BIANCABELL E I 12 NANI
C'era una volta, in un regno lontano lontano, una bella e giovane ragazza, dai lunghi capelli viola e dal faccino dolce e mieloso, che era stata abbandonata nel bosco, circa 13 anni prima, davanti alla casetta di 12 nani, che vivevano onestamente procurandosi il cibo nella foresta e lavorando nelle mieniere di oro, col quale erano soliti farsi delle corazze per proteggersi mentre lavoravano nelle cave. Ma non tutti i 12 nani lavoravano in miniera. C'era Pesciolo, che con la sua parte di oro si era fatto un bel vestitino mentre della parte che gli avenzava la usava per crearsi nuovi gioielli da indossare ogni giorno al ritorno dei suoi amici nani. Pesciolo inoltre curava il giardino davanti a casa e fino all'arrivo di Biancabell cucinava, e si curava della casa. Biancabell non era proprio portata per le faccende di casa e la vita dei 12 nani era un po' sconvolta, ma la lasciavano fare perchè era così dolce e buona. Poi in casa aiutava anche Scorpiolo, il quale era un ottimo cuoco e come cucinava lui il cigno con contorno di scorpioni non lo faceva nessuno. Ma esagerava sempre con le spezie, tanto che gli altri nani avevano paura che un giorno o l'altro Scorpiolo li avrebbe avvelenati tutti e loro non se ne sarebbero nemmeno accorti. Poi c'era Librolo, il più anziano dei nani, ma anche il più saggio. Se ne stava sempre fermo a meditare e per la vita dei nani non contava più a niente, era una palla al piede, ma lo lasciavano fare, in fondo non si poteva più pretendere nulla da un nano di quasi 900 anni. Librolo e Biancabell parlavano spesso, ma la ragazza non era proprio il massimo dell'intelligenza. Ogni volta cadeva trappola degli scherzetti di quel buon tempone di Torolo, che oltre ad essere il nano più grande di tutte le fiabe, era anche il più forzuto. Lui era la colonna portante del lavoro dei nani. Sì, mentre gli altri scavavano, Torolo reggeva la miniera e faceva da colonna, almeno fino a quando i nani capirono che potevano costruire delle impalcature per sorreggere le cave. Poi c'erano i due fratelli, Aioriolo e Aiorolo (Torolo non ha ancora capito tutt'ora chi sia uno e chi sia l'altro, e forse nemmeno Biancabell è ancora riuscita ad impararlo), i quali erano i più aitanti tra i 12 nani. Il loro compito, quando non aiutavano in miniera, era quello di andare a caccia. Poi c'era Murolo, che era il capo progettista degli scavi, ed era stato proprio lui a pensare alle impalcature per le cave d'oro, lasciando libero Torolo che poteva servire negli scavi. Aquariolo, quando non aiutava in miniera, scendeva sempre al fiume per prendere l'acqua di cui avevano bisogno i nani in casa e al lavoro (e si dice che si incontrasse con una ninfa che di nome faceva Shaina o Tisifone, a seconda di come si presentava, con o senza maschera, sì perchè non poteva farsi vedere senza maschera o avrebbe dovuto uccidere o amare per sempre Aquariolo, e quindi visto che lui gliela tolse lei decise di amarlo per sempre, e... ma questa è un'altra favola). Poi c'era Geminolo, un nano abbastanza enigmatico. Forse era lunatico, perchè certi giorni era tutto carino e gentilino, ma il giorno dopo era infastidito da tutto e tutti, soprattutto da Biancabell, che trovava inutile e fatua (e aveva cercato di trafiggerla con una freccia di Aioriolo o di Aiorolo, ma poi la luna cambiò e la freccia scoccata andò alta nel cielo appena in tempo, e siccome Biancabell era un po' svanita non se ne accorse nemmeno). Infine c'erano Cancrolo, che non faceva altro che ridere, mentre lavorava, mentre mangiava, mentre faceva la doccia, e a volte anche gli altri nani non lo sopportavano (Cancrolo aveva cercato anche di far fuori Librolo, ma ogni volta arrivava Biancabell, che strazio), e Shurolo che si occupava di allevare qualche cinghiale e altri animali (li teneva a bada con una specie di spada che portava sempre con sè), e Virgolo, che tutti prendevano in giro per il suo nome (e lo chiamavano "puntolo", battute da nani...). Virgolo dormiva sempre, ma non si tirava indietro se doveva aiutare in casa o alle cave, perchè in realtà era molto forte. Diceva di essere il miglior amico di Biancabell.
Beh, tutti loro vivevano in armonia con se stessi e la natura circostante.
Un giorno però accadde che la strega di quel regno lontano lontano [(lontano ma raggiungibile) perchè nelle fiabe c'è sempre una strega che guarda caso si fa cattiva se è necessario)], mentre si faceva un bel bagno ristoratore nel succo di mele, (la strega si chiamava Eris), chiese come di consuetudine al suo specchio magico chi fosse la più bella del reame. Adorava sentirsi dire da quell'oggetto animato per magia che la donna più bella del reame era lei, ma quel giorno non fu così. "Maledizione specchio" imprecò, "com'è possibile che io non sia più la bella del reame? E chi sarebbe questa Biancabell?" Lo specchio rispose che "era una giovane ragazza, dai capelli viola e lunghi, tanto bella quanto dolce e mielosa". La strega allora disse, sbattendo i suoi grandi occhioni truccati, "e sai cosa ci faccio io col miele? Me lo mangio! Mostramela, o mio specchio fatato". Lo specchio obbedì ed ecco Biancabell apparire in tutto il suo candore davanti ad Eris che la osservò a lungo e poi decise che lei stessa e solo lei poteva essere la donna più bella del reame e che quindi avrebbe eliminato Biancabell. Inviò allora un cacciatore esperto per far uccidere Biancabell, ma questi, un certo Beetelgeuse (che nemmeno lui sapeva scrivere il proprio nome), arrivato da Biancabell scagliò la freccia ma ancora una volta la ragazza si salvò e la freccia colpì un cervo, così Betelqualcosa portò il cuore del cervo alla strega che capì l'inganno e lo uccise (strafogandolo di succo di mele). Allora Eris decise che doveva agire da sola (perchè chi fa da sè fa per 3), e pensò ad un piano.
Il giorno dopo allora fece un incantesimo su se stessa e si tramutò in una vecchia donna, rugosa, gobba, brutta brutta e dal manello nero come la notte senza luna. Poi, soddisfatta della trasformazione, andò da Biancabell, che quella mattina era rimasta sola. Murolo, Torolo, Cancrolo, Aquariolo, Aioriolo e Puntolo, cioè Virgolo, erano andati alla cava d'oro, mentre Librolo meditava vicino al fiume, Pesciolo si faceva un bagno davanti a Librolo, Aiorolo era a caccia, Geminolo era in un momento no, e se ne stava a guardare la scena della vecchietta che parlava con Biancabell (e voleva far fuori anche la vecchia), Shurolo faceva pascolare i cinchiali e Scorpiolo cercava cigni giù al lago.
-Cara ragazza, accetta questa mela da una povera vecchia. La vuoi? Solo 4.99 euro.-
-Ammazza, vecchia, un po' cara questa mela.-
-Ma dolce, bella, mielosa, ragazza dai capelli lunghi e viola, devo pur vivere in un qualche modo, e poi il freddo, il cambio, sai ci faccio un po' dentro, che vuol dire che ti frego. Allora la vuoi questa mela? Sarai ancora più bella agli occhi dei tuoi amici nani...-
-Mmmhhh... più bella? Ok, la prendo e poi, così facendo aiuterò te, povera vecchia ormai con un piede nella fossa, a vivere meglio.-
-Grazie tesssssssorrrrrro...-
Biancabell diede un morso alla mela e dopo aver masticato almeno venti volte per non rischiare di strozzarsi (queste erano le parole del saggio Librolo), cadde a terra, avvelenata, mentre Eris si dileguò ridendo sguaiatamente, mentre Geminolo rinsavì di colpo e vedendo cadere a terra la ragazza urlò con tutta la sua voce che Biancabell aveva avuto un malore. Allora accorsero tutti (cioè Librolo impiegò un po' più degli altri, perchè aveva le gambe più corte degli altri nani) e la videro stesa a terra, così bella dolce mielosa, ma con tutti i capelli lunghi e viola in disordine.
-Non posso guardare, oddio! Devo assolutamente pettinarla.- Disse Pesciolo mezzo nudo perchè si stava facendo il bagno nel fiume ( in riva al fiume perchè era nano).
Torolo prese in braccio Biancabell e la mise sul tavolo. Dopo aver pianto tante lacrime, i 12 nani decisero di portare Biancabell nel bosco, e di metterla sotto vuoto, in una bara di rose, per mantenere la sua bellezza, la sua dolcezza, la sua mielosità e quei capelli lunghi e viola che Pesciolo, e forse anche gli altri nani, invidiavano. Sarebbe rimasta là per il resto dell'eternità, protetta dalla magia della foresta.
Eris guardò allora nel suo specchio e gli chiese chi fosse ora la più bella del reame. Lo specchio le rispondeva che era ancora Biancabell, perchè la ragazza non era morta, poichè i nani l'avevano messa sotto vuoto nella foresta protetta dalla magia. La strega si infuriò, e ruppe lo specchio con un bel pomo succoso. Ma quell'azione decretò la sua fine, perchè lei viveva in funzione dello specchio e tutto il suo regno cadde. Ma Biancabell restò là, nel suo feretro protetto.
Ma un giorno (l'ennesimo) Aioriolo e Aiorolo videro un giovane principe-cavaliere avvicinarsi alla bara di Biancabell, sopra ad un cavallo alato bianco. Corsero in sua difesa, ma il ragazzo, che di nome faceva Seiya, disse loro di star tranquilli. Aveva sentito il canto della ragazza che lo chiamava da lontano lontano. Allora i 2 nani fratelli chiamarono tutti gli altri e Seiya baciò la bella dolce e mielosa Biancabell (si impiastricciò un po' le mani, perchè Biancabell amava cospargersi la pelle di miele sul serio), e la prese facendo attenzione ai suoi lunghi capelli viola. Biancabell si risvegliò e vide il suo Seiya e i suoi amici nani ritrovati e vissero tutti felici e contenti.
Poi, siccome Biancabell per le faccende domestiche era una frana ma era una donna d'affari davvero intelligente, si sposò Seiya, fece una comunione dei beni, e poi aprì un suo conto con tutti i soldi del matrimonio e li investì facendo altri soldi. Così divenne la donna più ricca del mondo (tenendosi comunque Seiya come marito, e altri 4 ragazzi come guardie del corpo, certi Shun, Ikki, Shiryu e Hyoga) oltre ad essere la donna più bella e dolce e mielosa e dai capelli più lunghi e viola del mondo.