asgard

ASGARD DREAM...

Giovedì. Quella sera, come tutti i giovedì, cucinava Flare. Erano tutti in trepidazione. Al palazzo di Hilda, i servi se ne erano andati, poichè non furono pagati al tempo dell'ormai leggendario Anello del Nibelungo, e per questo, in attesa della nuova servitù, i cavalieri, Hilda e Flare mandavano avanti il palazzo un po' come potevano.

"Ecco, la cena è pronta."

"Sarà la solita peperonata" sussurrò Megres a Thor.

"Ta da!!! Peperonata! Per..." fu interrotta bruscamente.

"... per riscaldare gli animi..." gridarono in coro. Hilda sorrise.

Mizar guardò Alcor e telepaticamente gli disse "prepara il bicarbonato che se no non dormiamo". Alcor annuì, afflitto.

"Grazie Odino per la cena che ci doni attraverso le capaci mani di Flare. Buona cena a tutti" intimò Hilda con un sorriso forzato sulle labbra, consapevole che la cena le sarebbe rimasta tutta sullo stomaco.

"Dai, passa qua!"

"Che animale che sei, Luxor aspetta! Ecco la tua ciotola... cioè il tuo piatto, sì sì, il tuo piatto, ecco." Flare sorrise. Luxor la guardò in cagnesco, Megres rise sonoramente.

La cena proseguì, per sfortuna loro, tra mezzi sorrisi e sguardi imploranti pietà.

"Beh, credo che mi ritirerò nelle mie stanze. Grazie, sorella cara, per la cena. Buona notte a tutti."

"Sì, buona notte Hilda e sogni d'oro!" urlò Thor che fece vibrare i bicchieri di ametista di Megres. Tutti andarono a dormire. Anche Luxor andò a cuccia. L'unico a non risentire per niente della cena fu Artax, soprannominato stomaco di ferro, abituato alle pratiche culinarie di Flare (da piccoli infatti era costretto a mangiare le tortine di fango fuso della ragazza, e infatti è l'unico che governa le energie calde nel gruppo.)

Quella notte, al Palazzo, Morfeo portò solo... incubi...

Hilda si mise avanti col lavoro per non pensare alla peperonata e pregò, pregò, pregò Odino. Lo pregò tanto da assicurarsi le prossime vacanze estive. Poi, stremata, si addormentò.

Hilda si vide mentre pregava Odino (non potrebbe sognare altro poichè nella sua vita non fa altro, a parte cercare di conquistare il mondo, ma lo fanno in molti ormai). Ad un tratto il dio scese in Terra:

"Eccomi, Hilda. Vengo per spo...ooohhh..." scivolò su una lastra di ghiaccio e arrivò ai piedi di Hilda. Poi si alzò come se niente fosse, diede un colpo di tosse, si ricompose e le diede l'anello.

"No... niente anelli Ody... sai... non vorrei..."

"Oh, come vuoi Hilduccia cara. Allora, vuoi sposarmi?" si inginocchiò con tutta l'armatura.

"Sììììììì!!!!!"

"Ehnnò mia cara! Odino è un dio e solo io posso sposarmelo!!! Ah ah ah! Io li avrò tutti per me, ai miei piedi! E tu rimarrai zitella!" Athiena ridens.

"Noooo! Non puoi rubarmi l'uomo!"

"Sei solo una donna. Noi siamo dei! Andiamo Odino, ho già addobbato il Grande Tempio."

"Nooooooooo! Dammi quell'anello! Ahhhh!" Hilda si svegliò. Era ancora buio. Sentì che anche gli altri si lamentavano, e infatti la mattina seguente, in assenza di Flare...

"Ode alla peperonata: mai più, mai più le mie labbra sfioreranno la peperonata di Flare, mai più..." strimpellava Mime con quello strazio di cetra che ormai gli si era incollata alla mano.

"Puoi dirlo forte." intervenne Orion.

"MAI PIU', MAI PIU'... "

"Scherzavo Mime. Che notte: ho sognato di essere inseguito da un peperone gigante con la faccia di Thor, e io correvo ma non riuscivo a scappare."

"Io ero in gabbia, gli accalappiacani, mi avevano catturato e mi portavano in uno zoo... uuuhhhhh!" ululò Luxor.

"Sei fissato Luxor. E dai, Flare non cucina poi così male, era buona la peperonata tutto sommato. Era solo un po' pesante." giustificò Artax.

"E tu la chiami solo pesante? Nemmeno io riesco a creare dei massi di ametista così duri." obiettò Megres. "Ma i gemelli dove sono?"

"Boh!!!" disse Thor che non si reggeva in piedi, sbattendo di qua e di là, quelle fette da n° 56 che aveva al posto dei piedi.

"E stai attento!" ringhiò Hilda furiosa. "Scusami, ma qualcuno dovrebbe dire a Flare di imparare a cucinare qualcos'altro." Tutti guardarono Artax.

"Non ci penso nemmeno! Non sapete com'è isterica di mattina presto. Sei tu sua sorella, non io."

"Ma a te non dirà nulla. E comunque hai ragione Megres: dove sono i gemelli?"

"Buongiorno a tutti, ecchime!" disse dolcemente Flare, che si stava ancora pettinando.

"Ciao, hai bisogno di un rastrello per quei capelli? Eh eh."

"Ciao Flare."

"Ben alzata Fla."

"Ehi, ma non sentite, come una strana energia..." avvertì Mime.

"Sì. Attenta Hilda!" Orion le si avventò addosso e le mani... beh andarono per i fatti loro. Hilda prese un po' colore in faccia, ma poi tornò cadaverica quasi subito.

Ed ecco che la porta della cameretta dei gemelli si spalancò.

"AAAHHH!" Flare urlò e si sentì mancare. Artax allora la volle prendere al volo ma inciampò e finirono a gambe all'aria entrambi.

"Ma cosa sei?" bisbigliò Megres, che fece un muro difensivo, chiaramente di ametista. Luxor ringhiava.

"Morirete tutti, Asgard è finita!" Un mostro a due teste uscì dalla stanza di Alcor e Mizar. Ma erano loro! I corpi si erano fusi in uno solo, 4 braccia, 2 gambe, 2 teste e... ... peperoni che crescevano e cadevano in terra di continuo, da tutte le parti.

"In nomine del sacro Pepero, vi sconfiggeremo tutti! Il bicarbonato unito alla peperonata ultra-concentrata di Flare ci ha dato poteri migliori di quelli concessici dal dio Odino. Ora siamo invincibili!" E con lo sguardo laser disciolsero il muro di Megres, come burro al sole.

"Ma... non avranno usato il bicarbonato della scatola gialla?!? Ci avevo messo le scorie radiattive della centrale nucleare qui vicino."

"FLAAAAREEE! Oltre a non saper cucinare, sei pure oca!!!!" si spazientì Artax, inaudito.

"Ma io..."

"Non preoccuparti. Forza ragazzi: TRASFORMAZIONE!" Thor prese il martello di Odino col quale si trasformò nel Power Asgard-boy nero, Megres in quello viola, Mime rosso, Orion bianco, Luxor blu e Artax giallo.

"Combattiamo! Ah!"

"Raggio laser!"

"Super martello nucleare!"

"No, così non va. Dobbiamo unire i colpi!"

"GIUSTO" in coro.

"Io lo fermo con le corde ignifughe della mia cetra, e voi lo colpite!"

"SI'!" in coro.

"Cetra, azione!"

"Noooo! Maledettiiii! Per il sacro Pepero!!!!"

"NOOOOOOO!!!!!!!" Hilda si svegliò, sudata, aveva sognato tutto.

La mattina scese per fare colazione.

"Ciao a tutti. Che notte! Ehi ma dove sono Alcor e Mizar? "

"Ma non sentite come una strana energia..."

"Sì Flare, la tua peperonata è pazzesca!!!"

"Ma i gemelli... ...?!?"

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