Chefren
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Chefren è il nome tramandatoci da Erodoto. Forti della sua autorità, gli egittologi si sono trovati in genere d'accordo nel leggere Khafra sul cartiglio, anche se alcuni autorevoli archeologi portano seri argomenti per dimostrare che i due elementi del nome composto vanno invertiti e che perciò si deve leggere Rakhaef. Se questo è vero, si deve supporre che la pronuncia esatta venne col tempo dimenticata e sostituita con quella che riproduce l'ordine in cui erano scritti i due elementi. La grandezza di questo faraone quale costruttore di piramidi è stata a torto eclissata dalla fama del padre, Khufu; in realtà non vi è gran differenza nell'altezza dei due monumenti e nella superficie occupata, e anzi il secondo situato in posizione più elevata figura maggiore del primo. Il sarcofago spezzato di granito levigato è ancora al suo posto nella camera sepolcrale, ma i ladri non vi hanno lasciato traccia del corpo che lo occupava. La più saliente caratteristica del tempio funebre di Chefren è data dalle gigantesche dimensioni dei blocchi di calcare impiegati, i più grossi di qualsiasi altro monumento noto dell'Antico Egitto. A nord-est nelle immediate vicinanze del tempio sorge la Sfinge, personificazione dell'inviolato mistero e della recondita verità nella fantasia popolare di ogni tempo. Secondo l'ipotesi più probabile, pare esser stata ricavata, per ordine di Chefren, da un enorme blocco di roccia che sorgeva di fianco al passaggio soprelevato, e modellata a immagine del faraone nel doppio aspetto di leone e di uomo. Sul regno di Chefren le notizie non sono più abbondanti che su quello di Cheope. La tradizione tramandata da Erodoto, che fa di questi sovrani due tiranni empi e crudeli, è forse solo un'illazione dovuta alle immani fatiche da essi imposte ai disgraziati sudditi. L'accusa di empietà è smentita dai grossi blocchi di granito provenienti da Bubastis e recanti il loro nome che facevano evidentemente parte di un tempio.
Tomba:
Piramide di Chefren: 1: corridoio discendente inferiore; 2: corridoio discendente superiore; 3: camera del sarcofago. |