5 Picchi

UNA GIORNATA AI 5 PICCHI

Sono le 5 del mattino. Il cielo è azzurro e il sole è già alto, ma una leggera nebbiolina a livello del terreno dà ancora refrigerio alla bassa vegetazione. Gli uccellini cinguettano, bisticciano, si rincorrono di ramo in ramo, sugli alberi vicino alla cascata. Un' esile figura si avvicina lentamente.

"Allora... cari uccellini: vi ho già spiegato che a quest' ora... dovete... TACERE! Non ce la faccio più! Quel nano schiavista mi tiene incollata qui ai 5 picchi perchè da solo non arriverebbe nemmeno a toccare il tavolo in quella catapecchia di casa, e figuriamoci farsi il bucato! Ma chi me l'ha fatto fare. Ma cosa crede che mi piaccia stare qui? Sì va beh, è un bel posto, niente da ridire, ma siamo sempre noi tre, che barba, che noia... E poi cosa crede, che io un giorno mi sposi quell' altro buono a nulla di Sirio??? Salverà anke il mondo, ma in casa non sa fare niente! Per fortuna che ogni tanto viene quel bambino... quello che dorme sempre con Sirio... Kiki. Ma non so se sia una fortuna: quando se ne va c'è più casino di prima, ma almeno mi toglie di mezzo il dragone x un po'. Così posso fare quel che voglio, se il Maestro non rompe."

"Fiore di Luna!" esclamò una voce da lontano.

"Eccomi Maestro. E' piccolo ma mangia come un bisonte."

"Eccoti finalmente Fiore di Luna" disse Libra. "Prepara la colazione: voglio uova e pancetta, un succo di frutta, un caffè con brioche e per finire una fetta biscottata con la marmellata. Buono!!! Sirio oggi non mangia: deve meditare sulla sua vita di cavaliere." Dauko si sedette a fatica sulla sedia (dotata di scaletta per salire).

"D'accordo Maestro, provvedo." disse, e pensò: "ecco perchè è viola, con quello che mangia tutt'insieme."

Intanto Sirio si svegliò e dopo essere sceso dal letto con doppia capriola e salto mortale, senza maglietta, entrò nella "sala da pranzo".

"Salve Maestro, ciao Fiore di Luna. Mmhh, che buon odorino, cosa si mangia..." -Dauko lo guardò malissimo- "se si mangia...".

"Il Maestro oggi farà colazione da solo, tu devi meditare sulla tua condizione di cavaliere." bisbigliò Fiore di Luna con un fil di voce, ridacchiando sommessamente.

Sirio allora uscì, abituato a queste uscite del Maestro, mentre quest' ultimo di ingozzava. Fiore di Luna, che se nestava in piedi ad aspettare che Libra finisse per pulire, lo guardava disgustata. Ma dove finiva tutto quel cibo?!?

Sirio si portò nel boschetto di fianco casa. E dopo aver fatto un po' di ginnastica, distruggendo qualche albero qua e là, sempre in massimo rispetto per la natura, si portò dalla cascata, che quando sentiva il cosmo del cavaliere avvicinarsi, cambiava ormai il corso dell' acqua di sua spontanea volontà. Sirio sorrise: "L' hai capito, cascata, chi è il più forte, eh?"

"Non essere presuntuoso!" disse il nano.

"Mi scusi Maestro, ma lei... è già qui..."

"Forza" Dauko si sistemò su una delle tante rocce alla sua altezza: "ora medita. Il tuo spirito non è del tutto puro. Un cavaliere si deve distinguere per la sua forza interiore oltre che per la sua forza fisica."

"Mediterò."

"Siiiiirioooooooo! Dove sei?" Un' altra voce da lontano. Ormai la mattina stava passando.

"Aspetta Kiki, non disturbare!! Moccioso pestifero vieni qui!!! QUI HO DETTO, A CUCCIA!" Fiore di Luna urlò, ma Kiki non la degnava di attenzione.

"Lascia che il pargolo venga a me" (Libra si credeva un po' chissàchi).

"Dai Sirio andiamo a giocare, voglio giocare, dai Sirio, guarda ho imparato un nuovo trucco: so alzare una roccia con la telecinesi e poi la faccio ricadere!"

Sirio lo guardò con uno sguardò di pietà infinita e seguitò a meditare.

"Eh eh... ma tu sai fare solo questo, Kiki, da circa 3 anni." Fiore di Luna sapeva essere davvero cattiva quando voleva. Il silenzio si impadronì della scena. Sirio meditava, chissà su cosa poi, Dauko socchiuse gli occhi e ogni tanto gli cadeva la testa, e ridacchiava nel sonno come un vecchio maniaco che pensa alle cosacce da fare con quelle più giovani di lui.

Fiore di Luna era soddisfatta per aver azzittito Kiki che nel frattempo si era buttato nel fiume e faceva volare i pesci con i suoi poteri, mentre la cascata non sapeva più da che parte scorrere. E il giorno passò. Il sole calava e la brezza si faceva sempre più insistente, fino a quando il Maestro cadde dalla roccia e si destò, facendo finta di niente e fischiettando un motivo di Britney Spears.

Verso sera, apparve il Grande Mur che dopo aver salutato Dauko e svegliato, o meglio, destato dalla meditazione Sirio, si riprese Kiki e se ne andarono nel nulla come erano apparsi.

Allora i tre abitanti dei 5 Picchi tornarono alla casetta.

Fiore di Luna preparò la cena per gli schiavisti che in casa non alzavano un dito per aiutarla, ripulì, aiutò il Maestro a salire sul letto che per caso non aveva la scaletta, salutò Sirio che tanto non aveva sonno poichè aveva dormito tutto il giorno, chiuse la casa, e se andò a dormire.

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