|
pattinare a rotelle |
|
|
|
|
|
Adesso bisogna vincere
la paura e ricominciare, e per questo c'è già la compagnia adatta.
Flipper, che sui pattini è uno spettacolo proprio bello da guardare,
mentre si diverte come fosse un bambino. Lui più di tutti mi
rinfresca i rudimenti del pattinaggio e sopporta i miei momenti di panico
e nervosismo. Eraldo, che mi prende la mano come farebbe un papà..
e poi mi trascina nelle sue pazzie per insegnarmi a non aver paura. E la
paura piano piano va via, perchè so che lui la mano non me la lascia mai.
Poi Monica dolce e paziente,
Enrico e Giusy,
Marco
che un giorno mi insegnerà a fare lo slalom tra i birilli, l'altro
Marco e il suo contapassi, quel gran casinaro di
Ghigo e il
suo socio Ale, e poi
Luigi, che pattina che sembra volare, e
la volta che ho pattinato con lui mi sentivo leggera come mai. E tutti gli
altri ragazzi che nei sabati sera d'inverno frequentano la palestra di Via
Serra o lì vicino, e appena fa bel tempo popolano il Parco Nord e le
strade di Milano di notte, con ai piedi immancabilmente le rotelle.
|
Dove pattiniamo a rotelle..
Palestra via Serra, Milano sabato sera d'inverno ingresso 5 euro
Parco Nord Milano
in giro per le strade di Milano nelle notti d'estate
SITI UTILI
|
|
creato da Maryan nel Novembre 2oo4 - all rights reserved |
|
I pattini..
ricordo di averli sempre avuti. I primi, quando ero piccina, erano quelli
di plastica, regolabili, che si attaccavano alle scarpe. Poi vennero i
famosi "gioca", uguali ai precedenti, ma questa volta di marca.
Frequentavo le scuole medie quando iniziai un corso di pattinaggio in una
palestra poco lontano da casa. E qui il grande acquisto.. un paio di
bellissimi pattini con le scarpette bianche e le ruote gialle. A quei
tempi i rollerblades stavano già iniziando a farsi spazio in Italia, ma i
pattini, quelli veri, erano questi. Il mio corso di pattinaggio durò si e
no tre mesi, forse meno. Poi una caduta.. una frattura composta di radio e
ulna si trasformò in mesi e mesi di gesso con annessa operazione
chirurgica per limitare i danni di un errore dell'ortopedico. Il braccio
si rimise a posto, ma di riprendere a pattinare nemmeno a parlarne. Per
anni i miei pattinini rimasero nascosti da qualche parte, spolverati ogni
tanto. Poi un giorno arrivò Flipper, con la sua passione per tutto ciò che
ha le ruote, e i pattini uscirono dal cassetto e tornarono ai mie piedi,
anche se ancora non mi capacito di come mi possano stare ancora. 