GUERRA FREDDA

Sommario

 

 

 

 

GUERRA FREDDA

  Dopo la seconda guerra mondiale l’Europa era stata semidistrutta.
Nazioni come Inghilterra e Francia, pur avendo vinto la guerra, non erano più in grado di sparger la loro egemonia su altre nazioni. Le vere nazioni vincitrici erano URSS e USA, che ora dovevano spartirsi il mondo.
Prima ancora che la guerra fosse finita era sorta una profonda diffidenza tra le potenze che avrebbero vinto: Inghilterra e USA da una parte ed URSS dall'altra.

 

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Conferenza di Yalta e ONU

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Alla fine del conflitto si erano gi  decise le alleanze militari e tuttavia non si erano ancora prese decisioni per ricostruire la politica europea. Per questa ragione, nel febbraio del 1945, Churchill,Roosevelt e Stalin (i capi delle nazioni vincitrici), si riunirono alla Conferenza di Yalta.
 Nella cittadina di
Yalta che si affaccia sul Mar Nero, si presero accordi che stabilivano che la  Germania, sconfitta, dovesse essere divisa in quattro parti, occupate militarmente da : Francia, Inghilterra, USA e URSS. Anche l'ex capitale Berlino, che si trovava nella Germania dell'est, quindi Sovietica, era stata divisa allo stesso modo. Inoltre fu stabilito che le nazioni liberate dall'oppressione nazifascista si sarebbero rette con dei governi nati da elezioni libere, e si decise anche di creare l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avente il compito di promuovere la pace e la cooperazione tra i popoli.
L'Europa, nella sua rinascita era controllata a occidente dalle forze angloamericane e ad est dalle forze sovietiche. I paesi satelliti dell'URSS, come la Polonia, cominciarono ad adottare la politica sovietica, monopolizzando industrie e banche. Quindi Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria e Bulgaria avevano adottato un regime comunista che era appoggiato dall'armata rossa.
Per ricostruire il suo paese, ferito dalla morte di pi di venti milioni di civili e soldati, e dalla distruzione di campi e fabbriche,
Stalin varava un piano quinquennale che privilegiava l'industria pesante dell'acciaio. Dal punto di vista politico, l'intenzione del governo era quella di  "divinizzare" Stalin.
In questo regime totalitario non si accettava nessuna forma di dissenso, e chi era contro lo stato finiva in campi di concentramento detti
gulag, nei quali si eseguivano atroci torture che terminavano spesso con la morte.

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Piano Marshall

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A partire dal 1947, per favorire la ripresa dell'Europa occidentale si adottava un piano d’aiuto economico, ovvero il piano Marshall, cos detto perché prendeva il nome dal generale che lo aveva ideato. I compiti di tale piano erano quelli di:
- aiutare le popolazioni stremate dalla guerra a cui venivano distribuiti i beni di prima necessità, specialmente quelli alimentari prodotti in eccesso dagli USA;
- sostenere i capitalisti europei, prestando loro ingenti somme di denaro che avrebbero dovuto aiutare la ricostruzione delle fabbriche;
- sostenere i partiti anticomunisti, sottolineando che un mondo libero era sinonimo di mondo capitalista.
L'intento degli USA era quello di creare un’Europa industrializzata che avrebbe potuto acquistare i prodotti tecnologici dall'America. La principale ragione per la quale intervennero con questo piano era quella di limitare i pericolosi ideali comunisti. I maggiori partiti comunisti europei, quello Francese e quello Italiano furono estromessi dai rispettivi governi. Questa politica anticomunista rientrava in un piano a livello mondiale emanato dal presidente
Truman.
Nel
1947, durante le trattative di pace firmate a Parigi, ci si accorse che il mondo era diviso in sfere di influenza: sovietica e statunitense.
Sempre pi  preoccupante era l'avanzata del pensiero comunista che si estendeva sempre pi verso il mediterraneo, raggiungendo l'Albania e la Jugoslavia.
Pure in Grecia i comunisti tentarono di prendere il potere, respingendo la monarchia reazionaria instaurata dall'Inghilterra. Da ciò  nacque una guerra civile, fermata nel
1949 con l'intervento degli angloamericani.
Incominciarono ad esserci forti contrasti fra la potenza americana, arricchitasi nella seconda guerra mondiale, e quella dell'URSS, che si era impoverita nel conflitto ma incominciava a potenziarsi. L'URSS disponeva dell'esercito terrestre pi forte del mondo mentre gli USA avevano armi avanzate come le bombe atomiche, di cui erano gli unici detentori.

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Colpo di Praga – Guerra fredda – Cortina di ferro – NATO – equilibrio bellico

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Nel marzo del 1948 la Cecoslovacchia, governata da una maggioranza relativa comunista, si legava sempre più  all'influenza dell'unione sovietica. Le forze non comuniste, protestando per l'inclinazione presa dalla politica, decisero di abbandonare il governo. Di ciò ne approfittarono i comunisti che indissero elezioni a lista unica entrando definitivamente sotto l'influenza dell'URSS. Questo evento chiamato, dall'Occidente il "colpo di Praga", aveva dimostrato come i comunisti non rispettassero le regole elettorali democratiche previste dagli accordi di Yalta. Ci  inaspriva i rapporti tra USA e URSS, facendo nascere tra le due potenze un periodo di ostilità e di grande tensione comunemente chiamato "guerra fredda", consistente nel controllo ed equilibrio delle rispettive potenze belliche.
I paesi di sfera sovietica chiusero le frontiere, isolandosi dal mondo occidentale e determinando quella che Churchill chiamava "cortina di ferro".
Per questi motivi gli USA, il Canada e la maggior parte degli stati dell'Europa Occidentale si riunirono nel 1949 per dare vita alla Nato. La sigla deriva dall'inglese North Atlantic Treaty Organizzation e doveva servire per impedire un’ulteriore espansione dell'URSS verso occidente.

Gli europei con questo patto accettavano la protezione nucleare degli USA, ma in cambio dovevano isolare i partiti comunisti presenti nei loro governi, perché erano considerati agenti del nemico. Nel frattempo per, alcuni scienziati italiani e inglesi, trasferitisi in URSS, collaborarono con i ricercatori sovietici, per costruire una bomba nucleare.
Il 23 settembre del 1949, l'URSS annunziava al mondo la sua prima esplosione atomica. Da allora le due potenze sapevano che se avessero colpito l'altra potevano subire la stessa sorte.
 L'equilibrio bellico tra i due "blocchi" era ristabilito. Sempre nel
1949, l'URSS formava il COMECON, una collaborazione economica fra gli stati comunisti. In realtà tutti i vantaggi di questo mercato comunista, andavano ai sovietici che, svilupparono la loro industria pesante, si rifornivano di materie prime e costringevano gli stati satelliti ad acquistare i prodotti dell'URSS.

Il 1949 era stato un anno difficile per la politica occidentale, anche perché il dominio comunista si estendeva con l'instaurazione della Repubblica Popolare Cinese, guidata da Mao tze-tung.

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Guerra di Corea

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La penisola della Corea, possedimento giapponese della seconda guerra mondiale, era stata divisa al 38 parallelo tra URSS, parte a nord filosovietica, e USA parte a sud filoamericana. Nel 1950 per, le truppe della Corea del Nord superarono il confine per entrare in Corea del Sud. L'ONU intervenne direttamente. L'esercito nord coreano era alleato con la Cina e l'URSS. La Corea del nord, industrializzata, era sotto la guida di Kim Sung, mentre il sud agricolo aveva come presidente Syngman Rhee. La capitale del nord era Pyong-yang e quella del sud era Seul. La guerra di Corea iniziava quando l'artiglieria nord coreana aveva aperto il fuoco per fare passare i suoi 80000 uomini verso Seoul, quindi l'ONU aveva convocato il suo consiglio di sicurezza. Si decise che ben 17 paesi, come Australia, Gran Bretagna e Turchia, dovessero intervenire nella penisola con la flotta americana. Le truppe furono guidate dal generale Douglas MacArtur, che era riuscito a fare arretrare l'esercito nemico con un intervento dall'entroterra. Per far ritornare nei propri confini l'esercito avverso, il generale decise di applicare una dura controffensiva, sbarcando ad Inchon, facendo ritornare l'invasore oltre il confine. La Cina, che era rimasta sino allora neutrale, annunciò che se l'ONU avesse oltrepassato il 38 parallelo, sarebbe intervenuta. Le truppe delle nazioni unite, oltrepassando il confine incontrarono la forza di 180000 volontari cinesi che li fecero rientrare al di qua del confine. Il fronte si era stabilizzato, e il generale Douglas decise di creare un offensiva in territorio nord coreano, con dei caccia bombardieri  a reazione. Il presidente americano Harry Truman, per evitare complicazioni internazionali, faceva rientrare il generale Mac Artur ed inviava il pi moderato Matthew B. Pochi mesi dopo cominciarono le trattative che finirono il 27 luglio del 1953.

Con l'armistizio si decise di ristabilire la situazione esistente prima del conflitto. Il bilancio era grave. La morte di quattro milioni di persone e la distruzione di industrie e abitazioni, ed il quadro politico compromesso per la rottura dei rapporti diplomatici fra Cina e USA.
Durante questo conflitto gli USA produssero moltissime bombe nucleari, fra le quali una superbomba, detta bomba H, pesante diverse tonnellate, che doveva essere piazzata nel territorio nemico. Anche
l'URSS aumentava il suo arsenale, che contava anche di una bomba H molto più  trasportabile di quella americana.
Ora le due potenze erano pari militarmente, e da un momento all'altro poteva scoppiare la terza guerra mondiale.

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Caccia alle streghe – Patti SEATO e CENTO

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Nel primo lustro degli anni `50, gli USA avevano formato nell'Europa occidentale, molte basi nucleari, e di conseguenza anche l'URSS aveva creato delle basi tattiche nei paesi dell'est d'Europa. Negli USA per difendere meglio il capitalismo, e non fare arrivare le idee comuniste, con il senatore Joseph Mc Carthy, organizzavano una moderna "caccia alle streghe", che aveva l'intenzione di eliminare il minimo segnale di comunismo. In questo periodo furono esiliati funzionari dello stato e attori come Charlie Chaplin. Invece in URSS, erano usate punizioni più severe con chi non accettavano i voleri di Stalin.
Per rafforzare ulteriormente le sue alleanze, gli Stati Uniti, formarono il patto asiatico SEATO, e il patto del medio oriente CENTO.
Alla morte di Stalin, nel 1953, finirono molti contrasti e in luglio a Ginevra s’incontrarono i leader occidentali e sovietici, per discutere sul dopoguerra. Questo era solo un disgelo momentaneo perché il nuovo capo dell'URSS, Nikita Kruscev, quando era riuscito a consolidare il suo potere, aveva adottato nuove tattiche offensive, come la competizione militare ed economica per l'influenza dei paesi arabi e del terzo mondo, e la seconda mirava a dividere le potenze occidentali con lo sviluppo di missili balistici.

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Patto di Varsavia

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Nel 1955, anche l'URSS, faceva un patto con gli stati comunisti, chiamato "patto di Varsavia", in risposta al riarmo della Germania Federale. Nel 1956 Nikita Kruscev, presiedeva il 20° congresso del Partito comunista sovietico. E’ stato un congresso che ha sconvolto il mondo, perché Kruscev vi denunciava pubblicamente gli errori di Stalin e rivelava le atrocità dei gulag, ed accusava il capo scomparso di avere violato la comunità socialista, imponendo il culto della personalità e deportando migliaia di persone.
Gli Stati Uniti, in questi anni stavano cercando di costruire
missili intercontinentali in grado di compiere un viaggio autonomo dall'America alla Russia.
Nel
1957, i Sovietici costruirono lo Sputnik 1, un satellite di prova che era riuscito ad uscire dall'orbita terrestre, gettando nel panico gli USA, in quanto sapevano che anche i sovietici erano in grado di creare missili che potessero compiere una lunga distanza utilizzando del combustibile solido.
Gli USA erano stati preceduti nell'esplorazione dello spazio, e cominciarono immediatamente progetti relativi all'allunaggio.
Intanto i discorsi contro
Stalin, proposti da Kruscev, avevano fatto intendere ai paesi satelliti dell'URSS, che adesso potevano rendersi indipendenti. In Polonia, un gruppo di intellettuali liberali, guidati da Gomulka ed appoggiati da masse operaie, scontente dei propri salari, cacciarono gli staliniani dal partito. Questi poterono rientrare a far parte del governo solo dopo aver garantito la loro fedeltà al paese guida.
Molto diversa era stata la sorte degli ungheresi che, allontanati i dirigenti staliniani, trasformarono Budapest in un teatro di
rivolte di massa. Per paura di uno scontro diretto con la folla, i carriarmati si ritirarono. Ritornarono il mese successivo, quando era al governo Imre Nagy, che voleva proclamare la neutralità dell'Ungheria ed uscire dal patto di Varsavia. La gente che voleva questa  politica, si era battuta per giorni contro le truppe sovietiche, ma la rivolta era stata soffocata nel sangue e il presidente ucciso. Il nuovo capo di stato si chiamava Janos Kadar, che dava inizio ad una cauta serie di riforme.
 Nel
1958, furono lanciati altri due satelliti per sperimentare la possibilità  degli organismi viventi di vivere durante una permanenza nello spazio, e venivano misurate le radiazioni nello spazio.
Nel
1960 come presidente degli USA era eletto, il democratico, John F. Kennedy.
Il nuovo presidente, pi aperto dei suoi predecessori, ribadiva che il compito degli USA era quello di difendere il "
mondo libero", quindi anche quello di entrare in buoni rapporti con l'URSS.

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Inizio della distensione - Muro di Berlino – Crisi di Cuba

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Nel frattempo si moltiplicavano gli incontri fra esponenti americani e sovietici, ed anche lo stesso Kruscev andava in visita negli USA, per dimostrare che la guerra era finita e quindi nasceva una competizione economica.
Era l'
inizio della distensione. Il processo di riavvicinamento però  subiva dei bruschi colpi, dovuti alla crisi di Berlino ed alla crisi di Cuba.
La crisi di Berlino era derivata dal fatto che Berlino, pur trovandosi nella Germania est, era stata spartita tra potenze occidentali e sovietiche, quindi molti abitanti della parte orientale, decisero di emigrare in quella occidentale. Kruscev, turbato da questa emigrazione, decise di costruire un muro che impedisse il trasferimento di altri abitanti.  Nel giro di una sola notte (12 agosto 1961), fu eretto un confine, poi completato e divenuto il "muro di Berlino", che separava definitivamente le due Germanie, limitando l'emigrazione e arrestando la distensione.

Cuba era stata comandata da Fulgencio Battista, un dittatore filoamericano, il cui potere veniva ostacolato da alcuni ribelli che dal 1956 gli opponevano una guerriglia molto forte. Dopo tre anni di intense lotte, Fidel Castro, il capo dei ribelli, prendeva il controllo dell'arcipelago. Il suo regime era socialista, ed entrava quindi nella sfera dell'URSS. Successivamente l'esercito degli USA, nel 1961, tentava di rovesciare il nuovo governo cubano, ma era accolto da una resistenza molto forte che lo scacciava definitivamente. Nel 1962 la CIA scopriva che l'URSS stava installando, a Cuba, delle postazioni missilistiche in grado di colpire l'America. Gli USA iniziarono subito le trattative diplomatiche, dicendo a Kruscev che, se non avesse ritirato i missili, l'esercito sarebbe sbarcato a Cuba e si sarebbe rischiata una guerra. Kruscev, per evitare uno scontro diretto con gli USA, aveva fatto ritirare le testate poste sull'isola.
Il leader sovietico, aveva tentato pochi anni prima, di creare un nuovo piano economico, avente il compito di portare l'URSS al posto di prima potenza mondiale, tuttavia non c'era riuscito. Per questa ragione e per avere perso nella crisi di Cuba,
Kruscev fu dimesso dal governo nel 1964.

Un anno prima invece, mentre era in visita a Dallas, moriva assassinato Kennedy. Il movente di questo assassinio risulta poco chiaro, ma si pensa che sia derivato dalle scelte politiche fatte da lui a favore dei negri.

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Fine guerra fredda

Accordi di Ginevra

Crisi del Vietnam

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Con le riforme dei capi di stato delle due parti, la guerra fredda finiva, anche se rimanevano contrasti, come quello della guerra del Vietnam.

Nel 1954 gli accordi di Ginevra, sancivano che il Vietnam non era più francese, che la ribellione interna al paese doveva finire, e che si doveva costruire un confine fra Vietnam del sud  e Vietnam del nord, sul 17 parallelo.
Il Vietnam del nord, con capitale
Hanoi, era filocomunista, mentre quello del sud, con capitale Saigon, era filoamericano. Il nuovo premier del sud, il cattolico Ngo Dinh Diem, filoamericano, voleva intraprendere una serie di riforme che avrebbero rafforzato i latifondisti. Da questa decisione, nacque una guerriglia che si trasformava, nel comitato di liberazione del Vietnam del sud. I crescenti aiuti militari americani, mandati al dittatore Diem, erano giustificati dagli USA, come aiuti per creare un baluardo anticomunista. Gli USA venivano sempre più coinvolti nel conflitto, soprattutto da quando Kennedy decise di inviare un contingente più numeroso. Per far sì che i partigiani non venissero in contatto con i contadini, gli USA crearono dei campi di concentramento, nei quali venivano radunate tutte le popolazioni di campagna, facendo sì  che molti giovani sudvietnamiti, per ribellarsi, diventassero Vietcong. I Vietcong erano ribelli legati alle tradizioni marxiste e sostenuti dal governo del nord, che aveva come capo Ho Chi-minh. Ai guerriglieri si affiancarono anche i monaci buddisti, alcuni dei quali per protesta antiamericana, si bruciarono vivi. Per prendere in mano la situazione, gli USA, decisero di appoggiare un colpo di stato, che aveva portato alla morte il dittatore filoamericano e suo fratello nel 1novembre del 1963.
Pochi giorni dopo veniva ucciso anche Kennedy, e toccava al nuovo presidente
Lydon B. Johnson autorizzare delle azioni militari oltre il 17 parallelo.
Prendendo come pretesto un misterioso incidente navale, gli USA attaccarono con un bombardamento aereo le postazioni nord vietnamite nel
golfo di Tonchino. Nel 1965, nel tentativo di risolvere militarmente, con un atto di forza, la guerra, gli USA intensificarono i bombardamenti aerei sia a nord che nelle zone partigiane del sud, portando il loro contingente militare, dai 15000 uomini del 1963, ai 180000 del 1965, 385000 del 1966 e 500000 del 1968. L'uso continuo di bombe defolianti e al nepalm, le frequenti stragi di civili, dovevano servire a portare i contadini nelle città controllate dagli USA e portare i guerriglieri allo scoperto. Vicino ai partigiani cominciarono ad esserci le truppe nordvietnamite, comandate dal generale Giap, uno dei massimi esperti della guerra partigiana. URSS e Cina Popolare gareggiavano a chi dava più armi ai ribelli, infatti tutti e due volevano estendere la loro egemonia sul Vietnam. Tra il gennaio e il febbraio del 1968, la guerriglia faceva l'offensiva del Tet, capodanno buddista, colpendo l'antica capitale del sud, Hu, e l'importante base americana Tan Son Nhut.
Il presidente
Johnson, decise di diminuire i bombardamenti nel nord, e decise anche di avviare le trattative di pace a Parigi, che tuttavia fallirono.
Nixon, il nuovo presidente, voleva diminuire la presenza americana nel conflitto, quindi dava maggiore autorità ad un nuovo governo fantoccio. Tuttavia all'aviazione americana rimaneva il compito di intensificare i bombardamenti. La CIA, per creare nuovi alleati, nemici dei filocomunisti, sostituiva i governi degli stati limitrofi del Vietnam, con governi filoamericani. Il governo pacifista cambogiano, veniva sostituito da uno filoamericano, di breve durata, perché i filocomunisti avevano preso il comando delle truppe antigovernative, che adesso avevano installato molte basi nel paese. Gli USA ritirarono gran parte delle truppe, e solo qualche contingente aereo restava per continuare a bombardare le postazioni nemiche.
Dopo sanguinosissimi bombardamenti, nel
1973, si aprirono negoziati di pace segreti fra USA e nord Vietnam. Si era arrivati ad un accordo, che prevedeva il ritiro totale delle truppe americane, ed anche l'aumento dell'estensione del territorio del Vietnam del nord, per formare un nuovo stato. Nell'aprile del 1975, poi i Vietcong, facevano l'ultima offensiva eliminando i rappresentanti del governo provvisorio del sud, i quali stavano fuggendo negli USA con un grande tesoro.

Fine capitolo di storia

====L.Z.====

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