buon volo, maresciallo..

 

 


 

Sono pochi i ricordi che ho di te..

..una casa tra il verde intenso di grandi alberi ombrosi, qualche allegro giorno di festa davanti a una tavola riccamente imbandita, e i racconti dei tuoi fratelli su quanto monello fossi da bambino.

Sai è  strano pensarti piccolo e monello dentro quell’autorevole divisa grigia, con un “binario” cucito sulla spalla, volare ogni estate nell’azzurro intenso di un cielo terso a vegliare sui boschi della nostra isoletta. Forse era coraggio, forse incoscienza, ma lo so che sei stato un eroe. Hai messo in pericolo te stesso per aiutare gli altri, e lo hai fatto tante volte, anche se non me lo hai mai raccontato.

Mi hai promesso che ci sarai il giorno della mia laurea.. e io ti aspetto.

Ti aspetto anche se stanotte sei in un letto di ospedale a lottare con la morte. O forse, ormai troppo stanco, speri solo di liberarti da una vita diventata insopportabile, un dolore che ti sta divorando dentro e ti consuma giorno dopo giorno.

 

Ti aspetto, anche se la mia Medicina non è riuscita a guarirti e non avrai più fiducia in lei.

Ti aspetto anche se nel frattempo sei volato in cielo.

Guardami da lassù, quel giorno.

 

Ciao Zietto.

 

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Vivere nei cuori che lasciamo

 dietro di noi, non è morire.

 

 

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