Questo è il salone dei ricevimenti. Non trovate che sia davvero arredato con buon gusto? Questi quadri sono stati scelti dal Principe in persona.
Come? Non vi piacciono? Ma signori, il primo rappresenta una vecchia zia del conte, diventata fantasma dopo essere stata arsa viva poiché fu accusata di stregoneria... Non ci credete? D'accordo, non ho idea di chi sia, ma non vorremmo soffermarci su di lei, no? Anzi, passiamo al quadro adiacente. Ecco cosa accade a chi viene morso da un vampiro. I 2 segnetti sul collo, all' altezza della giugulare che è l'arteria che pompa più sangue nel corpo umano di ogni altra arteria, sono il marchio di un buon pranzo andato a buon fine. Dopo che il vampiro ha infilato i suoi canini nel collo della fortunata donzella o di chi per lei, il sangue, la sua linfa vitale, comincia a sgorgare copiosa fuori dall'arteria e il Nosferatu può nutrirsi. Ma prima di continuare con questo discorso, vi ho promesso di farvi conoscere una donna che forse è stata tra le più malvagie creature mai esistite nella storia: Elizabeth Bathory.
Elizabeth Bathory, la Contessa sanguinaria
Esistono molte leggende sui vampiri. In ogni caso, esistono anche documenti ufficiali che provano l’esistenza di un’autentica contessa del diciassettesimo secolo, Elizabeth Bathory, considerata la vampiressa più assetata di sangue di tutti i tempi. Nata nel 1560 in una delle più antiche e ricche famiglie della Transilvania, Elizabeth Bathory aveva molti parenti potenti - un cardinale, alcuni principi, ed un cugino che era primo ministro d’Ungheria; il più famoso dei Bathory fu Re Steven di Polonia (1575) Elizabeth sposò il Conte Ferencz Nasdasdy quando aveva appena 15 anni, mentre lui ne aveva 26, e con il quale visse nel Castello Csejthe nella contea di Nyitra, in Ungheria. Il Conte, soprannominato “L’eroe nero di Ungheria” passava molto tempo lontano da casa per combattere; durante le sue ripetute assenze, il servo di Elizabeth, Thorko, la iniziò all’occulto. Elizabeth, per un breve periodo, scappò con un’oscuro straniero, ma poi decise di tornare a casa. Fortunatamente il conte la perdonò, ma Elizabeth, tornata al castello, iniziò ad entrare in conflitto con la suocera e, cosa assai più terribile, iniziò a torurare le serve con l’aiuto della sua vecchia balia Iloona Joo. Nel 1600 Ferencz morì ed inizò il periodo delle vere atrocità di Elizabeth che, per prima cosa, fece espellere l’odiata suocera dal castello. Molto vanitosa ed ormai quarantenne, la contessa iniziava ad essere preoccupata della vecchiaia e della sua perdita di bellezza. Si narra che un giorno una serva, rea di averle tirato i capelli mentre glieli stava acconciando, fu colpita dalla contessa, infuriata, così forte da farla sanguinare; il sangue della giovane cadde sulla mano della contessa che immediatamente pensò che la sua pelle avesse acquisito la freschezza della giovane ragazza attraverso il suo sangue; Elizabeth era sicura di aver scoperto il segreto dell’eterna giovinezza. Con l’aiuto di Thorko e del maggiordomo, la spogliò e la dissanguò, versando il suo sangue in un’enorme vasca, dopodiché si vi si immerse. Furono sue complici anche due fattucchiere, Darvula e Dorottya Szentes. Per i successivi 10 anni, i perfidi servitori di Elizabeth la rifornirono costantemente di nuove ragazze per il rituale bagno di sangue, ma una delle vittime, riuscita a scappare, informò le autorità sui terribili fatti che accadevano al Castello Csejthe. Re Mathias di Ungheria ordinò quindi al Conte Cuyorgy Thurzo, cugino di Elizabeth e governatore della provincia, di attaccare il castello. Il 30 dicembre del 1610, le sue truppe assalirono il castello. Quando entrarono, si trovarono di fronte ad uno spettacolo agghiacciante: una ragazza morta nella stanza principale, prosciugata del suo stesso sangue ed un’altra viva ma dal corpo cosparso di fori; nei sotterranei scoprirono molte ragazze imprigionate e, sotto il castello, i corpi di almeno altre 50 ragazze. Elizabeth fu arrestata e, l’anno successivo, processata a Bitcse; si rifiutò di dichiararsi colpevole o innocente e non fu mai presente al processo. Di questo processo fu fatta una trascrizione che è sopravvissuta fino ad oggi in Ungheria. Johannes Ujvary, il maggiordomo, testimoniò che circa 37 ragazze erano state assassinate, sei delle quali egli aveva personalmente assunto per lavorare al castello. Le vittime venivano legate e tagliate con forbici e coltelli. A volte erano le deu fattucchiere a torturare le ragazze, a volte la contessa stessa. La vecchia balia di Elizabeth testimoniò che circa 40 ragazze erano state torturate ed uccise. Tutte le persone coinvolte negli omicidi, tranne la Contessa Bathory, furono decapitate e cremate escluse le due complici che furono bruciate vive. La Contessa Elizabeth non fu mai condannata per alcun crimine, ma fu ordinato che le porte e le finestre della camera da letto della contessa fossero murate con lei dentro, lasciando solo un foro dal quale far passare il cibo. Re Mathias II chiese la pena di morte per Elizabeth ma, su richiesta del cugino primo ministro, si accordò per un rinvio a tempo indeterminato della sentenza, che in realtà significava una reclusione solitaria a vita. Nel 1614, dopo 4 anni di incarcerazione, una della guardie si accorse che la contessa giaceva a terra, immobile. Elizabeth Bathory, la “Contessa sanguinaria”, era morta. Ci sono molte connessioni tra i Bathory ed i Dracula: *il comandante della spedizione che aiutò Vlad a riconquistare il suo trono nel 1476 era il Principe Steven Bathory; *un feudo di Dracula, Castel Fagaras, divenne un possedimento dei Bathory all’epoca di Elizabeth; *inoltre, entrambe le famiglie hanno un drago nello stemma di famiglia.
Bene. Proseguiamo?
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Molte (se non tutte) informazioni utilizzate in queste pagine provengono dal sito: http://spazioinwind.it/soforesworld (da visitare assolutamente ^_-)