Eccoci in biblioteca. Qui troverete molti links per siti che parlano di vampiri, molto più esaurientemente di quanto ho fatto in questo mio breve tour. In più, il bibliotecario, Clascow, ha qualcosa da illustrarci ancora. Non ha proprio l'aspetto di un bibliotecario serio ihih... Però è molto colto. Tra una bevuta e l'altra di sangue, legge anche dei libri...

... grazie... bella presentazione. Non ascoltatelo! Bene bene... Chi abbiamo qui? Un gruppetto di mortali... Oh, ma che bella donzella! Che ne dice di uscire a cen... Hem... Dunque: aprite questo libro. Vi informerà parecchio riguardo al “Nosferatu”. Buona lettura.

"De Nosferatu Misteriis"Compendio della 'Van Helsing Vampiric Society' (da 'Excalibur' 11/93)

Nosferatu, Non-Morto. Queste due semplici parole ci rivelano un terribile segreto, un mistero che è sempre rimasto celato agli occhi della gente comune e dei ricercatori scientifici per il solo fatto di essere privo di una spiegazione. Ma se accettiamo con umiltà di riconoscere la limitatezza di ciò che possiamo comprendere e la vastità dei fenomeni ancora sconosciuti, dal mesmerismo all'ipnosi ai campi elettromagnetici, allora non possiamo negare le testimonianze e le paure tramandate dalla storia e dalla cultura di antiche popolazioni e di villaggi conservatisi all'ombra dello accecante progresso scientifico. Signori miei, io vi dico che nelle regioni più sperdute del globo è ancora vivo il terrore suscitato da un'eventualità apparentemente scartata a priori dalla nostra vita razional-quotidiana: che la morte possa non coincidere con il riposo eterno, né fisico, né spirituale, che possa sconfinare in una sorta di abominevole esistenza, che la "morte" possa essere la condizione di "vita" di anime dannate e assetate di sangue. E' giunto il momento, signori miei, che la ragione e la scienza intraprendano lo studio dell'occulto, perché questo mondo tenebroso possa essere rischiarato dalla luce della conoscenza e l'uomo possa combattere le forze che, nascoste nelle zone d'ombra delle nostre dottrine, tramano contro la nostra vita. Solo se sarà possibile superare il pregiudizio di non-scientificità di queste manifestazioni, l'umanità potrà sconfiggere quella che potrebbe diventare la malattia del ventesimo secolo: una malattia che sfugge all'indagine medica, mascherandosi per una forma di anemia aggravata, un contagio che perseguita le proprie vittime oltre la tomba... il vampirismo. Questo breve trattato, per nulla esaustivo, cerca di illustrare le numerose manifestazione di questa terribile malattia, con l'intento di fornire i mezzi necessari per eliminare queste orrende creature che si nutrono di sangue. Il materiale qui esposto è stato raccolto dopo la drammatica esperienza che ha visto il sottoscritto e quattro valorosi compagni (Harker, Morris, Holmwood e Seward) fronteggiare uno dei più temibili vampiri della storia, che ha infestato il nostro mondo per oltre quattrocento anni: il Conte Dracula. Alla memoria di Quincey Morris, deceduto nello scontro finale presso la dimora del Conte in Transilvania. Il Nosferatu I vampiri sono creature della tenebre che si nutrono di sangue umano; vivono fuori della grazia di Dio e sono quasi immortali. Essi sono in una condizione di "morte eterna" e quindi vengono tormentati da una insaziabile sete di tutto ciò che rappresenta la vita e la passione li ha condotti a rinnegare il Signore: infatti i Non-Morti devono andare avanti, all'infinito, a nutrirsi del sangue dei vivi. Il Nosferatu è simile ad un "cadavere" pervaso da un'anima dannata che, per i motivi che saranno spiegati sotto, non ha potuto separarsi dal corpo al momento della morte. Il suo corpo è in uno stato di sospensione: il cuore ha cessato di battere, ma gli organi e le membra sono preservate dalla decomposizione. In realtà, generalmente, i vampiri possono conservarsi illimitatamente solo se dormono nella loro dimora (spesso in un feretro). Devono riposare sulla terra consacrata della loro patria per conservare i loro poteri nefasti, ma per compiere attività faticose (soprattutto rimanere desti durante il giorno o essere esposti alla luce del sole) hanno bisogno di nutrirsi di sangue umano. I vampiri hanno numerose abilità magiche, che però variano da esemplare a esemplare; le più comuni sono la capacità di trasformarsi in pipistrello e/o lupo, lo sguardo ipnotico, il controllo delle creature malvagie (specialmente topi, pipistrelli e lupi), l'abilità di vaporizzarsi in una nube di fumo, la padronanza di alcuni fenomeni atmosferici e numerosi poteri mentali. Accanto a queste capacità, che li rendono avversari formidabili, i vampiri hanno anche diversi punti deboli. Il contatto con l'acqua santa o altri oggetti consacrati (come le Ostie) provoca loro gravi ustioni; odiano la luce del giorno, che li indebolisce notevolmente, aborriscono l'aglio, tutti i simboli religiosi e gli specchi (nei quali non si riflette la loro immagine). Il loro corpo può essere ferito solo parzialmente, e se riesce a riposare nel suo sepolcro è in grado di rigenerare completamente i tessuti danneggiati. Ma se si riesce a immobilizzarlo o stordirlo, allora è possibile distruggerlo. Per eliminare definitivamente un vampiro è infatti necessario conficcare un paletto di legno nel suo cuore e quindi decapitare il mostro; e quando sarà dato riposo al Non-Morto, allora giungerà per lui la benedizione più grande, giacché la sua povera anima sarà nuovamente libera. Altre proprietà dei vampiri sono più controverse; esistono diverse specie di questi mostri e ognuna di esse ha le sue peculiarità. Alcuni vampiri non possono attraversare corsi d'acqua e vengono distrutti se immersi nell'acqua corrente, mentre i più deboli di questi figli della notte si inceneriscono al sole. Il contagio del vampiro Come si diventa vampiri? Vi sono due modi: attraverso un rito satanico, un individuo dotato di un'immensa forza di volontà, animato da una violentissima passione e determinato a superare la barriera della morte, può rinnegare Dio, consacrarsi alle potenze delle tenebre e diventare un Nosferatu. Ma non tutti sono abbastanza forti e abbastanza folli da fare una cosa simile. In questo modo nascono i vampiri eccezionali, come il Conte Dracula: costui era, durante la vita, un uomo straordinario. Soldato, uomo di stato, alchimista... il culmine dello sviluppo della scienza ai suoi tempi. Il suo cuore fu tanto forte da sopravvivere alla tomba. Ma il vampirismo può essere trasmesso in un altro modo... è molto contagioso. In questo senso, esso è una malattia mostruosa che può espandersi a macchia d'olio e che deve essere stroncata sul nascere, prima che sia troppo tardi. Chiunque venga morso da un vampiro è soggetto ad uno shock molto intenso: infatti il nosferatu ha la capacità di ammaliare le sue vittime e, stringendo con loro un contatto empatico, è talvolta in grado di controllarle. E se colui che è stato morso da un vampiro dovesse bere il sangue del mostro, allora il suo destino sarebbe segnato. Il contagio sarebbe contratto; la vittima inizierà a mostrare una forte forma di anemia, senza che si riesca ad individuare alcuna perdita di sangue, e sarà preda di incubi ed allucinazioni. Si vedranno solo le due piccole ferite alla gola -il sigillonecessario smembrare tutto il cadavere e dissolverlo nell'acido) e separatela dal corpo, gettandola nel fuoco. Se volete immobilizzarlo prima di questa procedura, sappiate che i Serbi utilizzano dei rami di biancospino che vengono deposti sul corpo del vampiro, "inchiodandolo" simbolicamente alla bara o al terreno su cui giace. Anche la religione e la fede possono essere dispensatrici di armi e protezione. Recitate al calar del sole, poco prima di entrare nel regno del vampiro, i salmi appartenenti al testo "In Manus Tuas Domine", che sprigiona un'aura di positività e pace, respingendo come luce il buio che si avvicina. Infine, un'altra tecnica da me sperimentata e quella della protezione individuale e dei propri compagni quando ci si trova faccia a faccia con il vampiro. Può accadere di viaggiare per giorni e giorni in terre solitarie, lontano da luoghi civili, alla mercé delle forze oscure. Accampandosi di notte, è consigliabile per gli investigatori portare con sé una certa quantità di Ostie consacrate, che verranno in seguito sbriciolate e trasformate in polvere bianca finissima, da spargere in un cerchio al cui interno dimoreranno per la notte gli investigatori. La protezione magica alla creatura e ai suoi servitori di attaccare il gruppo (ma consiglio in ogni caso di stabilire dei turni di guardia!) SIATE SEMPRE VIGILI, NON ABBASSATE MAI LA GUARDIA... NON CHIUDETE GLI OCCHI, POTEREBBE ESSERE L'ULTIMA VOLTA... Per concludere, un ultimo avvertimento ai coraggiosi che cercheranno di ostacolare questo terribile contagio del demonio: ricordate, se falliamo, non è solo questione di vita o di morte. Diventeremo come loro, predatori dei corpi e delle anime di coloro che amiamo di più. Abraham Van Helsing

Volete sapere quali sono le cause del vampirismo? Come no... Certo che lo volete sapere. Beh, leggete qua... sì, da questo libro... avanti avvicinatevi... non avrete paura...

(3 ottobre 1998) COME NASCE UNA LEGGENDA "I vampiri? Colpa di un virus"di Letizia Gabaglio

Vi sarebbe un'epidemia di rabbia, scoppiata nell'Europa orientale intorno al 1720, alla base della leggenda dei Vampiri. La suggestiva ipotesi è di Juan Gomez-Alonso, neurologo all'ospedale Xeral a Virgo, in Spagna, che ha pubblicato i risultati delle sue ricerche sull'ultimo numero di "Neurology". A convincere Gomez-Alonso sono state le straordinarie similitudini fra l'iconografia del vampiro e la sintomatologia della malattia: dal comportamento aggressivo alla fotofobia, sino all'iperattività sessuale Uno spicchio d'aglio, un crocifisso e un piolo di legno da conficcare nel cuore: così, secondo la tradizione, si sconfiggono i vampiri, creature notturne che albergano nelle tenebrose regioni della Transilvania. Pura leggenda? Secondo uno studio pubblicato sull'ultimo numero di "Neurology", al fondo delle storie che hanno ispirato la letteratura sul conte Dracula potrebbero esserci fatti realmente accaduti. L'articolo avanza l'ipotesi che alla base del mito degli esseri assetati di sangue ci sia un'epidemia di rabbia scoppiata nell'Europa orientale intorno al 1720. L'idea è venuta a Juan Gomez-Alonso, neurologo all'ospedale Xeral a Virgo in Spagna, dopo aver visto un film sui vampiri nel 1981. "Non avevo mai visto una pellicola del genere, e sono rimasto impressionato dalle similitudini con i casi che avevo studiato", afferma lo scienziato. Alla base delle ipotesi del neurologo vi è dunque l'osservazione dei sintomi caratteristici dei malati di rabbia: ipersensibilità agli stimoli violenti, quindi repulsione per la luce e per gli oggetti riflettenti come gli specchi, e per gli odori particolarmente forti, come quello dell'aglio. Di più. Poiché il virus della rabbia attacca il sistema limbico, la regione cerebrale che controlla l'aggressività e il comportamento sessuale, coloro che ne sono affetti possono avere un atteggiamento violento (magari tentando di mordere qualcuno), e mostrare una iperattività sessuale. Un altro sintomo della malattia è l'insonnia: il virus, infatti, colpisce anche l'ipotalamo, l'area del cervello che controlla il sonno. Infine, chi è affetto da rabbia vomita sangue, è idrofobico - e quindi non riesce a deglutire la saliva - ed è colpito da spasmi facciali. Non stupisce quindi che qualcuno abbia voluto associare ai sintomi della malattia l'idea di un essere malvagio e assetato di sangue, dai lineamenti stravolti da un ghigno malefico, e che teme la luce del giorno. La diagnosi di questa malattia non è semplice: i sintomi non appaiono prima di due settimane dall'infezione, quando ormai le tracce del morso di un animale infetto, che in genere trasmette il virus, non sono più visibili. Una volta che i sintomi si sono manifestati il trattamento antirabbia è inefficace e la malattia è il più delle volte fatale. "Questo problema è ancora attuale", spiega Gomez-Alonso citando il caso, da lui studiato, di un uomo classificato come "lunatico". Solo dopo l'autopsia è risultato chiaro che si trattava di rabbia. "Queste diagnosi mancate erano probabilmente molto comuni nel XVII secolo", afferma il ricercatore spagnolo. Un altro elemento che rafforza la tesi del neurologo spagnolo è la coincidenza storica fra il fenomeno del vampirismo e l'epidemia di rabbia verificatasi fra il 1721 e il 1728 in Ungheria. Ricercando negli archivi del'Est europeo di quegli anni, Gomez-Alonso ha scoperto che proprio ad allora risalgono i primi avvistamenti di vampiri. Si narra di persone che, sebbene morte da parecchi anni, sembravano resuscitare, parlare, camminare e infestare i villaggi succhiando il sangue di malcapitati e provocandone la morte. Altri racconti parlano invece di cadaveri da cui continuava a sgorgare sangue anche parecchi giorni dopo la morte. Un particolare, questo, che sembra coincidere anch'esso con i sintomi della rabbia: quando infatti il decesso del paziente è provocato da collasso o asfissia, eventualità per altro comune nei malati di rabbia, il sangue si coagula con difficoltà. A questo va aggiunto l'alto tasso di umidità del terreno di alcune regioni dell'Ungheria, che secondo il neurologo spagnolo avrebbe in molti casi ritardato la decomposizione dei corpi. "L'aspetto particolare delle salme fa pensare che possa essere avvenuto un processo di saponificazione caratteristico delle sepolture in terreni umidi, che trasforma i tessuti sottocutanei in una sostanza simile alla cera", continua Gomez-Alonso. Così come il vampirismo, la rabbia è più comune negli uomini che nelle donne. Inoltre non solo le persone, ma anche i cani, i lupi e i pipistrelli, tutti animali tradizionalmente legati alle storie di vampiri, possono contrarre la rabbia. "Ci sono molte prove che la rabbia abbia giocato un ruolo chiave nella nascita delle leggende sui vampiri", conclude il neurologo spagnolo. "D'altra parte, gli antropologi sanno che molte leggende popolari nascono da fatti realmente accaduti. Sotto questo aspetto, dire che i vampiri sono un parto di fantasia, è in qualche modo falso".

Infine, qui di seguito troverete i links per altri siti di vampiri. Aggiornerò al più presto.

Nulla per ora, non cliccate ^_^

-Atrio-

-Salone dei ricevimenti-

Potete uscire dalla casa, cliccando qui, ma addirittura se volete scappare, è meglio il link qui sotto eheh...
Allora volete fuggire? Cliccate qui e tornerete sani e salvi alla home page. Non vi biasimo... Rest In Peace

Molte (se non tutte) informazioni utilizzate in queste pagine provengono dal sito: http://spazioinwind.it/soforesworld (da visitare assolutamente ^_-)