Questà và in firma, dritta dritta proprio.
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skary a te non dico niente
Gdr uno di noi :forza:
www.myspace.com/skaryedaje
Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti,e mi sento così disperata...Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: mettilo sulla tua firma, grazie!
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Satoshi95
view post Inviato il: 6/9/2007, 16:42 Citazione
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CITAZIONE (Rakuen_10 @ 28/6/2007, 16:34)
Minkia si va fisso in Ot XDDD
Kmq più ke i Manga preferisco gli Anime...Sarà ke non ho voglia di legger...:ahsisi:
gli anime italiani sono taroccati.... cambiano le parole.... io leggo i manga giapponesi tradotti da un mio amico.....
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AnGeL lucas
view post Inviato il: 26/12/2007, 23:35 Citazione
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LongRob Silver
view post Inviato il: 3/9/2008, 22:14 Citazione
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view post Inviato il: 3/9/2008, 22:34 Citazione
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io nn sapevo manco k erano!!!=)
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TENEBRA_LS
view post Inviato il: 2/2/2009, 19:15 Citazione
Utente cancellato
il migliore manga ke sia stato mai fatto.. e senza dubbio FULLMETAL ALCHEMIST!!!
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lolRiki
view post Inviato il: 2/2/2009, 19:59 Citazione
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Gruppo: DJ/Mc's
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Provenienza: Il paese dei rullanti che non c'è :sisi:
Stato: Offline: ultima azione eseguita il 2/9/2010, 08:37
CITAZIONE (TENEBRA_LS @ 2/2/2009, 18:15)
il migliore manga ke sia stato mai fatto.. e senza dubbio FULLMETAL ALCHEMIST!!!
:nono: va a gusti ( a me :sick: )
A me piace Bleach (e naruto vabbè xD) piuttosto..
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CITAZIONE
21.10 - (BK) BIG_DADDYS_KILLER [ITA]: ad un certo punto mi è uscita la scritta: stai giocando da 6 ore è consigliata una pausa
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CITAZIONE
NERD E FIERO DI ESSERLO :V
- Riki scrive:
quello è un pranzo da nerd :|
smettila con sta storia del geek
tu sei un nerd
non rinnegare la tua natura, da pVo tral'altro
che il nerd è il meglio
- The DarkStar scrive:
tu non sai la differenza
- Riki scrive:
nerd è meglio. punto.
- The DarkStar scrive:
http://posterous.com/getfile/files.postero..._order_venn.png
- Riki scrive:
btw nerd è meglio
e questo lo prova
noi siamo il centro
del mondo
della vita
del pensiero
dell'uomo
dell'animale
e della natura
- The Da]rkStar scrive:
se l'inettitudine sociale ti sembra un pregio...
- Riki scrive:
certo che si
fottuta gente
inutile per la maggior parte
serve solo a complicare la vita
..
- The DarkStarscrive:
auguri per la progenie
CITAZIONE (Riki @ 2/5/2010, 20:25)
Devo andare a vivere in Giappone, dio santo. Sono dei fottuti geni, altro che gli occidentali niubbi, che li prendono per il culo ma non sarebbero in grado di avere le stesse idee. Sanno solo dire "gne gne Vita Reale gne gne" .-.
HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAX!!
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