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Lo storico non riporta la parte originale in inglese ed ebraico. La parte
in inglese è stata da me tradotta e,
nonostante la difficoltà, ho cercato di rimanere fedele al testo
originario. Per la versione originale, vi invito a
contattarmi
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GUSH SHALOM - pob
3322, Tel-Aviv 61033 - http://www.gush-shalom.org/
Press release -
Dicembre 7, 2001
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La pioggia
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La pioggia di
questi giorni, sempre benvenuta, a dispetto delle avversità di questi
giorni non è stata mai più benvenuta
dalla popolazione palestinese . Gli aerei da caccia che il nostro governo
ha mandato per bombardare l'autorità palestinese è stata interrotta solo
adesso a causa della pioggia pesante e della tempesta che iniziata subito
dopo alla pioggia non ha aiutato quegli sfortunati che hanno bisogno di
aiuto medico esattamente adesso nel momento in cui i trasporti tra le
città e villaggi sono stati tagliati fuori da rinnovate chiusure per
mezzo di alti cumuli terra che hanno preso le strade e impossibili da
percorrere. (forse è una coincidenza che in questa settimana donne hanno
avuto parti premature e più persone hanno avuto bisogno di essere curate
per attacchi di cuore). Nella rioccupazione di nord Ramallah, i soldati
hanno distrutto l'istituto palestinese di statistica, uno dei maggiori
vanti dell'autorità palestinese, scrivendo oscenità sui computer
distrutti, probabilmente perché responsabili di terrorismo…
Il governo
israeliano, in questi giorni, si sente vittorioso, soprattutto perché il
mondo resta in silenzio. È vero che ci sono alcuni leader europei che
accennano una protesta, ma l'amministrazione americana dà governo
israeliano pieno supporto. Ciò va l'impressione che il gioco che Sharon
sta portando avanti funziona: usare ogni opportunità per far crescere il
conflitto, e alla fine dimenticando comunque di restituire anche metro di
territorio occupato.
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Manifestazioni contro Sharon
500
persone in protesta in Gerusalemme.
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L'ultimo lunedì,
nella notte quando Sharon ha fatto sì che il suo governo dichiarasse
guerra ad Arafat, una forte mobilitazione per mezzo di telefono e email ha
coinvolto molte dozzine di noi a presidiare l'ufficio del primo ministro e
a gridare slogan di protesta e di sfida nella fredda notte di Gerusalemme.
Stanotte, le dozzine sono diventate circa 500 persone che hanno
manifestato fuori dalla residenza ufficiale del primo ministro, dietro il
manifesto " non c'è una soluzione militare! ". Le persone di
Peace Now che hanno iniziato la protesta sono stati raggiunti da
contingenti di Gush Shalom, Ta'ayush, Yesh Gvul e Donne per La Pace. Delle
torce sono state accese e dei manifesti mostrati " l'occupazione ci
sta uccidendo "-" ritorno al negoziato ad esso " -
"rimozione della causa non del sintomo " - "fine
dell'occupazione, per finire gli assessori gli assassinii " -
"intervento internazionale adesso" - "solo a il negoziato
può bloccare il terrore " - "evacuazione degli insediamenti -
restaurazione della sicurezza " - " fine dell'occupazione
".
"1,2,3,4, noi non vogliamo un'altra guerra" cantavano e si
energicamente i più giovani, e " assassinii e bombe-terreno fertile
per suicidi " e anche il vecchio " pace adesso-no
all'occupazione ".
Era il primo ministro nella sua residenza? Se c'era non poteva sicuramente
non sentire questo forte grido all'unisono.
Su un lato
del marciapiede due attivisti hanno issato un grosso cartellone che
mostrava una fumetto di un bellicoso Sharon mentre guida un carro armato,
che stato originariamente costruito nel 1982. Nel mentre i più giovane
hanno iniziato una canzone, con le parole adattate a una canzone piuttosto
militarmente scritta originariamente durante la guerra del 1967. "Arik
conquisterà Gaza e Rafiah / i soldati torneranno in una bara"…
Haim Oron, del
partito di opposizione Meretz, ex ministro dell'agricoltura ha fornito una
breve nota conclusiva:" noi tutti sappiamo che i bombardamenti e gli
assassini possono raggiungere risultati reali. Noi tutti siamo qui per
richiedere la ripresa dei negoziati. E noi sappiamo che questo deve
significare: uscire dai territori, evacuare gli insediamenti, pace tra i
due stati, Israele e Palestina. C'è ancora un lungo combattimento
davanti. Ci vediamo qui ancora la prossima settimana, allo stesso posto e
allo stesso tempo-sabato notte alle 7 e mezza. Dovremo andare
avanti!".
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FERMATE QUESTO UOMO -7 dicembre, da Gush Shalom
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Per Sharon è un'ossessione:
Colpire i palestinesi
Metterli in ginocchio.
Non dimenticare la guerra del Libano.
Nel 1982 stava
cercando di "finire"
l'organizzazione per la liberazione della Palestina.
Nel2001 sta cercando di sradicare Arafat.
Sempre lui promette di sradicare il terrorismo.
Sempre ci porta all'opposto.
Prima delle elezioni ci parlò "sicurezza nella pace".
Potete vedere voi stessi i risultati.
Prima che sia
troppo tardi
NOI DOBBIAMO FERMARE QUESTO UOMO.
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Gush Shalom
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